La Viola in Pero di Edo Sartori
Bella! Complimenti, Edo.
Quello che mi è saltato all'occhio è che questo pero è particolarmente venato, tanto da sembrare acero marezzato, lo si nota nella foto della testa ed anche sulle fasce, che non si vedono molto bene. Anzi, c'è una vera e propria marezzatura.
Finora avevo visto legno di pero a pasta uniforme, mai come questo che hai usato tu.
Ciao.
Quello che mi è saltato all'occhio è che questo pero è particolarmente venato, tanto da sembrare acero marezzato, lo si nota nella foto della testa ed anche sulle fasce, che non si vedono molto bene. Anzi, c'è una vera e propria marezzatura.
Finora avevo visto legno di pero a pasta uniforme, mai come questo che hai usato tu.
Ciao.
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Ricercare sopra tutto due cose: la verità e la bellezza.
- Lino Santoro -
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Bel lavoro.
Le uniche cose che avrei fatto diversamente sono la "virgola" dell'occhio della testa, troppo grande e poco armonizzata con la curva del giro, la linea di troncatura delle punte, troppo dritta, l'avrei fatta più curva e"piena", le palette delle effe troppo accorciate (simili a quelle dell'originale che pure non mi piacciono) e infine il marchio della marca del ponticello che preferisco togliere sempre perchè mi dà un'impressione di commerciale/fabbrica che non mi piace.
Dettagli da liutai, solo "paranoie" estetiche basate sul gusto personale.
A proposito di dettagli da liutai, è possibile sapere qualcosa tipo altezza delle bombature, spessori, peso e tap-tones di tavola e fondo e magari pure L'altezza delle fasce e la nota del volume d'aria della cassa?
Visto che ho in programma la costruzione di una viola di modello simile sarebbero dati interessanti e sicuramente più importanti da associare con il suono dello strumento, altro che "paranoie" estetiche
Davide
Le uniche cose che avrei fatto diversamente sono la "virgola" dell'occhio della testa, troppo grande e poco armonizzata con la curva del giro, la linea di troncatura delle punte, troppo dritta, l'avrei fatta più curva e"piena", le palette delle effe troppo accorciate (simili a quelle dell'originale che pure non mi piacciono) e infine il marchio della marca del ponticello che preferisco togliere sempre perchè mi dà un'impressione di commerciale/fabbrica che non mi piace.
Dettagli da liutai, solo "paranoie" estetiche basate sul gusto personale.
A proposito di dettagli da liutai, è possibile sapere qualcosa tipo altezza delle bombature, spessori, peso e tap-tones di tavola e fondo e magari pure L'altezza delle fasce e la nota del volume d'aria della cassa?
Visto che ho in programma la costruzione di una viola di modello simile sarebbero dati interessanti e sicuramente più importanti da associare con il suono dello strumento, altro che "paranoie" estetiche
Davide
- edo
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Mi rendo conto che con il riccio c'è ancora molto lavoro da fare, è il lavoro che mi costa più fatica. Il marchio del ponticello preferisco lasciarlo visto che utilizzo ponticelli della migliore qualità e penso sia giusto si veda. Se poi non è fatto bene o non funziona è tutta colpa miadavidesora ha scritto:Bel lavoro.
Le uniche cose che avrei fatto diversamente sono la "virgola" dell'occhio della testa, troppo grande e poco armonizzata con la curva del giro, la linea di troncatura delle punte, troppo dritta, l'avrei fatta più curva e"piena", le palette delle effe troppo accorciate (simili a quelle dell'originale che pure non mi piacciono) e infine il marchio della marca del ponticello che preferisco togliere sempre perchè mi dà un'impressione di commerciale/fabbrica che non mi piace.
Altezza bombature fondo e tavola entrambe mm 15,5.davidesora ha scritto:A proposito di dettagli da liutai, è possibile sapere qualcosa tipo altezza delle bombature, spessori, peso e tap-tones di tavola e fondo e magari pure L'altezza delle fasce e la nota del volume d'aria della cassa?
Visto che ho in programma la costruzione di una viola di modello simile sarebbero dati interessanti e sicuramente più importanti da associare con il suono dello strumento, altro che "paranoie" estetiche
Davide
Gli spessore del fondo vanno da 4,7 a 2,6, il peso è di g 132 e la nota nel modo 5 è il FA#4 prima della sguscia.
Gli spessore della tavola vanno da mm 3,0 2,8 nella zona delle F fino a 2,6 2,4 nei polmoni. La nota nel modo 5 era un FA#4 con la catena ma senza sguscia.
La nota della cassa è un SI3 crescente senza bottone inserito e un SI3 giusto con il bottone inserito.
ciao e grazie
edo
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Grazie per le misure dettagliate.
Non è che anche per le note del modo 5 hai guardato gli appunti del violino?
mi sembrano abbastanza violinesche, forse un po' alte per una viola di quel modello, anche se con la sguscia ancora da fare.
Anche le bombature a 15.5 mi sembrano violinesche, ma anche a me è capitato di fare altezze simili per un paio di viole e funzionavano effettivamente bene, però su un modello simil-stradivariano, quindi più stretto tra le CC.
A proposito, hai mai provato a capire quanti grammi togli facendo la sguscia e finendo i bordi? Basterebbe pesare la cassa prima e dopo ogni singola operazione(bordi, sguscia, arrotondamento bordi) per ricavare il peso delle tavole finite, ottenendo un dato più preciso e confrontabile da strumento a strumento.
Non è che anche per le note del modo 5 hai guardato gli appunti del violino?
mi sembrano abbastanza violinesche, forse un po' alte per una viola di quel modello, anche se con la sguscia ancora da fare.
Anche le bombature a 15.5 mi sembrano violinesche, ma anche a me è capitato di fare altezze simili per un paio di viole e funzionavano effettivamente bene, però su un modello simil-stradivariano, quindi più stretto tra le CC.
A proposito, hai mai provato a capire quanti grammi togli facendo la sguscia e finendo i bordi? Basterebbe pesare la cassa prima e dopo ogni singola operazione(bordi, sguscia, arrotondamento bordi) per ricavare il peso delle tavole finite, ottenendo un dato più preciso e confrontabile da strumento a strumento.
- edo
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ehm...sono un pò disordinato con gli appunti, tutto da rifare, scusatemi per la confusione.
Altezza fondo 15,5, altezza tavola 17,5.
Peso fondo g 206, peso tavola con catena g 132.
Nota fondo Do4 , nota tavola Re#4.
Nota cassa Sol3.
Spessori tavola da mm 3,5 al centro a mm 2,7 nei polmoni.
Spessori fondo da mm 5,4 al centro a mm 3,0 nei polmoni.
Facendo questa viola non ho registrato la differenza di peso tra prima e dopo la sguscia. Nel caso del violino che sto facendo la differenza tra prima e dopo è stata di g 18.
ciao
edo
Altezza fondo 15,5, altezza tavola 17,5.
Peso fondo g 206, peso tavola con catena g 132.
Nota fondo Do4 , nota tavola Re#4.
Nota cassa Sol3.
Spessori tavola da mm 3,5 al centro a mm 2,7 nei polmoni.
Spessori fondo da mm 5,4 al centro a mm 3,0 nei polmoni.
Facendo questa viola non ho registrato la differenza di peso tra prima e dopo la sguscia. Nel caso del violino che sto facendo la differenza tra prima e dopo è stata di g 18.
ciao
edo
Edo, volevo farti una domanda riquardo a quanto sopra: tu ritieni essenziale che il tono di colore della vernice sia uniforme su tutto lo strumento oppure si tratta solo di una tua scelta di gradimento?edo ha scritto: .................................
L'abete è stato scurito per avere una base di partenza uniforme prima della verniciatura.
................................
Te lo chiedo perchè io sono portato sui miei strumenti a lasciare il tono sulla tavola armonica più tenue, per esaltare meglio le venature dell'abete. Diciamo che a me piace così e mi sono sempre chiesto se questo sia sbagliato.
Non parlo di spessore di vernice, quella è la stessa su tutto lo strumento, solo che sulla tavola a. mi piace lasciare più trasparenza nelle ultime mani.
Ciao.
.
Ricercare sopra tutto due cose: la verità e la bellezza.
- Lino Santoro -
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edo ha scritto: ehm...sono un pò disordinato con gli appunti, tutto da rifare, scusatemi per la confusione.
Altezza fondo 15,5, altezza tavola 17,5.
Peso fondo g 206, peso tavola con catena g 132.
Nota fondo Do4 , nota tavola Re#4.
Nota cassa Sol3.
Spessori tavola da mm 3,5 al centro a mm 2,7 nei polmoni.
Spessori fondo da mm 5,4 al centro a mm 3,0 nei polmoni.
Facendo questa viola non ho registrato la differenza di peso tra prima e dopo la sguscia. Nel caso del violino che sto facendo la differenza tra prima e dopo è stata di g 18.
ciao
edo
A ecco, così i conti tornano già meglio........
Solo due chiarimenti :
la nota della cassa (volume d'aria) è con lo strumento montato?
I 18g persi con la sguscia (del violino) sono riferiti a tavola e fondo insieme? Se sì sarebbe meglio capire quanti grammi per il fondo e quanti per la tavola, così da poterne ricavare il peso singolarmente.
Riguardo alle accordature mi sembra che la distanza tra tavola e fondo (un tono e mezzo, preferisco mezzo o al massimo un tono) sia un po' alta, con la tavola un po' troppo rigida per i miei gusti (re#, preferisco re o do#).
Tuttavia con le viole tutto è concesso (nei limiti della funzionalità ed equilibrio sonoro) vista la possibile varietà timbrica delle stesse ed è comunque sempre difficile (leggi impossibile) trarre conclusioni solo in base alle accordature delle tavole.
Però le ritengo un dato interessante su cui meditare.
Davide
Con i dati e le misure fornitici da Edo, questa viola non dovrebbe suonare bene. Edo come suona la viola?
Le questioni stilistiche a mio parere andrebbero sempre contestualizzate, anche se il gusto personale la fa sempre da padrone. Ma spesso non ci si rende conto che anche il nostro gusto personale è comunque contestualizzato e quando si dice che non ci piace la voluta di un riccio, la punta di un filetto o la forma di una effe, lo facciamo con in mente modelli e canoni estetici ben precisi. Se quindi Davide dice di non trovare gradevole la "virgola", rispetto a cosa non è gradevole? sicuramente rispetto al suo gusto, ma il suo gusto da cosa è influenzato? qual è il suo riferimento?
Io invece trovo più produttivo e sicuramente più importante da un punto di vista stilistico personale e creativo, tentare di staccarsi il più possibile da determinati canoni estetici e guardare lo strumento come un'opera a se stante. Questo a mio parere ci dà la possibilità di poter meglio apprezzare l'opera complessiva dei liutai italiani e di non guardare a certi scostamenti dallo stile dominante in modo libero e non come ad un errore. Il compito non è facile perchè non sempre si riesce a prescindere dal contesto personale, che pure influenza pesantemente l'opera del liutaio, ma provare si può. Rispetto alla viola di Edo continuo a trovare una sorta di scostamento stilistico tra il riccio e la cassa, ma questa è una caratteristica comune a moltissimi liutai anche di nome, tuttavia penso si debba lavorare in modo più personale. Nel riccio di Edo, comunque corretto e gradevole da un punto di vista geometrico, si avverte una preoccupazione nell'essere precisi e per questo motivo la mano sembra non essere libera più di tanto. Penso ci dovrebbe essere più libertà di interpretazione, a meno che non si aspiri a diventare copisti.
Le questioni stilistiche a mio parere andrebbero sempre contestualizzate, anche se il gusto personale la fa sempre da padrone. Ma spesso non ci si rende conto che anche il nostro gusto personale è comunque contestualizzato e quando si dice che non ci piace la voluta di un riccio, la punta di un filetto o la forma di una effe, lo facciamo con in mente modelli e canoni estetici ben precisi. Se quindi Davide dice di non trovare gradevole la "virgola", rispetto a cosa non è gradevole? sicuramente rispetto al suo gusto, ma il suo gusto da cosa è influenzato? qual è il suo riferimento?
Io invece trovo più produttivo e sicuramente più importante da un punto di vista stilistico personale e creativo, tentare di staccarsi il più possibile da determinati canoni estetici e guardare lo strumento come un'opera a se stante. Questo a mio parere ci dà la possibilità di poter meglio apprezzare l'opera complessiva dei liutai italiani e di non guardare a certi scostamenti dallo stile dominante in modo libero e non come ad un errore. Il compito non è facile perchè non sempre si riesce a prescindere dal contesto personale, che pure influenza pesantemente l'opera del liutaio, ma provare si può. Rispetto alla viola di Edo continuo a trovare una sorta di scostamento stilistico tra il riccio e la cassa, ma questa è una caratteristica comune a moltissimi liutai anche di nome, tuttavia penso si debba lavorare in modo più personale. Nel riccio di Edo, comunque corretto e gradevole da un punto di vista geometrico, si avverte una preoccupazione nell'essere precisi e per questo motivo la mano sembra non essere libera più di tanto. Penso ci dovrebbe essere più libertà di interpretazione, a meno che non si aspiri a diventare copisti.
andante con fuoco
- edo
- Utente Esperto II
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In questo caso la differenza tra pero e abete era veramente troppa, se la tavola è leggermente più chiara non mi dispiace, basta che non sia eccessiva.violino7 ha scritto:
Edo, volevo farti una domanda riquardo a quanto sopra: tu ritieni essenziale che il tono di colore della vernice sia uniforme su tutto lo strumento oppure si tratta solo di una tua scelta di gradimento?
ciao
edo