Tre violini
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Tre violini
Salve! Ultimamente mi è stato consigliato dal mio insegnante di cambiare il mio violino (cinese di fabbrica che sembra una gallina strozzata). Dato che mia madre è un'antiquaria ha avuto la bella pensata di comprarmene uno antico (anche se mi fa un po' schifo tenere in mano qualcosa di un morto).
Blablabla, volevo sapere insomma le condizioni ed il valore di questi tre, vi riporto anche la descrizione della casa d'aste.
Il primo è un violino cremonese di Nicolaus Amatus del 1686. Completo di arco con un'eccezionale forma. Il violino richiede un restauro.
http://i30.tinypic.com/242trt3.jpg
Il secondo è un prodotto della famiglia Klotz, prodotto in Germania
http://i29.tinypic.com/14jxb45.jpg
Il terzo che personalmente trovo un po' strano, non ne ho mai visto uno del genere. Violino francese, probabilmente del 18° secolo, con all'interno scritto "Vincent Panormo Rue de l'Arbre - See Paris 17". Scheggiato e con numerose screpolature.
http://i32.tinypic.com/2rzzxu0.png
Come mai i pioli sono così?
Blablabla, volevo sapere insomma le condizioni ed il valore di questi tre, vi riporto anche la descrizione della casa d'aste.
Il primo è un violino cremonese di Nicolaus Amatus del 1686. Completo di arco con un'eccezionale forma. Il violino richiede un restauro.
http://i30.tinypic.com/242trt3.jpg
Il secondo è un prodotto della famiglia Klotz, prodotto in Germania
http://i29.tinypic.com/14jxb45.jpg
Il terzo che personalmente trovo un po' strano, non ne ho mai visto uno del genere. Violino francese, probabilmente del 18° secolo, con all'interno scritto "Vincent Panormo Rue de l'Arbre - See Paris 17". Scheggiato e con numerose screpolature.
http://i32.tinypic.com/2rzzxu0.png
Come mai i pioli sono così?
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- Atomino
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Ma che casa d'aste è? Quella di Topolinia ?
Scherzi a parte. Mi sa che è più la spesa che l'impresa. Tutti e tre sono violini di scarso valore, che si aggira diciamo attorno ai 20 € l'uno al mercatino rionale, a fronte di qualche centinaio di euro (se non di più), di restauro.
Lascia perdere. Visto che non ti piace l'idea di maneggiare qualcosa di "un morto", rivolgiti magari a qualche liutaio serio che ti possa consigliare in merito e proporre un'alternativa dignitosa e all'altezza delle tue necessità.
Scherzi a parte. Mi sa che è più la spesa che l'impresa. Tutti e tre sono violini di scarso valore, che si aggira diciamo attorno ai 20 € l'uno al mercatino rionale, a fronte di qualche centinaio di euro (se non di più), di restauro.
Lascia perdere. Visto che non ti piace l'idea di maneggiare qualcosa di "un morto", rivolgiti magari a qualche liutaio serio che ti possa consigliare in merito e proporre un'alternativa dignitosa e all'altezza delle tue necessità.
Vorrei capire qual'è il beneficio di avere degli accordatori meccanici adattati (male) a una cassetta dei piroli mezza distrutta. Non mi dire che credi davvero all'accordatura più stabile......infomanager ha scritto:Personalmente sceglierei il terzo.
Essendo tutti e tre di grande valore
avrei in aggiunta sul Panormo le macchinette
al posto dei bischeri
e quindi una accordatura piu' stabile.
- Alberto Soccini -
Caro Atomino, io vivo a Roma e ho frequentato portaportese per 30 anni e ti assicuro che a 20 euro non ti danno neanche la mentoniera (specialmente quella strana a forma di rene). Non so per quale motivo quando ho trovato qualche vecchio scassone in vendita tutti credevano di vendere uno strad e non c'era verso di abbassare il prezzo.
A me i primi due non dispiacciono, mi ci divertirei volentieri a risistemarli.
Il terzo, con quelle meccaniche terribili non si può guardare. In caso di restauro sarebbero le prime a finire nel cassetto del ciarpame.
Buoni violini estivi a tutti!
A me i primi due non dispiacciono, mi ci divertirei volentieri a risistemarli.
Il terzo, con quelle meccaniche terribili non si può guardare. In caso di restauro sarebbero le prime a finire nel cassetto del ciarpame.
Buoni violini estivi a tutti!
Con il primo si può fare qualcosa di decente, inoltre è oggettivamente il migliore dei tre. Il secondo è un violino di fabbrica molto manomesso, il terzo è inguardabile ed è il più recente, si tratta di uno strumento di fabbrica di fascia economica.
se ti guardi bene intorno tutto ciò che maneggi e vedi quotidianamente è appartenuto, o perlomeno ha avuto a che fare, con qualche trapassato.(anche se mi fa un po' schifo tenere in mano qualcosa di un morto)
andante con fuoco
- Atomino
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Porta Portese non è un mercatino rionale, ma una riserva di pesca nella quale ogni tanto qualche "pesce" abbocca......famar ha scritto:Caro Atomino, io vivo a Roma e ho frequentato portaportese per 30 anni e ti assicuro che a 20 euro non ti danno neanche la mentoniera (specialmente quella strana a forma di rene).
- Alberto Soccini -
Atomino ha scritto:Ma che casa d'aste è? Quella di Topolinia ?
Scherzi a parte. Mi sa che è più la spesa che l'impresa. Tutti e tre sono violini di scarso valore, che si aggira diciamo attorno ai 20 € l'uno al mercatino rionale, a fronte di qualche centinaio di euro (se non di più), di restauro.
...
Venti euro mi sembrano pochini.
Un violino,per quanto brutto è sempre l'opera dell'uomo.
Il valore lo fa la tasca.
Comunque il primo o pagherei anche 300 euro.
- Atomino
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Appunto! Ci sono anche sciocchi che acquistano violini di fabbrica a migliaia di Euro..... si vede che hanno il cervello nelle tasche.ted ha scritto:Venti euro mi sembrano pochini.
Un violino,per quanto brutto è sempre l'opera dell'uomo.
Il valore lo fa la tasca. ...
Bravo, io no...... Neppure se dovessi essere in grado di ripararmelo da solo.ted ha scritto:Comunque il primo o pagherei anche 300 euro.
- Alberto Soccini -
- Dav67
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Bravo Ted! Da ignorante in materia, ma attento in materie umanistiche, dico che ogni violino, seppur di fabbrica, ha una sua storia ed è stato costruito, seppur con l'ausilio di macchinari, da un uomo.
Personalmente non sputerei mai su un violino, financo di fabbrica ottocentesca, perchè quel violino ha visto passare un secolo davanti a lui e noi non c'eravamo neppure; chi lo costruì, chi lo comprò, chi lo suonò era vestito in maniera diversa da noi, pensava in maniera diversa, magari pensava che il mondo sarebbe finito fra cent'anni, aveva aspettative diverse, gusti diversi; ma quel violino è giunto fino a noi e se, per puro caso, è finito su una bancarella di un mercato rionale, non è certo colpa sua o per colpa della sua scarsa qualità, perchè quella glie l'hanno attribuita degli uomini cento anni dopo...
Personalmente non sputerei mai su un violino, financo di fabbrica ottocentesca, perchè quel violino ha visto passare un secolo davanti a lui e noi non c'eravamo neppure; chi lo costruì, chi lo comprò, chi lo suonò era vestito in maniera diversa da noi, pensava in maniera diversa, magari pensava che il mondo sarebbe finito fra cent'anni, aveva aspettative diverse, gusti diversi; ma quel violino è giunto fino a noi e se, per puro caso, è finito su una bancarella di un mercato rionale, non è certo colpa sua o per colpa della sua scarsa qualità, perchè quella glie l'hanno attribuita degli uomini cento anni dopo...
- Atomino
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La scarsa qualità non è data dall'attribuzione successiva della stessa, ma è in questo caso tale dall'origine. Materiali di bassa lega, costruzione approssimativa, spessori e forme standardizzati, catene scolpite nella tavola, finiture frettolose....... mi paiono elementi di non poco peso nella valutazione di uno strumento. Il resto è "romanticismo" che nulla ha a che fare con la valutazione commerciale di uno strumento......Dav67 ha scritto:... ma quel violino è giunto fino a noi e se, per puro caso, è finito su una bancarella di un mercato rionale, non è certo colpa sua o per colpa della sua scarsa qualità, perchè quella glie l'hanno attribuita degli uomini cento anni dopo...
- Alberto Soccini -
Al di lè del romanticismo o meno, credo che valutare solo 20 euro un violno che ha qualche anno dietro le spalle mi sembra eccessivo.Atomino ha scritto:La scarsa qualità non è data dall'attribuzione successiva della stessa, ma è in questo caso tale dall'origine. Materiali di bassa lega, costruzione approssimativa, spessori e forme standardizzati, catene scolpite nella tavola, finiture frettolose....... mi paiono elementi di non poco peso nella valutazione di uno strumento. Il resto è "romanticismo" che nulla ha a che fare con la valutazione commerciale di uno strumento......Dav67 ha scritto:... ma quel violino è giunto fino a noi e se, per puro caso, è finito su una bancarella di un mercato rionale, non è certo colpa sua o per colpa della sua scarsa qualità, perchè quella glie l'hanno attribuita degli uomini cento anni dopo...
Altre volte ho letto giudizi del tipo "legna da ardere".
Almeno come sopramobile vale di più.