Scusa, ho incrociato le risposte, mi riferivo a questa tua affermazione, è sulla preparazione musicale da far paura che ho dei forti dubbi, la maggior parte dei ragazzi non ha mai visto una parte di pianoforte delle sonate, una partitura di un concerto e nemmeno conosce un'altra composizione dell'autore che ha scritto il concerto che stanno eseguendo... questa sarebbe per me una preparazione musicale normale, quella da paura è ben diversa.clausci ha scritto:ci sono un sacco di esempi di ragazzi che hanno una preparazione musicale da far paura .
Stefano Mhanna
- Alfredo
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Ribadisco il mio commento telagrafico: Stiamo discorrendo di un ragazzino (o bambino?) di 9-10 anni: Cosa si può volere -intanto- di più da lui? La perfezione che non si trova a volte (o spesso) in violnisti più "maturi" che si esibiscono in sle da concerto? Clausci potrebbe segnalarci gli altri "enfants prodige" ai quali ha fatto cenno? Non commento l'esecuzione del Concerto di Sibelius (arduo anche per i violinisti scafati), soprattutto perché il suono del violino è sovrastato da quallo del pianoforte (registrazione sonora infelice o pianista "pestone"?). Certo, le imperfezioni ci sono, le ottave non sono sempre intonatissime (al decimo di pelo, come dice il mio amziano maestro), qualche passaggio è scivoloso. E allora? Se un ragazzino non scatena (anche in senso etimologico) il suo naturale talento a dieci anni, quando lo può fare? Giustamente Alfredo ricorda le esigenze della "musica", e spero che Stefano abbia o trovi insegnanti che sappiano indirizzare il suo talento al servizio della musica. Spero, soprattutto, che gli adulti dai quali è circondato lo lascino vivere ora da bambino, poi da adolescente e poi ancora da giovane musicista. Per questo motivo, paradossalmente, non mi preocuperebbero le sue "imperfezioni" (vorrei averne ora,da vecchio, tante quanto lui), ma le sue doti violinistiche che potrebbero indurre taluno a vedere in lui solo un "fenomeno" da esibire.
ho pensato un pò al problema sollevato da alcuni riguardo il tipo di ritmo concertistico che ha il piccolo mhanna. secondo voi è troppo elevato, dovrebbe suonare meno in chiese chiesette e altrove per concentrarsi a rafforzare le solide basi sulle quali impostare una carriera ad alto livello.
mi sono chiesto se quella di esibirsi così tanto non sia una scelta precisa tesa a formare stefano come concertista. può essere che ora si sta dedicando a formare la presenza sul palco che come si sa conta tanto, e non è facile da giostrare..boh!
mi sono chiesto se quella di esibirsi così tanto non sia una scelta precisa tesa a formare stefano come concertista. può essere che ora si sta dedicando a formare la presenza sul palco che come si sa conta tanto, e non è facile da giostrare..boh!
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Suonare fa sicuramente bene, magari senza esagerare.klazy ha scritto:ho pensato un pò al problema sollevato da alcuni riguardo il tipo di ritmo concertistico che ha il piccolo mhanna. secondo voi è troppo elevato, dovrebbe suonare meno in chiese chiesette e altrove per concentrarsi a rafforzare le solide basi sulle quali impostare una carriera ad alto livello.
mi sono chiesto se quella di esibirsi così tanto non sia una scelta precisa tesa a formare stefano come concertista. può essere che ora si sta dedicando a formare la presenza sul palco che come si sa conta tanto, e non è facile da giostrare..boh!
Ma sapete se ha 9 anni veramente?
Perchè diciamo che se è così piccolo devo rivedere un po'il mio parere, e per quell'età sarebbe veramente sorprendente.
Secondo me dimostra 13-14 anni.
io mi chiedo un'altra cosa, che non sono sicura che c'entri molto, ma è un po' che ci penso: il piccolo Stefano è felice di questo suo ritmo di vita? sa gestire queste sue capacità straordinarie all'interno di una vita di normale 11enne?
getto una pietra nello stagno, perché a mettermi nei suoi panni non sono sicura che a 10 anni avrei voluto fare tanto. quello che rimpiango è stato aver mollato la musica a 15 anni (ripresa a 25), ma non di non essere stata capace di suonare Mendelssohn e Paganini a 11.
E soprattutto: se il violinista medio suona queste cose intorno ai 20 anni, quando Stefano sarà in età da diploma, COSA suonerà? COME lo suonerà?
Lo chiedo soprattutto ai "grandi" di voi del forum, ai musicisti veri: Andrea69 e Alfredo mi vengono in mente per primi... qual è l'iter di un musicista, una volta che ha suonato "tutto" il possibile?
getto una pietra nello stagno, perché a mettermi nei suoi panni non sono sicura che a 10 anni avrei voluto fare tanto. quello che rimpiango è stato aver mollato la musica a 15 anni (ripresa a 25), ma non di non essere stata capace di suonare Mendelssohn e Paganini a 11.
E soprattutto: se il violinista medio suona queste cose intorno ai 20 anni, quando Stefano sarà in età da diploma, COSA suonerà? COME lo suonerà?
Lo chiedo soprattutto ai "grandi" di voi del forum, ai musicisti veri: Andrea69 e Alfredo mi vengono in mente per primi... qual è l'iter di un musicista, una volta che ha suonato "tutto" il possibile?
E' una pietra ben gettata. Chi è più felice :il violinista che suona nelle metropolitane per qualche spicciolo o lui? Chi tra i due è più libero.Chi dei due riesce a comunicare qualcosa . Se la musica è anche spiritualità questi aspetti del musicista spingono a molte riflessioni.ena81 ha scritto:getto una pietra nello stagno, perché a mettermi nei suoi panni non sono sicura che a 10 anni avrei voluto fare tanto. quello che rimpiango è stato aver mollato la musica a 15 anni (ripresa a 25), ma non di non essere stata capace di suonare Mendelssohn e Paganini a 11.
E soprattutto: se il violinista medio suona queste cose intorno ai 20 anni, quando Stefano sarà in età da diploma, COSA suonerà? COME lo suonerà?
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Difficile rispondere senza peccare di presunzione.
sono felice che sia stato ben inteso il mio messaggio. non avrei voluto assolutamente giudicare la bravura e il grandissimo talento di un ragazzino da cui probabilmente io avrei solo da imparare. ma mi chiedo dove finisca la reale libertà e felicità di una dedicata ad uno strumento tanto bello e dove inizi invece la vita di una piccola celebrità che FORSE vuole essere un bambino normale.
Un'altra domanda che mi nasce è... è passione? è una passione SUA?
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allora , devo dire che io ho fatto le mie affermazioni sulla base del fatto che il ragazzino ho letto avesse 9 anni, quindi mi sono veramente stupito.Alfredo ha scritto:Scusa, ho incrociato le risposte, mi riferivo a questa tua affermazione, è sulla preparazione musicale da far paura che ho dei forti dubbi, la maggior parte dei ragazzi non ha mai visto una parte di pianoforte delle sonate, una partitura di un concerto e nemmeno conosce un'altra composizione dell'autore che ha scritto il concerto che stanno eseguendo... questa sarebbe per me una preparazione musicale normale, quella da paura è ben diversa.clausci ha scritto:ci sono un sacco di esempi di ragazzi che hanno una preparazione musicale da far paura .
a 12 anni è gia diverso ( e infatti mi pareva ne dimostrasse di piu ora non so bene quale è l eta giusta) . 12 anni è un eta nella quale (come qualcuno mi ha chiesto di dire e di fare un elenco_cosa che non farò)ci sono molti "enfant prodige" piu o meno sconcertanti.
detto questo, per risponderti, la mia visione di "ragazzi" era lungimirante,
cioè tra i 15 e i 20 anni devo dire che spesso si vedono musicisti preparati
appunto "normalmente" come dici tu.
premetto che non sto parlando ora di "bambini prodigio" eh
puo darsi che alcuni non conoscano la parte del pianoforte e questa è una pecca per un concertista di professione , non so se i ragazzi che fanno concorsi e roba simile ne siano sempre proprio all oscuro , in ogni caso sono cose che si sentono poi nell esecuzione e nel fraseggio.
mi viene in mente il concorso Tchaikovski dove ho visto da poco un bel po di esecuzioni di tutti i livelli, ce ne sono state alcune veramente notevoli nelle finali, ho osato dire "da far paura" solo per sottolineare il fatto che Violinisticamente sono di un buon livello, molto buono, e il discorso delle Potenzialità li è di un altro livello , insomma proprio diverso.
Ora, questi ragazzi ( o giovanotti se preferisci ) si scontrano con una serie di problematiche infinita mi sembra no?
Quindi se Mhanna (o chi per lui) ambisce a questo prima o poi ci si dovra scontrare.
Personalmente non dilungo il discorso e la chiudo qui, mi sembra abbastanza squallido fare un elenco di chi secondo me suonerebbe meglio di Mhanna magari alla sua stessa età, semplicemente perche credo che lo sappia lui da solo , o sempre chi per lui.
Come ho gia detto in precedenza : mi sembra che Mhanna abbia un bel talento, e non è il solo.
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Secondo me con un talento così non puoi pensare di condurre una vita tanto normale, almeno per gli impegni dello studio e i dei concerti. Però credo che sia anche molto gratificante a quell'età essere tanto ammirato.ena81 ha scritto:io mi chiedo un'altra cosa, che non sono sicura che c'entri molto, ma è un po' che ci penso: il piccolo Stefano è felice di questo suo ritmo di vita? sa gestire queste sue capacità straordinarie all'interno di una vita di normale 11enne?
getto una pietra nello stagno, perché a mettermi nei suoi panni non sono sicura che a 10 anni avrei voluto fare tanto. quello che rimpiango è stato aver mollato la musica a 15 anni (ripresa a 25), ma non di non essere stata capace di suonare Mendelssohn e Paganini a 11.
E soprattutto: se il violinista medio suona queste cose intorno ai 20 anni, quando Stefano sarà in età da diploma, COSA suonerà? COME lo suonerà?
Lo chiedo soprattutto ai "grandi" di voi del forum, ai musicisti veri: Andrea69 e Alfredo mi vengono in mente per primi... qual è l'iter di un musicista, una volta che ha suonato "tutto" il possibile?
I problemi più grandi arrivano dopo, quando l'età non importa più ma conta solo cosa fai, come suoni e il messaggio che vuoi esprimere con la musica.
La felicità è un fatto relativo, non è uno stato perenne, non credo che il violinista che suona nella metropolitana possa essere sempre più felice o infelice del solista che suona nelle grandi sale da concerto.
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ed è appunto questo il rischio piu grande, e quello di cui andavo discorrendo io da un po.stringbrass ha scritto: ma le sue doti violinistiche che potrebbero indurre taluno a vedere in lui solo un "fenomeno" da esibire.
io non ho la sfera di vetro e non mi permetto di giudicare le scelte di nessuno.
diciamo che potrei pensare che se uno ( non lui dico in generale) a 12 anni invece di prepararsi 3 concerti a settimana studiasse con calma degi aspetti violinistici di varia natura applicandoli poi ad eventuali concerti forse vivrebbe piu sereno e si introdurrebbe ad una carriera fatta di competizioni con piu tranquillità, non tralasciandosi beninteso le giuste glorie del momento ma solo "amministrandosi meglio".
Questo è quello che mi viene in mente poi...
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Accidenti, a 12 anni?govi ha scritto:Ho saputo che Stefano Mhanna, si è diplomato nel Conservatorio Santa Cecilia in Roma, con votazione di 10 con lode e menzione speciale, la quale non viene assegnata ai violinisti diplomati nel Conservatorio Santa Cecilia da più di mezzo secolo.
Comunque sul mezzo secolo non è esatto, quando mi sono diplomato io a S.Cecilia era abbastanza comune che i violinisti prendessero 10 e lode e mi ricordo anche un paio che presero la menzione speciale.
Era l'epoca di Massimo Quarta ecc...