Grazie Porthos!Porthos ha scritto:Concordo.
Il lavoro è ragionato ed accurato e l'estetica dello strumento sta tornando molto vicina a quella originale.
Quanto al particolare della tastiera nei pressi del 17° tasto si potrebbe ricorrere ad un piccolo artificio che lascerebbe libera quasi per intero la decorazione della bocca. Consiste nel lasciare il 17° tasto solo per i due cori più acuti, cosa che si fa comunemente per tastiere da 21 o 24 tasti.
Provo ad indicare in foto una possibile linea di taglio:
.......................
Questa sarebbe una delle ipotetiche soluzioni "di mezzo" che io avevo escluso a priori!
Apprezzo altamente il tuo contributo, ma non lo so se sia molto filologico "in assoluto" fare una mozzatura al 17° tasto: primo perchè non ne ho mai viste prima (forse sarebbe la prima volta), secondo perchè non sarebbe rispondente alla tastiera originaria ed io non mi sento di stravolgerla fino a questo punto.
Preferisco sincermente sacrificare 2 decorazioni in madreperla (comunque quelle che rimangono secondo me danno ugualmente adeguato lustro estetico!) senza andare ad incorrere in un qualcosa che rischia di apparire palesemente come una forzatura.
Ci siamo incrociati le pagine, tu hai mandato la tua mentre io ancora scrivevo!Porthos ha scritto:..............In alternativa, arretrare tutta la tastiera di alcuni millimetri non comporta, a mio avviso, alcuna conseguenza sul suono, ma solo un problema (credo di facile soluzione) di raccordo tra capotasto e paletta.
Rispondendo a questa tua considerazione, ho spiegato che il problema principale non è l'arretramento al capotasto, ma il conseguente spostamento del ponticello, che non verrebbe a trovarsi su una linea di trasmissione ideale delle vibrazioni alla tavola armonica.
Credimi, oggi l'ho provate tutte e sono arrivato a questa sola soluzione possibile.
Ti posso dire anche un'altra cosa!:
Quella tastiera abbastanza malridotta che ho trovato sullo strumento è originale, non rifatta!
Sono intimamente convinto che il costruttore di questo mandolino abbia privilegiato proprio l'estetica (evidentemente in quel tempo essa era molto importante) cercando di liberare interamente la rosetta, a scapito di un'esigenza di sostanza molto più importante, cioè la struttura funzionale ed ingegneristica dello strumento.
Per cui si è trovato a produrre una tastiera proprio con il 17° tasto al limite della corona, non con il diapason ideale......ma io non voglio fare lo stesso errore!
Ciao.
Lino