Novita': violino in robinia

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Arcale
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Piace? Non piace? Piacenza! :)

Devo dire che, adesso che sono a filettare il mio primo fondo in acero, capisco la sofferenza del mio maestro nell'eseguire l'operazione sulla robinia.
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davidesora
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Messaggio da davidesora »

Arcale ha scritto:Piace? Non piace? Piacenza! :)

Devo dire che, adesso che sono a filettare il mio primo fondo in acero, capisco la sofferenza del mio maestro nell'eseguire l'operazione sulla robinia.

Mi piace l'effetto sul fondo, anche se lo vedrei meglio su una chitarra.
Meno bello l'effetto sulla testa, trovo che le venature troppo evidenti confondono le linee del giro.

Per curiosità, quanto pesa il violino finito (montato ma senza mentoniera)?


Davide
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claudio
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Messaggio da claudio »

Ripeto qui quel che ho detto a Masa qualche giorno fa in occasione del suo riccio "triangolare": prima di accingersi a fare cose strane sarebbe bene imparare a costruire i violini modo decente.
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gustu
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Messaggio da gustu »

I miei complimenti per il coraggio di aver lavorato un legno così difficile. Aspettiamo eventualmente la prova del suono.

E poi credo anche qualcun altro vorrà vedere il progresso del lavoro sul tuo violino nell'altro post.

Ciao.
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Messaggio da Arcale »

Fondo completo di fasce e controfasce, finito: 227,80
Manico: 104,20
Tavola completa di catena: 71

Totale: 403, se ho fatto bene e salvo incollaggio. Chiedero' se si puo' pesare cosi come in foto, tanto e' ancora da verniciare. Si vede che non e' stato ancora deciso la vernice e che tonalita' dare. E poi si vuole farlo provare ancora a qualche musicista.

Se non ricordo male un violino in acero del mio maestro viene sui 350.

Per quanto riguarda il mio, sto finendo di filettare, a cassa chiusa. Poi da casa metto qualche foto.

Sono umano e scrivo: ciao!
:D
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Messaggio da Curioso »

La prova del fuoco è come suona, il resto conta poco.
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Arcale
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Messaggio da Arcale »

Mo' me lo segno... :)

Tra l'altro vedo solo ora che il topic e' finito in "arpe viole da gamba ghironde e altri strumenti".
Non capisco ma mi adeguo.
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Messaggio da Curioso »

Arcale ha scritto:Mo' me lo segno... :)
Io son l'ultimo a poter esprimere giudizi, quel poco che so sui violini l'ho appreso bazzicando forum di liuteria, ma mi sembra che più o meno chi se ne capisce dice che l'estetica è decisamente secondaria. Meglio un violino brutto ma che suona bene piuttosto che il contrario. Devo ammettere che, come dice il mio nick, sono curioso come una scimmia di sentirne il suono.
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claudio
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Messaggio da claudio »

Arcale ha scritto:Mo' me lo segno... :)

Tra l'altro vedo solo ora che il topic e' finito in "arpe viole da gamba ghironde e altri strumenti".
Non capisco ma mi adeguo.
Ho spostato la discussione in una sezione apposita perchè non si tratta di uno strumento del quartetto classico. Come già detto in precedenza e ripeto per cortesia al presente, fermo restando che si possono costruire i violini nel modo che si vuole, il violino della tradizione italiana è costruito usando legno di acero e abete rosso.
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Arcale
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Messaggio da Arcale »

claudio ha scritto:
Arcale ha scritto:Mo' me lo segno... :)

Tra l'altro vedo solo ora che il topic e' finito in "arpe viole da gamba ghironde e altri strumenti".
Non capisco ma mi adeguo.
Ho spostato la discussione in una sezione apposita perchè non si tratta di uno strumento del quartetto classico. Come già detto in precedenza e ripeto per cortesia al presente, fermo restando che si possono costruire i violini nel modo che si vuole, il violino della tradizione italiana è costruito usando legno di acero e abete rosso.
Capisco, e mi fa piacere poter parlare comunque di questa "variante". Vedo che la cosa a qualcuno interessa. Io sono per indole e pensiero un po come il Chiari: "fra altri 200 o 300 anni i violini si dovranno continuare a costruire nella stessa maniera?" Probabilmente si, la tradizione assodata ormai è quella ed è giusto preservarla. Ma vedo che tecniche e quant'altro non sono mai le stesse per tutti. Filettare a cassa chiusa oppure no, forma interna comune o "a sbalzo" come mi sembra di aver letto, ecc...
Quanti modi diversi per ottenere risultati simili... Quanti risultati diversi usando modi simili... Chi può dirlo?
Una variante sul tipo di legno diventa alfine solo una questione estetica? Non credo, magari cambia l'acustica (e questo è da verificare) cambia il peso dello strumento (e di questo stavamo parlando).
Se da una parte è giusto imparare a fare prima bene il lavoro secondo tradizione, non vedo niente di male se qualcuno poi tenta strade diverse.
Magari è solo una controprova che è già stato tutto "inventato" e non c'è altro da modificare o migliorare rispetto a quello che si fa da secoli.
Quindi apprezzo il fatto di poter continuare a parlare di questo "esperimento" in questo spazio. Solo che mi è dispiaciuto vedere che una discussione (non mia) su una prova di fasce in noce, se non erro, è stata chiusa perché non rispetta la tradizione. Ho temuto che per lo stesso motivo potesse venir chiusa anche questa, e sarei rimasto male.
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claudio
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Messaggio da claudio »

Vedo che continuiamo a non capirci:
io non mi dichiaro conservatore della tradizione e nemmeno depositario di qualche sacro principio, dico solo che il violino classico è costruito da più di 400 anni con lo stesso tipo di legno. Già la costruzione del violino è una cosa complicata e per esprimere uno stile ci vogliono circa una ventina d'anni (se tutto va bene), mi chiedo come possa venire in mente ad una persona che mostra visibilmente non solo di non possedere uno stile, ma anche di avere profonde lacune nella base della costruzione dello strumento, mi chiedo appunto come possa venire in mente a costui di usare altri legni.

Questo succede spessissimo tra gli autodidatti che scelgono di non evolvere nella qualità del loro lavoro, padronissimi di farlo perchè costruire uno strumento deve rimanere sempre un compito piacevole, ma si spera che decidendo di prendere strade autonome non si abbia poi la presunzione dei aver fatto qualche cosa di importante.

Negli anni ho assistito ad un gran numero con la sindrome del "genio incompreso", che assommati a coloro che digiuni di liuteria pensano di possedere uno Stradivari autentico quando osservano con amore il loro violino economico di Mirecourt, fanno una schiera sterminata di persone con le quali è piuttosto difficile qualche volta instaurare un dialogo.

Nel caso in specie, a parte il legno di robinia usato per fare un violino, che trovo semplicemente orribile, ci sono tanti legni in natura, proprio un legno dalle venature così evidenti bisognava usare? non si vede che quei ghirigori disegnati dalle venature fanno a cazzotti con la linea di un violino?
Evidentemente questo aspetto è sfuggito all'autore.

Così come è sfuggito il carattere primitivo del riccio, intagliato come solo i principianti sanno fare, così pure la curva di arresto del pollice e anche il capotasto evidenziano non solo che si è lavorato a caso, ma che forse anche non si è capaci di usare l'arco per produrre una nota. Non dico saper suonare, ma perlomeno emettere qualche suono per capire se un manico è più o meno maneggevole, mi sembra il minimo. Per non parlare delle punte, dei bordi approssimativi, delle punte dei filetti chiuse a casaccio, del piede del manico (il manico, questo sconosciuto), lasciato grosso e approssimato, il dorso del riccio scavato come i violini di fabbrica. Sicuramente ci potrebbero essere altri appunti da fare, ma le fotografie non mostrano lo strumento nella sua interezza e di più non è possibile dire.

Il motivo per cui non ho chiuso questa discussione risiede nel fatto che si è presentato uno strumento finito, e dato che non appartiene al quartetto classico mi è sembrato logico inserirlo negli strumenti atipici. Se però mi si viene a proporre una discussione su come costruire uno strumento usando legno di noce, robinia, magari chiedendo consigli, allora sono costretto a chiudere perchè non ho tempo da perdere. Sono sicuro che il genio incompreso potrà essere bene accolto in altri forum, che pur di aumentare il numero dei loro adepti, sono disposti ad accogliere chiunque senza pregiudizio. Io invece qui non sono obbligato ad essere simpatico a nessuno. Spero di essermi spiegato bene.
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le opinioni di claudio

Messaggio da bob75 »

in fondo bisogna ammenttere that Claudio has a point.....
parlo da utente ( che brutta parola, utilizzatore finale? ancora peggio.....) , forum member mi garba di piu' : tutte le liberta' che si vogliono , il diritto di uso di legno di pianta di cece per fare il fondo, il diritto di essere convinti di aver trovato uno Strad con etichetta " Anton Stradivarius me fecit in Kiev 1739" a mio modesto parere rendono il forum piu' povero, piu' noioso e allontanano i veri appassionati e intenditori. Discussioni di valore vengono ignorate dai piu' e si spengono lentamente mentre altre piene di str..... ( dal punto di vista della liuteria classica italiana e dei suoi metodi costruttivi) vengono rinfocolati con commenti del tipo" bravo, che risultato meraviglioso,...." etc etc, che senza ironia, mi fanno dubitare delle capacita' visive di alcuni altri utenti.
E non sono contro ogni novita' per carita': la modifica Theta del Chiari e' stato un argomento interessantissimo, e spero abbia un seguito ( anche sonoro...).
Per esempio.
Pero' di topics originali come " ho trovato lo strad di mia nonna a lato dell'autoclave" e "fasce in truciolato" opp. "fondo ricavato da coperchio del WC" , "FF al contrario:perche' no?" , "corde in budello: che animale devo sgozzare?", "violoncellista: mi fa male la mano!"
francamente non so cosa farmene........
Scusate l'eventuale brutalita'....
A me questo forum piace sopratutto perche' imparo. Punto
un saluto a tutti. :D
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claudio
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Messaggio da claudio »

grazie per la comprensione.
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Messaggio da robinwood »

mi permetto un piccolo intervento avendo segnalato tutti quei links sulle proprietà acustiche della robinia.
con tutta la simpatia per l'autore del topic, certo però che questa essenza esteticamente risulta davvero, anche a mio parere, senza offesa, e solo nel senso etimologico del termine, ''disgustosa''. C'è poi quella sorta di bizzarro''pupazzo'' nella foto con quella strana faccia e quei colori sgargianti che sembrano proprio a tema con l'atmosfera che comunica lo strumento..com'è lontana da quella del busto del grande GasparodaSalò in riva al lago e dalla citazione di D'Annunzio.
E parlare del bottone della voluta usando metafore mutuate dalla telefonia...accidenti come stride.
Questo considerazioni tecniche a parte, che è sempre molto interessante però leggere da un esperto che dedica qui buona parte del suo tempo, senza chiedere nulla in cambio.

p.s.
certo che se poi il LiutaioChiari, il ''rottamatore'', riesce nella sua impresa o questa essenza alla fine ha un suono magnifico, tutto passa in secondo piano. (per Isserlis suonare uno Stradivari è come poter ''recitare Shakespeare con l'esatta dizione originale dell'epoca''. Spero almeno che anche Shakespeare non sia considerato da rottamare e che i parametri non siano cambiati anche nella ricerca del Suono)
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