I periodi di Guarneri del Gesù

Suonare e costruire i violini
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Alfredo
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I periodi di Guarneri del Gesù

Messaggio da Alfredo »

Claudio !

Sarebbe bello se tu parlassi dei periodi costruttivi di Guarneri del Gesù.
La sua vita è piena di punti oscuri e non si conosce tantissimo di lui, ho anche sentito dire che alcuni strumenti fossero costruiti insieme alla moglie.
Visto che tu hai un legame particolare con lui e con i suoi modelli, penso che sarebbe interessante discuterne con te (quando hai tempo e voglia).
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claudio
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Messaggio da claudio »

A dire la verità non è che sia mai stato molto preparato sui vari periodi di Guarneri del Gesù e anche gli studiosi sono spesso in contraddizione tra di loro. Cmq le ultime tendenze, anche se ciò fu espresso più volte da studiosi del passato (principalmente Hill), sembrerebbe confermata la mano di Caterina Roda, moglie di Giuseppe Guarneri detto del Gesù. A suo tempo se ne parlò anche su Maestronet, Manfio può confermare e può anche aggiungere qualche notizia in più, ed espressi un invito alla cautela perchè un autore così copiato, imitato e falsificato come GdG indurrebbe a prendere granchi grossi come case. Se noi crediamo che il violino di Paganini sia autentico, pur osservando che esso fu costruito con un metodo diverso da quello classico cremonese, allora è legittimo pensare che tra i grandi Guarneri ci sia qualche altro "intruso" di cui gli studiosi non si sono accorti o non vogliono accorgersi. Stando alle notizie disponibili pare che GdG fosse dapprima affiancato nel suo lavoro dal padre Giuseppe, probabilmente in contemporanea a Caterina, e poi fu Caterina stessa che prese sulle sue spalle le sorti della bottega. In buona sostanza pare che i cosiddetti "violini della serva" siano in realtà i violini della "moglie". Il lavoro di Caterina sarebbe rintracciabile soprattutto nello stile piuttosto rudimentale dei ricci e della costruzione generale degli strumenti, si vede una specie di cesura dai lavori degli anni '30 agli anni '40 del 1700. Dopo la morte di GdG pare che Caterina abbia prodotto qualche strumento con la propria etichetta o che addirittura abbia continuato a produrre con l'etichetta del defunto marito.
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aldeo
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Messaggio da aldeo »

Comunque in linea di massima per i grandi autori si possoni distinguere due periodi di produzione fondamentali:
- quelli durante la vita ( e sono i migliori)
- quelli prodotti dopo la morte. :lol: :lol: :lol: :lol:
dice che l'età porta saggezza; la mia deve averla dimenticata da qualche parte!
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claudio
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Messaggio da claudio »

Se poi un giorno si volessero analizzare gli strumenti con i moderni mezzi d'indagine non distruttivi, oltre che essere costretti a "fidarsi" della parola dello studioso del momento, sarebbe una bella cosa. Già negli anni 30 successero cose piacevoli, purtroppo non conosco gli eventi nel dettaglio, ma pare che ad un certo punto le contraddizioni tra un esperto e l'altro portarono ad una sorta di inflazioni di expertise per cui non si sapeva più a chi e a cosa credere. Oggi avviene un pò la stessa cosa, ma in proporzione al passato gli esperti sembrano essere in numero minore, per cui viene generalmente rispettato un ordine gerarchico, per cui il più accreditato ed affermato è in grado di smentire o confermare gli expertise dei suoi predecessori e dei suoi contemporanei. E' un mercato che vale milioni e milioni di euro, la posta in gioco è altissima.
Cmq ritornando a Caterina Roda, nessuno potrà dirci se effettivamente quella diversità di stile riscontrata negli strumenti di GdG potrebbe essere attribuibile a lei o invece ad un garzone di bottega.
Vale la pena di dare uno sguardo ai libri di Hill e Hart, il secondo è stato trovato da Neuma in questi giorni ed è liberamente distribuibile.
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Atomino
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Messaggio da Atomino »

claudio ha scritto:..... ritornando a Caterina Roda, nessuno potrà dirci se effettivamente quella diversità di stile riscontrata negli strumenti di GdG potrebbe essere attribuibile a lei o invece ad un garzone di bottega. ...

Ciao Claudio, una domanda a te che ne hai visti parecchi. Ma tra gli strumenti attribuibili alla moglie o ad altri, esiste una costante stilistica ben precisa?

Grazie

Albert
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claudio
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Messaggio da claudio »

Non è che ne abbia visti così tanti, penso una quindicina in tutto, il problema di GdG è che non c'è una vera e propria costante nel suo lavoro quindi è difficile poter tracciare delle linee guida. Ci sono alcuni elementi che possono aiutare, come la tipologia dei segni lasciati dalle sgorbie, il materiale usato per le controfasce e gli zocchetti, il modo di lavorare le tavole, la vernice, ma bisogna considerare che i falsari sono riusciti a fare di tutto e di più.
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aldeo
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Messaggio da aldeo »

Io ho i poster di The strad di due violini del G.d.G.: il kochanscki del 1741
e il Lord Wilton del 1742. Posto che le rilevazioni siano esatte, vedo che ci sono delle differenze enormi ad esempio nel piazzamento delle ff. oltre che nelle curvature e negli spessori. Mi meraviglierei meno se tra i due strumenti corressere 1o anni, ma a distanza di un anno...doveva sperimentare molto!!!
dice che l'età porta saggezza; la mia deve averla dimenticata da qualche parte!
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