Fuori Salone (Mondomusica 2015).

21 settembre

Cari amici, anche se un po’ in ritardo, vi annuncio che il giorno 25 Settembre p.v. alle ore 18.30, presso i locali della “Academia Cremonensis”, Palazzo Mina Bolzesi, via Platina 66, Cremona, io e DAVIDE SORA presenteremo la seconda conferenza sulle vernici che si terrà nel mese di Gennaio (seguirà tempestivo annuncio). Saranno presenti Edo Sartori (Edo), Edoardo Marchisio (Edomarch), Liutaiobruciato (Luca Ruggiero), e si spera tanti altri amici conosciuti e meno conosciuti di questo forum. A presto.

La discussione nel forum è questo indirizzo: “CLIC”

Il “Cremonese” a Roma!

06 giugno 2015

Bellissimo concerto ieri al Parco della Musica per celebrare il 300° anniversario del leggendario violino di Antonio Stradivari costruito nel 1715 e su cui si sono scritte tra le più belle pagine del repertorio classico. Grazie alla giovane e bella Anastasiya Petryshak abbiamo potuto apprezzare l’incredibile forma sonora e artistica di questo strumento, che è stato uno dei primi ad entrare nella collezione della città di Cremona grazie ai buoni uffici di Fernando Sacconi, il liutaio romano trasferitosi negli USA negli anni ’30 del 1900 e divenuto una figura di riferimento per i liutai e i musicisti di tutto il mondo.

Quando hai occasione di ascoltare la voce di un violino simile capisci subito che è “la voce”, un po’ come succede oggi quando si ascolta Maria Callas in “Casta Diva” o Frank Sinatra in “Strangers in the night”, una gamma di sfumature sonore infinite e una dinamica che consentono a questo strumento di poter affrontare qualsiasi tipo di musica senza mai incertezze o esitazioni, al tempo stesso mai aggressivo o sgraziato, riesce a pervarderti con i suoi bassi incantati e coloriti ed acuti di incredibile finezza e dolcezza.
Nota: Altre foto in alta risoluzione della serata a questo indirizzo:
Il Cremonese a Roma.

 

 

Il Portale del Violino compie 10 anni.

Oggi è il 1 Maggio 2014 e non è solo la Festa dei Lavoratori, categoria alla quale auguriamo ogni bene in questo contesto di crisi economica che ci attanaglia ormai da più di un lustro.

Oggi è il 10° compleanno del Portale del violino.

10 anni possono essere molti oppure pochi, informaticamente sono un’eternità, perchè in rete tutto invecchia velocemente nel giro di un paio d’anni o poco più. Invece siamo riusciti non solo ad essere coerenti al progetto iniziale, ma anche a svilupparci fino a farlo diventare un vero e proprio crogiuolo di competenze che hanno fornito risultati straordinari. Ma è bene raccontare come sono andate le cose…
Correva l’anno 2004, ero iscritto all’ALI (Associazione Liutaria Italiana) e alla VSA (Violin Society of America), ed ero anche un frequentatore (e lo sono ancora, anche se meno assiduo), del forum in rete “Maestronet”.

Mi aspettavo che le associazioni fossero una specie di cantiere in cui si potesse raccontare delle nostre esperienze e possibilmente si potesse crescere, ma purtroppo il tutto era principalmente diretto a far mostre in giro per il mondo allo scopo in modo da tenere alto il nome della liuteria cremonese ed italiana.

Pur essendo qualcosa meglio di niente, il solo appartenere ad una associazione liutaria non mi bastava, e trovavo in Maestronet un buon punto di discussione.

Ma quel che mi fece decidere fu una delusione che ebbi in seno dell’allora neonata associazione dei liutai toscani. Infatti si stava preparando un libro che raccogliesse le foto dei nostri strumenti e descrivesse per l’ennesima volta il nostro percorso formativo.

Non sono mai stato un grande ammiratore di tal genere di opere, ma per seguire un progetto comune, che pure aveva un costo non indifferente, decisi che fosse cosa buona e giusta.

Al tempo stesso si stava preparando anche un altro libro dedicato ai liutai toscani del passato, in cui era incluso anche Piero Badalassi, della cui opera e biografia credo di essere un ottimo conoscitore, avendo lavorato per molti anni a Pisa.

Mi aspettavo di essere quindi interpellato sull’opera di Badalassi e di dire la mia opinione su questo, ma dovetti ben presto constatare che il mio nome non era stato compreso nel cosiddetto “comitato scientifico”.

Chi aveva deciso questo e il motivo per cui io dovevo solo pagare e “obbedire” mi erano ignoti, ma fu più che sufficiente per allontanarmi istantaneamente dal progetto, poichè credevo e credo ancora che fra colleghi debba esserci un minimo di democrazia e che nessuno possa arrogarsi il diritto di ritenersi meglio di un altro.

In genere la competenza in liuteria viene riconosciuta con l’anzianità, dopo un certo numero di anni, una ventina o trentina, si diventa competenti quasi automaticamente. Ma se si sono prodotte un certo numero di opere di qualità, allora il prestigio sale in modo ancora più evidente.

All’epoca avevo già una certa esperienza nella costruzione degli strumenti ed avevo pubblicato articoli su varie riviste, tra le quali The Strad e l’organo ufficiale dell’ALI, Liuteria Musica Cultura.

Evidentemente ciò non era bastato al “comitato scientifico” per essere giudicato competente sull’opera di Badalassi.

Ma quel che mi preoccupava di più era che il livello del confronto tra liutai fosse a livelli quasi sub-umani, forse portandosi ancora dietro un retaggio di finti segreti che ha animato l’attività dei liutai del passato.

Ma i liutai antichi forse avevano anche qualche ragione di far segreto della loro arte, visto che ci hanno tramandato grandi capolavori, ma ritengo che il liutaio contemporaneo abbia tutto l’interesse a far sì che ci sia un confronto e una possibilità di crescita.

Prendendo esempio da Maestronet, decisi di installare sul server del mio sito un forum che consentisse il confronto tra liutai, appassionati dell’arte liutaria e musicisti italiani.

Da allora è storia nota ed è tutto puntualmente pubblicato sul nostro forum e chiunque può farsi un’idea di ciò che è accaduto in questi 10 anni.

Quindi ringrazio tutti gli utenti che hanno collaborato al raggiungimento di questo risultato ed in particolare i miei “allievi” Edo Sartori, Luca Ruggiero, Lino Santoro, Fabio Marchese, Giovanni Berchicci, Edoardo Marchisio per avermi seguito, supportato e anche “sopportato” in questo viaggio, così come pure ringrazio Davide Sora, maestro liutaio di Cremona, che con pazienza e passione, ha dimostrato non solo di seguirci partecipando alle discussioni e pubblicando i suoi straordinari video, ma soprattutto di essere aperto al nuovo.

Tra i risultai conseguiti ricordo solo i traguardi sulle vernici ad olio: vernici filologicamente ricostruite su ricette originale del 1600, così come tutto uno studio “alchemico” sui colori e sulle materie che ancora oggi possono essere usate con profitto dal liutaio contemporaneo.

Riteniamo infatti che non sia possibile far meglio di un Amati, di uno Stradivari o di un Guarneri, se però riusciamo a capire fino in fondo la loro opera, ecco che la nostra personalità artistica ne guadagnerà grandemente.

Grazie ancora e buon lavoro a tutti noi per il futuro.

Claudio Rampini 1 Maggio 2014

Cuore e rigore: il Quartetto Guadagnini.

 

Quella di parlare di un quartetto d’archi di cui non si è mai ascoltato un disco e non si è mai avuto occasione di ascoltare dal vivo non è la migliore delle idee che possa venire in mente, poiché bisognerebbe sempre parlare di ciò che si conosce. Invece stavolta ho voluto giocare la mia mano di poker come si suol dire “al buio”, ossia senza avere un’idea delle carte che si hanno in mano. Tutto quello che posseggo è una serie di indizi: una breve registrazione su Youtube di un quartetto di Smetana “Dalla mia vita”, quattro strumenti moderni, il Quartetto Italiano, Cristiano Gualco e Simone Gramaglia, una stazione ferroviaria, ed infine un telefono cellulare.

Iniziamo dal primo indizio: la registrazione su Youtube non è di qualità eccelsa, inoltre sono solo sette minuti, tuttavia la prima impressione, oltre a quella della struggente bellezza dell’opera di Smetana, è l’energia con cui viene eseguito il brano. Eppure in apparenza non sembra niente di speciale, vedi solo quattro giovani musicisti che suonano in una chiesa, alle loro spalle un altare, e tutto sembra filare nel più normale dei modi. Man mano che la musica prosegue mi pare di avvertire qualcosa di familiare, un rigore ed una precisione che ho già sentito altrove, ma che per rispetto e prudenza preferisco non concretizzare in un nome.

Vorrei ascoltare di più, la musica mi prende, ma purtroppo i sette minuti scadono implacabili ed io rimango con la bocca asciutta. Quindi faccio una breve ricerca in rete al nome “Quartetto Guadagnini” e fortunatamente mi trovo di fronte al loro sito, con tanto di indirizzi mail e numeri di telefono. Guardo le loro facce giovani, ritrovo la stessa energia che ho ascoltato poco prima nel filmato su youtube, e poi mi imbatto nel calendario dei concerti, che si scioglie in una lunghissima lista di impegni passati, presenti e futuri. Davvero niente male in tempi come questi di oggi, così duri per la musica.
Purtroppo tra le date programmate non ce n’è una che abbia luogo a Roma o zone vicine, dovrò attendere il momento propizio per soddisfare la mia curiosità. Però una cosa la posso fare già da subito, quella di comporre un numero di telefono e intanto fare conoscenza.

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IV Concorso Musicale Internazionale “Euterpe”.

20 maggio 2013

Sono Aperte le iscrizioni al IV Concorso Internazionale Euterpe, che si svolgerà a Roma dal 24 al 30 giugno 2013.
Il concorso iniziato in ambito nazionale è stato dall’anno scorso aperto ai musicisti di tutte le nazionalità diventando Internazionale.

Aperto a musicisti ed aspiranti musicisti fino a 30 anni di età, già nella passata edizione ha avuto una discreta presenza di musicisti proveniente anche dalla Georgia, dal Giappone e diverse altre nazioni Europee e non.

Lo scopo del concorso è mettere a confronto le varie scuole musicali nazionali ed internazionali, incoraggiare e spronare piccoli ma già talentuosi musiciti e valorizzare musicisti già maturi e con particolare professionalità e talento musicale.

Sono previste borse di studio in premio ai vincitori oltre a vari riconoscimenti e un concerto offerto dall’AIMA nella prossima stagione concertistica.

Il concorso e aperto a pianisti, archi, fiati, chitarristi e include anche una sezione per musica da camera e una per musica orchestrale e ensemble strumentali.
É possibile scaricare il bando e iscriversi online direttamente dal sito dell’AIMA: http://www.aima.it