Modelli violini: differenze di suono

Suonare e costruire i violini
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Stradivarius
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Modelli violini: differenze di suono

Messaggio da Stradivarius »

Buonasera, chia suona un violino ma sopratutto chi li costruisce è "costretto" a rrapportarsi con il modello dello strumento. Di solito vengono prodotti violini su modello Stradivari, Guarneri, Amati. Ma quali altri modelli vengono usati in liuteria e soprattutto che differenze di suono comportano tali costruzioni?
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claudio
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Re: Modelli violini: differenze di suono

Messaggio da claudio »

Dato che i canoni del violino moderno sono stati fissati dai liutai cremonesi classici (anche se i bresciani hanno fatto la loro parte), a quelli ci riferiamo. Questo non vuol dire che il modello non si possa personalizzare, e di fatto ogni liutaio personalizza il suo modello (a meno che non si tratti di un copista). Le ragioni del suono dipendono anche dal modello, in genere ci si basa su strumenti già costruiti e sul loro suono. Se prendiamo le linee generali del suono per cui agli Stradivari si associa un suono "analitico", ai Guarneri un suono scuro e virile, agli Amati un suono dolce, questo dipende certamente dal modello, ma soprattutto dall'architettura dello strumento costituita dal tipo di bombature, spessori, foratura delle effe, ecc. ecc. Cioè a dire che preso un determinato modello da esso si possono ottenere qualità di suono molto diverse, un modello di per può voler dire tutto o nulla, alla fine è sempre il liutaio che fa la differenza.
andante con fuoco
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Stradivarius
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Re: Modelli violini: differenze di suono

Messaggio da Stradivarius »

Quindi un modello Stradivari o Guarneri avrà sempre il tocco del liutaio moderno che lo costruisce? E come (non voglio che venga svelato nessun segreto!). Magari usando legni stagionati per più anni ?
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claudio
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Re: Modelli violini: differenze di suono

Messaggio da claudio »

No, i legni più o meno stagionati possono fare la differenza tra un suono più o meno maturo (ma la cosa importante è suonare gli strumenti, non basta solo invecchiare i legni!). Il violino è uno strumento fatto a mano per cui ogni liutaio partendo da un progetto iniziale (anche questo espressione della sua personalità), modellerà bombature, sgusce, spessori che daranno un suono piuttosto che un altro. Cosa importante è tenere presente che pur cercando di combinare i vari aspetti dell'architettura dello strumento nel modo che si ritengono migliori, rimane sempre un cospicuo margine di imponderabilità, cioè a dire che le sorprese sul suono non finiscono mai.

Tuttavia un liutaio con buon esperienza di lavoro e di suono soddisfacenti, vede abbastanza ridotto questo margine di sorpresa, proprio perché si presume abbia imparato a gestire al meglio tutti i parametri che governano il suono. Nella mia esperienza, avendo costruito un buon numero di strumenti sulla forma del Guarneri Alard, ho ottenuto sempre buoni risultati grazie anche al modello che ha un'apertura delle CC piuttosto ampie e che permettono uno "sfogo" del suono maggiore rispetto ai modelli con la medesima apertura più ridotta, ma nell'ambito di questo modello pur ottenendo le medesime caratteristiche di suono uno strumento può essere più o meno pronto di un altro, ma con una prima corda bellissima, oppure con una terza corda maggiormente risonante, o magari con una seconda corda più dolce del solito, o di una quarta corda più o meno scura, questo solo per fare qualche esempio. Queste differenze di suono, a parità di modello, sono ascrivibili anche all'intenzione del liutaio che "cuce" lo strumento sulle esigenze del musicista, ma anche anche ad un margine di imponderabilità.

Questo vuol dire che un buon modello che ha dato buoni risultati garantisce comunque un alto standard di qualità del suono, poi bisogna vedere caso per caso, questa è la differenza per cui uno strumento d'autore costruito a mano è, o dovrebbe essere, sempre superiore ad uno strumento di fabbrica.
andante con fuoco
svanni
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Re: Modelli violini: differenze di suono

Messaggio da svanni »

A posteriori fino a che punto è possibile intervenire sul suono di uno strumento con modifiche "non invasive"? Questa imponderabilità può essere mitigata da interventi successivi o le caratteristiche dello strumento sono intrinseche alla sua costruzione e non modificabili?
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Stradivarius
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Re: Modelli violini: differenze di suono

Messaggio da Stradivarius »

Mah, credo che dopo non si possa più intervenire se non con riposizionamento di anima e magari cambiando il ponticello
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