Strumento appena finito

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Porthos
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Messaggio da Porthos »

Non so se ci sono incatenature filologiche, ma io la incatenerei ad X come le chitarre folk. Incrocio sotto il ponte, angoli acuti verso cordiera e tastiera, catene fino a 3-4 cm dalle fasce.
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Doctor_Gino
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Messaggio da Doctor_Gino »

per curiosità che corde usi?
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edomarch
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Messaggio da edomarch »

@ Neuma
Allora quando sarà possibile sentirla suonare? (anche in un file mp3 online) :)
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claudio
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Messaggio da claudio »

Porthos ha scritto:Non so se ci sono incatenature filologiche, ma io la incatenerei ad X come le chitarre folk. Incrocio sotto il ponte, angoli acuti verso cordiera e tastiera, catene fino a 3-4 cm dalle fasce.
la famosa viella country? :lol:
andante con fuoco
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neuma
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Messaggio da neuma »

@Doctor Gino:
come avevo già detto ad Aldeo ad inizio topic, budello nudo (data l'epoca, non c'è alternativa). Devo ancora stabilire i calibri ottimali: per ragioni di praticità ho montato per i primi esperimenti di set-up una muta di Pirastro Chorda, ma non è ciò che cerco, troppo sottili e 'violinose'. Appena il tutto si sarà assestato e finiti i tira e molla (per cui il cantino ha già ceduto), credo che monterò una muta di Aquila semirettificate.

@Edomarch:
prima di tutto il set-up, che sarà lungo e noioso prima che l'esito mi trovi d'accordo. Manco di una dima adeguata per la linea del ponte, non intendendo usare quello piatto per l'esecuzione accordale: non ho ancora trovato un settaggio soddisfacente che mi consenta di prendere una corda alla volta, e nel contempo faccia sì che con la prima e quarta corda io 'suoni' anche il bordo della tavola (uno dei limiti della viella, poi superato col violino, è che i fianchi dello strumento sono poco rientranti e possono dare problemi di conduzione dell'arco).
Spero che nei prossimi mesi qualche anima pia venga e registri parte di un concerto... io non sono ben attrezzata sul piano microfonico, quindi non tento nemmeno di registrarmi... se lo faccio coi miei microfonini potrebbe sembrare di tutto, da un flauto di Pan ad una tromba. Altro che viella... :lol:
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gewa89
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Messaggio da gewa89 »

neuma ha scritto:
No, è una "bella (speriamo!) senz'anima"! :lol:
Direi perfetto...:lol:
Essendo a fondo e tavola piatti (alcune vielle lo sono, altre hanno una seppur leggera bombatura) non necessita di anima, bensì di una catenatura simile a quella della chitarra per sopperire
Quindi l'anima e' stata messa quando sono state introdotte le bombature? La catena non ha soprattutto funzione di "rinforzo"? Mi sono persa Neuma :oops: complice un' ignoranza abissale!
Il fatto che manchi l'anima puo' essere causa del suono piu' lieve dello strumento rispetto agli strumenti ad arco nipoti?

Grazie :)
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edomarch
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Messaggio da edomarch »

@Neuma: allora non ci resta che venirti a sentire in concerto!!! tienici informati :wink:

@Claudio: devo dire che quando ho letto il libro non avevo colto il risvolto "tragico" di certi passaggi, andrò a rivederlo...
Un altro testo (decisamente più tecnico) dal quale ho attinto informazioni è "La Liuteria Classica e il Liutaio Moderno" di Luigi Lanaro (1972). Questo è una buona base?
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neuma
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Messaggio da neuma »

gewa89 ha scritto:Quindi l'anima e' stata messa quando sono state introdotte le bombature? La catena non ha soprattutto funzione di "rinforzo"?
La catena ha appunto funzione di rinforzo, mentre l'anima, che pure aiuto la controspinta in area ponticello, ha principalmente la funzione di trasmissione del suono e della vibrazione fra tavola e fondo.
Mi risulta che esperimenti di anima fossero anche stati tentati su alcuni modelli di chitarra (non ne so molto, ma posso documentarmi presso un amico che fa chitarre), mentre di frequente le viole da gamba, che pure hanno almeno la tavola bombata (il fondo è spesso piatto, ma non sempre) mancano dell'anima...
L'anima ha cominciato ad essere adottata verso la fine del '400, in alcuni archi, ma esistono strumenti che testimoniano come con alcuni escamotages tecnici già si cercasse in sistema per trasmettere la fibrazione fra tavola e fondo: vedi l'antica crotta gallese, che ha un piede del ponte che entra all'interno dello strumento attraverso un foro di risonanza, poggiando sul fondo, ed assolve così alla duplice funzione di ponticello ed anima
Il fatto che manchi l'anima puo' essere causa del suono piu' lieve dello strumento rispetto agli strumenti ad arco nipoti?
Uno dei motivi è senz'altro questo, unitamente ad altri fattori (vedi per esempio legni diversi e diversamente tagliati nella fibra, spessori notevolmente maggiori di quelli attuali, tensioni molto più basse, filatura delle corde diversa (si pensa che la corda di bordone che alcune vielle presentano, come poi le lire da braccio, esternamente alla tastiera e da suonare non tastate, la cui accordatura era stata riportata nei trattati di Jerome de Moravia, fossero in realtà inaccordabili secondo l'idea attuale di accordatura, perchè con la filatura di allora del budello una corda al di sotto dell'attuale FA2 producesse una tale deformazione se messa in movimento, che il suono che ne derivava sarebbe stato estremamente instabile sul piano dell'altezza sonora. Già nel Cinquecento la filatura del budello cambia e permette di scendere di molto: gli strumenti della famiglia bassa degli archi si svilupperanno tecnicamente proprio da quest'epoca in poi).
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Porthos
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Messaggio da Porthos »

Sarò forse in odore di eresia liutaria, ma non credo che la funzione principale dell'anima sia quella di mettere in vibrazione il fondo.

Beninteso, l'anima ha comunque una funzione di sostegno ed il fondo comunque vibra, ma non credo che ciò aumenti drasticamente la potenza del suono. Sarebbero comunque (le spalliere sono invenzione recente) vibrazioni rapidamente smorzate.

Credo che la funzione dell'anima (ma solo unitamente ad una catena longitudinale come nel violino) sia quella di fare vibrare di più e meglio la tavola, realizzando due canali separati per la trasmissione delle vibrazioni, uno per le frequenze alte e uno per le frequenze basse, armonici compresi.

Era quello che avevo in mente proponendo l'incatenatura country a simmetria centrale.

Sarebbe interessante sapere se la presenza dell'anima è correlata alla presenza della catena che gli anglofoni chiamano 'bassbar' o catena dei bassi.

Per Neuma: costruisciti un ponticello provvisorio, regolabile con quattro sellette a vite - una per corda, così non impazzisci con le prove.
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Messaggio da aldeo »

Porthos, non so che spalliere usi tu, ma quella che uso io non smorza assolutamente il suono!! è ancorata ai bordi della tavola!
dice che l'età porta saggezza; la mia deve averla dimenticata da qualche parte!
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Porthos
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Messaggio da Porthos »

Le solite, aldeo, ma le spalliere (tutte) sono roba recente, nulla a che vedere con gli strumenti di cui parliamo.
aldeo
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Messaggio da aldeo »

non sono molto sveglio, ma sin qui ci arrivavo!! :lol: :lol: :lol: :lol:
e poi.... vuoi che non ricordi quando non c'erano??? :lol: :lol: :lol:
dice che l'età porta saggezza; la mia deve averla dimenticata da qualche parte!
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Porthos
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Messaggio da Porthos »

AAARGH! :(
Continuiamo così, facciamoci del male. Male che vada, arrivo anche io a 801 messaggi....

Volevo dire che, a parte le ultime decine d'anni in cui si usano le spalliere, e non tutti le usano, e se le usano è per tenere il violino e non per rispetto verso la vibrazione del fondo, occhei?, la vibrazione del fondo viene rapidamente smorzata dal contatto con la spalla.
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Messaggio da violinobenny »

bellissima complimenti!!
violinobenny
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Messaggio da gewa89 »

neuma ha scritto: Già nel Cinquecento la filatura del budello cambia e permette di scendere di molto: gli strumenti della famiglia bassa degli archi si svilupperanno tecnicamente proprio da quest'epoca in poi).

Grazie Neuma, sei sempre fantastica nelle tue spiegazioni!!
Dallo stralcio che ho riportato sopra a ricordo del tuo lungo post, si puo' dedurre che siano state le corde a decidere la nascita del contrabbasso? Le viole da gamba sono gia' da considerare post evoluzione della filettatura del budello?


Grazie!
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