lavorazione di tastiera in ebano

Suonare e costruire i violini
gigo13
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lavorazione di tastiera in ebano

Messaggio da gigo13 »

Saluti da gigo13,
mi accingo ad aggiungere la tastiera al manico di un vecchio violino, e, non trovandomene di altrettanto vecchie, ne ho acquistato un paio da un distributore italiano on-line; si tratta di una tastiera "semilavorata" o semigrezza, cioè c'è da grattare tanto ebano e modellarla sul manico.
Come è giusto procedere? Quali sono gli spessori corretti e come rispettare le curvature ai lati? Se non erro, oltre che ad assottigliarla dal lato inferiore, bisogna determinare una pendenza sul piano della tastiera più accentuata dal lato del "mi". Grazie per tutti i suggerimenti e per le risposte, ne farò tesoro, ancora saluti
aldeo
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Messaggio da aldeo »

Salve Gigo!!
vorrei poterti aiutare, ma ho lo stesso tuo problema!! :( :(
dice che l'età porta saggezza; la mia deve averla dimenticata da qualche parte!
ted
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Messaggio da ted »

Nella galelria fotografica dei violini di Caudio Rampini ci sono dele fotoo che inquadrano bene la tastiera e mi pare che da quelle si possa ricavare quanto debba essere arrotondata e rastremata.
Non credo che Aldeo abbia queste difficoltà,è solo troppo modesto. :D
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claudio
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Messaggio da claudio »

la tastiera deve avere queste dimensioni: lunghezza 27cm, larghezze: 2.5 - 4.2 cm, spessore 4.5. Il raggio di curvatura del piano tastiera è di circa 4.2cm. Inoltre il piano tastiera, come anche i lati, non devono essere dritti, ma devono avere una concavità di profondità di circa 0.75mm.
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violino7
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Re: lavorazione di tastiera in ebano

Messaggio da violino7 »

gigo13 ha scritto:Saluti da gigo13,
mi accingo ad aggiungere la tastiera al manico di un vecchio violino, e, non trovandomene di altrettanto vecchie, ne ho acquistato un paio da un distributore italiano on-line; si tratta di una tastiera "semilavorata" o semigrezza, cioè c'è da grattare tanto ebano e modellarla sul manico.
Come è giusto procedere? Quali sono gli spessori corretti e come rispettare le curvature ai lati? Se non erro, oltre che ad assottigliarla dal lato inferiore, bisogna determinare una pendenza sul piano della tastiera più accentuata dal lato del "mi". Grazie per tutti i suggerimenti e per le risposte, ne farò tesoro, ancora saluti
La risposta di Claudio sottintende che i bordi della tastiera sono uniformi su entrambi i lati. Allora come viene realizzata la maggiore pendenza dalla parte del mi? Prevedendo il piano del manico dove viene incollata la tastiera inclinata leggermente (0,5 mm) rispetto all'asse della cassa.

Ti dico come faccio io, poi alla fine pongo un quesito perchè su questa operazione ho un dubbio da risolvere!

Io prevedo questo lieve dislivello già nel momento in cui disegno sul manico grezzo la sagoma dell'attacco del manico alla cassa armonica!

Il bubbio che ho è che in questa maniera alla fine, ad incollaggio del manico avvenuta, risulta una torsione di tutto il riccio dallo stesso lato, sia pure impercettibile!
E' regolare, quindi, che così si operi?? (mi rivolgo ai liutai esperti!)
Constatato ciò, intuisco da solo che la cosa possa essere risolta abbassando direttamente dalla parte del mi il piano del manico di incollaggio della tastiera, ma io non mi arrischio perchè è cosa abbastanza elaborata dal punto di vista della precisione e poi ci sarebbe un dislivello a livello del capotasto!

A tale riguardo mi sembra di ricordare che Claudio in una occasione abbia chiarito che lui non attui questo dislivello sui suoi violini (ovviamente Claudio mi corregga se ricordo male!), quindi giustamente così facendo tutto è risolto nel senso di una perfetta simmetria sugli opposti bordi della tastiera. Dico ciò per dedurre che tale operazione non debba necessariamente essere ritenuta indispendabile!
Ultima modifica di violino7 il mercoledì 31 ottobre 2007, 16:38, modificato 3 volte in totale.
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- Lino Santoro -
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claudio
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Messaggio da claudio »

Esatto, io non uso il "dislivello". Coloro che sono interessati ad usarlo dovrebbero abbassare la tastiera di circa 0.5mm dalla parte del MI, oppure come suggerito da Sacconi, piallare il manico dalla parte del MI per togliere uno spessore di legno equivalente.
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violino7
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Messaggio da violino7 »

claudio ha scritto:.......
, oppure come suggerito da Sacconi, piallare il manico dalla parte del MI per togliere uno spessore di legno equivalente.
Facendo così ci sarebbe sempre da tener presente la necessità di un lieve gradino progressivo, da raccordare sul ciglio di congiunzione fine capotasto - bordo cassetta piroli!!

Cosa quasi impercettibile, ma c'è!
Ultima modifica di violino7 il mercoledì 31 ottobre 2007, 23:45, modificato 2 volte in totale.
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Messaggio da violino7 »

Vorrei impostare meglio la mia domanda rivolta ai liutai esperti (se mi è permesso approfittare per sapere la loro opinione!) ed ovviamente a chiunque voglia!

Dando per scontato che la migliore soluzione è quella della piallatura del manico lato mi e dando per entiestetica la soluzione di ridurre solo da un lato il bordo tastiera, mi sembra, però, che la soluzione maggiormente adottata nei manuali di liuteria sia quella del riporto direttamente sul tassello di innesto.

Ecco la domanda: il fatto di avere in tale caso inevitabilmente il riccio inclinato rispetto all'asse orizzontale della cassa, non rappresenta una "imprecisione" clamorosa? Formalmente parlando, visto che in liuteria si ricerca il più possibile la precisione?

E poi ancora: come si regolavano al riguardo i classici cremonesi?
(domanda rivolta specialmente a chi, fortunato, abbia avuto la possibilità di esaminarne qualche esemplare direttamente!)
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Re: lavorazione di tastiera in ebano

Messaggio da violino7 »

gigo13 ha scritto: ........Se non erro, oltre che ad assottigliarla dal lato inferiore,......
Gigo13, scusami se intervengo nuovamente io.

Mi sono accorto ora di questa tua affermazione!

Io sul lato inferiore non assottiglierei nulla! Manterrei perfettamente il piano di appoggio inferiore ben livellato così come è ora, altrimenti poi avresti il problema di livellarlo!!!
Tutto quello che devi togliere lo devi fare dai lati e, specialmente, sopra, fino alle misure che ha elencato Claudio (a meno che non serva riferirsi esattamente alle misure della vecchia tastiera - non sempre le tastiere sono standard!) servendoti di pialletta, carta vetrata grossa e fina, e rasiera sagomata per finire! Niente di sotto!!

Ossia! Sotto devi intervenire solo per allungare lo scavo concavo già esistente, fino a fermarti 5 mm dal manico. Questa operazione serve per alleggerire il peso il più possibile.

Ciao e buon lavoro.
Ultima modifica di violino7 il mercoledì 31 ottobre 2007, 23:48, modificato 2 volte in totale.
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Porthos
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Messaggio da Porthos »

Io lascerei il manico al suo delicato e simmetrico destino, riccio compreso, come se anche la tastiera dovesse essere perfettamente simmetrica. L'eventuale asimmetria la otterrei successivamente lavorando solo sull'ebano.

Ma è veramente richiesta una asimmetria della tastiera dalla parte del mi ? Ci sono pareri controversi (asimmetrica si, asimmetrica no, con Claudio autorevole assertore), e c'è anche chi dice che dalla parte del mi dovrebbe essere più alta perchè offrirebbe miglior appoggio alle dita nei passaggi veloci in posizioni estreme).

Chi lo va a chiedere a Vengerov?
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violino7
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Messaggio da violino7 »

Porthos ha scritto:Io lascerei il manico al suo delicato e simmetrico destino, riccio compreso, come se anche la tastiera dovesse essere perfettamente simmetrica. L'eventuale asimmetria la otterrei successivamente lavorando solo sull'ebano.

Ma è veramente richiesta una asimmetria della tastiera dalla parte del mi ? Ci sono pareri controversi (asimmetrica si, asimmetrica no, con Claudio autorevole assertore), e c'è anche chi dice che dalla parte del mi dovrebbe essere più alta perchè offrirebbe miglior appoggio alle dita nei passaggi veloci in posizioni estreme).

Chi lo va a chiedere a Vengerov?
Credo che una necessità vera e propria non ci sarebbe.
Questa cosa serve per agevolare il movimento delle dita, dalla parte appunto dove si presenta la mano sinistra.

Se ci si pensa bene, questa agevolazione è in relazione alla difficoltà (di norma all'inizio dello studio del violino) di incuneare il gomito sinistro verso destra in modo da posizionare meglio le dita sulle corde.
Cioè, usando questa logica, la faccenda in teoria sarebbe limitata ai principianti!

Infatti Claudio, che produce strumenti per musicisti di un certo livello, non si è posto il problema!

Da un certo grado di preparazione in poi forse avere delle agevolazioni sulla postura è anche controproducente perchè il braccio si abitua comodo e non va a ricercare la giusta posizione come dovrebbe!
Sto sempre ragionando per conto mio! Se dico delle panzane, ditemelo!

Se ne dedurrebbe, sempre da questo ragionamento, che il violino standard, quello giusto, di riferimento, dovrebbe essere tipo "modello Rampini"!

E, quindi, sarebbe sbagliato mettere il dislivello dalla parte del mi!

Possibile???
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Un Grazziee sconfinato

Messaggio da gigo13 »

non trovo parole per esprimere la mia gratitudine a Claudio ed a quanti mi hanno risposto, acculturandomi. In effetti ero un pò deluso riscontrando che, fino a ieri, il mio topic era l'unico senza risposte, ho pensato chissà, forse ho posto una questione considerata priva d'interesse o dalle risposte scontate che io tuttavia non trovo da solo:
e invece improvvisamente tante risposte tutte esaurienti, dalle quali ho anche compreso come sia importante non avere dei riferimenti rigidi, ma ricercare sempre; mi metto subito al lavoro, sono molto contento di questo forum e di coloro che lo conducono e vi partecipano.
Grazie ancora a tutti
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Messaggio da violino7 »

Ho posto una domanda e, ragionandoci sopra, mi accorgo di essermi dato una risposta da solo! :roll:

La prassi non sarebbe regolare, ma la logica che ho usato mi sembra che fili!
In casi del genere, quando uno parla a se stesso, tutto quello che si dice è detto bene (a priori), e quindi rimane sempre l'incognita di una verifica.

Mi piacerebbe sapere, da chiunque lo voglia, cosa ne pensa di questo mio ragionamento. Posso chiamarvi in causa?
Grazie.
Ultima modifica di violino7 il mercoledì 31 ottobre 2007, 23:43, modificato 1 volta in totale.
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Messaggio da claudio »

L'artigianato liutario, come detto più volte, non è una scienza, ma è l'accumularsi di conoscenze che si tramandano di liutaio in liutaio, da scuola a scuola, ecc ecc.
A dimostrazione del fatto che l'inclinazione orizzontale del manico sia una questione piuttosto difficile da stabilire con esattezza e di quanto sia difficile stabilire uno standard, basta prendere ad esempio le misure indicate da Sacconi e Weisshaar, quest'ultimo fu un allievo di Sacconi stesso, entrambe tra i maggiori restauratori del '900. Sacconi indicava un'inclinazione verso il MI di 0.75mm, mentre per la viola e il violoncello suggeriva di non dare nessuna inclinazione. Weisshaar, per il violino indicava un'inclinazione variabile da 1 a 1.5mm, lo stesso per la viola, e dai 3 ai 4mm per il violoncello (dalla parte del DO). Chi ha ragione?
Sacconi sostiene che l'inclinazione orizzontale del manico nel violino serve ad equilibrare il suono e marginalmente si agevola il musicista, Weisshaar invece sostiene che questa inclinazione permette al musicista una migliore azione sulle corde di RE e SOL. Quel che sembra sicuro è che nel violino debba esserci una certa inclinazione orizzontale del manico, ma questo vale per tutti i modelli e per tutte le misure di violino? Come ci si deve comportare con un musicista che ha una grossa mano ed ha una corporatura voluminosa? e per una musicista cinese (notoriamente i cinesi sono minuti di corporatura), quanto si deve inclinare?

La mia scelta di tenermi su un piano equilibrato e solo marginalmente di inclinarmi dalla parte del MI, è dettata principalmente da un'esigenza di equilibrio del suono. I musicisti in genere hanno una buona capacità di adattamento e sui miei violini nessuno ha mai contratto una tendinite o una borsite.

Per quanto riguarda le viole e i violoncelli, seguo la scuola sacconiana, ma non in modo rigido, ogni strumento deve essere "tagliato" su misura del committente. In assenza di indicazioni o esigenze precise, io preferisco non inclinarmi da nessuna parte (a meno di non usare una forma Montagnana per un violoncello).

Nel caso si decida di piallare il manico per dargli un'inclinazione orizzontale, non rimane nessuno scalino in corrispondenza del capotasto, perchè è proprio da quella zona che si parte da "0" e si adatta il piano tastiera alla tastiera medesima all'inclinazione desiderata.
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Messaggio da violino7 »

Grazie Claudio!

Sempre preciso e completo!

C'è sempre un "distinguo" da fare.
Ultima modifica di violino7 il giovedì 1 novembre 2007, 14:15, modificato 1 volta in totale.
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