Disegno e costruzione prima forma PG

Suonare e costruire i violini
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gelido
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Re: Disegno e costruzione prima forma PG

Messaggio da gelido »

piase ha scritto: lunedì 30 aprile 2018, 16:25Quanto misurano?
la dist. tra occhi sup. 5 mm. in meno del convenzionale, 1 cm. in meno dello Lady Blunt 8O, sempre dello stesso autore
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piase
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Re: Disegno e costruzione prima forma PG

Messaggio da piase »

Perdona la mia ignoranza (profonda) delle effe di AS. Ho costruito solo un violino (!) Su un suo modello. Che mi hanno prestato e quindi non ricordo cosa fosse.

Premesso questo: quanto distanti (a calibro) sono? 35-36-37-38? 34? Ambo?

Sulle fasce ho qualche esperienza in più. Dall'analisi di acluni strumenti appare come fossero alla stessa altezza dall'inferiore alle punte superiori, per scendere da lì fino all'incastro. Le quote precise non le ricordo, ma a quanto pare diversi esemplari hanno lo stesso comportamento.

Quindi: 32 inf e C, 30,5 il superiore (prendi queste quote come un'idea precisa a +-0.5 mm).

[Edit]sul fondo siamo in piano, il legno viene tolto dalla parte della tavola soltanto!

Questo per evitare di avere l'impressione di una fascia superiore più alta delle C, e (mia opinione) per motivi acustico-strutturali (lasciare spazio alla tastiera? Dare curvatura alla sesta?).
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davidesora
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Re: Disegno e costruzione prima forma PG

Messaggio da davidesora »

gelido ha scritto: lunedì 30 aprile 2018, 15:23 Queste distanze sono di un vionio di Stradivari, come suono è considerato il miglior violino di questo autore.
Notate la distanza degli occhi superiori!!! Strabiliante.

Immagine

Immagine
Vabbè, visto che Gelido si diverte a "dire e non dire" per mentenere aloni di mistero, cerco di fare un po' di chiarezza, tanto per creare un po' di confusione e incertezza in più. :D
Quelle della foto sono le effe del Soil 1714, suonato da Perlman e considerato da alcuni uno dei migliori Strad, la misura tra gli occhi superiori con il calibro è 38.6 mm e tra quelli inferiori 112.2 mm, fatto sulla forma G.
Poi ce ne sono altri come il Toscano 1690, rispettivamente 37.9 mm e 106.2 mm, il Cremonese 1715, 43.1 mm e 112.7 mm, il Gibson 1713 (Joshua Bell) 37.8 mm e 110.5 mm, il Tiziano 1715, 40 mm e 108 mm, il Provigny 1716, 40.6 e 110 mm, il Mediceo 1716, 42.3 e 113.3 mm, il Lady Blunt 1721, 44.1 e 111 mm, il Sarasate 1724, 44.9 e 111 mm, e l'Habeneck 1734, 46.5 e 110.4 mm che è il più largo tra gli occhi superiori che io abbia mai visto tra gli Strad. Il più stretto che ho mai visto è il Tullaye 1670 con 32.9 e 102.6 mm, decisamente amatizzato.
Diamo i numeri? Direi di si, ma trovare una correlazione o una tendenza è piuttosto difficile, però il Soil a 38.6 non lo definirei strabiliante....l'intervallo tra 32.9 del Tullaye e i 46.5 dell'Habenek è decisamente ampio, personalmente non consiglierei di scendere sotto ai 40 mm ma è solo una mia idea.
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Re: Disegno e costruzione prima forma PG

Messaggio da lorenzo fossati »

Secondo voi il fatto che non avesse standardizzato la distanza tra gli occhi mantenendola costante a cosa è dovuto? e le catene originali erano sempre posizionate in relazione all'ipotetica posizione del piedino del ponticello originale? ed il ponticello originale come veniva dimensionato data la variabilità della distanza tra gli occhi? a me è stato insegnato che la dimensione corretta del ponticello è quella della distanza tra gli occhielli, o leggermente inferiore, ma mai superiore (credo anche per evitare pressioni che potrebbero creare crepe in corrispondenza dell'occhio)
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Re: Disegno e costruzione prima forma PG

Messaggio da davidesora »

lorenzo fossati ha scritto: martedì 1 maggio 2018, 0:58 Secondo voi il fatto che non avesse standardizzato la distanza tra gli occhi mantenendola costante a cosa è dovuto? e le catene originali erano sempre posizionate in relazione all'ipotetica posizione del piedino del ponticello originale? ed il ponticello originale come veniva dimensionato data la variabilità della distanza tra gli occhi? a me è stato insegnato che la dimensione corretta del ponticello è quella della distanza tra gli occhielli, o leggermente inferiore, ma mai superiore (credo anche per evitare pressioni che potrebbero creare crepe in corrispondenza dell'occhio)
Per dare risposte a queste domande servirebbe la sfera di cristallo, in quanto catene e ponticelli originali montati sugli strumenti non esistono.
Sarebbero solo congetture e ognuno potrebbe fare le proprie senza possibilità di smentita.
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gelido
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Re: Disegno e costruzione prima forma PG

Messaggio da gelido »

Sta di fatto che la distanza degli occhi superiori, nel limite del possibile, è ininfluente nel violino.
Importante la larghezza dei piedini del ponticello.
Quindi:
gli occhi superiori si restringono:
diminuisco l’altezza della catena (minore spazio=minore altezza)
gli occhi superiori aumentano:
aumento l’altezza della catena.
Se i piedi sono più larghi normalmente a dispetto degli occhi superiori troppo stretti, meglio!(non è un violoncello!)
L’anima va messa sempre nello stesso modo (lambisce, in un certo senso il piede esterno del ponte).
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Re: Disegno e costruzione prima forma PG

Messaggio da piase »

Bella discussione. Gli esperti di disegno hanno un'idea open source per creare dei disegni condivisi (2D per il momento)?.
Io uso Rhino, che è commerciale, ma posso tranquillamente salvare in dxf, dwg...

Ho intravisto qualcosa in geogebra, ma mi pare poco pratico per dei disegni da lavorare.
FreeCad lo usa qualcuno?
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claudio
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Re: Disegno e costruzione prima forma PG

Messaggio da claudio »

Francesco parli di condividere un disegno, ma di cosa si tratta? un dwg per me andrebbe bene.

@Gelido/Piergiuseppe: allega le immagini direttamente nel forum, in questo modo sono sempre fruibili e non "spariscono" come accade nei server esterni.

Riguardo l'influenza della distanza tra gli occhi superiori delle effe, quindi parliamo di distanza complessiva tra le effe, ossia della porzione della tavola compresa all'interno delle effe medesime: non può non essere ininfluente sul suono, cambiando la superficie, cambia anche il suono.

Ma allora Stradivari e tutte le sue misure "strane"? c'è da dire che sui violini stradivariani, non solo la posizione delle effe può risultare enigmatica, ma anche la distribuzione degli spessori, c'è un gran numero di violini pubblicati di cui è difficile capire la logica, ma questo non vuol dire che siano fatti a caso. E' anche vero che la mano esperta di un maestro possa lavorare "a caso", nel senso che possa disporre effe e bombature in modo non meditato e che comunque lo strumento suoni grazie all'esperienza acquisita, ma dubito fortemente che il piazzamento delle effe sia stato effettuato non tenendo conto del suono da ottenere.

Nella mia esperienza ho notato che avvicinando le effe si ha un effetto di schiarimento del suono, l'opposto lo si ottiene aumentando la distanza. Come si fa a verificarlo? innanzitutto l'orecchio è sempre nostro amico, quindi basta costruire un numero di violini sullo stesso modello e variare la posizione delle effe. Vedrai che la differenza sulla produzione degli armonici e anche sul timbro è ben percepibile. Però sarebbe sbagliato posizionare le effe vicine (con distanza tra gli occhi superiori minore di 40mm), pensando di schiarire uno strumento che comunque per bombature, altezza delle fasce e spessori è stato concepito "scuro", mentre il risultato effettivo è quello di avere ottenuto acuti più penetranti e definiti, a fronte di bassi comunque corposi e scuri (grazie a bombature, spessori, ecc ecc.).

Tutti questi parametri, che nei fatti sono di numero infinito, un maestro che abbia costruito un centinaio di buoni strumenti li dovrebbe governare bene. Altrimenti si prenda la forma PG, si traccino le effe dall'esterno come fa la stragrande maggioranza dei liutai, si copino sgusce e bombature, ma poi non ci si lamenti se i violini cinesi talvolta suonino meglio di quelli d'autore, perché i cinesi (ma non solo loro), sono in genere insuperabili nel produrre copie fedeli che suonano in modo mediocre.
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Re: Disegno e costruzione prima forma PG

Messaggio da piase »

Visto che il post riguarda la forma PG, sarebbe interessante partire da quella. In dxf o dwg secondo me va benissimo, li considero universali ormai.
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Re: Disegno e costruzione prima forma PG

Messaggio da claudio »

Io ne ho disegnate diverse versioni tutte in dwg, ma non capisco ancora il senso che vuoi dare al confronto.

PS
Ho letto meglio gli altri messaggi e ho visto che della forma stradivariana non ne hai ancora molta esperienza, per questo ti consiglio di procurarti le forme originali pubblicate a cura di Fausto Cacciatori, io le ho prese da Cremonatools.
Ultima modifica di claudio il mercoledì 2 maggio 2018, 12:49, modificato 1 volta in totale.
Motivazione: Aggiornamento post.
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Re: Disegno e costruzione prima forma PG

Messaggio da davidesora »

claudio ha scritto: mercoledì 2 maggio 2018, 10:54 per questo ti consiglio di procurarti le forme originali pubblicate a cura di Fausto Cacciatori, io le ho prese da Cremonatools.
Ho avuto modo di vedere questa cartella con tutte le forme (finalmente Fausto si è deciso a farla....) e le misure sono accurate.
Unica nota, che ormai potrei definire folkloristica, la misura della lunghezza della forma G è riportata con lo stesso errore di stampa del Sacconi, ossia di 354 mm invece che 350,4 mm, anche se poi nel foglio delle misure generali è riportata correttamente, per fortuna.
Che sia una citazione a Sacconiana memoria?
Mah..... :roll:
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Re: Disegno e costruzione prima forma PG

Messaggio da claudio »

Diciamo che a suo modo è un omaggio alla memoria (meno male che da qualche parte la misura giusta esiste).
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piase
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Re: Disegno e costruzione prima forma PG

Messaggio da piase »

Ho recuperato ieri le cartelle delle forme. Belle foto!
Appunto. Qualcuno sa dirmi se sono delle foto?

Ad occhio mi sembrano molto simili a quelle del libro sui reperti stradivariani.
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Re: Disegno e costruzione prima forma PG

Messaggio da Arca »

Piccolo OT, non c'era già un file vettoriale della PG sul forum? Se non sbaglio lo aveva postato Gelido
Alessandro Mattei
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Re: Disegno e costruzione prima forma PG

Messaggio da claudio »

piase ha scritto: venerdì 4 maggio 2018, 13:57 Ho recuperato ieri le cartelle delle forme. Belle foto!
Appunto. Qualcuno sa dirmi se sono delle foto?

Ad occhio mi sembrano molto simili a quelle del libro sui reperti stradivariani.
Se intendi la cartella pubblicata da Cacciatori sono sicuramente fotografie, nel senso che sono riproduzioni tipografiche (o stampate digitalmente), di fotografie.
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