Capotasto inferiore tagliato "lasco"
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Capotasto inferiore tagliato "lasco"
Su uno dei gruppi di liuteria che seguo su facebook ieri hanno postato una foto di un violino con le classiche crepe che si erano formate dal capotasto inferiore, menzionando il fatto che è bene (se non essenziale) al momento dell'installazione lasciare un piccolo spazio lateralmente, a destra ed a sinistra per evitare che il legno, muovendosi con i cambi di umidità, si comprima e faciliti la formazione di crepe. Che ne pensate? Io non ho mai lasciato spazio laterale, pur dimensionando il capotasto "giusto", che si inserisca agevolmente senza forzature, ma se tenerlo leggermente lasco porta benefici a livello strutturale nel tempo, potrei pensare di adottare questa soluzione un po' anti estetica
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Re: Capotasto inferiore tagliato "lasco"
So che qualcuno adotta questo metodo, o almeno, non fa il capotasto "forzato" per ovviare a questo inconveniente, è normale che la dilatazione orizzontale del piano è minore di quella del capotasto che è messo longitudinale, però tra colla e vernice che riempie i vuoti non so quanto possa essere utile.
Personalmente non faccio il capotasto passante, forse non è utile neanche questo (anche se lo spero) ma di certo risulta utile in caso di apertura della tavola.
Personalmente non faccio il capotasto passante, forse non è utile neanche questo (anche se lo spero) ma di certo risulta utile in caso di apertura della tavola.
Alessandro Mattei
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Re: Capotasto inferiore tagliato "lasco"
Io sono per il capotasto inferiore lasco e non passante e adattato con il gesso.
Farlo forzato lo considero un errore (fatale se si crepa la tavola....).
Farlo forzato lo considero un errore (fatale se si crepa la tavola....).
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Re: Capotasto inferiore tagliato "lasco"
Io più che ci penso e più che mi convinco che basti tenerlo non forzato, "giusto". Certo farlo non passante (credo vi riferiate a lasciare una porzione di abete tra zocchetto e capotasto) può aiutare molto, ma secondo me il vero inconveniente è quell'angolo vivo fatto sull'abete, stondare l'angolo o ridurlo (lasciando uno "smusso a 45) o fare un trapezoide potrebbe ridurre la fragilità in quel punto?
per il discorso di colla e vernice che riempiono le fessure, mi dicevano che loro installano dopo la verniciatura, credo inserendo dei piccoli spessori per centrarlo (lasceranno mezzo mm per lato) facilmente rimovibili dopo l'applicazione della colla
per il discorso di colla e vernice che riempiono le fessure, mi dicevano che loro installano dopo la verniciatura, credo inserendo dei piccoli spessori per centrarlo (lasceranno mezzo mm per lato) facilmente rimovibili dopo l'applicazione della colla
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Re: Capotasto inferiore tagliato "lasco"
Si io lo faccio così
Non passante dalla tavola, però credo che già lasciare un po' di lasco non dia problemi
Non passante dalla tavola, però credo che già lasciare un po' di lasco non dia problemi
Alessandro Mattei
Re: Capotasto inferiore tagliato "lasco"
Concordo sul lasciare del "lasco" ai lati del capotasto.
Le variazioni dimensionali della tavola sono macroscopiche.
Verniciando si sigilla da solo. In caso puoi sempre mettere del riempitivo in superficie (gomma lacca più licopodio, oppure deft semi-gloss).
Consiglio anche uno zocchetto con curvatura agli estremi molto dolce e NON squadrato: in caso di urto o di clima secco uno zocchetto squadrato può favorire l'insorgere di crepe.
Le variazioni dimensionali della tavola sono macroscopiche.
Verniciando si sigilla da solo. In caso puoi sempre mettere del riempitivo in superficie (gomma lacca più licopodio, oppure deft semi-gloss).
Consiglio anche uno zocchetto con curvatura agli estremi molto dolce e NON squadrato: in caso di urto o di clima secco uno zocchetto squadrato può favorire l'insorgere di crepe.
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Re: Capotasto inferiore tagliato "lasco"
Per me il capotasto si può considerare "giusto" quando viene adattato con il 50 % di umidità ambientale e si fa in modo che il legno gonfiandosi con la colla vada a far chiudere le fessure laterali ma senza arrivare ad essere forzato (incastrato). La superficie verticale di appoggio alla tavola (legno di testa) va invece lasciata verticale o leggermente sottosquadro e adattata perfettamente per scaricare bene la pressione e rotazione causata dalla tensione delle corde.lorenzo fossati ha scritto: ↑martedì 26 dicembre 2017, 18:47 Io più che ci penso e più che mi convinco che basti tenerlo non forzato, "giusto". Certo farlo non passante (credo vi riferiate a lasciare una porzione di abete tra zocchetto e capotasto) può aiutare molto, ma secondo me il vero inconveniente è quell'angolo vivo fatto sull'abete, stondare l'angolo o ridurlo (lasciando uno "smusso a 45) o fare un trapezoide potrebbe ridurre la fragilità in quel punto?
per il discorso di colla e vernice che riempiono le fessure, mi dicevano che loro installano dopo la verniciatura, credo inserendo dei piccoli spessori per centrarlo (lasceranno mezzo mm per lato) facilmente rimovibili dopo l'applicazione della colla
Comunque qualsiasi capotasto che funziona bene, non si scolla e non causa crepe nella tavola va sempre bene e si possono provare tutte le alternative che ci possono sembrare logiche, la cura di questi dettagli parla anche dello stile del costruttore.
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Re: Capotasto inferiore tagliato "lasco"
al momento la soluzione che mi convince di più è il capotasto "stondato" sicuramente più noioso da preparare (soprattutto il taglio dell'abete) ma senza spigoli vivi mi dà l'idea che sia molto meno soggetto a creparsi. E di consolidare la porzione di testa dell'abete con colla animale abbastanza diluita prima di incollare il capotasto che ne pensate? Efficace oppure inutile?
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Re: Capotasto inferiore tagliato "lasco"
Non capisco bene, dove vuoi stondarlo il capotastolorenzo fossati ha scritto: ↑giovedì 28 dicembre 2017, 1:32 al momento la soluzione che mi convince di più è il capotasto "stondato" sicuramente più noioso da preparare (soprattutto il taglio dell'abete) ma senza spigoli vivi mi dà l'idea che sia molto meno soggetto a creparsi. E di consolidare la porzione di testa dell'abete con colla animale abbastanza diluita prima di incollare il capotasto che ne pensate? Efficace oppure inutile?
Impregnare con la colla (non tanto diluita) è sicuramente efficace e per niente inutile per garantire un buon incollaggio.
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Re: Capotasto inferiore tagliato "lasco"
Stondarlo nel punto di contatto con la porzione di testa dell'abete, invece di tagliare ad angolo retto seguire una curva. Mi spiego meglio, visto dall'alto sarebbero i due spigoli in alto a destra e sinistra
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Re: Capotasto inferiore tagliato "lasco"
Ah, ora ci siamo. Beh, non sarebbe un'idea sbagliata soprattutto nel caso del capotasto passante fino al tassello. Saprebbe un po' di fresatura ma sarebbe impeccabile dal punto di vista strutturale. Facendo il capotasto a metà non so quanto ne possa valere la pena visto il lavoro più complesso se non si usa una fresa.lorenzo fossati ha scritto: ↑giovedì 28 dicembre 2017, 23:10 Stondarlo nel punto di contatto con la porzione di testa dell'abete, invece di tagliare ad angolo retto seguire una curva. Mi spiego meglio, visto dall'alto sarebbero i due spigoli in alto a destra e sinistra
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Re: Capotasto inferiore tagliato "lasco"
Il capotasto a metà per ora non è nelle mie intenzioni, ed usare una fresa sull'abete mi intimorisce non poco, pensavo di adattarlo con una sgorbia a curvatura 8, un piccolo arco che si raccorda nella linea di taglio consueta. Se trovo la voglia faccio qualche prova
Re: Capotasto inferiore tagliato "lasco"
Dopo il primo violino ho sempre adottato la soluzione del capotasto inferiore non passante il bordo, è stilisticamente gradevole e presenta meno rischi dal punto di vista delle crepe che si formano agli angoli, che in effetti sono da considerare veri e propri inviti a rottura.
Però leggendo questa discussione e sulla scorta della mia recente esperienza di costruzione di un violino barocco, ho riflettutto su quante delle soluzioni adottate sul violino moderno e sulle quali ormai abbiamo fatto l'occhio, siano in realtà sgraziate e talvolta dannose per il violino medesimo. Si pensi all'attacco del manico, a quella mortasa che rompe ogni armonia, allo spigolo vivo tra tastiera e piede del manico, per non parlare poi del capotasto inferiore che è inserito brutalmente rompendo la linea del filetto e se ne sta lì placidamente, con la promessa di rompere la tavola prima o poi.
Su alcuni violini più o meno antichi ho visto adottate le soluzioni più disparate, e credo che la migliore dal punto di vista di rispetto della tavola sia quella che sfrutta la funzione del filetto di tenere unite le fibre di testa. Magari si potrebbe fare comunque un capotasto non passante, ma che si appoggia al filetto seguendone la curva, oppure interrompendo il filetto, ma lo stesso seguendone le curva interna.
Non ho mai usato questa soluzione ma non è detto che possa pensarci in futuro e al tempo stesso riconsiderare anche l'altezza del capotasto medesimo che oggi, bordo compreso, si aggira attorno agli 8 mm. A me questi 8mm sono sempre sembrati eccessivi, oltretutto cambiare l'altezza del capotasto influisce sull'angolo delle corde e quindi sul suono.
Però leggendo questa discussione e sulla scorta della mia recente esperienza di costruzione di un violino barocco, ho riflettutto su quante delle soluzioni adottate sul violino moderno e sulle quali ormai abbiamo fatto l'occhio, siano in realtà sgraziate e talvolta dannose per il violino medesimo. Si pensi all'attacco del manico, a quella mortasa che rompe ogni armonia, allo spigolo vivo tra tastiera e piede del manico, per non parlare poi del capotasto inferiore che è inserito brutalmente rompendo la linea del filetto e se ne sta lì placidamente, con la promessa di rompere la tavola prima o poi.
Su alcuni violini più o meno antichi ho visto adottate le soluzioni più disparate, e credo che la migliore dal punto di vista di rispetto della tavola sia quella che sfrutta la funzione del filetto di tenere unite le fibre di testa. Magari si potrebbe fare comunque un capotasto non passante, ma che si appoggia al filetto seguendone la curva, oppure interrompendo il filetto, ma lo stesso seguendone le curva interna.
Non ho mai usato questa soluzione ma non è detto che possa pensarci in futuro e al tempo stesso riconsiderare anche l'altezza del capotasto medesimo che oggi, bordo compreso, si aggira attorno agli 8 mm. A me questi 8mm sono sempre sembrati eccessivi, oltretutto cambiare l'altezza del capotasto influisce sull'angolo delle corde e quindi sul suono.
andante con fuoco
Re: Capotasto inferiore tagliato "lasco"
Approfitto per mostrare il capotasto inferiore del mio primo violino in costruzione. Deve ancora essere sagomato.
Puo' andare? Spero si veda perchè è la prima volta che intervengo e allego foto.
Diciamo che ha anche la funzione di post di prova....
Approfitto per augurare a tutti un Buon 2018.
Permettetemi un grande ringraziamento a Claudio per avere creato questo Forum.
Ringrazio Davide immensamente. I suoi video sono espressione della sua grande professionalità . Condividere la sua tecnica e cercare , seppur lontanamente, di imitarlo è per me una grande avventura.
Alessandro
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Re: Capotasto inferiore tagliato "lasco"
Il capotasto inferiore del mio ultimo violino misurato in quel modo è alto 9,2 mm finito, è un capotasto abbastanza alto quindi dovresti avere comunque margine.