Lo strumento antico.
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Lo strumento antico.
Chi meglio di Claudio può parlarci dello strumento antico? Lui li valuta e li potrebbe restaurare . Inoltre , liutaio di valore, ha titoli per dire la sua con tutto il carattere della credibilità.
Intanto anch'io provo a dire la mia, che piaccia o no !! Conosco fior di violinisti che cercano lo strumento antico, vuoi orchestrali carneadi, vuoi concertisti di fama. Questi ultimi si sentono menomati se non suonano uno strumento datato. Anche i giornali nell'annunciare un concerto pongono l'accento che il concertista suona sul "suo " Stradavari.
Le cose cambiano quando si suona insieme ed in particolare nei quartetti o quant'altro. Non credo ci sia la resa migliore quando c'è commistione tra strumenti antichi e moderni. Una volta, quando si suonava solo nelle nobili casate, lor signori ordinavano serie complete di strumenti . All'epoca , come ovvio, andavano molto gli Amati, gli Stainer, e last bat not least gli Stradivari, la cui produzione indiscutibilmente migliore va dal 1770 al 1737 anno della sua dipartita. Certo con tutti strumenti di Amati o Stradivari la differenza di suono non si notava, come oggi può succedere.
Qualcuno si chiede se quella dello strumento antico sia vera gloria.
Nella querelle , io preferisco restare nel mezzo. Sono troppe le prove in doppio cieco, all'ascolto di musicisti e musicologi dall'orecchio fino, che hanno tratto in inganno, facendo preferire il moderno all'antico o facendo indicare uno Stradivari per , on fait pour dire, un Sacconi.
Oggi la tecnica costruttiva ha raggiunto livelli tali che potrebbe non dico eguagliare lo Stradivari (ormai è nella leggenda e la leggenda è dura a perire), ma avvicinarvisi di molto. Saluti a tutti i convenuti
Intanto anch'io provo a dire la mia, che piaccia o no !! Conosco fior di violinisti che cercano lo strumento antico, vuoi orchestrali carneadi, vuoi concertisti di fama. Questi ultimi si sentono menomati se non suonano uno strumento datato. Anche i giornali nell'annunciare un concerto pongono l'accento che il concertista suona sul "suo " Stradavari.
Le cose cambiano quando si suona insieme ed in particolare nei quartetti o quant'altro. Non credo ci sia la resa migliore quando c'è commistione tra strumenti antichi e moderni. Una volta, quando si suonava solo nelle nobili casate, lor signori ordinavano serie complete di strumenti . All'epoca , come ovvio, andavano molto gli Amati, gli Stainer, e last bat not least gli Stradivari, la cui produzione indiscutibilmente migliore va dal 1770 al 1737 anno della sua dipartita. Certo con tutti strumenti di Amati o Stradivari la differenza di suono non si notava, come oggi può succedere.
Qualcuno si chiede se quella dello strumento antico sia vera gloria.
Nella querelle , io preferisco restare nel mezzo. Sono troppe le prove in doppio cieco, all'ascolto di musicisti e musicologi dall'orecchio fino, che hanno tratto in inganno, facendo preferire il moderno all'antico o facendo indicare uno Stradivari per , on fait pour dire, un Sacconi.
Oggi la tecnica costruttiva ha raggiunto livelli tali che potrebbe non dico eguagliare lo Stradivari (ormai è nella leggenda e la leggenda è dura a perire), ma avvicinarvisi di molto. Saluti a tutti i convenuti
- Alfredo
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Re: Lo strumento antico.
Non ho mica capito cosa vuoi dire!
nemmeno io
Quanto a tecnica costruttiva, un bel violino è bello indipendentemete dalle epoche, ed uno brutto pure. Poi io che detesto gli strumenti con poco legno e con spessori sottili in genere, riuscire a trovarne uno solido e robusto di questi tempi è difficilotto
Pochi strumenti antichi mi hanno impressionato: uno tra questi era un fantastico GB Guadagnini 1778, proprietà della solita ragazzina giapponese piena di grana, ma ora come ora, posseggo, come ho già detto più volte, un Degani fantastico che ha dato filo da torcere a tanti antichi
Quanto a tecnica costruttiva, un bel violino è bello indipendentemete dalle epoche, ed uno brutto pure. Poi io che detesto gli strumenti con poco legno e con spessori sottili in genere, riuscire a trovarne uno solido e robusto di questi tempi è difficilotto
Pochi strumenti antichi mi hanno impressionato: uno tra questi era un fantastico GB Guadagnini 1778, proprietà della solita ragazzina giapponese piena di grana, ma ora come ora, posseggo, come ho già detto più volte, un Degani fantastico che ha dato filo da torcere a tanti antichi
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Re: Lo strumento antico.
Dicevo che lo strumento antico non sempre è il top , come si crede. E che mettendo insieme l'antico ed il moderno, spesso si producono accenti diversi per la responsività diversa dello strumento. S'intende sfumature rilevate solo da orecchi esercitati, come possono essere quelli di musicisti di valore. Poi mettendo a confronto un antico ed un moderno , magari dietro una tenda ed invitando esperti a distinguere tra i due, spesso si cade in errore.Alfredo ha scritto:Non ho mica capito cosa vuoi dire!
Allora, concludo, è vera gloria ??? Saluti !!
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Anche perchè non possono permetterselo. All'asta vengono battuti a suon di milioni di euro !!!! (quadruplo hahahaha) !andrea69 ha scritto:dipende dal violino...ma di più dal violinista.
Guarda caso gli Stradivari non sono mai in mano a mezze calzette...
Se dopo un concerto, a te dicessero: come suona bene il suo Stradivari !! tu cosa risponderesti ??
- Alfredo
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C'è anche una storiella carina su Elisa Pegreffi (secondo violino del mitico quartetto italiano).andrea69 ha scritto:come rispose Heifetz ad un giornalista:
"Come? (porgo l'orecchio al violino) Io non sento niente!"
Dopo un concerto uno spettatore va nel camerino e le fa tanti complimenti per il concerto e poi le chiede ardentemente di poter verdere il suo strumento, lei acconsente e lui con il violino in mano soddisfatto dice:
graze tante, volevo proprio vedere come era fatto un secondo violino!!!