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ho una certa invidia, lo avrei voluto fare io, ma qui in Toscana si direbbe una cosa tipo: mangia, oh BUOOOO che ti vergogni? Maremma cignala.
Comunque ritorno al discorso del filologico o meno, io sono uno di quei musicisti che sostiene che ogni compositore deve essere suonato con suono e prassi esecutiva dell'epoca.
Considero però uno scemo chi si mette a ridere delle interpretazioni, non filologiche dei grandi della storia; perché non sono accettabili oggi, ma al tempo dell'esecuzione andava benissimo, lo facevano tutti. Zecchi, de Vito, Busoni, Segovia e chi più ne ha più ne metta; credo che questi Nomi, se fossero nati oggi, suonerebbero come la filologia indica.
Parlando anche di Strawinsky, penso che il libro "La poetica della Musica" edito dalla Curci, si tratta di una raccolta di conferenze sulla musica che lui fece nell'università di Oxford, sia la Bibbia dell'interpretazione e consiglierei a tutti di leggerlo, se non l'avete già fatto
Comunque ritorno al discorso del filologico o meno, io sono uno di quei musicisti che sostiene che ogni compositore deve essere suonato con suono e prassi esecutiva dell'epoca.
Considero però uno scemo chi si mette a ridere delle interpretazioni, non filologiche dei grandi della storia; perché non sono accettabili oggi, ma al tempo dell'esecuzione andava benissimo, lo facevano tutti. Zecchi, de Vito, Busoni, Segovia e chi più ne ha più ne metta; credo che questi Nomi, se fossero nati oggi, suonerebbero come la filologia indica.
Parlando anche di Strawinsky, penso che il libro "La poetica della Musica" edito dalla Curci, si tratta di una raccolta di conferenze sulla musica che lui fece nell'università di Oxford, sia la Bibbia dell'interpretazione e consiglierei a tutti di leggerlo, se non l'avete già fatto
- Alfredo
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Ma io non ho mai parlato di Richter.licuti ha scritto:Caro Alfredo, ritorno a chiederti cosa ne pensi del Bach di Richter e, a questo punto, un confronto con Furtwängler...
Comunque un confronto, Furtwängler è rappresentante della tradizione tardo romantica tedesca e porta tutta una cultura sulle sue spalle, un grandissimo musicista che nel vero senso della parola, faceva musica.
Richter è un pianista di primo livello appartenente alla scuola sovietica (più che russa), secondo me riflette proprio quel tipo di cultura, un po come Oistrak, Rostropovic.
Un modo di suonare molto "fisico" e con una grande sicurezza tecnica, che porta però anche i suoi problemi.