TOCCHIAMO FERRO !!!

Dedicato a chi suona gli strumenti ad arco.
jordancollege
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???

Messaggio da jordancollege »

Zappa 57
cosa ne pensi come medico dell'aumento della capacità cognitiva relativamente a chi suona violino. Spero di avere scritto bene.
Sai se ne parla da molto, ci sono anche dei papers on line. Il caso più famoso è ovviamente quello di Einstein. Ma io ho xsonalmente verificato che è vero che usi maggiore quantità di materia (dx e sx).
Grazie tante
jordan
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gewa89
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Re: ???

Messaggio da gewa89 »

Hummm, interessante...gli studi si riferiscono solo al violino o al fatto di suonare qualsiasi tipo di strumento?
Pero', concedimi, Einstein non puo' essere portato come modello a supporto di questa tesi... :lol:
andro' a cercare gli articoli...a presto!
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pupazza
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Messaggio da pupazza »

Infatti Einstain aveva cmq una deformazione al cervello...che nel suo caso gli procurò tanti bei neuroni in più!
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claudio
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Messaggio da claudio »

pupazza ha scritto:Infatti Einstain aveva cmq una deformazione al cervello...che nel suo caso gli procurò tanti bei neuroni in più!
Perchè un grande spirito deve essere per forza ridotto ad una massa esuberante di neuroni?
andante con fuoco
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Giva
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Messaggio da Giva »

claudio ha scritto:
pupazza ha scritto:Infatti Einstain aveva cmq una deformazione al cervello...che nel suo caso gli procurò tanti bei neuroni in più!
Perchè un grande spirito deve essere per forza ridotto ad una massa esuberante di neuroni?
ci provo: perchè sono quelli che materialmente permettono di manifestarlo? :roll:
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zappa57
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Messaggio da zappa57 »

L'avevo già scritto " L'uso crea l'organo il non uso lo atrofizza"
e questo vale anche per le strutture nervose: i neuroni non aumentano, perchè quelli abbiamo alla nascita e quelli dobbiamo utilizzare ( naturalmente vanno via via diminuendo con l'età per via della loro morte biologica, ed i neuroni non si duplicano), ma il loro "uso" precoce e massivo ne fa aumentare in modo spaventoso le cosidette sinapsi, cioè i collegamenti con gli altri neuroni, sia della corteccia motoria ( quindi tecnica, movimenti e sensibilità ossea, muscolare, legamentosa, tendinea) sia delle aree sensitive.
In tanti in tutti i forum parlano della loro voglia di iniziare a suonare il violino da grandi con tanti consigli confortanti ed incoraggianti da parte vostra. Certo si potranno divertire in una band o in un gruppetto, ma non potranno mai sviluppare quallo che incomincia a sviluppare un bambino di due-tre anni cui si dà in mano ( beninteso anche solo per giocare) un violino di 1/64. Qualcuno mi conforta con la sua opinione?
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giulia
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Messaggio da giulia »

ti conforto zappa dicendoti che ti do pienamente ragione.
le persone che come me hanno cominciato tardi a suonare vanno comunque incoraggiate e supportate, visto che il loro scopo è quello di trovare un mezzo espressivo attraveso uno strumento che sentono affine, e non di diventare come yehudi menuhin o chi altro, se esprimessero tale desiderio tutti concorderebbero nel lasciar perdere.
in ogni caso (non so se c'entra un gran chè) alcuni psicologi cognitivisti tipo piaget dicono che ci sono delle "fasi" di sviluppo cognitivo e che determinate capacità di apprendimento si sviluppano e raggiungono solo in determinati momenti. non so se si può ricondurre questo ragionamento anche nello studio sella musica.
certo un bambino molto piccolo non potrà capire i vaolri delle note musicali perchè non ha ancora raggiunto la fase delle operazioni astratte quali matematica e i valori musicali, ma nella pretica, nell'elasticità, nella manualità, nell'esecuzione, nella tecnica, nei movimenti, nella fisicità sicuramente concordo con te.

ps:chiedo scusa agli psicologi in linea se ho fatto citazioni improprie! :oops:
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gewa89
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Messaggio da gewa89 »

Zappa, il discorso che fai puo' essere considerato corretto anche se necessita di alcuni appunti.
Il periodo post-natale in cui si ha la maggiore plasticita' del nostro encefalo (uomo) e' di 2 anni, circa (oltre tutto una delle aree anatomiche maggiomente interessata e' il cervelletto, sede essenziale, tra l'altro, per la coordinazione dei movimenti fini, oltre alla corteccia da te accennata e all'ippocampo che ha un ruolo importantissimo nelle prime fasi di consolidamento della memoria) . Durante questo periodo critico, gli stimoli che giungono all'encefalo ne determinano il numero e il tipo di connessioni neuronali, si ha una plasticita' di circuiti neuronali. La plasticita' sinaptica a cui tu accenni, e' un processo che ci portiamo dietro per tutta la vita...altrimenti non sarebbe possibile per nessuno di noi imparare cose nuove o acquisire nuove memorie ecc...
Attenzione quando dici che i neuroni dopo la nascita muoiono soltanto...questa tua affermazione farebbe arricciare il naso a gran parte della comunita' scientifica :lol:
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claudio
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Messaggio da claudio »

Giva ha scritto: ci provo: perchè sono quelli che materialmente permettono di manifestarlo? :roll:
Sicuramente, senza un cervello non potrei ma dirti che non sono d'accordo con questo ritorno al bieco materialismo, ma da qui a dire che Einstein era quello che era perchè aveva una certa caratteristica speciale del cervello, ce ne corre parecchio. Come dire, nè più nè meno, che Perlman è diventato uno dei più grandi violinisti del mondo grazie al suo Stradivari "Soil" 1714. E già che ci siamo, possiamo anche dire che Perlman ha sviluppato un gran senso dell'agilità virtuosistica anche grazie al fatto che ha le gambe completamente atrofizzate, quindi per compensazione ha sviluppato la parte superiore del corpo. Ergo: non sempre la poliomelite è un male così tremendo. :roll:
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Messaggio da gewa89 »

Consiglio sempre di fare molta attenzione a semplificare, soprattutto quando si parla di cervello, per due motivi: 1-e' un sistema estremamente complesso; 2-se ne conosce davvero poco. Quindi, bisognerebbe evitare facili conclusioni.
La scienza non puo' e non deve eliminare lo spirito!
A tal proposito, persone molto piu' esperte di tutti noi si sono sedute attorno ad un tavolo per confrontare e discutere modi diversi e metodi diversi per osservare cosa accade dentro di noi...

"Emozioni distruttive" di Dalai Lama, D. Goleman

Un bell'esempio di dialogo, confronto e apertura...qualcosa che la "comunita' scietifica" dovrebbe imparare a fare piu' spesso.
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Messaggio da claudio »

E tutto ciò detto da una dottoressa in neuroscienze che passa la maggior parte del suo tempo ad analizzare neuroni mi sembra che sia da tenere di conto.
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Porthos
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Messaggio da Porthos »

Per inciso: Einstein suonava malissimo il violino. Familiari e persone di servizio chiudevano le porte quando prendeva in mano lo strumento. Credo che suonasse per rilassare la mente, cioè suonando "creativamente" senza saper di fatto suonare. Figuratevi i risutati...

Secondo inciso: Einstein è un grande solo perchè (nel suo campo) ha avuto il coraggio intellettuale di andare alla radice dei problemi, interpretando correttemente esperimenti che lasciavano tutti perplessi e giungendo a ridefinire lo spazio e il tempo.

Terzo inciso: in matematica era una schiappa, non solo per i noti aneddoti scolastici, ma perchè un suo amico matematico gli fece sempre da "revisore" dei lavori scientifici, modo eufemistico per dire che sviluppava la teoria matematica a sostegno dell'intuizione e del pensiero scientifico sulla fisica del fenomeno, relatività compresa.

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grazie

Messaggio da jordancollege »

[quote="gewa89"]Consiglio sempre di fare molta attenzione a semplificare, soprattutto quando si parla di cervello, per due motivi: 1-e' un sistema estremamente complesso; 2-se ne conosce davvero poco. Quindi, bisognerebbe evitare facili conclusioni.

Grazie! io mi riferisco in particolare all'uso più flessibile delle 2 porzioni dx e sx. Se ti interessa ti mando i links ke ho visto nel web. Ma c'è anke un testo molto interessante. Io ci tengo molto a capire meglio, qualsiasi aiuto ti sono grato, molto.
jordan

p.s. ho letto anke il testo di Sua Santità. Ciao
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Re: ???

Messaggio da jordancollege »

gewa89 ha scritto:Hummm, interessante...gli studi si riferiscono solo al violino o al fatto di suonare qualsiasi tipo di strumento?
Pero', concedimi, Einstein non puo' essere portato come modello a supporto di questa tesi... :lol:
andro' a cercare gli articoli...a presto!
Le ricerche generiche riguardano sempre la musica. Ma poi ho notato che tutti puntano al violino. ciao jordan
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Messaggio da zappa57 »

gewa89 ha scritto:Zappa, il discorso che fai puo' essere considerato corretto anche se necessita di alcuni appunti.
Il periodo post-natale in cui si ha la maggiore plasticita' del nostro encefalo (uomo) e' di 2 anni, circa (oltre tutto una delle aree anatomiche maggiomente interessata e' il cervelletto, sede essenziale, tra l'altro, per la coordinazione dei movimenti fini, oltre alla corteccia da te accennata e all'ippocampo che ha un ruolo importantissimo nelle prime fasi di consolidamento della memoria) . Durante questo periodo critico, gli stimoli che giungono all'encefalo ne determinano il numero e il tipo di connessioni neuronali, si ha una plasticita' di circuiti neuronali. La plasticita' sinaptica a cui tu accenni, e' un processo che ci portiamo dietro per tutta la vita...altrimenti non sarebbe possibile per nessuno di noi imparare cose nuove o acquisire nuove memorie ecc...
Attenzione quando dici che i neuroni dopo la nascita muoiono soltanto...questa tua affermazione farebbe arricciare il naso a gran parte della comunita' scientifica :lol:
Anch'io sono daccordissimo con quello che dici e naturalmente, parlando della plasticità sinaptica solo per semplificare la attribuivo prevalentemente all'età evolutiva.
Per quanto riguarda la moltiplicazione neuronale resto della mia opinione( facendo eccezione per la pluripotenzialità della staminali a generare anche neuroni). Di una possibile duplicazione delle cellule neuronali dell'ippocampo ( ma non di quelle di altre aree cerebrali ) ha solo parlato un lavoro di neuroscienze del 1994 : ma siccome io sono solo un povero chirurgo ortopedico che si occupa tutto il giorno di ossa e poichè avevo visto Claudio chiamare in campo una dottoressa in neuroscienze vorrei sentire anche il suo parere.
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