violino da sistemare

Suonare e costruire i violini
gutty
Utente Esperto I
Utente Esperto I
Messaggi: 670
Iscritto il: giovedì 30 settembre 2010, 0:00
Contatta:

Messaggio da gutty »

biricchino Graz! di solito si lascia una parte marginale all'opera, in un angolo o in un punto non topico...se mi lasci il bottone del riccio è come se nel giudizio universale avessero lasciato il particolare delle mani del Signore!!
Avatar utente
giovim
Utente Esperto I
Utente Esperto I
Messaggi: 431
Iscritto il: domenica 29 agosto 2010, 0:00
Località: roma
Contatta:

Messaggio da giovim »

ciao, ho riparato un violino da 1/2 che aveva lo stesso punto del riccio rotto, volevo postare le foto di come l'ho riparato, ma non riesco a trovarle, comunque non si nota quasi per niente la riparazione fata.
per la cordiera... mi sembra che hanno già ben detto gli altri.
per la crepa sulla tavola son d'accordo che NON è da sottovalutare, anche se necessita di un lavoro che anch'esso non va sottovalutato, fondamentalmente va aperta la tavola, e ciò va fatto con molta cura altrimenti si fanno solo danni, e ne ho visti di violini rovinati da una errata apertura.
riguardo il basso elettrico buttalo via impegnati con cose serie :twisted:
(si scherzava ovviomente)
il bello non è arrivare in cima, ma come ci si arriva
famar
Utente Esperto I
Utente Esperto I
Messaggi: 846
Iscritto il: mercoledì 13 agosto 2008, 0:00
Località: Roma

Messaggio da famar »

Se dovrai aprire il violino procurati una chiavetta per l'apertura delle scatole di sardine, infili la linguetta della nocetta nell'apposita fessura e giri, giri giri :lol:
Scherzi a parte, se affronterai quella fase chiedi lumi sul sito perchè come dice giovim non è una passeggiata, soprattutto in corrispondenza degli zocchetti.
Avatar utente
claudio
Liutaio
Liutaio
Messaggi: 12660
Iscritto il: sabato 15 maggio 2004, 0:00
Località: Tivoli
Contatta:

Messaggio da claudio »

Io la cassa per una crepa del genere non l'aprirei. Spesso è sufficiente pulire l'apertura dalla polvere e dallo sporco, e poi far filtrare la colla "massaggiando" accuratamente la zona, quindi unirei i margini con i morsetti speciali che si usano in queste occasioni. Agirei così per due ragioni: spesso è più che sufficiente l'azione di "filtraggio" della colla attraverso la crepa, e poi perchè aprire lo strumento comporta una serie di difficoltà aggiuntive di non poco conto.
andante con fuoco
Avatar utente
Graz66
Utente Registrato
Utente Registrato
Messaggi: 28
Iscritto il: mercoledì 9 novembre 2011, 0:00
Località: in provincia di Como

Messaggio da Graz66 »

claudio ha scritto:Io la cassa per una crepa del genere non l'aprirei. Spesso è sufficiente pulire l'apertura dalla polvere e dallo sporco, e poi far filtrare la colla "massaggiando" accuratamente la zona, quindi unirei i margini con i morsetti speciali che si usano in queste occasioni. Agirei così per due ragioni: spesso è più che sufficiente l'azione di "filtraggio" della colla attraverso la crepa, e poi perchè aprire lo strumento comporta una serie di difficoltà aggiuntive di non poco conto.
...dopo aver letto gli interventi di giovim e famar, la mia faccia era pressapoco così: 8O
onestamente ho un certo timore ad aprire il violino, primo perché non ho ancora dimestichezza con lo strumento e la sua costruzione; secondo perché non vorrei rischiare, per inesperienza, di fare qualcosa di irrecuperabile; terzo, e qui non vorrei si innescassero polemiche e fraintendimenti, per cui vi prego di leggere quanto dico tenendo conto dei primi due punti, il proprietario il violino non lo suonerà, per lui è solo un caro ricordo che metterà in una bacheca tra altri oggetti cari e spolvererà di tanto in tanto, per cui mi chiedo, e vi chiedo, cosa fareste al mio posto, col timore di poter fare ben più danno di una fessurazione che lui non ha nemmeno visto e di cui ignora l'esistenza. Il suggerimento di Claudio mi sembra la soluzione migliore e meno pericolosa (ringrazio molto in ogni caso famar e giovim per il contributo), tenendo presente che la fessura, ad una prima occhiata (ma ne saprò di più dopo che l'avrò pulita), è poco più larga di un capello.
Avatar utente
giovim
Utente Esperto I
Utente Esperto I
Messaggi: 431
Iscritto il: domenica 29 agosto 2010, 0:00
Località: roma
Contatta:

Messaggio da giovim »

bhe già che Claudio dice che va bene lavorare solo da fuori io mi fiderei, poi se lametti anche così:
è solo un caro ricordo che metterà in una bacheca tra altri oggetti cari e spolvererà di tanto in tant
allora non mi farei proprio problemi, unica accortezza usa colla animale, quindi reversibile così che se tra 20 anni dovesse essere ripreso in mano e si vuole fare un lavoro più accurato mettendo anche dei rinforzi da dentro si può eventualmente pulire (se ce ne fosse bisogno). buon lavoro
il bello non è arrivare in cima, ma come ci si arriva
Avatar utente
claudio
Liutaio
Liutaio
Messaggi: 12660
Iscritto il: sabato 15 maggio 2004, 0:00
Località: Tivoli
Contatta:

Messaggio da claudio »

Ecco, è proprio lì che ti aspettavo: i rinforzi, o diamantini, che dir si voglia.
L'usanza dei diamantini lungo le linee di giuntura delle crepe e dei commenti centrale di tavole e fondi non solo è deleteria per il suono, ma non serve praticamente a nulla. E questo è dimostrato da strumenti antichi di 300 e più anni che hanno tavole armoniche composta da tre o più pezzi pervenute fino alla nostra epoca senza l'mbra di un diamantino. A mettermi la pulce nell'orecchio fu quanto scritto dal restauratore Weisshaar in proposito, sostenendo appunto che la presenza di questi rinforzi non aggiungesse niente di più ad una riparazione o incollatura ben fatta. Con gli anni ho dovuto dargli ragione ed ho abbandonato senza rimpianti questa pratica forse più utile a placare le ansie del restauratore che non per dare maggiore stabilità agli strumenti. La pratica del "filtraggio" è si intesa ad abbreviare i tempi di riparazione, ma non deve essere in alcun modo intesa come un surrogato o un preambolo ad una riparazione "più seria", perchè se ben condotta la riparazione è anche in questo caso effettiva e definitiva.
Nel caso presente, anche perchè siamo in presenza di un violino di scarso valore, è senz'altro da provare l'incollaggio dall'esterno. Ovviamente mi baso sulla visione di fotografie che possono dare una impressione errata sul reale lavoro da effettuare.
andante con fuoco
famar
Utente Esperto I
Utente Esperto I
Messaggi: 846
Iscritto il: mercoledì 13 agosto 2008, 0:00
Località: Roma

Messaggio da famar »

Concordo pienamente con l'intervento morbido di Claudio. Una volta su un cinesino l'ho fatto anch'io. "Massaggiando" la colla animale non troppo densa, la fai entrare nella fessura. Poi, se come suppongo non hai i morsetti specifici, prendi del nastro telato, copri lo strumento con la pellicola alimentare lasciando scoperto l'ultimo cm a destra e sinistra e, attaccato bene il nastro ad un estremo lo tendi parecchio e lo attacchi dall'altra parte. Dopo 10 ore, facendo attenzione che il nastro non asporti vernice, lo rimuovi e hai fatto, al limite ti rimane da asportare un po' di sbavatura di colla fuoriuscita dalla fessura.
Buon lavoro.
famar
Utente Esperto I
Utente Esperto I
Messaggi: 846
Iscritto il: mercoledì 13 agosto 2008, 0:00
Località: Roma

Messaggio da famar »

Anche a me i diamantini sembrano un po' invasivi. A volte li trovo anche di spessore eccessivo. Ultimamente, su un mio violino che mostrava una leggera filatura sulla linea centrale del fondo, dopo averlo reincollato col massaggino ho piallato delle sfoglie di acero da poco più di un decimo di mm e, in controvena, le ho distese e incollate a cavallo della giuntura. Levigate e trattate con la vernice bianca sono quasi invisibili ed alterano molto poco gli spessori del polmone superiore. Credo possa essere un compromesso (anche rassicurante per il restauratore come suggerisce Claudio) fra i diamantini e l'incollaggio puro.
Buoni restauri.
Avatar utente
Graz66
Utente Registrato
Utente Registrato
Messaggi: 28
Iscritto il: mercoledì 9 novembre 2011, 0:00
Località: in provincia di Como

Messaggio da Graz66 »

famar ha scritto:Concordo pienamente con l'intervento morbido di Claudio. Una volta su un cinesino l'ho fatto anch'io. "Massaggiando" la colla animale non troppo densa, la fai entrare nella fessura. Poi, se come suppongo non hai i morsetti specifici, prendi del nastro telato, copri lo strumento con la pellicola alimentare lasciando scoperto l'ultimo cm a destra e sinistra e, attaccato bene il nastro ad un estremo lo tendi parecchio e lo attacchi dall'altra parte. Dopo 10 ore, facendo attenzione che il nastro non asporti vernice, lo rimuovi e hai fatto, al limite ti rimane da asportare un po' di sbavatura di colla fuoriuscita dalla fessura.
Buon lavoro.
ehm, cosa intendete per "morsetti specifici"? Tenete presente che io finora ho lavorato su cordofoni acustici, e i morsetti che ho, costruiti o acquistati, sono prettamente per quegli strumenti. Mi allegate una foto per capire di cosa parlate?
scusate l'ignoranza :oops:
Avatar utente
michelegeppetto
Utente Esperto I
Utente Esperto I
Messaggi: 502
Iscritto il: venerdì 17 settembre 2010, 0:00
Località: Sicilia
Contatta:

Messaggio da michelegeppetto »

Ciao Ragazzi,forse questi vanno bene...
http://www.gothsrl.it/prodotti.cfm?ID=2 ... a=Attrezzi
Avatar utente
claudio
Liutaio
Liutaio
Messaggi: 12660
Iscritto il: sabato 15 maggio 2004, 0:00
Località: Tivoli
Contatta:

Messaggio da claudio »

Esatto Michele, sono proprio quelli. Ma si può ricorrere anche al nastro telato come suggerito da Famar, a patto che la crepa non faccia troppa resistenza.
andante con fuoco
Avatar utente
giovim
Utente Esperto I
Utente Esperto I
Messaggi: 431
Iscritto il: domenica 29 agosto 2010, 0:00
Località: roma
Contatta:

Messaggio da giovim »

Claudio, io son sempre disposto ad imparare, e come tu stesso hai scritto anche tu praticavi i diamantini prima leggessi quanto scritto da Weisshaar. a rigor di logica ogni cosa messa in più cambia il suono, ma a me come a tanti altri ci hanno insegnato a rinforzare le crepe (quando serve, non è detto che tutte le crepe vanno rinforzate).
comunque son anche d'accordo con farmar per l'uso del nastro telato.
buona riparazione
il bello non è arrivare in cima, ma come ci si arriva
Avatar utente
claudio
Liutaio
Liutaio
Messaggi: 12660
Iscritto il: sabato 15 maggio 2004, 0:00
Località: Tivoli
Contatta:

Messaggio da claudio »

Giovim, anch'io qualche volta ho utilizzato qualche diamantino, magari per crepe vicine ai bordi delle effe o in altri punti critici, se la situazione lo richiedeva. Ma bisogna tenere conto che i diamantini nella maggior parte dei casi NON rinforzano un bel nulla, perlomeno nella mia esperienza e in quella di altri restauratori, anche autorevoli.
Addirittura ci sono liutai che aggiungono i diamantini anche negli strumenti nuovi lungo le linee di incollaggio delle tavole e dei fondi. Credo che con gli strumenti bisogna sempre ragionare al risparmio e pensarci due volte prima di aggiungere qualsiasi pezzo.
andante con fuoco
Avatar utente
giovim
Utente Esperto I
Utente Esperto I
Messaggi: 431
Iscritto il: domenica 29 agosto 2010, 0:00
Località: roma
Contatta:

Messaggio da giovim »

in realtà sò che sul fondo delle chitarre si usa mettere una striscia con venatura traversa lungo tutta la giunta. però non sò se è una prassi usata per tutte le chitarre o se si fà a discrezione.
per quanto riguarda i violini invece concordo con te che meno aggiunte si fanno e meglio è, ovviamente compatibilmente con la buona riuscita dello strumento.
ieri ho visto un violino al quale hanno fatto un rinforzo sul riccio al foro del re con un lamierino inchiodato: sono inorridito, ma qualcuno l'ha fatto magari pensando pure di fare una bella cosa...
il bello non è arrivare in cima, ma come ci si arriva
Rispondi