Sulla catena

Suonare e costruire i violini
rubinoliutaio

Re: Sulla catena

Messaggio da rubinoliutaio »

Allego alcuni video che ho fatto in una sala piu grande giusto per sentire una opinione vostra, cosi posso valutare dove migliorare, video sempre fatto con cellulare. Violini nuovi

https://youtu.be/Z6MTNWN9zOc

https://youtu.be/RunVRUj1P74

https://youtu.be/lbDcJIheNRI

https://youtu.be/FgR__BwNWiM
rubinoliutaio

Re: Sulla catena

Messaggio da rubinoliutaio »

Ok grazie della dritta, ho aperto questa discussione perchè sto facendo proprio adesso la catena, farò cambiamenti sull' altezza massima e l'elasticità sul primo e secondo terzo...come altezza massima secondo la tua esperienza quale mi consigli?qualche immagine da allegare come sagomare la catena e prendere spunto?cosi magari provo su questo strumento che sto facendo..
rubinoliutaio

Re: Sulla catena

Messaggio da rubinoliutaio »

Premetto che uso catena larga 5 mm.
Adesso provo alta 12 e larga 5.5 mm e 3mm all' estremità..cosi ho letto in una tua recenzione tempo fa se non sbaglio?
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claudio
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Re: Sulla catena

Messaggio da claudio »

Dipende dagli spessori che usi, io in questi ultimi tempi sto sui 12mm, 5.5mm di larghezza, alte 3mm agli estremi, su tavole piuttoste basse e con spessori attorno ai 2.7/2.6mm. Mi baso sulle forme di Weisshaar, Sacconi e Bissolotti, sono catene in apparenza abbastanza ordinarie ma funzionano benissimo e che danno una certa garanzia che quando saranno da cambiare, anche un liutaio di medie capacità può fare un buon lavoro senza stravolgere troppo lo strumento. Il suono che dovrebbe risultare dovrebbe essere ampio e di buona dinamica dal piano al forte, con la sensazione che l'arco sulla corda sia come un pennello in grado di conferire più sfumature, in poche parole un suono "plastico" e plasmabile a piacimento del musicista.
andante con fuoco
rubinoliutaio

Re: Sulla catena

Messaggio da rubinoliutaio »

Ottimo allora, proverò domattina a fare queste misure..io misuro l' altezza massima dal interno tavola o intendi dalla parte della FF?Grazie
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claudio
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Re: Sulla catena

Messaggio da claudio »

Dall'interno della tavola, questa è la parte che si prende a riferimento quando si stabilisce l'altezza massima. Nella variazione degli spessori cambiali poco per volta rispetto alle misure precedenti, in modo da avvicinarti gradualmente ad un punto ideale senza discostarti troppo dal suono che già prima ti trovava soddisfatto. In questo modo, in 2 o 3 violini puoi capire meglio da quale parte stare secondo le tue esigenze.
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Re: Sulla catena

Messaggio da rubinoliutaio »

Grazie mille molto utile e prendero spunto sui tuoi consigli..
Arca
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Re: Sulla catena

Messaggio da Arca »

Scusate ma se si tensiona la catena, o forse sarebbe meglio dire si tensiona la tavola con la catena, ammesso che dopo la lavorazione questa tensione resti, non si annulla l'effetto che si vuol dare con il dislivello dagli zocchetti delle punte al tassello del manico? Lo vedo un controsenso, a meno che il dislivello di altezza delle fasce non lo si ritenga che puramente estetico.
Alessandro Mattei
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Re: Sulla catena

Messaggio da rubinoliutaio »

claudio ha scritto: giovedì 18 ottobre 2018, 22:25 Dall'interno della tavola, questa è la parte che si prende a riferimento quando si stabilisce l'altezza massima. Nella variazione degli spessori cambiali poco per volta rispetto alle misure precedenti, in modo da avvicinarti gradualmente ad un punto ideale senza discostarti troppo dal suono che già prima ti trovava soddisfatto. In questo modo, in 2 o 3 violini puoi capire meglio da quale parte stare secondo le tue esigenze.
Ottimi consigli Claudio, ho fatto secondo le tue esperienze e posso ritenermi soddisfatto in questo violino rende anche moltissimo la terza e quarta corda.. credo che il prossimo cerco di migliorara ancora qual cosa sulla catena e vedere se migliora ancora. Grazie
Lutteria
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Re: Sulla catena

Messaggio da Lutteria »

Ciao ragazzi.
Vorrei un vostro parere sulla catena che ho incollato.
Ho notato che nelle estremità inferiore ma soprattutto superiore c'è un rigonfiamento sulla tavola.
Premetto che non ho stretto tanto con i morsetti. Inoltre poggiando la catena sulla tavola prima di incollarla ho lasciato un leggerissimo spazio da entrambe le estremità sulla tavola cosa che invece al centro è perfettamente aderente e quindi non aderente alle estremità con un vuoto al centro di come potrebbe sembrare.
È un errore grave? C'è un rischio rottura della tavola È da scrollare e rifare?
A proposito lo spessore della tavola in prossimità dell'estremità inferiore è 20 decimi di mm, superiore invece è di 18 decimi di mm.
Vi pubblico anche le foto.
Grazie in anticipo.
Lutteria
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Re: Sulla catena

Messaggio da Lutteria »

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Re: Sulla catena

Messaggio da claudio »

Non sono errori né gravi, né leggeri, sono semplicemente metodi diversi da quelli di Sacconi riguardo la catena per un violino moderno. La cosiddetta "pretensione" è infatti inutile se non dannosa, poiché nel tempo può comportare un infossamento della tavola in corrispondenza degli estremi della catena. Oltretutto del positivo effetto sul suono di una catena così concepita si può ampiamente discutere. Come avrai capito io uso catene normali in cui NON è stata esercitata alcuna pretensione.

Lo spessore di 2mm della tavola in corrispondenza dei polmoni superiore ed inferiore, farebbe pensare ad uno spessore considerevolmente maggiore nella zona centrale: anche in questo caso non si può parlare di un vero e proprio errore, si tratta di una concezione che non appartiene alla tradizione liutaria italiana antica.

Vedo che sei iscritto dal 2011, eppure nel tuo lavoro non hai preso nulla di ciò che si è discusso nel forum dalla sua fondazione ad oggi, quindi come puoi sperare che qui tu possa ricevere qualche consiglio?

Riguardo il rigornfiamento sulla tavola nella zona dell'incollatura della catena, è un fenomeno abbastanza normale.
andante con fuoco
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Re: Sulla catena

Messaggio da Lutteria »

Ciao Claudio. Grazie per la risposta.
Sono iscritto dal 2011 e addirittura 15 anni fa mi sono avvicinato a questo mestiere facendo una scuola.
Poi con il tempo mi sono allontanato dalla liuteria, ma tuttavia ogni tanto per hobby faccio ancora qualcosa.
Questo violino era un violino che avevo iniziato quasi 10 anni fa, poi ho dovuto smontarlo perchè ha avuto dei problemi.
Ora mi sono deciso di rifare la tavola che era rotta, e ho fatto gli stessi spessori in rapporto alla stessa altezza 167 decimi di mm dell'altra tavola. Al centro se non sbaglio sono a 33 decimi di mm di spessore. Ho riproposto così ancora gli spessori della scuola, visto che anche il fondo che avevo ha misure simili.
Ripeto sono un hobbista, per essere liutai di livello superiore non basta neanche una vita intera.
Questo forum sicuramente è un concentrato di informazioni utilissime, e trovare il tempo di leggere tutto è moto difficile, purtroppo mi manca il tempo, però cerco di fare ricerche su quello che mi interessa.
Un conto però è questo forum e il web un altro conto è invece vivere la liuteria direttamente sul campo, come fare esperienza presso un liutaio, cosa assai improbabile.
Ritornando al discorso della catena, ad ogni estremità forse non c'è neanche mezzo mm di spazio, quindi la tensione dovrebbe essere minima.
Chiaro che se iniziassi oggi un violino nuovo, userei il metodo classico Cremonese e prenderei molti esempi dal Sacconi (vagamente gradito a te eheheh) e non procederei invece con la forma esterna Francese, zocchetti e controfasce in obeche, titebond varie insomma chi più ne ha più ne metta.
Giustamente per chi si avvicina a questo mestiere come dici spesso tu bisogna partire dalle basi, e non pretendere fin da subito a stravolgere tutto con metodi innovativi, altrimenti come disse lo Scrollavezza: cambia mestiere!
Comunque per uno che lavora in cantiere edile e in ristrutturazioni edilizie non ho una cattiva mano come "liutaio". Dal punto di vista estetico modestamente mi sono sempre considerato al top, pecco invece tantissimo nell'acustica e nella meccanica che sono fattori fondamentali per questo mestiere, ho un'indole artistica un'po fine a se stessa! tuttavia l'impegno non mi manca.
Mi scuso per questo lungo pippone. Era per fare una disamina approfondita sul mio approccio a questo nobile mestiere.
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claudio
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Re: Sulla catena

Messaggio da claudio »

Grazie a te per la franchezza e aver dato modo di capire meglio le tue motivazioni. Il mio problema principale è che Sacconi non è a me particolarmente gradito per partito preso, non è una simpatia a prescindere, o anche una venerazione in carattere fondamentalista, per cui di Sacconi viene fatto un santino e così sia, è che proprio Sacconi è stato uno dei più grandi esperti conoscitori della liuteria classica italiana, in particolare l'opera stradivariana, che ha condiviso e diffuso il suo sterminato patrimonio di conoscenza. Dato che da almeno tre secoli si continua a parlare di "segreto di Stradivari", e che nessun libro prima di Sacconi, questo segreto lo ha raccontato in modo chiaro e documentato, mi chiedo la ragione per cui si inizi a costruire un violino seguendo metodi totalmente estranei alla liuteria italiana.

Far suonare un violino non è cosa facile, il suono dipende da mille fattori tra cui la disposizione delle effe, l'andamento degli spessori e delle bombature, l'altezza delle fasce, il trattamento del legno, il tipo di vernice e di verniciatura, il disegno della forma, il tipo di catena, hanno effetti determinanti sul suono. Questo per dire che se si decide di seguire un metodo piuttosto che un altro, per ignoranza o per scelta, si deve essere consapevoli del fatto che tutto questo si rifletterà sul tipo di sonorità. Un violino può suonare bene e forte, ma potrà avere un timbro totalmente diverso da quello tipico italiano, che è notoriamente improntato sull'ampiezza. Di un violino che sa essere solo potente il musicista non se ne fa nulla, un buon violino deve possedere la capacità di catturare tutti i colori del suono, e finora non mi è dato di sapere che dall'epoca di Stradivari e Guarneri del Gesù si siano costruiti strumenti migliori.

Quindi lo sforzo di Sacconi e di noi che ne apprezziamo l'opera, è quello di ricondurre la liuteria italiana su un percorso autentico che la ricolleghi alla liuteria classica di Amati, Stradivari e Guarneri, solo in questo modo il liutaio potrà poi evolversi e sviluppare un proprio stile. Così come il pittore studia i classici come Leonardo, Raffaello e Tiziano, allo stesso modo il liutaio deve avere una profonda conoscenza della tradizione liutaria e su questa evolversi. Ma se invece ci si limita a seguire tradizioni diverse da quella italiana senza nemmeno avere neppure imparato a disegnare una forma, i risultati saranno comq limitati, o semplicemente diversi rispetto a ciò che i classici ci insegnano, e questo a me non interessa.
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Lutteria
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Re: Sulla catena

Messaggio da Lutteria »

Sono completamente d'accordo Claudio, soprattutto con il fatto di imparare bene le basi ed avere consapevolezza di esse e poi ricercare un proprio stile e non volere innovare fin da subito tralasciando le fondamenta.
L'unica cosa che posso dissentire è che se per la liuteria giustamente non si può "sgarrare" essendo un mestiere molto rigoroso e di nicchia, nel senso che il percorso rimane quello tradizionale, per l'arte invece è un campo molto più vasto e vi è più possibilità di diversificare e di innovare senza per forza avere l'abilità e la tecnica di Leonardo o Michelangelo. Dipende molto dagli stili che uno adotta.
Tornando al discorso catena, se mi dici che è una cosa abbastanza normale non corro problemi se chiudo la cassa? ovviamente con colla animale e non con la strong titebond eheh.
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