Legno di risonanza, via i pregiudizi.

Suonare e costruire i violini
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Fabio_Chiari_liutaio
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Legno di risonanza, via i pregiudizi.

Messaggio da Fabio_Chiari_liutaio »

Comunico a tutti i fruitori del portale che il Circolo Culturale Heresjs ha organizzato una serata in cui è stato discusso il problema del legno maschio di risonanza del Trentino dal dottor, Gabriele Bonamini che negli anni 9o studiò scientificamente il problema per conto della Magnifica Comunità. Se siete interessati il resoconto della serata è disponibile su youtube a questo indirizzo:

http://youtu.be/njkRpQAXIhI
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Fabio_Chiari_liutaio
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Messaggio da Fabio_Chiari_liutaio »

Fino a questo momento sono stati caricati i filmati fno al 6, con un pò di pazienza entro domani verranno caricati anche gli ultimi.
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claudio
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Messaggio da claudio »

Grazie Fabio, in attesa che vengano caricati tutti i filmati vorrei fare subito qualche osservazione. Nei primi due filmati si parla dell'abete maschiato come di "abete di risonanza", non so se l'impressione è giusta, ma sembrerebbe che passi il messaggio per cui l'abete giusto per gli strumenti sia solo quello con le maschiature. Questo non è assolutamente vero e anche fuorviante perchè gli antichi hanno costruito i loro strumenti con tutti i tipi di abete, e a dire il vero di quello maschiato non è nemmeno così frequente.
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Fabio_Chiari_liutaio
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Messaggio da Fabio_Chiari_liutaio »

Lo studio è stato fatto sull'abete maschio di Paneveggio e di questo si parla. Sappiamo che sono stati usati e tuttora lo sono anche cipressi cedri e abete bianco oltre a specie di abete rosso non maschio, ma lo studio fatto dal dott. Bonamini ha seguito solo quello per il semplice motivo che nel Trentino esiste la più alta percentuale di maschio al mondo,tutto qui.
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claudio
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Messaggio da claudio »

Fabio_Chiari_liutaio ha scritto:Lo studio è stato fatto sull'abete maschio di Paneveggio e di questo si parla. Sappiamo che sono stati usati e tuttora lo sono anche cipressi cedri e abete bianco oltre a specie di abete rosso non maschio, ma lo studio fatto dal dott. Bonamini ha seguito solo quello per il semplice motivo che nel Trentino esiste la più alta percentuale di maschio al mondo,tutto qui.
Il problema è che la maschiatura dell'abete maschio non è indice di nulla dal punto di vista sonoro, anzi, direi che spesso si tratta di legno piuttosto duro e tenace difficile da far suonare bene. Io ad esempio non l'ho mai ricercato e sugli strumenti antichi non si vedono spesso tavole armoniche con molte maschiature. Al fine di una ricerca di legno per strumenti ad arco, almeno per la mia esperienza, il legno di Paneveggio non è certo l'unico che possa fregiarsi del titolo di "abete di risonanza", nè tantomeno a mio parere bisogna andare a cercarsi quello maschiato. Ad esempio nel latemar, nel basso Tirolo, ma anche nella Stiria, si possono trovare abeti di qualità altrettanto buona, e per certi risultati sonori, anche migliori. A prescindere dalle maschiature. Tra i migliori abeti da me provati sono quelli del Latemar e tedeschi, anche se questi ultimi dal punto di vista meccanico sono un pochino più friabili.

Questo ingenera un equivoco che a mio avviso, questo sì fonte di pregiudizio ed ignoranza, per cui il legno per liuteria per eccellenza sia l'abete cosiddetto di risonanza con queste famose deviazioni. Forse non è un caso che nel sito di Ciresa si mettano in vendita tavole in abete maschio di prima scelta a 45 euro il pezzo.
Inoltre ci sono anche alcuni legni, e sono forse la maggioranza, che pur non fregiandosi del titolo (inutile?), di "abete maschio", recano nel loro tronco tracce di queste famose "bear claws".
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claudio
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Messaggio da claudio »

Fabio io su youtube oltre la parte 02 di 14 non riesco ad andare.
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Fabio_Chiari_liutaio
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Messaggio da Fabio_Chiari_liutaio »

Dunque ad ora mi risultano caricati dall'1 al 6 e il 13 e 14, mancano dal 7 al 12 che se tutto va bene saranno fruibili da domani. se tutto va bene, perchè i filmati sono pesanti e lenti da caricare, io dal mio computer vedo bene tutti quelli già in linea. Per il resto non dico nulla, solo che ascoltare il parere di un esperto che a suo tempo è stato incaricato di studiare le cause e gli effetti della maschiatura mi sembra un discreto capitolo nel libro più ampio del legno di risonanza. Se avrete la pazienza di guardare tutta la serata che manca solo di un piccolo intervallo di pochi minuti necessari al cambio della memoria della fotocamera vedrete che il risultato a cui è arrivato lo studio è più in linea col vostro modo di vedere che col mio, in quanto continuo a credere che la maschiatura è e rimarrà sempre la prova che quel legno che io uso proviene dal quel settore della Val di Fiemme che dà la più grande concentrazione al mondo di abete maschio (anche se tale concentrazione è sempre minia), e scusate se è poco.
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Messaggio da claudio »

credo che sull'argomento non esista un "vostro" modo di vedere, ma che ognuno la pensi un pò come gli pare. Intanto vedo che sta comparendo qualche filmato in più in ordine sparso.
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Messaggio da davidesora »

Disquisizione molto interessante, grazie per averla resa disponibile a tutti tramite youtube.
Io i video li ho trovati tutti (a parte quelli non caricati, ovviamente) cliccando direttamente sul canale "heresjs", altrimenti ne vedevo solo un paio.
Ho visto anche il n°7, dove ho apprezzato particolarmente la sottile allusione di Fabio sulla qualità della liuteria cremonese degli ultimi trent'anni :D

Attendo con ansia i prossimi caricamenti.

Davide
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Messaggio da famar »

Visto che si parla di tavole di risonanza mi infilo qui. L'altr'anno a Cremona ho preso alcune tavole una delle quali veniva snobbata da tutti perchè aveva un ramo all'interno. Il ramo era sull'orlo inferiore e ho pensato che al limite ci potevo ricavare catene e zocchetti (al costo di 3 euro si poteva ben fare!).
Ora sto facendo un Toscano e ho messo mano a quelle tavole. Guardo, picchio con le nocche...poi arrivo a quella tavola. Intanto vedo che riesco ad rientrarci con le misure scartando il ramo, poi osservo la parte centrale e non vedo le righe per quanto sono strette. Prendo l'occhialino da orologeria e in realtà la parte centrale è praticamente uniforme con linee estive ed invernali attaccate. Poi dopo 5/6 cm cominciano a distanziarsi.
Picchio la tavola e sento una nota precisa, non un rumore da cui estrarre la dominante, proprio una nota come se picchiassi su uno xilofono. E' un LA perfetto all'accordatore. Ho molte aspettative da questa tavola anche perchè è la prima volta che me ne capita una così. Staremo a vedere.
A proposito esistono tavole femminate??? :lol:
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claudio
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Messaggio da claudio »

famar il fatto che sia un La perfetto vuol dire poco, è solo una coincidenza dovuta ad un felice incontro tra dimensioni e densità del pezzo. Tuttavia la produzione delle nota ha importanza dal punto di vista timbrico, così pure la densità del legno. Da ciò che racconti sembrerebbe che tua tavola sia con venatura "capelli d'angelo", ossia con crescita autunnale sottilissima e molto fitta. Dovrebbe trattarsi di un legno piuttosto leggero, di carattere un pò spugnoso.
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claudio
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Volevo anche ulteriormente ringraziare Fabio Chiari per averci dato la possibilità di assistere a queste interessanti lezioni sull'abete rosso.
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Sì Claudio, ai primi colpi di sgorbia direi che il termine esatto è proprio spugnoso.
Non do molta importanza al LA ma mi colpiva il fatto che per la prima volta sentivo proprio una nota precisa e non un rumore da cui estrarre la dominante (non mi riesce sempre facile).
Io faccio così, picchio la tavola, cerco di percepire la dominante e poi la fischio nell'accordatore. Voi che metodo usate?
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Messaggio da davidesora »

famar ha scritto:Sì Claudio, ai primi colpi di sgorbia direi che il termine esatto è proprio spugnoso.
Non do molta importanza al LA ma mi colpiva il fatto che per la prima volta sentivo proprio una nota precisa e non un rumore da cui estrarre la dominante (non mi riesce sempre facile).
Io faccio così, picchio la tavola, cerco di percepire la dominante e poi la fischio nell'accordatore. Voi che metodo usate?
Come diceva Claudio non ha molta importanza conoscere che nota è, a meno che non usi misure standard per tutti i pezzi, è invece importante la qualità della nota emessa e la facilità con cui esce.

Comunque puoi tenere la tavola in un punto nodale e avvicinare la parte antinodale (quella che vibra) direttamente al microfono dell'accordatore e leggere la nota direttamente sull'accordatore.

Davide
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Messaggio da famar »

Difatti questa è la prima volta che l'accordatore capta perfettamente la nota (proprio perchè ben definita) e la mostra. Fino ad ora, con altre tavole l'accordatore non riusciva a discriminare la dominante e quasi sempre oscillava fra due o più frequenze. E' in questi casi che io prendevo a orecchio la dominante e la fischiavo nell'accordatore che mi mostrava la nota.
Ringrazio anche io Fabio per la bella lezione che ha messo in rete.
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