FINALMENTE ARRIVA IL MESSIA
FINALMENTE ARRIVA IL MESSIA
Occasione da non perdere dal 15 settembre al 18 dicembre sarà esposto al Museo del Violino di Cremona lo Stradivari Messia, praticamente mai suonato.
- sullacorda
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Volevo chiedere un parere a Claudio, ho letto la storia singolare del Messia
e risulta che la famiglia Hill lo donò al Museo di Oxford nel 1939, per salvarlo
da possibili bombe tedesche su Londra (che poi realmente arrivarono), con l'unica condizione di non lasciarlo suonare ad alcuno. Secondo altri, lo strumento , se suonato dopo molti decenni di ''sonno'' potrebbe rompersi irrimediabilmente. E' vero tuttociò ? Ma non suonare mai il Messia in pubblico, non è un pò come celare la Gioconda con un drappo nero per nasconderla alla vista di tutti? Voi che ne pensate? fix62
e risulta che la famiglia Hill lo donò al Museo di Oxford nel 1939, per salvarlo
da possibili bombe tedesche su Londra (che poi realmente arrivarono), con l'unica condizione di non lasciarlo suonare ad alcuno. Secondo altri, lo strumento , se suonato dopo molti decenni di ''sonno'' potrebbe rompersi irrimediabilmente. E' vero tuttociò ? Ma non suonare mai il Messia in pubblico, non è un pò come celare la Gioconda con un drappo nero per nasconderla alla vista di tutti? Voi che ne pensate? fix62
"sullacorda"]scusa l'ignoranza, mai suonato perché non
suona o cosa?
Il Messia deve la sua fama per essere in un perfetto stato di conservazione.
Venne affidato dagli Hill di Londra al museo Ashmolean nel 1939 con la clausa della inamovibilità e del non essere suonato, affinché fungere da modello ben conservato del quale i futuri liutai possano imparare.
suona o cosa?
Il Messia deve la sua fama per essere in un perfetto stato di conservazione.
Venne affidato dagli Hill di Londra al museo Ashmolean nel 1939 con la clausa della inamovibilità e del non essere suonato, affinché fungere da modello ben conservato del quale i futuri liutai possano imparare.
- sullacorda
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Per chi fosse interessato ci sarà anche questa giornata di studi sul messia.
Purtroppo (secondo me) i relatori saranno troppi per il poco tempo a disposizione, ma questo è.
Partecipare costa 80 euro per i comuni mortali e occorre preiscriversi.
http://www.museodelviolino.org/evento/l ... study-day/
Purtroppo (secondo me) i relatori saranno troppi per il poco tempo a disposizione, ma questo è.
Partecipare costa 80 euro per i comuni mortali e occorre preiscriversi.
http://www.museodelviolino.org/evento/l ... study-day/
- davidesora
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La giornata di studio effettivamente è stata interessante, non dico che valesse gli 80 euro che ho dovuto pagare per parteciparvi ( ) ma la curiosità alla fine ha prevalso.piase ha scritto:E allora Davide, piaciuto il Messia, così a nudo?
Tutto quello zolfo e calcio.. mica avrà usato del gesso anche lui?
Peccato per il poco tempo a disposizione per sviluppare gli argomenti, sarebbe stato meglio dividere in due giornate dedicate una agli argomenti storici e l'altra a quelli scientifici, così da poter permettere ai relatori di approfondire e sviluppare maggiormente il dibattito dando più spazio alle domande.
Il tempo concesso alle vostre indagini poi è stato veramente esiguo, spero che nella pubblicazione che seguirà si potrà approfondire meglio.
PS tutto sto zolfo e la data 1666 del primo violino conosciuto mi fanno pensare a qualcosa di demoniaco, sarà il classico patto col diavolo?
Intanto c'è la nota questione sull'autenticità del Messia. Io lo conoscevo di fama, poi quando andai a Londra alla fine degli anni '80 andai in visita anche da Charles Beare, il quale mi invitò a recarmi all'Ashmolean Museum per vedere questo violino e tanti altri bellissimi strumenti originali.
Aspetterò la monografia e se possibile vorrei vedere le sezioni tomografiche.
Aspetterò la monografia e se possibile vorrei vedere le sezioni tomografiche.
andante con fuoco
- davidesora
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Nessuna novità eclatante, semmai uno studio più approfondito a conferma degli argomenti a sostegno dell'autenticità.claudio ha scritto:Non ho partecipato alla conferenza, volevo solo chiedere se ci sono novità documentali sul Messia, rispetto a ciò che finora era noto.
La tomografia (complimenti a Tec-Eurolab e a Francesco Piasentini per questo ottimo contributo) ha evidenziato, fra l'altro, la praticamente perfetta corrispondenza del Messia con la forma PG, e lo studio paleografico della lettera G inscritta nella cassetta piroli l'ha attribuita alla mano di Cozio (come anche la G del manico del Soil conservato al museo), che può spiegare la discrepanza tra questa lettera e la forma usata.
Probabilmente (ma questa è una mia speculazione) Stradivari non scriveva nulla nella cassetta piroli, cosa che per me non ha mai avuto molto senso, ma è stato Cozio a scrivere queste lettere per meglio identificare i violini a lui appartenuti attribuendoli a questa o quella forma in suo possesso.
A occhio non è facile distinguere tra PG e G, ma con la tomografia delle fasce al livello della forma è difficile sbagliare....
Sarebbe interessante proseguire con l'analisi delle lettere scritte sugli altri violini (come le PG del Lady Blunt) per vedere se corrispondono alla calligrafia di Cozio e se questi violini hanno fatto parte della sua collezione, ma credo sarà un po' difficile portare a termine un'operazione del genere.