la mia "prima volta"...

Suonare e costruire i violini
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Nick_70
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la mia "prima volta"...

Messaggio da Nick_70 »

Buonasera a tutti,

Dopo la presentazione, oso provare a mettere il risultato del mio "esercizio" sull PG con riga e compasso (che per inciso non credo di aver usato più dalle medie...).
so che ci sono alcuni errori grossolani... mi moglie dice che "aro", invece di far righe leggere, quindi i millimetri si sprecano ed alla fine sono problemi sul finale... ed è vero, quindi penso che rifarò tesoro e tutto da capo...

Immagine

Cmq. le dimensioni sarebbero:
LUNGH. 347 Rif. 348
LARGH. Polmone sup. 156 Rif. 160,5
LARGH. Min C 102 Rif. 104,1
LARGH. Polmone inf. 199 Rif. 199
LARGH. punte sup. 143 Rif. 147,5
LARGH. punte inf. 174 Rif. 174,5

Insomma...

Ma più che altro, oltre a rivedere il tutto, mi faceva piacere chiedervi se potete darmi qualche indicazione /idea sul fatto di basare poi la forma sul violino Lady Blunt del 1721. Se è plausibile con questa forma del 1698 e se esiste un poster del suddetto violino per prendere le varie misure...
Qui ho provato a raffrontare la PG di GeoGebra con la tavola del L.B.
Non mi pare male, se non per i polmone sop e punta sup destra...

Immagine

Aprite pure il fuoco... (ricordandovi che è Natale... e bisogna essere tutti più buoni... :wink:)

Ho tutte le feste per rimuginare/rimediare agli orrori/errori...

Ciao,

PS. il prima violino la vorreie dedicare a mia moglie, che ne è entusiasta... anche se le ho detto che sembrerà magari più un'astronave (n.d.r.) ma è contenta lo stesso... migliorerò, dice. :?
NicK
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claudio
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Messaggio da claudio »

Così ad una prima occhiata appare tutto abbastanza convincente.
Sul Lady Blunt non ho dati e mi sembra che non esistano poster di The Strad in proposito, si tratta di un bellissimo violino del periodo migliore di Stradivari. L'unica osservazione è la distanza tra gli occhi superiori delle effe che su questo violino è molto ampia. Personalmente non lo dedicherei a mia moglie perchè Lady Blunt era una giovane e nobile donna morta prematuramente. Non si sa mai. :lol:
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Nick_70
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Messaggio da Nick_70 »

Ma... sicuro?

Forse non si capisce bene x colpa della qualità dell'immagine e della mia omissione nel descrivere meglio :oops: , ma quella marcata con la linea nera è la forma PG presa da GeoGebra... la mia è la quella sotto, a matita su cui l'ho sovrapposta...
Le punte inferiori sono simmetriche ma un poco più alte e quelle superiori proprio rientranti...

Cmq, grazie per l'incoraggiamento e le informazioni... spero di poter reperire le informazioni necessari, ma se non le conoscete voi, credo sarà dura...

Lascerò mia moglie all'oscuro, tanto questo si chiamerebbe "Lady A" :twisted:
NicK
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claudio
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Messaggio da claudio »

sicuro di cosa? ripeto, il tuo disegno mi pare convincente.
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davidesora
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Messaggio da davidesora »

Il Lady Blunt lo puoi trovare sul libro "Antonio Stradivari, l'esposizione di cremona del 1987" di Charles Beare e Bruce Carlson.
Niente foto in scala reale a parte la testa ma molte misure anche se a caro prezzo.

Se cerchi su internet troverai parecchie foto anche di dettagli (Tarisio, Maestronet, Darnton ecc.)

Secondo me è fatto sulla forma PG, ma l'attribuzione di un violino a una forma precisa non è mai certa, anche se molto probabile.
Le misure del fondo del Lady Blunt sono 355.5, 167, 109.2, 207.5 e quelle della tavola 355, 167.5, 108.5, 207.3 e calzano abbastanza bene sulla suddetta forma che in originale misura 347, 161.5, 102.5, 200.1 oppure 347.5, 161, 102, 200 a seconda delle fonti.

Il tuo disegno non è calzante al 100% ma come dice anche Claudio sembra convincente, puoi fare qualche aggiustamento ma non starei troppo a guardare i decimi di mm, essendo il tuo primo violino saranno l'ultimo dei tuoi problemi.......:D

Davide
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Messaggio da Nick_70 »

@Claudio, grazie ancora, allora... non volevo partire con il piede sbagliato...

Non vedo l'ora di portarlo sul legno! Approposito... il metodo migliore per riportare il disegno su legno? stampare su cartoncino A3, ritagliare e segnare?

Grazie in anticipo,


@Davide, grazie anche a te. Come per il tutorial di Claudio, ho molto apprezzato i tuoi video, dei vari passaggi di tecnica e costruzione!

Proverò a vedere qualche libro,come quelle suggerito, alla mia prossima visita Cremonesca e delle belle immagini ad alta risoluzione, assieme ad un pò di storia, li ho proprio trovati su Tarisio, dove tra l'altro si afferma che sia stata usata la forma PG in quanto si trova l'iscrizione P.G. all'interno della cassetta (http://tarisio.com/wp/lady-blunt-reuning-article/) ma non penso di dire nulla di nuovo...
Grazie per le altre misure e darò un occhio agli altri siti...

Cmq, sono ben cosciente del fatto che questo sarebbe il primo, ma non certo il più grosso problema da affrontare... ma... ces't la vie, no? Smile

Se non dovessi aver occasione di riapparire nei prossimo giorni (transumanza a Sud dai suoceri) approfitto ora e auguro a tutti un felicissimo Natale!
NicK
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Giovanni16
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Messaggio da Giovanni16 »

Questa forse la so, sono agli inizi con il mio primo violino e il mio insegnante mi ha fatto fotocopiare in scala (due millimetri più piccolo per ridurlo alle dimensioni standard) il suo poster del Cremonese di Stradivari, l'ho incollato su un pezzo sottile di formica e ho limato per avere il "progetto", lato destro. In seguito a questo pesante lavoro di ricreazione della forma (serve un occhio finissimo per avere linee belle e non solo aderenti al modello originale) ho ricalcato a matita sulla forma di legno, capovolgendola per avere un violino perfettamente simmetrico. Ritagliare il progetto? Ho visto i progetti di stradivari, come ritagliava lui nessuno! Sembra un lavoro fatto alla Nasa. Anche la forma richiede mani esperte per essere fatta bene, la sto finendo ma senza aiuti non ce l'avrei mai fatta. Buona fortuna!
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Nick_70
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Messaggio da Nick_70 »

Grazie Giovanni!
Ok, allora capisco la prima immagine del lavoro di costruzione descritto qui, da Claudio.

Nelle prime immagini si vede infatti una forma sx sottile... immagino ti stia riferendo a quella.

Bene, dopo aver fatto una prova con passaggio da disegno>semplice cartoncino>legno della forma e del di cui risultato non sono particolarmente soddisfatto, proverò con "la seconda volta", con il sistema da te descritto.

Graziemille, grazie anche per l'augurio che contraccambio... e anche per il Natale, naturalmente! ;-)
NicK
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Messaggio da davidesora »

L'importante nel riporto del disegno sulla forma è rispettare la simmetria (linea di mezzeria) e la posizione dei tasselli delle punte (linee parallele perpendicolari alla mezzeria) con particolare attenzione alla linea superiore del tassello delle punte inferiori, che è quella che vincola la posizione degli occhi inferiori delle effe e quindi anche del diapason.
La distanza di questa linea dal tassello superiore è la più importante dal punto di vista funzionale per le ripercussioni che avrà sul resto della costruzione del violino e va piazzata con cura e precisione.
Io segno prima la mezzeria e poi questa seconda linea formando una croce che uso come riferimento per piazzare tutto il resto.
Poi durante la realizzazione della forma ne disegno di tanto in tanto il contorno su carta trasparente (carta da lucido) sovrapponendola al disegno/progetto di riferimento fatto su un cartoncino, per vedere le differenze e agire di conseguenza.
Spesso non ho neanche fatto il modello (che se si fa vale la pena fare di alluminio) usando un ricalco del progetto fatto su carta da lucido riportandolo sul legno con tanti piccoli puntini fatti con un ago e centrandolo sulla croce precedentemente tracciata.


Davide
Giovanni16
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Messaggio da Giovanni16 »

Sì, forse dovrei essere più chiaro nelle spiegazioni se voglio essere seguito passo a passo, e non semplicemente buttare qualche elemento di informazione. Dal poster del Cemonese ho preso il fondo, la metà destra si riferisce al violino visto dal fondo. Lo strato sottile di formica consente un lavoro artigianale con le lime cche da un risultato di qualità eccellente, se fatto da mano esperta, paragonabile a quello che si dovrebbe ottenere, sempre con le lime, sulla forma da usare per incollare le fasce. La mezza immagine sulla formica la si lima fino alla linea del filetto che si suppone corrispondere alle fasce (supposizione probabilmente errata ma bisogna pur far qualcosa). Per riversarla con esattezza sulla forma anche dal lato simmetrico si prendono in considerazione i due piccoli fori (ci sono su tutti i violini del mondo), che si trovano alle due estremità della cassa, in prossimità del filetto. Si traccia una riga e si piantano due puntelli di metallo che saranno conficcati nella forma di legno. Saranno il punto di riferimento per rivoltare dall'altro lato simmetrico il progetto di formica per fare il disegno a matita sulla forma. La forma viene bucata con dei fori e tagliata con una sega e un segnetto per essere rifinita con, ancora conficcata sopra il progetto di formica quale guida, con squadra, lampada apposita, lime varie e scalpelli. Ecco, questo è il procedimento classico di Cremona. Certo, oggi si preferisce disegnare al computer, forse è anche meglio, ma intanto c'è chi fa ancora in questa maniera.
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claudio
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Messaggio da claudio »

Giovanni16 ha scritto: Certo, oggi si preferisce disegnare al computer, forse è anche meglio, ma intanto c'è chi fa ancora in questa maniera.
Non si tratta di "meglio o peggio", un liutaio dovrebbe saper padroneggiare un pò tutti i metodi di disegno della forma cercando di scoprire i limiti e i vantaggi di ognuno.
Nel caso da te illustrato il limite principale consiste proprio dal modello da cui si snoda tutto il lavoro successivo: il poster. Questo consiste essenzialmente in una serie di rilievi fotografici più o meno corretti al computer che poi vengono stampati per ricavarne il poster. Questo può dare un violino rispondente al poster ma non è detto che lo sia allo strumento reale, perchè in corso di realizzazione del poster medesimo si accumulano errori dei quali non sempre ci si rende conto. Infatti le distorsioni in fase di ripresa fotografica, e quelle indotte dall'obiettivo usato per le medesime, non sono proprio trascurabili. A ciò si aggiungono le distorsioni, spesso marcate, indotte dal processo di stampa medesimo. Se poi consideriamo che se per ricavarne un contorno lavorabile il poster viene spesso fotocopiato, e quindi si aggiungono ulteriori distorsioni, ecco che distacco dal modello originale rischia di essere piuttosto rilevante,

Il limite del disegno al computer con l'ausilio di un programma CAD, ma anche scegliendo di operare con riga, squadra e compasso, è quello di fare una forma rigida e che non corrisponderà mai al modello originale. Per inciso un qualsiasi violino lo si può riprodurre solo usando una forma originale, quindi da questo punto di vista ci si deve subito mettere l'animo in pace e ci si deve mettere in condizioni di ottimizzare il tutto al meglio che si è capaci di fare.

Io ho scelto il disegno CAD perchè mi ha dato risultato molto buoni, ma ho sempre avuto l'accortezza di tenermi il poster per i confronti e le verifiche con il disegno che andavo realizzando. Se possibile anche un confronto con lo strumento originale non è affatto da trascurare, soprattutto per quanto riguarda le bombature.

Quando si sarà raggiunta una buona padronanza con il disegno e delle regole geometriche della forma, allora si potranno aggiungere anche alcune personalizzazioni che lo potranno più o meno rendere aderente al reale, cercando comunque sempre di far prevalere il gusto personale.
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Messaggio da davidesora »

Giovanni16 ha scritto: Ecco, questo è il procedimento classico di Cremona. Certo, oggi si preferisce disegnare al computer, forse è anche meglio, ma intanto c'è chi fa ancora in questa maniera.
Mmmm.......quello che chiami "il procedimento classico di Cremona" è un sistema come un altro per ricavare una forma da una fotocopia con tutte le imprecisioni che ne conseguono, non lo definirei in quel modo......

Meglio osservare le forme originali (almeno per Stradivari,visto che ci sono) e copiare quelle, o quantomeno tenere presente le loro misure adattandovi la fotocopia che vuoi usare, se proprio non vuoi disegnare.

Da un sostenitore di riga e compasso...... 8)


Davide
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Messaggio da claudio »

disegnare si può e si deve, non vedo alternative
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Messaggio da Giovanni16 »

Chiedo scusa, forse non è giusto mettere in discussione qui i metodi di insegnamento di una famosa scuola, comprendono sicuramente anche il disegno ma per intanto le mie competenze di debuttante sono queste. Preciso che tagliare nel legno forme eleganti, senza "buchi", "diritto" ecc. è un'arte quanto quella di disegnare. Il progetto è un pretesto, da solo non garantisce nulla. Ci si discosta anche pur di arrivare a quello che l'occhio vuole vedere. Non capisco nemmeno io perché non si usano direttamente le forme, gli strumenti originali hanno subito molte torsioni nel tempo. Vero che le forme sono poche e gli strumenti da copiare molti. Da quello che capisco ci sono due partiti, i liutai che creano il proprio modello e quelli che vogliono fare copie di strumenti antichi. I secondi, ovviamente, hanno bisogno dello strumento originale sotto mano e non di fotografie. Il lavoro è fatto di compromessi?
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Messaggio da claudio »

direi che intanto è forse meglio chiarirsi le idee e di imparare bene i vari metodi, le preferenze personali faranno il resto.
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