Salve a tutti,
Ho trovato guardando su eBay un violino dalle effe estremamente "strane"...
http://www.ebay.de/itm/Old-rare-master- ... 4602f96d56
mi domandavo se e' un caso isolato o se violini con effe dal taglio tanto differente si possono ricollegare ad una certa area geografica/epoca... dato per scontato che non ha nulla a che fare con un Camilli (come menzionato sul sito).
Qualcuno ha idea di come possano influenzare il suono?
Laura
Strane "effe"
- Castiglione
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Sono ff che si trovano più comunemente su strumenti quale la viola d'amore o quella da gamba, ma, se non ricordo male, mi sembra che anche alcuni violini di Nicola Gusetto hanno lo stesso taglio per i fori armonici.
Fermo restando che quel violino nulla ha a che vedere con il Camillo Camilli, non mi sembra che ci siano esemplari simili di questo autore della Scuola Mantovana.
Per l'evoluzione delle ff e della forma del violino moderno, puoi leggere il primo capitolo del testo di Domenico Angeloni, Il Liutaio, che prova a ipotizzare l'evoluzione che ha portato il violino alla sua forma attuale.
Riguardo l'influenza sul suono, nello specifico non saprei perché non ho mai provato uno strumento di quel tipo, ma, a mio modesto avviso, più che il disegno in sé, per i fori armonici conta il volume d'aria che vi può passare e, in questo caso, non mi sembra ci siano grandi differenze con le ff tradizionali.
Ma a riguardo, aspettiamo di sentire chi ne sa di più...
Fermo restando che quel violino nulla ha a che vedere con il Camillo Camilli, non mi sembra che ci siano esemplari simili di questo autore della Scuola Mantovana.
Per l'evoluzione delle ff e della forma del violino moderno, puoi leggere il primo capitolo del testo di Domenico Angeloni, Il Liutaio, che prova a ipotizzare l'evoluzione che ha portato il violino alla sua forma attuale.
Riguardo l'influenza sul suono, nello specifico non saprei perché non ho mai provato uno strumento di quel tipo, ma, a mio modesto avviso, più che il disegno in sé, per i fori armonici conta il volume d'aria che vi può passare e, in questo caso, non mi sembra ci siano grandi differenze con le ff tradizionali.
Ma a riguardo, aspettiamo di sentire chi ne sa di più...
- Castiglione
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Mi sono scordato di aggiungere che anche la posizione delle ff è importantissima perché interessa direttamente la porzione di tavola messa in vibrazione dal ponticello. Ad esempio Sacconi racconta che i figli di Stradivari, avvicinarono un poco i fori armonici rispetto al padre che invece adottava un sistema scrupoloso per il posizionamento delle ff, dimostrando così di non comprendere pienamente i risultati a cui egli era giunto.
Altra questione interessante è che, contrariamente a quanti molti pensano, la maggior parte del suono fuoriesce dal fondo. Ricordo un esperimento fatto dal fisico Frova con dei microfoni posizionati a 360 gradi attorno ad uno strumento che registrarono questo risultato.
Altra questione interessante è che, contrariamente a quanti molti pensano, la maggior parte del suono fuoriesce dal fondo. Ricordo un esperimento fatto dal fisico Frova con dei microfoni posizionati a 360 gradi attorno ad uno strumento che registrarono questo risultato.
- davidesora
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Difficile dire come un solo dettaglio come le effe ("fiamme" in questo caso) possa influenzare il suono visto che questo è il risultato della interazione di tutta la struttura del violino.
Sicuramente "fiamme" di questo tipo creano una struttura più rigida a causa dell'assenza degli occhi superiori che, tagliando la parte centrale della tavola, le permettono una maggiore mobilità e capacità vibratoria, con conseguente aumento del "pompaggio" dell'aria dentro e fuori dalla cassa.
Questo di solito influisce sulla proiezione del suono, quindi potrei azzardare che il violino (d'amore?) in questione potrebbe avere problemi di proiezione a distanza e un timbro un po' più aspro dovuto all'eccessiva rigidità (che però potrebbe essere stata compensata da spessori più sottili, e quindi è solo una speculazione).
Inoltre la funzione meccanica (geniale) degli occhi delle effe è quella di distribuire lo stress su una superficie più ampia prevenendo crepe come quella ben visibile dalla foto che origina dalla punta superiore della fiamma sinistra, dove lo stress meccanico è preoccupantemente concentrato in un solo punto.
Davide
Sicuramente "fiamme" di questo tipo creano una struttura più rigida a causa dell'assenza degli occhi superiori che, tagliando la parte centrale della tavola, le permettono una maggiore mobilità e capacità vibratoria, con conseguente aumento del "pompaggio" dell'aria dentro e fuori dalla cassa.
Questo di solito influisce sulla proiezione del suono, quindi potrei azzardare che il violino (d'amore?) in questione potrebbe avere problemi di proiezione a distanza e un timbro un po' più aspro dovuto all'eccessiva rigidità (che però potrebbe essere stata compensata da spessori più sottili, e quindi è solo una speculazione).
Inoltre la funzione meccanica (geniale) degli occhi delle effe è quella di distribuire lo stress su una superficie più ampia prevenendo crepe come quella ben visibile dalla foto che origina dalla punta superiore della fiamma sinistra, dove lo stress meccanico è preoccupantemente concentrato in un solo punto.
Davide
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Castiglione ha scritto: Altra questione interessante è che, contrariamente a quanti molti pensano, la maggior parte del suono fuoriesce dal fondo. Ricordo un esperimento fatto dal fisico Frova con dei microfoni posizionati a 360 gradi attorno ad uno strumento che registrarono questo risultato.
Mmmmm..... dipende dalle frequenze prese in considerazione, a me risulta che la tavola sia la maggiore responsabile dell'emissione del suono, anche se tutto lo strumento vibra insieme e non è corretto attribuire una maggiore o minore importanza a parti singole.
Per curiosità, a che anni risalgono gli esperimenti del fisico Frova?
Devo confessare che è la prima volta che sento questo nome e mi piacerebbe sapere se è possibile trovare qualche pubblicazione in merito da poter leggere.
Davide
- Castiglione
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Gli studi sono recenti, la conferenza che ho ascoltato è di qualche anno fa. Di Frova ci sono diverse pubblicazioni, nello specifico occorrerebbe trovare gli atti dei convegni da lui tenuti tipo Fisica e Musica: la voce degli strumenti ad arco, altrimenti un testo a riguardo è il seguente: Armonia celeste e dodecafonia. Musica e scienza attraverso i secoli