Sitar, uno strumento OT...

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valternahar
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Sitar, uno strumento OT...

Messaggio da valternahar »

OT sta per Orientale Tarocco, visto che è stato costruito lontano dall'India e con un metodo diverso da quello classico indiano. :D


https://www.claudiorampini.com/cpg/thumb ... =1&sort=na
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Atomino
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Messaggio da Atomino »

Incredibile. Non mi stupisce che il tuo primo violino sia così accurato nelle fasi di realizzazione. Dove hai trovato i dati tecnici e le metodiche di costruzione? La finitura è a gommalacca o che altro?
Complimenti, belllissimo lavoro.

Albert
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neuma
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Messaggio da neuma »

Bellissimo!!!!! 8O 8O

Domani me lo guarderò con la massima attenzione, ma volevo farti un paio di domande, intanto: mi pare di capire che il blocco da cui hai ricavato la cassa armonica sia stato ottenuto dalla sovrapposizione di più tavole... dico bene? Hai incollato parti già sgrossate a C, perfezionando poi la sagoma, oppure hai scavato tutto da un parallelepipedo? Come mai hai scelto di incollare le parti della cassa secondo un asse perpendicolare alla tavola? E' meglio così che parallelamente, o non c'è una differenza sostanziale?
Io sono alla ricerca di faggio ben stagionato per una ribeca bassa da cominciare dopo la viola da gamba su cui sto lavorando, ma non lo trovo dello spessore che servirebbe a me, e quindi avevo pensato di ottenerlo con lo stesso procedimento da più tavole...
Ancora una cosa: come mai la scelta del tiglio? Che tipo di sonorità produce?
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valternahar
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Messaggio da valternahar »

Grazie per gl apprezzamenti!
Il progetto è partito con un tentativo di doghe su una struttura tipo scafo da barca, ma le curvature sono troppo accentuate per una realizzazione del genere e il tutto è fallito. Allora ho optato per questa soluzione. Il progetto e i disegni li ho realizzati esaminando veri sitar indiani (non è un errore volevo proprio scrivere veri, non vari :lol: ) e standardizzando le misure, in quanto avendo la cassa costituita da una zucca, sono uno diverso dall'altro.
La verniciatura è solo gommalacca e neanche tanto curata, perché avevo fretta di montarlo e sentire come suonava!
Sì, Neuma, ho incollato le varie sezioni già ritagliate in spessori che contenessero la forma finale riducendo al minimo il materiale da scavare. Non so se cambia qualcosa con sezioni orizzontali... è tutto un esperimento.
La scelta del tiglio? Perché è morbido e omogeneo e si lavora bene. E malgrado tutto questo quando ho finito lo scavo avevo le mani gonfie e con varie vesciche. Il faggio è un legno molto bello ma anche molto più duro del tiglio, scavarlo sarà un bel lavoro. Rivolta mi ha fatto vedere che certe tavole di mogano hanno una densità minore del normale e si prestano a lavori di questo genere, non potrebbe andare bene al posto del faggio? Ma ho visto che tu non ti fermi certo davanti ad un lavoro difficile, anzi! :D
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Messaggio da edomarch »

Caro Valter è un vero spettacolo la sequenza di immagini che hai postato della costruzione del sitar!

Complimenti :pray:

come hai realizzato le barrette? Sono in ottone? e come le hai fissate? Sono solo in appoggio sul legno e legate con del filo(?) oppure per ogni barretta c'è dietro un incavo?
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claudio
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Messaggio da claudio »

@Walter: Bella documentazione e bellissimo strumento, mi sarei aspettato di vedere una zucca ma sono rimasto felicemente sorpreso di vedere che si trattava di tiglio formato a mo' di zucca. :lol:
Secondo me la scelta è stata felice e anche la sonorità dovrebbe non dovrebbe aver troppo sofferto per il cambiamento rispetto alla tradizione.

@Neuma: la scelta del faggio va benissimo nel caso della ribeca, anche se la scelta di un buon acero non marezzato potrebbe anche andare meglio e ha un costo molto più accessibile di quello marezzato. Il faggio che si trova comunemente ha un colore un pò strano dovuto alla stagionatura nei forni. Mi pare che avevamo già parlato in passato di questo aspetto, ma continuo ad ignorare o non ricordo quali fossero le essenze più usate nel passato.
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Porthos
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Messaggio da Porthos »

Neuma, concordo con la dogatura (si può dire?) longitudinale, perchè così ogni doga giace nel senso della trazione delle corde (saranno anche a bassa trazione, nel sitar, ma sono tante).

Per la ribeca bassa, puoi usare questo metodo: si parte da una tavola spessa 2-3 cm da cui si ricavano, con sega da traforo a 45°, profili concentrici. Si incollano l'uno sull'altro (c'è un'area di sovrapposizione) e si ottiene una cassa a scaloni, da rifinire. Si possono alternare due essenze (chiara e scura) in modo da fare due casse grezze a pandispagna in un colpo solo.
Per rifinire io non avrei dubbi: utensile elettrico e platorello piccolo con carta abrasiva 80.

Quanto alla sonorità, non credo che il sitar abbia anima, quindi la cassa serve solo per la struttura meccanica e la risonanza dell'aria, e va bene anche un materiale privo di venature, come la zucca, il compensato o quant'altro.
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valternahar
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Messaggio da valternahar »

Grazie per i complimenti :D
@Edo. I tasti e i ponticelli, sono gli unici elementi prelavorati che ho usato.
I tasti sono dei tondini di alpacca di circa 5 mm di diametro. Sono legati con un cordino di cotone e possono scorrere sulla tastiera per regolare, o cambiare, l'intonazione dello strumento.
@Claudio. Il suono è un po' più caldo rispetto a un tipico sitar indiano, ma soprattutto la risposta delle corde armoniche è molto forte, credo che dipenda dalla tavola in abete. Nei sitar tradizionali la tavola è in teak o in "tun wood", scritto in vari modi, che mi sembra sia una specie orientale di Cedrela.
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valternahar
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Messaggio da valternahar »

Scusa Porthos, non avevo visto il tuo post.
Credo che sia proprio come dici tu: il sitar non ha l'anima e le zucche usate, per ben stagionate che siano, non sono certo dei fondi di violino! Perciò probabilmente tutto dipende dalla tavola. Avendola fatta in abete, più leggero e meno duro dei legni tradizionali, ho pensato di tenerla un po' spessa: circa 8 mm al centro, dove appoggiano i ponticelli, digradante fino a 5 verso il bordo e poi ho aggiunto due catene. Però non ho mai potuto verificare lo spessore nei sitar originali... in effetti sono andato un po' a naso... :?
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Messaggio da neuma »

claudio ha scritto:@Neuma: la scelta del faggio va benissimo nel caso della ribeca, anche se la scelta di un buon acero non marezzato potrebbe anche andare meglio .... ma continuo ad ignorare o non ricordo quali fossero le essenze più usate nel passato.
Stando alle testimonianze dell'epoca (fra Tre e Quattrocento si era sviluppata una discreta tradizione di "carpenteria liutaria" nei conventi di monache dell'area milanese!), molto usate erano come prevedibile le essenze locali diffuse e facilmente reperibili con adeguate caratteristiche meccanico-acustiche: quindi principalmente faggio, platano, acero, noce e loppio per le casse armoniche, talvolta anche legni da frutta come pero e ciliegio, ed abete o cedro (qui nulla di insolito) per le tavole. Talvolta olivo per gli strumenti scavati, ma in area centro-sud (tuttora spesso la lira calabra è ancora scavata in un blocco di olivo). Per le arpe, ancora faggio, noce e ciliegio, oppure frassino, carpino e salice (per il salice, era tradizione nelle regioni con torbiere quella di seppellire il telaio dell'arpa, se destinata alla montatura in metallo che ha forte trazione, nella torba per 3/4 anni perchè si silicizzasse parzialmente: tuttora, specie nel Nord della Francia, a volte in vecchie torbiere si ritrovano ancora carcasse di arpe sotterrate e mai più rimosse successivamente!)
Purtroppo non ho informazioni dettagliate sulla "Violetta di S. Caterina de' Vigri" che è il primo strumento ad arco che ci sia pervenuto in originale, anche se so che anni fa era stato pubblicato un saggio in proposito.
Anzi, se qualcuno avesse notizie in merito, sarebbero molto gradite...
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claudio
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Messaggio da claudio »

Grazie Neuma, personalmente io darei la preferenza al loppio e al platano, sono due tipi di legno stupendi per questo genere di lavori, il primo è un legno più duro dell'acero dei balcani e dà un suono più chiaro, il secondo è un legno molto stabile e di media durezza, in genere scurisce abbastanza il suono. Cmq anche il salice e il frassino o il ciliegio sarebbero dei candidati ideali. Molto interessante quanto dici riguardo la "silicizzazione" del legno, c'è qualche documentazione riguardo ciò?
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Messaggio da neuma »

neuma ha scritto:Purtroppo non ho informazioni dettagliate sulla "Violetta di S. Caterina de' Vigri" che è il primo strumento ad arco che ci sia pervenuto in originale....e qualcuno avesse notizie in merito, sarebbero molto gradite...
OT-OT-OT: Qui basta chiedere e... oppplà, sono stata riempita immediatamente di papirame al riguardo! (Grazie Gewa!!)

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Messaggio da gewa89 »

neuma ha scritto:
OT-OT-OT: Qui basta chiedere e... oppplà, sono stata riempita immediatamente di papirame al riguardo!
OT-OT-OT: ora però non lasciarci con la perfida curiosità sul groppone...qualcosa lo vorrai raccontare su questo primo strumento ad arco ...c'è anche un forum apposito per questo....suvvia, suvvia, suvvia...con le foto che hai postato stuzzichi solo l'appetito!

Grazie!!


P.S. T' ho fregata... :lol: :wink:
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Messaggio da neuma »

Per non farmi scrivere sctupidaggini, dammi il tempo di leggere prima l'articolo di M. Tiella! :lol:
Purtroppo so poco di questa violetta, se non che era appunto un prodotto della "liuteria monastica", appartenuta - si presuppone con buona probabilità - a S. Caterina de' Vigri (1413-1463, figura estremamente interessante e moderna di monaca, musicista, pittrice e filosofa), e soprattutto che è attualmente l'unico strumento ad arco medioevale di cui si sia a conoscenza - il Medioevo in musica si intende fino al 1490 circa - che ci sia giunto più o meno integro.
E' uno strumento dalla forma del tutto inconsueta (nemmeno molto aggraziata, volendo essere obiettivi..) e privo di tastiera applicata, come alcune lire ad arco popolari tuttora esistenti.
Non sapendo se ci sono diritti sulle immagini dello strumento originale (che non sono presenti in rete), mi limito a linkare l'immagine di una riproduzione fatta dal liutaio francese Aurèlian Moser:

Immagine

...e poi mi ritiro in buon ordine perchè ho scompaginato un altro topic... chiedo venia.
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Barbamarco
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Messaggio da Barbamarco »

Complimentoni per questo lavoro affascinante!!!!
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