Museo del Novecento a Milano: il violoncello senza confini di Silvia Chiesa

Si intitola “Senza confini” il récital che Silvia Chiesa terrà martedì 12 novembre 2019, alle ore 17, al Museo del Novecento di Milano. La violoncellista milanese eseguirà alcune musiche per ricordare le vittime della Shoah e del genocidio armeno: la Suite n. 1 di Ernest Bloch, la Sonata Fantasia di Aram Khachaturian e “dove non sono i confini” di Armando Gentilucci. Il programma è arricchito da Konzertstück del milanese Riccardo Malipiero (1914-2003), autore per il quale Silvia Chiesa è considerata tra gli interpreti di riferimento. L’ingresso è libero.

Silvia Chiesa ha contribuito in modo decisivo al rilancio del repertorio solistico del novecento italiano, anche grazie a un fortunato progetto discografico per l’etichetta Sony Classical che ha coinvolto l’Orchestra Sinfonica Nazionale della Rai e i direttori d’orchestra Massimiliano Caldi e Corrado Rovaris. Appassionata e autorevole interprete di musica del nostro tempo, è dedicataria di composizioni solistiche con orchestra di Azio Corghi e Matteo D’Amico, è stata scelta da compositori come Gil Shohat, Nicola Campogrande, Aldo Clementi, Michele Dall’Ongaro, Peter Maxwell Davies, Giovanni Sollima, Gianluca Cascioli e Ivan Fedele per prime esecuzioni di loro opere. Suona un violoncello Giovanni Grancino del 1697.

Grazia Rondini

Brunello: Sonate e Partite per violoncello piccolo

Il 6 novembre, presso il Museo degli strumenti musicali dell’Auditorium Parco della Musica di Roma, si è svolta la conferenza stampa di presentazione del Cd “Sonates & Partitas” che inaugura la collaborazione di Mario Brunello con l’etichetta Arcana.

Il CD fa parte di una collana composta da tre volumi, “Bach Brunello Series”, nella quale importanti pagine violinistiche del catalogo bachiano saranno affrontate con uno strumento inedito, il violoncello piccolo, per mettere sotto nuova luce i capolavori bachiani.

Il primo volume di questo progetto unico e originale, è dedicato alle Sonate & Partite, a cui faranno seguito i Concerti e le Sonate per violino e cembalo.
Vincitore nel 1986 del Cajkovskij di Mosca, come è noto, Mario Brunello si è imposto come uno dei massimi violoncellisti viventi e da qualche anno si è avvicinato al mondo dell’esecuzione storicamente informata dedicandosi alla riscoperta del “violoncello piccolo” a 4 corde, strumento di dimensioni leggermente inferiori al violoncello, oggi noto per l’impiego che Bach ne fece in alcune cantate sacre, ma che sicuramente nel Sei-Settecento ebbe un utilizzo molto più ampio di quanto il repertorio oggi conosciuto ci porterebbe a pensare.
La lettura di Brunello delle Sonate & Partite con violoncello piccolo, senza rincorrere o ricalcare interpretazioni violinistiche, vuole riscoprire una voce e un differente punto di vista, confermando una prassi, cara anche a Bach, del far suonare stesse opere con strumenti diversi.
«Voglio affrontare le Sonate e Partite dal basso in tutti i sensi – sottolinea Brunello – da violoncellista, portando nelle Sonate e Partite l’esperienza fatta con le Suites per violoncello, una musica più scarna, mancante di molti elementi. I violinisti vedono la musica da lassù, dal canto. La mia è una lettura speculare, una conquista della vetta per un’altra via».

Il libretto del doppio CD è riccamente illustrato e contiene testi in italiano dello specialista bachiano Peter Wollny, dello scrittore Alessandro Baricco e dello stesso Mario Brunello.

Mario Brunello suona generalmente un prezioso violoncello Maggini dei primi del Seicento al quale affianca, dagli ultimi anni, il violoncello piccolo a quattro corde per il quale ha sviluppato un profondo interesse. Nelle sue performance che riguardano brani del repertorio barocco per violino, Brunello è riuscito a sfruttare a pieno le potenzialità di questo strumento, concentrandosi in particolare sui capolavori di Bach, Vivaldi e Tartini.

Arcana, fondata nel 1992 dal leggendario Michel Bernstein, è tra le migliori etichette indipendenti sulla scena discografica internazionale. Dal 2012 fa parte del gruppo Outhere. Nascosto, segreto, misterioso… la parola Arcana, dal latino arcanus, sintetizza con efficacia la vocazione dell’etichetta, attenta ad allargare la conoscenza del repertorio e scovare ciò che ancora si trova riposto e dimenticato al suo interno.

Grazia Rondini http:www.lachiavediviolino.it