Violino Dilshad 2014 (C. Rampini)

Suonare e costruire i violini
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claudio
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Violino Dilshad 2014 (C. Rampini)

Messaggio da claudio »

Oggi vi mostro l'ultimo strumento che iniziato nel 2014 e finito all'inizio del 2015. Mi sto concentrando sempre di più sulla forma Guarneri, che mi sta dando risultati sonori ottimi, c'è da aggiungere che su ogni violino costruito sulla forma Alard riesco ogni volta ad avvicinarmi ad un concetto "guarneriano", sia nella forma che nella sostanza del suono. In particolare credo con questo strumento di aver dato un buon risalto alle punte e di aver reso i bassi ancora più corposi, complice una catena leggermente più spessa. La verniciatura è stata fatta a mano con vernice all'ambra (1 parte di olio di lino crudo e 1 parte di ambra pirogenata), il colore è stato ottenuto con alizarina rosso scura e ossido di ferro ai quali ho aggiunto un poco di terra d'ombra, questi sono tutti pigmenti usati comunemente nella pittura ad olio e che si possono usare tranquillamente per le nostre vernici ad olio, assicurando saturazione e trasparenza.

Qui un video della prova in bianco dello strumento eseguita dal M° Enrico Giovannini, primo violino dell'orchestra di Sanremo.
http://youtu.be/VcdIlmf28CI

Per le foto in alta risoluzione e per visionare l'intero processo costruttivo di questo strumento: https://www.claudiorampini.com/cpg/displ ... play_media

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davidesora
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Messaggio da davidesora »

Bello!! :D
I pigmenti li hai usati miscelati nella vernice o con strati separati di velature direttamente dai tubetti di colore? (quindi solo di pigmenti+olio lasciati seccare e ricoperti poi da strati di vernice senza colore?)
L'effetto mi sembra ottimo e pare luminoso e trasparente, almeno dalle foto.
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claudio
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Messaggio da claudio »

Grazie Davide, i pigmenti già miscelati in olio di lino li ho usati sia in velatura, sia incorporati nella vernice, in questo modo sono bastate un paio di velature molto sottili per raggiungere una buona saturazione. La trasparenza è ottimale anche esaminando lo strumento dal vivo, curioso è che se consideriamo generalmente piuttosto difficile determinare il colore di una vernice, con la vernice ad olio la difficoltà aumenta a dismisura perchè tutto dipende dal tipo di luce con cui si osserva lo strumento, infatti se lo si osseva alla luce di una finestra, o alla luce diretta del sole, oppure sotto una lampada da tavolo, il colore assumerà sempre sfumature diverse e spesso anche in modo marcato. Quasi inutile dire che dopo aver trovato il modo di fare una buona vernice ad olio seguendo i metodi antichi, la parte determinante al fine della riuscita della verniciatura è proprio quella riguardante i pigmenti, il fatto che oggi possiamo avere infinite scelte da questo punto di vista può non essere di aiuto perchè spesso confonde le idee. Io mi limito a procurarmi i colori scegliendo marche di provata qualità come la Mussini, o quando si tratta di pigmenti in polvere vado a colpo sicuro da Kremer.

Per ora mi sono limitato agli ossidi naturali e alle alizarine, considerati i più trasparenti tra i pigmenti per la pittura e la verniciatura ad olio, interessante è tutta quella quella di rossi, tra cui il cinabro, usato da molti liutai classici, che fanno apparire le vernici non esattamente trasparenti, che tuttavia posseggono un dicroismo molto interessante.
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violino7
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Messaggio da violino7 »

Bellissimo! :P

L'ambra pirogenata l'ho comprata a Cremona e spero un giorno di fare anch'io una piccola sperimentazione con essa.
Come ben sai in passato la vernice all'olio a freddo mi ha appassionato tantissimo (vernice Michelman), ma alla fine l'esperimento è stato per me completamente deludente in quanto ho avuto grossi problemi di essiccazione, anche a lunga scadenza.
Ora con la vernice all'ambra avrei la possibilità di provare una seconda vernice ad olio a freddo e gli ottimi risultati che tu hai ottenuto mi danno certamente uno stimolo in più! :)
Il mio interessamento deriva anche dal fatto che ho deciso già da tempo di non voler sperimentare la "vernice ad olio a caldo" per tutta una serie di motivi e quindi la vernice all'ambra rimane una ottima opportunità di utilizzazione dell'olio di lino nelle vernici!


Complimenti per il bellissimo strumento! Ti aspettiamo su nuove creazioni. :wink:
.
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- Lino Santoro -
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Messaggio da 1972pianoman »

Lino cosa intendi per vernice ad olio a freddo con ambra?
Complimenti Claudio, mi piace molto!
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violino7
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Messaggio da violino7 »

1972pianoman ha scritto:Lino cosa intendi per vernice ad olio a freddo con ambra?
Complimenti Claudio, mi piace molto!
Ciao, intendo che normalmente e tradizionalmente per preparare una vernice ad olio occorre procedere alla cottura dell'olio di lino. Dal mio punto di vista è un gran vantaggio se la cottura può essere evitata, ed in questo caso si dice "a freddo", cioè semplicemente miscelando i componenti senza riscaldarli.
La vernice all'ambra già pirogenata mi sembra risponda a questa caratteristica, sarebbe la seconda vernice composta di base olio di lino che io conosco che abbia questa caratteristica.
.
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- Lino Santoro -
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Messaggio da 1972pianoman »

Ma per scioglierla devi comunque scaldarla nell'olio ( magari anche a bagnomaria). O magari scioglierà nell'essenza di trementina.
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Castiglione
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Messaggio da Castiglione »

Bellissimo strumento, mi stupisco di come tu riesca sempre a migliorare la resa della vernice. In particolar modo trovo magnifici i riflessi della tavola!
La prova in bianco poi mi ha lasciato a bocca aperta, complimenti davvero Claudio!
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claudio
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Messaggio da claudio »

violino7 ha scritto:
1972pianoman ha scritto:Lino cosa intendi per vernice ad olio a freddo con ambra?
Complimenti Claudio, mi piace molto!
Ciao, intendo che normalmente e tradizionalmente per preparare una vernice ad olio occorre procedere alla cottura dell'olio di lino. Dal mio punto di vista è un gran vantaggio se la cottura può essere evitata, ed in questo caso si dice "a freddo", cioè semplicemente miscelando i componenti senza riscaldarli.
La vernice all'ambra già pirogenata mi sembra risponda a questa caratteristica, sarebbe la seconda vernice composta di base olio di lino che io conosco che abbia questa caratteristica.
La vernice all'ambra pirogenata è una vernice "a caldo", il fatto che l'olio di lino si cuocia o meno è un fattore che è quasi indipendente per ciò che riguarda la formulazione della vernice vera e propria. Bisogna infatti distinguere le due operazioni, che non sono necessariamente legate, infatti l'olio di lino lo si cuoce (cottura dell'olio di lino), per aumentarne le proprietà siccative, ma questo nelle vernici all'olio a base di sandracca, ambra o colofonia può essere evitato, infatti io uso un olio di lino crudo, che assicura un'ottima fluidità e pasta omogenea di vernice senza mai apparire gommosa o plasticosa. Quindi per preparare una vernice ad olio con le resine suddette basta solo scaldare l'olio a circa 200°C, quindi ben lontani dal punto di ebollizione, per poi essere unito alla resina (anch'essa scaldata e sciolta a parte).
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Messaggio da 1972pianoman »

Sì, Claudio è quello che intendevo, forse non mi sono spiegato bene.
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claudio
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Messaggio da claudio »

Giovanni, ti sei spiegato benissimo, nel mio tentativo di spiegazione mi rivolgevo a Lino/Violino7.
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Messaggio da 1972pianoman »

:oops:
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Messaggio da violino7 »

claudio ha scritto: ....................
La vernice all'ambra pirogenata è una vernice "a caldo", il fatto che l'olio di lino si cuocia o meno è un fattore che è quasi indipendente per ciò che riguarda la formulazione della vernice vera e propria. Bisogna infatti distinguere le due operazioni, che non sono necessariamente legate, infatti l'olio di lino lo si cuoce (cottura dell'olio di lino), per aumentarne le proprietà siccative, ma questo nelle vernici all'olio a base di sandracca, ambra o colofonia può essere evitato, infatti io uso un olio di lino crudo, che assicura un'ottima fluidità e pasta omogenea di vernice senza mai apparire gommosa o plasticosa. Quindi per preparare una vernice ad olio con le resine suddette basta solo scaldare l'olio a circa 200°C, quindi ben lontani dal punto di ebollizione, per poi essere unito alla resina (anch'essa scaldata e sciolta a parte).
Questa cosa non mi era molto ben chiara, certamente non ho seguito bene tutto quello che sulla questione avete detto, comunque se non arriviamo al punto di ebollizione mi sembra una operazione ben gestibile. Naturalmente devo rileggermi bene ed inquadrare meglio tutto quello che avete detto perchè costituisce un dato di fatto prezioso.
Mi ha sempre fatto paura nella formulazione della vernice all'olio di lino la faccenda dell'unione dei vari componenti a temperature coincidenti, altrimenti ...... potevano insorgere dei rischi potenziali (scoppi, incendi, ustioni ecc... :roll: ). Con un buon termometro credo che posso mettere tutto sotto controllo.

Comunque, prima di iniziare la preparazione mi piacerebbe ancora indagare se la vernice all'ambra si presti all'unione con altri componenti, quali ed in funzione di quale risultato, mi sembra che su questo campo ci sia molto da scoprire e da sperimentare, anche con riguardo alle colorazioni finali auspicate.
Non è per adesso nell'immediato, praticamente sono fermo, ma sto cercando piano-piano di rimettere in moto i motori e ricominciare con i miei progetti futuri! :)

Grazie per le spiegazioni, grazie anche a Giovanni.

Ciao.
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- Lino Santoro -
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Messaggio da Mastromimmo »

credo di aver già espresso la mia opinione sui violini di Claudio, sono riconoscibilissimi, nel senso che se mi capitasse a distanza di qualche metro un suo violino lo riconoscere quasi sicuramente senza dover leggere dentro.
Credo non serve aggiungere altro..non mi sembra una cosa da poco questa.

buona giornata e buona liuteria a tutti!!

:D
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claudio
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Messaggio da claudio »

Mastromimmo, se ti va dicci anche per cosa secondo te sono riconoscibili i miei violini. Io li riconosco solo perchè li ho fatti, ma sono curioso di conoscere le impressioni altrui, ovviamente nel bene e anche nel male, le critiche sono sempre bene accette.
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