Violino bianco

Suonare e costruire i violini
Corial
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Violino bianco

Messaggio da Corial »

Buongiorno a tutti,
innanzitutto Auguri di Buon Anno.....
volevo sapere da Claudio se un violino non verniciato suona come un violino verniciato?
La vernice ha solo uno scopo protettivo o influisce sul suono e se si quanto influisce?
Il legno come sappiamo tutti è un materiale vivo, ha delle porosità, la vernice entrando nelle porosità non rende il legno più rigido? quindi con un coefficiente di elasticità, meno noto come modulo di young più basso compromettendone le vibrazioni.
Nicola
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_Ale_
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Messaggio da _Ale_ »

se non sbaglio, la vernice influisce anche sul suono oltre che sull'estetica, :roll: ma aspetterei il giudizio di qualcuno piu esperto
Vivi la vita come un viaggio ma non dire mai:'' Sono arrivato!''
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claudio
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Messaggio da claudio »

Il suono del violino bianco è legnoso e piuttosto sgradevole, in alcuni casi si può parlare di suono "sguaiato". Si tratta tuttavia sempre di strumenti provati in "bianco", con poche ore di vita e quindi soggetti ad ampi miglioramenti. Dopo la verniciatura lo strumento ha un suono generalmente più compatto e definito, a seconda della vernice usata il suono può essere più o meno chiuso o aperto. La regola generale è quella di applicare il minimo di vernice possibile, perchè strati aldisopra di 0.1mm finiscono per ingabbiare lo strumento e privarlo della possibilità di vibrare liberamente. La vernice in ogni caso non entra mai nei pori del legno perchè in genere si usano trattamenti e preparazioni preventive che impediscono che ciò succeda. Sulle preparazioni si basano molti "segreti" dei liutai, perchè è generalmente ritenuto che sia proprio questo strato di base a far sì che lo strumento sviluppi le qualità fondamentali del suono. Per la mia esperienza posso solo dire che a partire da una corretta costruzione dello strumento, solo una sapiente applicazione della vernice può conferirgli ottime proprietà di suono. La vernice non solo non deve disturbare le vibrazioni dello strumento, ma partecipa in modo attivo al suono. In questo senso le vernici ad alcool o ad olio forniscono suoni diversi, io ritengo che le vernici ad olio siano superiori a qualsiasi vernice ad alcool perchè hanno una grande resa fornendo pellicole sottilissime, elastiche e termoplastiche al punto giusto.
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Corial
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Messaggio da Corial »

Se la vernice ad olio risulta migliore allora mi sembra impossibile che non possa penetrare nei pori. La penetrazione dell'olio è ovvia in quanto l'olio essendo uno dei due fludi Newtoniani esistenti al mondo (acqua e olio) non ha una legge di potenza diversa da quella di Newton per cui la forza di capillarità è molto bassa e qindi riesce a penetrare in fori nanometrici. Piuttosto trovo interessante l'ipotesi della elasticità della vernice che pur penetrando solidificando creerà un fluido newtoniano che avrà sicuramente un comportamento che segue le leggi della tissotropia e quindi vibrerà insieme al legno quasi all'unisono per cui se 2 + 2 mi da quattro il suini migliore deriva da una vernice che riesce ad avere una legge di potenza il più possibile uguale alla legge del solido del legno in cui penetra ovvero a quella del legno con cui il violino è costruito. Comunque da studi che ho letto negli USA la densità del legno è importantissimo....si tratta di stabilire quanto è importante la densità del legno e quanto la vernice, da 1 a 10.
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claudio
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Messaggio da claudio »

Mi autocito e ti invito a meditare con attenzione:
La vernice in ogni caso non entra mai nei pori del legno perchè in genere si usano trattamenti e preparazioni preventive che impediscono che ciò succeda.
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Messaggio da Corial »

Vorrei farvi vedere delle TAC di un violino stradivari. Non so come iserirle nel messaggio. Queste foto che vi vinvio quando capisco come si fa, assieme a dei grafici vi spiegano l'mportanza della densità del legno.
Nicola
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claudio
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Messaggio da claudio »

invia le foto al mio indirizzo mail privato che trovi nella pagina dei contatti.
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Messaggio da Corial »

ok
invio le foto a Claudio mentre allego la pubblicazione.

Wood density holds key to Stradivarius sweet sound

LONDON (Reuters) - Researchers using a medical scanner have worked out why a Stradivarius violin sounds so good -- it is because of the remarkably even density of the wood.
For the past 300 years, musicians and scientists have puzzled over the unparalleled quality of classical Cremonese violins made by Italian masters like Antonio Stradivari and Giuseppe Guarneri del Gesu.
Now a Dutch doctor and a violin maker from Arkansas think they have cracked the mystery after comparing five classical and eight modern violins in a computed tomography (CT) scanner normally used to examine patients.
Using an adaptation of a computer program developed to calculate lung densities in people with emphysema, they were able to analyze the physical properties of violins without risking damage to instruments worth millions of dollars.
They found no significant differences between the median densities of the modern and the antique violins but did discover far less variation between wood grains of early and late growth in the old ones.
Since differentials in wood density affect vibration and therefore sound quality, the discovery may well explain the superiority of the Cremonese violins, they reported in the online journal PLoS ONE on Wednesday.
So why is the maple and spruce wood in a Stradivarius so different?
Part of the reason may be that trees grow slightly differently today than in the past.
"Climate difference could explain part of it but treatment of the wood could be another explanation. A third answer could simply be the ageing of the wood over the past 300 years," Dr Berend Stoel of the Leiden University Medical Center told Reuters.
"There is no way of knowing from this data; we've just shown there are density differences."
Still, Stoel and U.S. violin maker Terry Borman think the research may help modern instrument makers seeking to replicate the work of the Italian masters.
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claudio
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Messaggio da claudio »

Corial, si è già parlato dell'articolo di cui tu fai menzione in quest'altra discussione:
https://www.claudiorampini.com/modules.p ... E0&start=0
Tra le altre cose fu una discussione piuttosto aspra perchè a fronte di un mio essere d'accordo con l'articolo e gli studiosi in questione, ci fu qualcuno che dopo accurate riflessioni trovava il tempo di ribadire che "Stradivari faceva violini migliori perchè li sapeva costruire". E questo lo si veniva a dire proprio al sottoscritto che non si è mai fatto scudo di ricerche scientifiche di sorta o macchinari strani per trasformare il piombo in oro.
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Messaggio da Corial »

Secondo te e la tua esperienza è possibile costruire un buon violino con del legno non eccessivamente stagionato?
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Messaggio da claudio »

Corial ha scritto:Secondo te e la tua esperienza è possibile costruire un buon violino con del legno non eccessivamente stagionato?
Non eccessivamente stagionato, cosa vuol dire? stagionato 1 o 2 anni?
Io ho sempre ritenuto, con un certo margine di prova, che è meglio costruire un buon violino con un legno giovane, piuttosto uno cattivo con un legno stagionatissimo. Il discorso può apparire ovvio, ma così non è, perchè spesso ci si concentra sui materiali smettendo di far lavorare il proprio orecchio e il proprio cervello.
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Messaggio da Corial »

Quanto pesa un tuo violino?
Che differenza di peso hai avuto tra i vari strumenti che hai costruito?
Tra un violino giovane ed uno vecchio di qualche hanno c'è differenza di peso?
puoi immaginare il suono mentre lo stai costruendo prima ancora di averlo finito?
Nicola
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claudio
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Messaggio da claudio »

Le casse armoniche dei miei strumenti (senza manico), pesano circa 250 grammi, con oscillazione di 10 grammi in più o in meno. Non è affatto vero che con un abete più pesante non si possano costruire buoni strumenti, bisogna solo stare più attenti agli spessori. Con un abete più leggero si viene "perdonati" più facilmente.
Cmq cerchiamo di imbastire una discussione costruttiva e di articolare qualche pensiero, perchè se ti limiti a fare le domande sarò costretto ad invitarti ad usare il motore di ricerca del forum perchè queste sono questioni più volte dibattute.
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Messaggio da Corial »

Hai ragione provo a fare un piccolo riassunto mentale:
La questione principale è il suono con il suo
timbro e intensità.
Quando si acquista un violino in effetti si acquista un suono, non ha importanza se è firmato o no, se è antico o no, io credo che si acquista una sonorità con timbro e potenza.
Il suono dipende da tre fatori principali:
legno
costruzione
vernice
corde
Si tratta di capire quano l'abilità liutaria possa avere il sopravvento o meno rispetto alla natura, che ci viene incontro attraverso materiali che aiutano il liutaio o viceversa.
La questione è complessa poichè è lo stesso dilemma che c'è tra scienza e religione.
Non so darmi una risposta!!!
Nicola
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Messaggio da claudio »

Dal momento che sai bene che quando acquisti un violino tu acquisti un suono, non ci sono altri problemi da porsi, bisogna solo trovare lo strumento che risponda ai tuoi requisiti. Perchè è il caso di ricordare che quando si parla di violini, la soggettività la fa completamente da padrona: ciò che è buono per me è cattivo per te, e viceversa. Non ci sono parametri unici di riferimento, io ho trovato musicisti che non hanno mai amato gli Stradivari e altri che invece ci sono letteralmente impazziti.
Per quello che riguarda il liutaio, questi devi principalmente sviluppare un proprio suono e una propria identità, senza pensare troppo ai problemi di potenza e qualità. E' fondamentale che dopo aver appreso i rudimenti dell'arte, un liutaio agisca senza troppo pensare, altrimenti i troppi concetti freneranno lo sviluppo del suono. Il che non vuol dire agire d'impulso o andare a casaccio, la formazione di base è una cosa da cui non si deve mai prescindere, ma è bene far lavorare subito il proprio intuito. I principianti autodidatti spesso sbagliano perchè vogliono trovare subito vie alternative nella costruzione dello strumento, ma non sanno che l'alternativa è rappresentata da essi stessi e che le regole della costruzione del violino classico non ammettono troppe deroghe. A meno che non si voglia costruire un violino che abbia un suono diverso da quello del violino classico.
L'abilità liutaria non è quella di "avere il sopravvento" sulla natura, ma è quella di assecondare la natura capendo i materiali che si hanno sottomano. Il vero segreto è quello di capire come vuole essere costruito e verniciato il violino che si ha in mette di realizzare.
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