Effettivamente la forma Piase è troppo avanti
Claudio, da ingegnere ho avuto il tuo stesso dubbio in merito a possibili flessioni sulla tavola una volta in trazione. Penso sicuramente che le forme troppo bucherellate non siano, almeno in teoria, da favorire. Dico in teoria perché non ho esperienza per capire quanto poi, in pratica, si possano avere deformazioni importanti. Stradivari aveva a disposizione dei morsetti eppure ha scelto la strada dei fori piccoli
coscientemente. Aveva lo stesso dubbio? Avrà avuto problemi in merito in precedenza? E chi lo sa. Io purtroppo non sono Strad e devo ancora una volta mediare e su aspetti tecnici temo che dovrò farlo spesso, almeno all'inizio.
Non sono per principio contrario all'utilizzo di nuove "tecnologie" laddove siano volte al risultato finale e non fini a se stesse e leggendo il Sacconi mi sono fatto l'idea che il genio non risiedeva nello spessimetro del nostro Antonio ma nel saperlo usare in base al tipo di legno, ...
La cura che ho messo nel disegnare la forma, grazie soprattutto al tuo aiuto, non leva nulla a tale scelta. L'aspetto teorico della liuteria, lo studio ed il cercare di capire cosa c'è dietro alle scelte fatte, etc.. continuerò a portarlo avanti in tutti gli altri aspetti della "progettazione" di un violino (e non solo essendo io un chitarrista), dalle quinte al posizionamento delle effe e via dicendo. Credo che lo
studio della teoria sia fondamentale e rappresenti forse la vera differenza tra un neofita ed un liutaio serio.
Ma purtroppo diverso è l'aspetto tecnico: qui posso studiare quanto voglio ma già so che farò delle cavolate enormi, come è giusto che sia tra l'altro.
Spero solo di riconoscere gli sbagli, farne tesoro e, perché no, non rifarli nel secondo violino.