Il violino di Maurizio

Suonare e costruire i violini
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claudio
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Re: Il violino di Maurizio

Messaggio da claudio »

Ottima la scelta di combinare la marezzatura a farlo sembrare un fondo unico.
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Re: Il violino di Maurizio

Messaggio da mico »

Mi è venuta l'ennesima curiosità: la tavola si fa con la stessa metodologia del fondo, ovvero rilevando dalle fasce, portandosi quindi dietro tutte le micro-differenze che ci sono oppure si copia il fondo in modo che sia uguali (per quanto possibile)?
Nel primo caso andrebbe comunque fatto dopo aver attaccato le controfasce lato tavola ed aver attaccato le fasce al fondo?
Intanto vado a tagliare il fondo.
Maurizio Basile
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claudio
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Re: Il violino di Maurizio

Messaggio da claudio »

Una parte del contorno la si riserva al fondo, la parte opposta all'abete, ed è la parte rastremata che va a digradare dalla punte superiori allo zocchetto di testa. Nella piegatura delle fasce e successiva applicazione delle controfasce, si producono deformazioni tali che le due parti non sono mai uguali.
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Re: Il violino di Maurizio

Messaggio da mico »

Claudio ho visto che tu quando tagli il fondo/tavola non ti tieni esattamente sulla linea della matita ma qualche millimetro abbondante per rifinirlo solo dopo aver "finito" sia la superficie interna ed esterna ed averle incollate alle fasce.
Ma se si filetta a cassa aperta i bordi andrebbero rifiniti prima.
Io non so ancora quale metodo userò per la filettatura: pensavo di filettare a cassa aperta in modo tale che ogni errore/disastro resti relegato solo alla tavola in oggetto. Diversamente, nel caso di errore grave rovinerei tutta la cassa.
C'è qualche motivo particolare per cui ti tieni così largo sul bordo? che ne so, paure di scheggiare,.....
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claudio
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Re: Il violino di Maurizio

Messaggio da claudio »

Il contorno che si traccia con il famoso metodo rondella è tutt'altro che un riferimento stabile, durante l'incollaggio si producono lievi deviazioni che consigliano appunto di avere un margine tale da poter gestire tutte le variazioni del caso, comprese quelle del rischio di scheggiatura segando il contorno. Io ho filettato a cassa aperta solo il mio primo e secondo violino, ossia 33 anni fa, non sono esperto del metodo. Filettando e sgusciando a cassa chiusa non ho mai avuto problemi fino dal primo strumento da cui ho deciso di adottare tale metodo, con il tempo si impara a gestire anche la profondità e l'ampiezza delle sgusce, ma è un aspetto di cui si deve tenere conto anche con il metodo a cassa aperta. Infatti si pensa generalmente che una volta finiti tavola e fondo non ci sia altro da aggiungere, invece a cassa finita c'è ancora un lavoro di ottimizzazione da compiere.
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Re: Il violino di Maurizio

Messaggio da mico »

Finalmente c'è stato il taglio. Che bello vedere il legno con un contorno che assomigli, almeno vagamente, ad un violino.
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Ora avrò una pausa dovuta ad un viaggio di lavoro. Tanto dovevo comunque aspettare che arrivassero le sgorbie.
Ne approfitterò per studiare le bombature e valutare il tipo di filettatura da fare.

Ciao
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Re: Il violino di Maurizio

Messaggio da Giuseppe45 »

ottimo lavoro! Cosa hai usato per tagliarlo? Bella anche la marezzatura! Questa nella foto è bella marcata, quelle un po' deboli come si possono accentuare? volendo anche riprendere la continuità sulla mezzeria, si usa un colorante?? Grazie a coloro che sanno!
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Re: Il violino di Maurizio

Messaggio da Giuseppe45 »

claudio ha scritto: domenica 10 giugno 2018, 21:51 Il contorno che si traccia con il famoso metodo rondella è tutt'altro che un riferimento stabile, durante l'incollaggio si producono lievi deviazioni che consigliano appunto di avere un margine tale da poter gestire tutte le variazioni del caso, comprese quelle del rischio di scheggiatura segando il contorno. Io ho filettato a cassa aperta solo il mio primo e secondo violino, ossia 33 anni fa, non sono esperto del metodo. Filettando e sgusciando a cassa chiusa non ho mai avuto problemi fino dal primo strumento da cui ho deciso di adottare tale metodo, con il tempo si impara a gestire anche la profondità e l'ampiezza delle sgusce, ma è un aspetto di cui si deve tenere conto anche con il metodo a cassa aperta. Infatti si pensa generalmente che una volta finiti tavola e fondo non ci sia altro da aggiungere, invece a cassa finita c'è ancora un lavoro di ottimizzazione da compiere.
A cassa chiusa non si corre il rischio di affondare la sgorbia nello strumento, vista l'esiguità degli spessori? A cassa aperta c'è il conforto ed il controllo dello spessimetro! E senza dubbio un intervento di grande sensibilità e maestria, complimenti Claudio!
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Re: Il violino di Maurizio

Messaggio da mico »

Giuseppe, io ho usato un normale seghetto a mano (credo si chiami coping saw).
Su come enfatizzare la marezzatura lascio la parola agli altri ma intanto la butto lì: si possono usare lampade UV?
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Re: Il violino di Maurizio

Messaggio da mico »

Ho studiato un po' il discorso bombature e per il momento ho deciso di andare sul sicuro: mi sono ridisegnato le seste del Sacconi.
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A questo punto mi devo creare le dime di riferimento usando un foglio di vetro sintetico da 2mm che dovrebbe essere facilmente lavorabile (o almeno spero).
Le piccole gobbe presenti nel disegno cercherò di toglierle lavorando le dime.
Ho solo un dubbio: la sesta è perfettamente simmetrica (almeno sulla carta)? Piegando il disegno a metà e guardando contro luce direi di si, almeno ad occhio. E' corretto?
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Re: Il violino di Maurizio

Messaggio da davidesora »

mico ha scritto: lunedì 18 giugno 2018, 21:53 Ho studiato un po' il discorso bombature e per il momento ho deciso di andare sul sicuro: mi sono ridisegnato le seste del Sacconi.
7f3932a5-959b-4805-b06a-60c91cb291f1.jpg

A questo punto mi devo creare le dime di riferimento usando un foglio di vetro sintetico da 2mm che dovrebbe essere facilmente lavorabile (o almeno spero).
Le piccole gobbe presenti nel disegno cercherò di toglierle lavorando le dime.
Ho solo un dubbio: la sesta è perfettamente simmetrica (almeno sulla carta)? Piegando il disegno a metà e guardando contro luce direi di si, almeno ad occhio. E' corretto?
Sì, se ricordo bene la sesta con le misure di Sacconi risulta simmetrica.
In ogni caso io le faccio simmetriche, ma non tutti la pensano così.
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Re: Il violino di Maurizio

Messaggio da Giuseppe45 »

Vetro sintetico? Per le quinte forse è meglio usare del compensato di pioppo! meglio ancora compensato di betulla 2 mm. facilmente lavorabile!
Buon lavoro!
Impostata per bene la sesta, le quinte vengono di conseguenza! Attento ai bordi, non scendere al di sotto del segno!!!
Prima di questa operazione mi rivedo sempre i filmati di Davide che sono esaustivi!! Ciao.
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Re: Il violino di Maurizio

Messaggio da claudio »

mico ha scritto: lunedì 18 giugno 2018, 21:53 Ho studiato un po' il discorso bombature e per il momento ho deciso di andare sul sicuro: mi sono ridisegnato le seste del Sacconi.
7f3932a5-959b-4805-b06a-60c91cb291f1.jpg

A questo punto mi devo creare le dime di riferimento usando un foglio di vetro sintetico da 2mm che dovrebbe essere facilmente lavorabile (o almeno spero).
Le piccole gobbe presenti nel disegno cercherò di toglierle lavorando le dime.
Ho solo un dubbio: la sesta è perfettamente simmetrica (almeno sulla carta)? Piegando il disegno a metà e guardando contro luce direi di si, almeno ad occhio. E' corretto?
Anche a occhio il tuo disegno, sebbene le curve siano disegnate a mano con tutte le irregolarità del caso, sembrano invece evidenziare una asimmetricità. Le curve di Sacconi le ho disegnate molti anni fa ma non sono simmetriche, come si può anche facilmente riscontrare sui disegni delle curve di livello. Questa asimmetricità può non risultare evidente nel disegno, specie se poco accurato. Nella lavorazione pratica della tavola e del fondo si produce una naturale asimmetricità che il liutaio può gestire a seconda dei risultati che vuole conseguire.
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Re: Il violino di Maurizio

Messaggio da Giuseppe45 »

Maurizio attenzione la sesta del Sacconi non è affatto simmetrica,come ben dice Claudio.Ho davanti la pag.63,ebbene dal disegno si evince che il punto più alto della sesta(14,8) è a cm. 11,5dal bordo superiore, mentre alla stessa misura 11,5),partendo dal bottone,è 11,2 - la massima altezza14,8la troviamo a 13 cm.dal bottone. penso che come dice Davide c'è un errore di editoria perxhè la prima parte della sesta è sicuramente quella inferiore, infatti è riportato "bottone" erroneamente c'è scritto metà superiore. L'ultima, quella in basso è certamente la superiore (polmone superiore). Difatti il centro acustico è spostato leggermente a NORD. In copisteria ho fatto riportare le misure reali,quindi non ho fatto nessun calcolo, ho solo ritagliato e incollato le sagome su compensato e via.
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Re: Il violino di Maurizio

Messaggio da davidesora »

Giuseppe45 ha scritto: mercoledì 20 giugno 2018, 11:38 Vetro sintetico? Per le quinte forse è meglio usare del compensato di pioppo! meglio ancora compensato di betulla 2 mm. facilmente lavorabile!
Buon lavoro!
Impostata per bene la sesta, le quinte vengono di conseguenza! Attento ai bordi, non scendere al di sotto del segno!!!
Prima di questa operazione mi rivedo sempre i filmati di Davide che sono esaustivi!! Ciao.
Se il vetro sintetico (suppongo plexiglass) è trasparente non va bene, altrimenti si fa fatica a vedere la luce che passa nei punti di non contatto.
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