La Rolla

[claudio]

A rischio di essere ripetitivo e di attirarmi qualche antipatia: non si può usare l'attività online per istruzioni passo passo per diverse ragioni. Il fatto che si apra una discussione e che si proceda ad un dialogo che interessa solo due persone può anche andare bene, ma qui non si vedono fotografie delle procedure usate e non si vedono strumenti, il tutto è condotto sul "mi sembra" e sul "può darsi". Ma anche se il lavoro fosse ben documentato, il portarlo avanti "a distanza" con istruzioni passo passo, escludendo il rapporto diretto con un eventuale insegnante o assistente, è cosa da evitare e che va riservata solo per procedure elementari. La verniciatura e la tecnica di coloritura del legno sono procedure complesse e per nulla elementari. Al contrario, ciò oltre a portare a rischiosi fenomeni di emulazione, comporta anche la concreta probabilità di combinare pasticci. Se non si ha riguardo per se stessi (perchè si dovrebbe? in fondo mi sto divertendo...), lo si abbia perlomeno nei confronti del resto degli utenti, nei cui confronti si ha un compito di natura educativa allorchè ci si appresti a scrivere un messaggio pubblico.

[neuma]

Posso passare ai messaggi privati, ma visto che di recente qualcun altro aveva tirato in ballo le aniline, mi sembrava che la discussione potesse tornare utile anche ad altri.
Sono d'accordo che il risponedere a chi vede per la prima volta un violino e chiede "Ciao, non ho mai toccato un pennello o un tampone in vita mia, ma spiegatemi in cinque righe come si fa la vernice ad olio e come si stende" non contribuisca certo a far capire che si tratta di operazioni complesse che richiedono competenze non improvvisate.
Qui però la mia richeista era più dettagliata e non fatta a casaccio o su basi esclusivamente teoriche (ho già lavorato coi mordenti, anche se solo su mobili, ma non avevo mai adottato la tecnica di diluirli in alcool a caldo: prima di passare ad applicarli farò parecchie altre prove di diluizione). La richiesta circa il rischio di rimozione da parte della gommalacca derivava appunto dal fatto che ho constatato che restava un po' di colore sul tampone, per cui mi è venuto fatto di chiedermi dove avevo sbagliato, e Turi mi ha dato il consiglio relativo (che proverò appena possibile).
Per il resto, non ho mai pensato che ci si possa limitare a nozioni frammentarie e "volanti" su un forum, che tutt'al più possono essere un buon supporto ad nozioni più concrete: quel poco che so fare col legno l'ho imparato per lo più bazzicando con una certa assiduità laboratori di amici e conoscenti falegnami, liutai e restauratori (non necessariamente di strumenti) e poi provando per conto mio, senz'altro a suon di errori anche grossolani. Ma non seguendo la logica bignamistica per cui è tutto facile, tutto semplice e tutto a portata di mano.

Se ho mancato di rispetto agli utenti me ne scuso.

[aldeo]

a me personalmente la discussione interessava, non sono mai intervenuto perchè di questi procedimenti sono digiuno, ma, lungi dall'essere un invito al pasticcio, mi sembrava che fosse una discussione costruttiva.
PARERE PERSONALE

[claudio]

Qui i pareri sono tutti PERSONALI, quello che si vuole inculcare ai liutai o aspiranti tali è il rispetto del legno e l'uso dei materiali della tradizione. Le aniline, notoriamente coloranti di sintesi ottenuti dal petrolio, non appartengono alla tradizione liutaria italiana.

Questa rischia di essere una discussione sul come NON operare, piuttosto che su come ottenere una colorazione destinata ad attenuare il bianco eccessivo del legno di uno strumento.

Non mi sento il depositario di nulla, ma vorrei che almeno in questo sito non ci si allontanasse dall'uso e dalla pratica della tradizione. Ciò detto fate come vi pare.

[neuma]

Claudio, perodnami ma forse era meglio bloccare subito la discussione precisando che le aniline non sono da usare: dall'intervento precedente io ho creduto di capire che tu giudicassi la conversazione come superficiale e facilona e non che il problema fosse l'uso di materiali estranei alla tradizione.
Ti preciso, comunque, che senza essere liutaia e non avendo altre velleità che quella di essere una musicista che cerca di realizzare da sè i suoi strumenti, pur nei limiti che il mio lavoro avrà per forza di cose, non ho mai utilizzato materiali diversi da quelli che i trattati dell'epoca prevedevano. Infatti fino ad ora ho usato tinture come l'acqua di mallo, la curcuma ed altre spezie, evitando di cercare colori che non erano ottenibili (quindi anche i rossi tipici del Barocco, che sugli strumenti precedenti non c'azzeccherebbero punto). Anche per il trattamento antitarlo ho sempre solo usato la fumigazione con canfora, lauro ed incenso, anche se è sicuramente una pratica che può apparire naif e meno efficace degli insetticidi chimici di cui si parlava recentemente. Ma così si usava all'epoca, e così mi attengo a fare.
La discussione era nata dal fatto che un amico restauratore mi ha fatto assistere ad un suo lavoro fatto con la rolla, che però lui conserva con l'ammoniaca. Siccome questa aggiunta mi sembrava poco adatta ad uno strumento musicale, ho chiesto a voi (e non a restauratori di diversa natura).
Se siamo giunti alle aniline, è solo perchè il bruno che la persona desidera non ho tempo di ottenerlo con l'esposizione al sole. Non si tratta però di uno strumento della tradizione liutaria, nè riterrei giusto o ammissibile proporre la tintura con anilina e poi la semplice gommalaccatura asu un violino.

Questo per precisare e per evitare eventuali equivoci in chi legge.

[aldeo]

Claudio: tanto di cappelo!!! hai ragione!!!

[claudio]

Claudio: tanto di cappelo!!! hai ragione!!!

se si ha la capacità di dare ragione, si ha anche quella di dare il torto, io non arrivo a tanto e mi limito a dire quello che penso sperando che gli altri facciano altrettanto.

Cmq Neuma, stai facendo un pasticcio, non si può imparare provando sugli strumenti degli altri, il tempo se non c'è lo si trova. Magari prova a dare una guardatina anche al Turco, lì si parla di ogni genere di tintura e di come ottenerla. Tempo fa ne avevo trovato anche una copia da consultare online gratuitamente e ne ho pubblicato il link.

[neuma]

Non mi pare di aver detto di aver toccato strumenti altrui.
Ho solo detto di aver fatto prove su ritagli di legno (miei). Per poco valore che possa avere uno strumento non mi sognerei di farci esperimenti: scusami ma se mi accusi di questo forse significa che mi sono spiegata male, o che mi conosci poco. Non è mia abitudine pasticciare con le cose, o spacciarmi per esperta di ciò che non sono (nè come musicista, nè a maggior ragione come "liutaia" o aspirante tale). Se così fosse sarei qui per esibire i miei meravigliosi e stupefacenti prodotti (come ha fatto qualcun altro di recente), non certo per chiedere consigli a chi ne sa più di me, prima di (eventualmente e solo se sarò certa di ciò che faccio) mettere le mani su proprietà altrui.
Consulterò sicramente il Turco, anche se dovessi decidere di non procedere oltre in questo caso, prima di tutto per conoscenza e cultura mia. Grazie per la segnalazione.

[claudio]

Per favore Paola, meno polemiche e più fatti (che sei libera di mostrare nel forum, come già stai facendo per la viola da gamba). Tra le altre cose i coloranti naturali sono bellissimi e sono mille volte meglio di quelle schifezze delle aniline. Altra notazione di carattere tecnico: in liuteria non si usa quasi mai colorare il legno direttamente, se non di usare qualche espediente per attenuare il bianco del legno nuovo (esposizione al sole o sostanze naturali blandamente coloranti), ma il colore vero e proprio viene aggiunto alla vernice che verrà stesa sullo strumento in strati successivi a mo' di velature.

In genere i consigli dei restauratori di mobili non valgono in liuteria perchè si tratta spesso di tecniche troppo aggressive per la delicata struttura degli strumenti musicali.

[aldeo]

Claudio, per quanto mi riguarda, ho la (spero buona) abitudine di rivedere sempre le mie opinioni alla luce di nuove argomentazioni. Potrò sembrare incoerente, ma il rimettermi sempre in discussione mi ha impedito di cristallizzarmi, anzi, in molte questioni sarei diventato, senza questa abitudine, un ultrafondamentalista di quelli con la verità nella bisaccia (persone che , sinceramente, mi danno fastidio).
Quindi di fronte alle tue argomentazioni, mi sono ricreduto.

[claudio]

Aldeo preferisco che tu mi prenda in giro piuttosto che darmi ragione.

[aldeo]

Beh! che devo dire???? hai ragione !!!