L'autenticità degli strumenti ad arco
- sullacorda
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- Iscritto il: lunedì 17 aprile 2006, 0:00
anche su invito di Claudio, allego un abstract e l'indice:
L’Opera. In questo volume non si parla della musica tratta dal violino, bensì del violino stesso come strumento
musicale e come oggetto del mercato. La qualità della musica che si ricava da uno strumento ad arco dipende, in
larga misura, dalla qualità dello strumento, dai pregi inconfondibili degli esemplari realizzati dai liutai passati alla
storia per la loro straordinaria creatività. Emerge così la specificità di questo strumento, che serve per creare, e per
eseguire, opere musicali, ma che è, al tempo stesso, un prodotto d’arte, un bene culturale. Di qui un mercato degli
strumenti ad arco, che solleva problemi di autenticità dello strumento, quando è fatto oggetto di compravendita,
analoghi a quelli sollevati nel mercato delle opere pittoriche.
The Work. This book does not deal with music for violin but of the violin itself, as a musical instrument and as an object
of the market. The quality of music given by a string instrument depends generally on the quality of the instrument itself,
on the unique strength of specimens created by luthiers who became legendary for their extraordinary creativity.
As far as musical instruments are concerned their peculiarity is that they are not only used to create and to perform music
but they are also products of art, cultural goods. Moreover, there is a market of string instruments, which raises problems
of authenticity when selling an instrument, exactly as the ones in the market of pictorial works.
L’Indice. Prefazione di Francesco Galgano. – I. Vero e falso nel prisma dei sistemi di diritto continentale (R. Calvo).
– Sez. I: La disciplina sui vizi e difetti materiali. – Sez. II: La consegna di aliud pro alio. – II. La tutela giuridica
del bene culturale e gli strumenti musicali (A. Ciatti). – IV. La liuteria tra autentico e falso: percorsi di attribuzione
(M.G. Chiavazza). – Sez. I: Che cos’è? La ricerca dell’origine e della sua attestazione. – Sez. II: Gli elementi
documentali. – Sez. III: La dimensione materiale. – Sez. IV: La dimensione estetica. – Sez. V: La dimensione acustica.
– Sez. VI: Le categorie del falso. – Sez. VII: L’oggetto ricomposto. Integrazione tra le dimensioni documentale,
materiale, estetica e acustica. – Sez. VIII: Conclusioni. – Bibliografia. – Ringraziamenti.
Table of contents. Preface by Francesco Galgano. – I. True and False in the Prism of Continental Law Systems (Abstract) (R.
Calvo). – Sect. I: The Regulation on Material Defects. – Sect. II: The Delivery of aliud pro alio. – Sect. III: Error on the Qualities and
Remedies for Vices and Defects.– Sect. IV: Particular Questions. – II. The Juridical Protection On the Cultural Property and the Musical
Instruments (A. Ciatti). – III. The Protection of Violins Buyer in Common Law (M.M. Francisetti Brolin). – IV. Truth and Deception
In the Art of Lutherie: Pathways to Identification (M.G. Chiavazza). – Sect. I: Truth and Deception: Origins and why we search
for them. – Sect. II: Documentary Evidence. – Sect. III: The Material Dimension. – Sect. IV: The Aesthetic Dimension. – Sect. V: The
Acoustic Dimension. – Sect. VI: Fakes and Copies. – Sect. VII: The Recomposed Instrument. The Blending of Documentary Material,
Aesthetic and Acoustic Dimensions. – Sect. VIII: Conclusion. – Acknowledgements.
L’Opera. In questo volume non si parla della musica tratta dal violino, bensì del violino stesso come strumento
musicale e come oggetto del mercato. La qualità della musica che si ricava da uno strumento ad arco dipende, in
larga misura, dalla qualità dello strumento, dai pregi inconfondibili degli esemplari realizzati dai liutai passati alla
storia per la loro straordinaria creatività. Emerge così la specificità di questo strumento, che serve per creare, e per
eseguire, opere musicali, ma che è, al tempo stesso, un prodotto d’arte, un bene culturale. Di qui un mercato degli
strumenti ad arco, che solleva problemi di autenticità dello strumento, quando è fatto oggetto di compravendita,
analoghi a quelli sollevati nel mercato delle opere pittoriche.
The Work. This book does not deal with music for violin but of the violin itself, as a musical instrument and as an object
of the market. The quality of music given by a string instrument depends generally on the quality of the instrument itself,
on the unique strength of specimens created by luthiers who became legendary for their extraordinary creativity.
As far as musical instruments are concerned their peculiarity is that they are not only used to create and to perform music
but they are also products of art, cultural goods. Moreover, there is a market of string instruments, which raises problems
of authenticity when selling an instrument, exactly as the ones in the market of pictorial works.
L’Indice. Prefazione di Francesco Galgano. – I. Vero e falso nel prisma dei sistemi di diritto continentale (R. Calvo).
– Sez. I: La disciplina sui vizi e difetti materiali. – Sez. II: La consegna di aliud pro alio. – II. La tutela giuridica
del bene culturale e gli strumenti musicali (A. Ciatti). – IV. La liuteria tra autentico e falso: percorsi di attribuzione
(M.G. Chiavazza). – Sez. I: Che cos’è? La ricerca dell’origine e della sua attestazione. – Sez. II: Gli elementi
documentali. – Sez. III: La dimensione materiale. – Sez. IV: La dimensione estetica. – Sez. V: La dimensione acustica.
– Sez. VI: Le categorie del falso. – Sez. VII: L’oggetto ricomposto. Integrazione tra le dimensioni documentale,
materiale, estetica e acustica. – Sez. VIII: Conclusioni. – Bibliografia. – Ringraziamenti.
Table of contents. Preface by Francesco Galgano. – I. True and False in the Prism of Continental Law Systems (Abstract) (R.
Calvo). – Sect. I: The Regulation on Material Defects. – Sect. II: The Delivery of aliud pro alio. – Sect. III: Error on the Qualities and
Remedies for Vices and Defects.– Sect. IV: Particular Questions. – II. The Juridical Protection On the Cultural Property and the Musical
Instruments (A. Ciatti). – III. The Protection of Violins Buyer in Common Law (M.M. Francisetti Brolin). – IV. Truth and Deception
In the Art of Lutherie: Pathways to Identification (M.G. Chiavazza). – Sect. I: Truth and Deception: Origins and why we search
for them. – Sect. II: Documentary Evidence. – Sect. III: The Material Dimension. – Sect. IV: The Aesthetic Dimension. – Sect. V: The
Acoustic Dimension. – Sect. VI: Fakes and Copies. – Sect. VII: The Recomposed Instrument. The Blending of Documentary Material,
Aesthetic and Acoustic Dimensions. – Sect. VIII: Conclusion. – Acknowledgements.
Caro Alberto,
anzi tutto grazie per la tua giusta domanda che credo possa interessare anche altri frequentati il Forum.
Il seminario di presentazione del libro da me curato assieme al M° Chiavazza è assolutamente aperto a chiunque abbia interesse. Non occore alcuna iscrizione. Gli organizzatori - mi è stato riferito - gradirebbero si aprisse un dibattito tra i partecipanti. Peraltro quasi tutti prof. che presenteranno il libro sono anche musicisti e cultori del mercato dell'arte.
Spero di vederti.
Roberto
anzi tutto grazie per la tua giusta domanda che credo possa interessare anche altri frequentati il Forum.
Il seminario di presentazione del libro da me curato assieme al M° Chiavazza è assolutamente aperto a chiunque abbia interesse. Non occore alcuna iscrizione. Gli organizzatori - mi è stato riferito - gradirebbero si aprisse un dibattito tra i partecipanti. Peraltro quasi tutti prof. che presenteranno il libro sono anche musicisti e cultori del mercato dell'arte.
Spero di vederti.
Roberto
- Barbamarco
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- Atomino
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Sono estremamente contento di aver assistito al seminario tenutosi ieri a Novara.
L'approfondimento di un argomento o di una disciplina non smettono mai di offrire nuovi spunti di discussione a chi li voglia cercare. A volte è sufficiente spostare di poco la prospettiva per definire nuovi orizzonti, l'evento di ieri ne è stata la riprova.
Vero, falso, copia, oppure il grigio che si stende fra tutte queste realtà? Come si tutela l'acquirente? Quali sono le responsabilità del "perito" che stila una certificazione di autenticità o attribuzione che è una "sentenza" a tutti gli effetti? Questa così com'è ha un valore oggettivo, oppure è un tappeto sotto al quale gli incerti usano nascondere la polvere? Tanti quesiti, molte risposte, moltissimi spunti e stimoli all'approfondimento per chi opera nel settore.
Bravi Roberto Calvo e Marco Chiavazza che, nel succinto tempo del seminario e nel più ampio respiro del libro, hanno saputo fare confluire discipline così distanti e al tempo stesso complementari. Ottimi tutti i relatori che hanno saputo interessare il pubblico, purtroppo una ridotta compagine, ma comunque attenta anche a tematiche di ordine legale che a prima vista poco parrebbero essere contigue al mondo della liuteria.
Liutai presenti Marco Pasquino (barbamarco), Eric Blot, Filippo Fasser e (forse), Ugo Ravasio. Le belle studentesse erano alle mie spalle ma, se interessati, potete chiedere lumi in merito a Roberto che come tali le ha certificate nel suo saluto.
Mentre ascoltavo le relazioni mi è tornato alla mente un articolo di Roger Hargrave sugli "incauti" acquisti di strumenti da parte di musicisti speranzosi in un doppio investimento; di immagine immediata e di una "dorata" pensione............anche questo da rileggere come i vecchi (e nuovi) expertise con il conforto dei recenti mezzi a nostra disposizione.
L'approfondimento di un argomento o di una disciplina non smettono mai di offrire nuovi spunti di discussione a chi li voglia cercare. A volte è sufficiente spostare di poco la prospettiva per definire nuovi orizzonti, l'evento di ieri ne è stata la riprova.
Vero, falso, copia, oppure il grigio che si stende fra tutte queste realtà? Come si tutela l'acquirente? Quali sono le responsabilità del "perito" che stila una certificazione di autenticità o attribuzione che è una "sentenza" a tutti gli effetti? Questa così com'è ha un valore oggettivo, oppure è un tappeto sotto al quale gli incerti usano nascondere la polvere? Tanti quesiti, molte risposte, moltissimi spunti e stimoli all'approfondimento per chi opera nel settore.
Bravi Roberto Calvo e Marco Chiavazza che, nel succinto tempo del seminario e nel più ampio respiro del libro, hanno saputo fare confluire discipline così distanti e al tempo stesso complementari. Ottimi tutti i relatori che hanno saputo interessare il pubblico, purtroppo una ridotta compagine, ma comunque attenta anche a tematiche di ordine legale che a prima vista poco parrebbero essere contigue al mondo della liuteria.
Liutai presenti Marco Pasquino (barbamarco), Eric Blot, Filippo Fasser e (forse), Ugo Ravasio. Le belle studentesse erano alle mie spalle ma, se interessati, potete chiedere lumi in merito a Roberto che come tali le ha certificate nel suo saluto.
Mentre ascoltavo le relazioni mi è tornato alla mente un articolo di Roger Hargrave sugli "incauti" acquisti di strumenti da parte di musicisti speranzosi in un doppio investimento; di immagine immediata e di una "dorata" pensione............anche questo da rileggere come i vecchi (e nuovi) expertise con il conforto dei recenti mezzi a nostra disposizione.
- Alberto Soccini -
Un grazie molto affettuoso ad Alberto, per le Sue parole e per l'attenzione manifestata. Ieri era una giornata torrida; l'essere riusciti a suscitare l'interesse (magari molto critico) di alcuni importanti liutai e certificatori è cosa inattesa e certo assai gradita. Vi era anche un giovane magistrato, da me invitato, che è stato coinvolto nella duscussione sviluppatasi in chiusura del seminario. Insomma, una ricchezza di componenti e di esperienze che si sono confrontate direi utilmente.
Speriamo che il nostro impegno possa essere considerato realisticamente come l'inizio di un nuovo percorso, magari accidentato, ove poter continuare a discutere in questo materia con argomenti d'indagine ispirati ad un metodo di ricerca non meramente dogmatico o fideistico.
Alberto ha colto perfettamente suddetto motivo conduttore; per questo sono a lui molto debitore.
Grazie ancora a tutti!
Speriamo che il nostro impegno possa essere considerato realisticamente come l'inizio di un nuovo percorso, magari accidentato, ove poter continuare a discutere in questo materia con argomenti d'indagine ispirati ad un metodo di ricerca non meramente dogmatico o fideistico.
Alberto ha colto perfettamente suddetto motivo conduttore; per questo sono a lui molto debitore.
Grazie ancora a tutti!
ulteriori informazioni
Buongiorno a tutti.
Dove si può comprare questo libro curato da Calvo e Chiavazza?
Dove si può comprare questo libro curato da Calvo e Chiavazza?