Terminologia e valutazione
Terminologia e valutazione
Ciao domanda; ci sono termini riguardo alla valutazione di uno strumento che mi confondono un pò :
Tono/Colore (ci posso arrivare)
Suonabilità (idem)
Risposta ??
Proiezione ?? Intensità del volume del suono prodotto? Potenzialità del volume che può produrre?
Tono/Colore (ci posso arrivare)
Suonabilità (idem)
Risposta ??
Proiezione ?? Intensità del volume del suono prodotto? Potenzialità del volume che può produrre?
«Se non studi un giorno, sarai tu ad accorgertene.
Se non studi due giorni, saranno i tuo vicini.
Se non studi una settimana, sarà il pubblico.»
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Sono domande a cui non si finisce mai di dare una risposta poichè il lato soggettivo e il gusto personale la fanno spesso da padrone. Quindi è impossibile che un violino possa soddisfare tutti i gusti, ma è anche vero che nessuno potrà dire che un buon violino non sia tale.
Tono/Colore: se riferito alla vernice è facile da intendere, se invece si riferisce alla voce dello strumento, il tono e il colore sono due componenti del timbro. Possiamo intendere che il suono abbia un colore, o un sapore: un violino può essere dolce, nasale, aspro, e al tempo stesso avere un tono aperto, chiuso. Queste qualità sono attribuibili al suono di uno strumento e sono intese a significare quell'insieme di suoni tra nota fondamentale ed armonici, che formano appunto la voce di uno strumento.
Suonabilità: questa è la qualità di uno strumento ad essere suonato più o meno comodamente. Partiamo da uno strumento ipoteticamente perfetto: esso "cade" nelle mani del musicista in modo che la sua mano non necessiti di adattamenti, che il vibrato esca in modo quasi spontaneo e soprattutto al bisogno. Ma anche il manico sia stretto, largo o spesso, quel tanto che la mano lo possa percepire come "naturale" e non un corpo estraneo faticoso a cui doversi adattare. E poi ancora sul manico, le posizioni "giuste" in modo che la mano sinistra le trovi facilmente e nei punti giusti, molto importante da questo punto di vista la curva di arresto costituita dal piede del manico, spesso si trovano manici con piedi troppo avanzati o arretrati, così che il musicista "deve" trovare la giusta posizione. Inoltre, in misura minore, ma non tanto, l'altezza delle fasce, delle bombature, e le dimensioni complessive dello strumento, come ad esempio larghezze massime dei polmoni, larghezza delle CC, ma anche la loro ampiezza fa sì che durante l'esecuzione il musicista suonando non intercetti con l'arco le punte della tavola armonica, classica è infatti la rottura della punta inferiore destra della tavola per un "colpo d'arco" un pò troppo energico. Sempre dal punto di vista della suonabilità, un buon violino ha la proprietà di attrarre l'arco e di non respingerlo, e di emanare un suono ben definito e senza incertezze, ma con sfumature diverse di timbro, in qualunque punto tra tastiera e ponticello, in una parola un violino deve facilitare la gestione dei colori del suono.
Risposta: come detto precedentemente un buon violino dà la sensazione di attrarre l'arco, non di respingerlo, così da indurre il musicista alla ricerca della giusta "cavata". Inoltre appena il crine entra in contatto con la corda, lo strumento dovrebbe in qualche modo "anticipare" l'intenzione del musicista, e quando anche il musicista sbagli, lo strumento lo segue con grazia anche nella disgrazia.
Proiezione: è la capacità del suono di "viaggiare" nello spazio. Per questo motivo uno strumento non deve necessariamente possedere un grosso volume di suono, è sufficiente che possegga una buona proprietà di sviluppare armonici. Vediamo infatti spesso strumenti dotati di grande volume di suono ma poveri di armonici che non riescono a farsi sentire a 5-10m di distanza, per contro ci sono strumenti che sotto l'orecchio sembrano suonare poco, ma che alla distanza riescono a proiettare un suono poderoso, e questa è una delle caratteristiche attribuiti ai migliori strumenti antichi.
In genere si può dire che gli strumenti antichi posseggano doti di sonorità tali da proiettare il suono in modo soddisfacente in qualunque condizione ambientale, per contro non sempre essi sono facili da suonare, poichè gli strumenti antichi furono costruiti secondo criteri molto diversi dagli standard attuali.
Invece gli strumenti moderni, se ben costruiti, sono molto comodi da suonare, ma paragonati a quelli antichi di pregio possono presentare una proiezione e una qualità complessiva del suono inferiore. Ma anche in questo caso è pericoloso generalizzare, poichè bisogna sempre giudicare caso per caso.
Tono/Colore: se riferito alla vernice è facile da intendere, se invece si riferisce alla voce dello strumento, il tono e il colore sono due componenti del timbro. Possiamo intendere che il suono abbia un colore, o un sapore: un violino può essere dolce, nasale, aspro, e al tempo stesso avere un tono aperto, chiuso. Queste qualità sono attribuibili al suono di uno strumento e sono intese a significare quell'insieme di suoni tra nota fondamentale ed armonici, che formano appunto la voce di uno strumento.
Suonabilità: questa è la qualità di uno strumento ad essere suonato più o meno comodamente. Partiamo da uno strumento ipoteticamente perfetto: esso "cade" nelle mani del musicista in modo che la sua mano non necessiti di adattamenti, che il vibrato esca in modo quasi spontaneo e soprattutto al bisogno. Ma anche il manico sia stretto, largo o spesso, quel tanto che la mano lo possa percepire come "naturale" e non un corpo estraneo faticoso a cui doversi adattare. E poi ancora sul manico, le posizioni "giuste" in modo che la mano sinistra le trovi facilmente e nei punti giusti, molto importante da questo punto di vista la curva di arresto costituita dal piede del manico, spesso si trovano manici con piedi troppo avanzati o arretrati, così che il musicista "deve" trovare la giusta posizione. Inoltre, in misura minore, ma non tanto, l'altezza delle fasce, delle bombature, e le dimensioni complessive dello strumento, come ad esempio larghezze massime dei polmoni, larghezza delle CC, ma anche la loro ampiezza fa sì che durante l'esecuzione il musicista suonando non intercetti con l'arco le punte della tavola armonica, classica è infatti la rottura della punta inferiore destra della tavola per un "colpo d'arco" un pò troppo energico. Sempre dal punto di vista della suonabilità, un buon violino ha la proprietà di attrarre l'arco e di non respingerlo, e di emanare un suono ben definito e senza incertezze, ma con sfumature diverse di timbro, in qualunque punto tra tastiera e ponticello, in una parola un violino deve facilitare la gestione dei colori del suono.
Risposta: come detto precedentemente un buon violino dà la sensazione di attrarre l'arco, non di respingerlo, così da indurre il musicista alla ricerca della giusta "cavata". Inoltre appena il crine entra in contatto con la corda, lo strumento dovrebbe in qualche modo "anticipare" l'intenzione del musicista, e quando anche il musicista sbagli, lo strumento lo segue con grazia anche nella disgrazia.
Proiezione: è la capacità del suono di "viaggiare" nello spazio. Per questo motivo uno strumento non deve necessariamente possedere un grosso volume di suono, è sufficiente che possegga una buona proprietà di sviluppare armonici. Vediamo infatti spesso strumenti dotati di grande volume di suono ma poveri di armonici che non riescono a farsi sentire a 5-10m di distanza, per contro ci sono strumenti che sotto l'orecchio sembrano suonare poco, ma che alla distanza riescono a proiettare un suono poderoso, e questa è una delle caratteristiche attribuiti ai migliori strumenti antichi.
In genere si può dire che gli strumenti antichi posseggano doti di sonorità tali da proiettare il suono in modo soddisfacente in qualunque condizione ambientale, per contro non sempre essi sono facili da suonare, poichè gli strumenti antichi furono costruiti secondo criteri molto diversi dagli standard attuali.
Invece gli strumenti moderni, se ben costruiti, sono molto comodi da suonare, ma paragonati a quelli antichi di pregio possono presentare una proiezione e una qualità complessiva del suono inferiore. Ma anche in questo caso è pericoloso generalizzare, poichè bisogna sempre giudicare caso per caso.
andante con fuoco
- davidesora
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Re: Terminologia e valutazione
Secondo me :Tenshi ha scritto:Ciao domanda; ci sono termini riguardo alla valutazione di uno strumento che mi confondono un pò :
Tono/Colore (ci posso arrivare)
Suonabilità (idem)
Risposta ??
Proiezione ?? Intensità del volume del suono prodotto? Potenzialità del volume che può produrre?
"Tono/Colore" : fa riferimento al timbro del suono
"Suonabilità" : relativo alla montatura, manico, altezza corde, curva del ponticello ecc. ecc. che influenzano la suonabilità dello strumento.
Può essere riferito anche alla facilità di emissione dello strumento (prontezza alla risposta quindi maggior suonabilità nei passaggi veloci).
"Risposta" : come lo strumento risponde alla sollecitazione dell'arco, con maggiore o minore prontezza, ossia velocità con cui la corda entra in vibrazione.
In senso generico può essere riferita anche alla risposta globale dello strumento legata anche a potenza e proiezione
"Proiezione" : capacità di penetrazione del suono prodotto dallo strumento per arrivare a grandi distanze, non necessariamente legata alla potenza che a volte si esaurisce dopo pochi metri.
Molto difficile da valutare, se non impossibile, in piccoli ambienti, anche se ho sentito spesso violinisti affermare che lo strumento non proietta o proietta bene mentre lo suonano, ma forse si riferiscono a qualcosa di diverso oppure parlano di una sensazione legata alla facilità di emissione, che in effetti anche secondo me può preludere a una buona proiezione.
Descrivere il suono e la risposta acustica di uno strumento è sempre molto difficile a causa dei significati diversi che si attribuiscono alle varie terminologie usate.
Urca ho ricevuto due risposte estremamente complete, grazie mille, sulle prime due la mia idea coincideva; su risposta avevo il sentore, ma la proiezione non avevo presente chiaramente a quali parametri facesse riferimento. Immagino che dare una valore poi in fase di prova a questi parametri non sia semplice dato che sono coinvolte n variabili che confondono poi da una valutazione obiettiva. Beh grazie mille, esistono anche libri che discutono della valutazione dello strumento?
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Re: Terminologia e valutazione
Cioè il timbro del violino non è, per dire, quello del corno?davidesora ha scritto:
"Tono/Colore" : fa riferimento al timbro del suono
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Re: Terminologia e valutazione
Anche, ma direi più un riferimento al colore del suono (chiaro,scuro,chiuso, aperto ecc. ecc. ecc.)pgreloaded ha scritto:Cioè il timbro del violino non è, per dire, quello del corno?davidesora ha scritto:
"Tono/Colore" : fa riferimento al timbro del suono
Tono inteso come tonalità riferita ad un colore.
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Re: Terminologia e valutazione
Se si parla di colore ci si dovrebbe riferisi ad un grado, ad esempio 'pantone'davidesora ha scritto: Tono inteso come tonalità riferita ad un colore.
se si parla di tono musicale ci si riferisce ad un intervallodi seconda maggiore, modo, salmodia, tonalità, grado, ecc. Del resto non capisco se non che sia una interpretatazione di un caso soggettivo che trova il tempo che trova.
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Re: Terminologia e valutazione
Qualsiasi giudizio sul suono e sulla qualità dei violini è fortemente soggettivo, credo che dovrai fartene una ragione....pgreloaded ha scritto:Se si parla di colore ci si dovrebbe riferisi ad un grado, ad esempio 'pantone'davidesora ha scritto: Tono inteso come tonalità riferita ad un colore.
se si parla di tono musicale ci si riferisce ad un intervallodi seconda maggiore, modo, salmodia, tonalità, grado, ecc. Del resto non capisco se non che sia una interpretatazione di un caso soggettivo che trova il tempo che trova.
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Re: Terminologia e valutazione
Allora, nel caso di un concorso come la triennale, conta il giudizio di dei liutai o quello dei musicisti? Visto che sono tutti quanti esseri umani.davidesora ha scritto:
Qualsiasi giudizio sul suono e sulla qualità dei violini è fortemente soggettivo
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Re: Terminologia e valutazione
Mah, in entrambi i casi è un giudizio soggettivo, che vale per quello che è.pgreloaded ha scritto:Allora, nel caso di un concorso come la triennale, conta il giudizio di dei liutai o quello dei musicisti? Visto che sono tutti quanti esseri umani.davidesora ha scritto:
Qualsiasi giudizio sul suono e sulla qualità dei violini è fortemente soggettivo