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gewa89
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Messaggio da gewa89 »

Zappa, premesso che Claudio e’ stato troppo generoso con me e che sono, per ora, solo una dottoranda in neuroscienze, rispondo al tuo post.
E’ proprio la tendenza a semplificare che io critico, soprattutto quando si parla ad un pubblico che poco o nulla conosce dell’argomento in questione. Troppe volte nella comunicazione scientifica ad un pubblico “non specialista
Ultima modifica di gewa89 il sabato 24 febbraio 2007, 7:13, modificato 1 volta in totale.
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gewa89
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Re: grazie

Messaggio da gewa89 »

jordancollege ha scritto:
gewa89 ha scritto:Consiglio sempre di fare molta attenzione a semplificare, soprattutto quando si parla di cervello, per due motivi: 1-e' un sistema estremamente complesso; 2-se ne conosce davvero poco. Quindi, bisognerebbe evitare facili conclusioni.

Grazie! io mi riferisco in particolare all'uso più flessibile delle 2 porzioni dx e sx. Se ti interessa ti mando i links ke ho visto nel web. Ma c'è anke un testo molto interessante. Io ci tengo molto a capire meglio, qualsiasi aiuto ti sono grato, molto.
jordan

p.s. ho letto anke il testo di Sua Santità. Ciao
Mandami i link...mi interessa eccome!! :D

Ciao
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Giva
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Messaggio da Giva »

claudio ha scritto:
Giva ha scritto: ci provo: perchè sono quelli che materialmente permettono di manifestarlo? :roll:
Sicuramente, senza un cervello non potrei ma dirti che non sono d'accordo con questo ritorno al bieco materialismo, ma da qui a dire che Einstein era quello che era perchè aveva una certa caratteristica speciale del cervello, ce ne corre parecchio. Come dire, nè più nè meno, che Perlman è diventato uno dei più grandi violinisti del mondo grazie al suo Stradivari "Soil" 1714. E già che ci siamo, possiamo anche dire che Perlman ha sviluppato un gran senso dell'agilità virtuosistica anche grazie al fatto che ha le gambe completamente atrofizzate, quindi per compensazione ha sviluppato la parte superiore del corpo. Ergo: non sempre la poliomelite è un male così tremendo. :roll:
non mi sembra "bieco materialismo"..
per come la vedo la capacità di espressione di una persona è strattamente legata alle sue potenzialità fisice,
se una persona possiede dentro di se uno spirito "infinitamente grande" ma ha dei problemi a livello fisico/materiale per cui la sua capacità di interagire con il mondo che lo circonda viene molto limitata o quasi annullata beh..
come fanno gli altri a dire che quell'individuo ha un "grande spirito" se non ha la possibilità di esprimersi?
ti faccio un esempio:
ho passato gli ultimi mesi da giugno a dicembre lavorando e studiando sulle inteligenze artificiali e posso dirti che anche una macchina può essere dotata di "coscienza", nel senso che si può dare la possibilità ad un macchina di poter mettere in dubbio le sue stesse scelte.. ma la capacità di "mettere in discussione le nostre idee" non è forse una forma di spirito?
quindi una "macchina" può avere uno spirito anche se elementare???
non credo..
forse allora siamo partiti dalla direzione sbagliata.. :hum:
partiamo col definire la nostra idea di "spirito" e poi vediamo da dove può venire? :)

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Messaggio da zappa57 »

E’ proprio la tendenza a semplificare che io critico, soprattutto quando si parla ad un pubblico che poco o nulla conosce dell’argomento in questione.

Il quadro che tu hai dipinto sull’encefalo, sul quale non mi sono trovata in accordo, mostra una situazione estremamente statica, che poco si sviluppa dopo la nascita dell’individuo. Pero’ concordi con me sulla plasticita’ sinaptica, perche’ allora riferirla solo all’eta’ evolutiva?
Io non sono sufficientemente informata per dare un’opinione, posso semmai studiare e poi riparlarne in futuro. Posso solo osservare che le capacita’ di apprendimento diminuiscono col tempo.
Per quanto riguarda la proliferazione delle cellule neuronali: le cellule neuronali post-mitotiche (cioe’ quelle che si sono moltiplicate) non si duplicano piu’, ma la letteratura e’ piena di lavori che parlano di neurogenesi nell’encefalo nell’adulto a partire da cellule progenitrici neuronali che si trovano nel giro dentato dell’ippocampo e nella zona sub-ventricolare. Questo potrebbe essere un’altro elemento di plasticita’ nell’adulto.


Ma io non parlavo di una sistuazione estremamente statica: volevo invece sottolineare il fatto che la plasticità sinaptica, o per semplificare la capacità di apprendimento, si modifica dalla nascita alla morte, diciamola così, secondo una curva variabile da individuo a individuo ma pur sempre discendente. Mi conforta quindi saperti daccordo con me, così come ti trovo daccordo sulla non duplicazione delle cellule neuronali post-mitotiche
( cosa diversa credo sia la differenziazione da cellule progenitrici o cellule staminali ).
Per quanto riguarda invece la semplificazione credo invece sia d'obbligo, specie se si parla ad un gruppo di amici che poco o nulla conoscono dell'argomento in questione: è proprio per questo che chiedono. E lo spirito è quello di cercare di spiegare loro quelle poche cose che, rispetto a loro conosco maggiormente. Così come fanno loro con me, aiutandomi a capire un pò di più delle cose che proprio ignoro.
L'inizio di questo mio argomento è stata proprio una mia richiesta di aiuto a capire concetti intimi e profondi che solo un violinista o, in genere uno strumentista, conosce e non certo un seminario di lavoro tra studiosi della materia.
Chiedo scusa a tutti se così è sembrato.
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Messaggio da zappa57 »

Scusate ho sbagliato a postare.
La prima parte del mio post è quello di gewa89 .
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Messaggio da pupazza »

claudio ha scritto:
pupazza ha scritto:Infatti Einstain aveva cmq una deformazione al cervello...che nel suo caso gli procurò tanti bei neuroni in più!
Perchè un grande spirito deve essere per forza ridotto ad una massa esuberante di neuroni?
condivido a pieno la visione poetica e poco materialista,ci terrei a sottolineare anche che lo adoro come personaggio...
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Messaggio da claudio »

Vedi, Pupazza, il problema è che a pensarla all'opposto dei materialisti non si è necessariamente dei "poeti", perchè io poeta non lo sono e non mi ci sono mai sentito. E poi la vita raccontata dai poeti siamo davvero sicuri che sia così rosea? Niente affatto, i poeti rivelano spesso un'anima grezza e disincantata. Questo non è un problema di visione della vita, ma di un certo modo di sentirsi umani. Ci sono persone che si sentono orgogliose di sentirsi assimilate ad un raffinatissimo elaboratore biologico, invece io ne provo orrore.
Lettura consigliata: L'uomo senza qualità di R. Musil.
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Messaggio da pupazza »

Infatti avere una visione poetica non significa essere poeta!...e cmq mi appellavo a concetti universali, non volevo scendere così in profondità utilizzando certi termini, se lo ritenevo necessario lo avrei fatto.
Ora vi prego non apriamo un capitolo sul problema degli universali...( so che ne sareste capaci... :D )!
Grazie per il consiglio, leggerò quel libro e ti farò sapere cosa ne penso...però sta attento perchè sono una studentessa di lettere e questo è il mio campo, e non so dove la mia mente malata mi porterà :P...dai sto scherzando!!!!
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Messaggio da claudio »

Pupazza, io mi rivolgevo a te ma il mio discorso era diretto al popolo dei "materialisti", perchè più volte negli accesi dibattiti (in altre sedi), che ho avuto con i "non materialisti" che spesso hanno un'idea del mondo artistico e dell'arte, ma anche di quel cosiddetto mondo "sensibile", completamente sballata. Non che io mi possa eleggere a depositario del "sacro recinto" dell'arte, ma sento una violenta rivolta interiore dentro di me quando si inizia a voler riportare tutto al mondo dei numeri. Però quando alla fine, persa la pazienza, mi è capitato di chiamare "cretino" qualcuno di loro, si sono inaspettatamente offesi. Non ho mai capito perchè: il loro perfetto mondo biochimico avrebbe dovuto tenerli al riparo delle provocazioni. Se un computer lo chiami "imbecille", quello mica si offende.
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Messaggio da gewa89 »

claudio ha scritto: Se un computer lo chiami "imbecille", quello mica si offende.
Questa mi sembra un'ottima risposta anche per Giva :lol:
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Messaggio da claudio »

gewa89 ha scritto:
claudio ha scritto: Se un computer lo chiami "imbecille", quello mica si offende.
Questa mi sembra un'ottima risposta anche per Giva :lol:
In compenso a me danno dello squilibrato e il conto si pareggia.
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Messaggio da gewa89 »

claudio ha scritto:
gewa89 ha scritto:
claudio ha scritto: Se un computer lo chiami "imbecille", quello mica si offende.
Questa mi sembra un'ottima risposta anche per Giva :lol:
In compenso a me danno dello squilibrato e il conto si pareggia.
:D
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Messaggio da gewa89 »

:oops: Giva, mi sono accorta che il mio intervento potrebbe sembrare un insulto...assolutamente non e' cosi' e lo dico prima che tu possa pensarlo.

Il mio intervento era in risposta al tuo quesito sulle macchine e la loro "coscienza"...a mio giudizio, le macchine fanno solo quello per cui vengono costruite e basta e i paragoni con l'uomo non mi piacciono molto, anzi mi inorridiscono alquanto.
Ciao :D
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Messaggio da Giva »

gewa89 ha scritto::oops: Giva, mi sono accorta che il mio intervento potrebbe sembrare un insulto...assolutamente non e' cosi' e lo dico prima che tu possa pensarlo.

Il mio intervento era in risposta al tuo quesito sulle macchine e la loro "coscienza"...a mio giudizio, le macchine fanno solo quello per cui vengono costruite e basta e i paragoni con l'uomo non mi piacciono molto, anzi mi inorridiscono alquanto.
Ciao :D
:lol: nessun problema.. ho capito il significato del discorso ;)
mmmhhh..
in questi ultimi anni secondo un nuovo concetto di programmazione le macchine fanno quello per cui sono costruite seguendo però "percorsi" che non sono più necessariamente quelli ideati da chi la macchina la fatta..
non si può fare paragoni con l'uomo, ma purtroppo molte di queste "nuove" teorie partono dall'osservazione dei viventi: nessuno inorridisce pensando alla macchina fotografica come qualcosa di simile ad un occhio.. quindi non c'è da stupirsi se un calcolatore riesce a "imparare" qualcosa e a conservare questa informazione non in un punto preciso ma in un volume(o una superficie) distribuito in uno spazio. :?
comunque sia, ha ragione claudio.. non si può riportare tutto ai soli numeri..
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Messaggio da cerfiglio »

4 dito rigido? per carità, no, meglio debole. se poi può essere anche agile, cosa vuoi di più? mica bisogna premere la corda a forza contro la tastiera! anzi, nelle posizioni acute non ci provate neanche! fate per un pò dei trilli lenti, anche a ritmi, con il quarto dito, ma pizzicando la corda e badando che il dito torni contro le altre dita bello rotondo. potete usare il 9 di kreuyzer (falasollafalasollafalasolla...) ma sempre con diteggiatura 234. ma senza sforzare, non più di due minuti al giorno. vedrete che poi sarà quasi come le altre dita, riuscirete addirittura a vibrare! e poi non temete di spostare un pò la mano in avanti per facilitarlo, basta che lo facciate con morbidezza e scioltezza, così da tornare subito in posizione corretta.
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