Dubbio corde doppie

Suonare e costruire i violini
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Pierp
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Dubbio corde doppie

Messaggio da Pierp »

Ciao a tutti,

stavo progredendo tranquillamente nel mio "Curci" parte prima quando sono incappato in un esercizio che mi ha lasciato un po di stucco, parlo del n.73,

qui mi presenta per la prima volta degli esercizi con corde doppie (per la seconda in realtà, ma prima erano solo corde vuote), la prima battuta è semplicemente così: mi vuoto (2/4) do diesis (secondo dito corda di la) (2/4), poi le due note contemporaneamente,

e qui sorge il problema: il secondo dito mi va a interferire con la corda vuota, allora sistemo più parallelamente la mano e risolvo,

ma poi noto che il dito interferisce con la corda di re, e mi sorge un amletico dubbio: le dita non devono mai interferire con le corde a fianco??

Con questo scopo ho cominciato a provare varie posizioni delle dita ma mi è parso uno scopo impossibile, al massimo riuscivo a non interferire solo con una delle due corde, la domanda quindi è:

sono io che ho le dita troppo grosse o non ho compreso bene la postura o è veramente impossibile non toccare le corde a fianco :?:
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violino7
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Re: Dubbio corde doppie

Messaggio da violino7 »

Pierp ha scritto: ........................

e qui sorge il problema: il secondo dito mi va a interferire con la corda vuota, allora sistemo più parallelamente la mano e risolvo,

ma poi noto che il dito interferisce con la corda di re, e mi sorge un amletico dubbio: le dita non devono mai interferire con le corde a fianco??

.......................
Puoi "comodamente", appoggiare il dito sulla corda vuota che sta accanto a quella che devi suonare, tanto quella non la devi suonare! :lol: In questo caso utilizza tranquillamente la corda del re.

Diventa inevitabile appoggiarsi alla corda laterale (non suonata) quando si hanno i polpastrelli larghi o se la caduta del dito non è esattamente "a martelletto" in verticale. Anzi l'appoggio da quella parte è indispensabile e strumentale.
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Ricercare sopra tutto due cose: la verità e la bellezza.

- Lino Santoro -
Pierp
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Messaggio da Pierp »

Ultimamente mi sono concentrato molto sul posizionare il dito perfettamente a martelletto ed ho quasi risolto il problema, inoltre noto che anche per l'intonatura é un toccasana! Ti ringrazio della risposta!
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violino7
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Messaggio da violino7 »

Pierp ha scritto:Ultimamente mi sono concentrato molto sul posizionare il dito perfettamente a martelletto ed ho quasi risolto il problema, inoltre noto che anche per l'intonatura é un toccasana! Ti ringrazio della risposta!
Questo che stai facendo va benissimo! Ma in generale intendevo dire che nelle toccate non a martelletto, cioè con il dito appiattito sulle corde o quasi, funzionalmente le corde laterali possono essere utilizzate di sostegno senza problemi di sorta, e questo alcune volte è inevitabile ed indispensabile, quindi fisiologico al suonare una determinata partitura.
Altre volte, invece, per una migliore riuscita è auspicabile se non indispensabile suonare a martelletto, chiaramente ciò dipende dalla difficoltà tecnica insita nella scrittura musicale, ed in questo caso è fondamentale realizzare una torsione del gomito sinistro il più possibile all'interno verso lo sterno. Senza questo movimento molto scomodo, ed al quale conviene abiturarsi il più possibile, è praticamente impossibile posizionare il polso in verticale quanto necessario affinchè le dita possano cadere anche loro in verticale, a martelletto appunto! In sostanza la verticalità della caduta delle dita dipende dalla verticalità del polso.
A sua volta, di rimbalso, per riuscire a realizzare una buona torsione del gomito sinistro è fondamentale avere una adeguata postura di tutto il corpo in funzione del giusto equilibrio generale sulla verticale! Hai presente Jascha Heifetz? Egli certamente è un ottimo esempio come riferimento! :wink:
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- Lino Santoro -
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violino7
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Messaggio da violino7 »

Visto che ci siamo, mi sia consentito approfondire con un esempio visivo l'argomento della torsione del gomito sinistro in funzione della postura nel suonare il violino.

Ti sottopongo questo video, dove un giovanissimo Joshua Bell esegue la danza ungherese n. 1 di Brams:

https://www.youtube.com/watch?v=RJsYfobFlf0

-- nelle utilissime e bellissime immagini ravvicinate sulla tastiera si possono scorgere diteggiature schiacciate (poche, ma si notano), più in prossimità del capotasto superiore, ed altre (la maggioranza) a martelletto più nelle posizione avanzate. E' chiaro che per quest'ultime la torsione del gomito deve essere più accentuata e necessaria, di meno nelle prime;

-- si può osservare durante l'esecuzione come sia evidente in alcune immagini, a parte la suddetta torsione, un "andamento fluttuante di tutto il corpo" che serve proprio a controbilanciare lo spostamento del baricentro in verticale di esso in funzione del movimento di entrambe le braccia.
Questo controllo del baricentro corporeo conseguente allo spostamento del peso periferico credo che sia un'arte di sè per sè e che sia difficilissimo da realizzare appieno, almeno questo lo credo per me stesso, e credo anche che questa sia però una cosa che ogni violinista debba ricercare costantemente. Joshua Bell ovviamente in ciò è davvero bravissimo.
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- Lino Santoro -
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