Grazie. Non lo sapevo, ma sembra sia proprio in diretta. La Jansen mi sembra decisamente troppo aggressiva e l'orchestra a volte quasi stenta ad andargli dietro. Penso che Pappano ha avuto i suoi problemi a tenerli insieme, l'orchestra e la solista olimpionica
eh sì claudio, la jansen è così abbastanza impetuosa per il resto a me dispiace che sabato ho faticato a sentir venire fuori il violino della jansen in qualche passo, sarà l'acustica della sala?
claudio ha scritto:La Jansen mi sembra decisamente troppo aggressiva
Sì è aggressiva, può darsi sia vero che è "troppo" aggressiva. Però a me vien da dire "ce ne fossero" di così aggressive, di macchinette ce ne sono anche troppe.
E anche su quello Stradivari del 1727 ci sarebbe qualcosa da dire, più che antico mi è sembrato antichizzato, forse una copia ottocentesca? Anche il suono non mi è sembrato per niente quello ampio e aggraziato degli strumenti italiani, aldilà dell'impeto della Jansen, ho percepito bassi molto scuri ed acuti piuttosto penetranti. Le corde forse erano le Evah Pirazzi. Non mi ha dato nemmeno l'impressione di essere uno strumento originale molto restaurato, semplicemente tutta un'altra impressione.
Comunque queste suggestioni concertistiche sono utilissime per fare confronti tra di noi e vedere e mettere alla prova le nostre percezioni. Sicuramente da rifare.
(certo che se quello è il Suono di Stradivari la liuteria scientifica e i vari test Indianapolis hanno perfettamente ragione)
p.s.
la violinista solista olandese ha davvero spalle olimpioniche, credo in piscina potrebbe battere la pellegrini.
la Jansen l'avevo vista nel concerto di Brahms su youtube e mi era parsa notevole! Vedremo qui. A me sembra decisamente una delle migliori tra le nuove leve. Deve ancora capitarmi tra le mani il suo primo disco deludente!
Ieri sera ho avuto occasione di ascoltare la Jansen che suonava Brahms da Radio 3, la qualità di ascolto era davvero incredibile, il suono nitido e generoso, un'intonazione direi perfetta. Devo ammettere una impressione totalmente diversa ed opposta rispetto alle prime volte che ho ascoltato questa violinista: bella da ascoltare, ma impossibile da guardare
le impossibili da guardare sono un'orda, di questi tempi.
La mia preferita e' la vincitrice del concorso Sibelius del 2005, Alina Pogostkina. http://www.alinapogostkina.de/
Brahms non necessità di "virtuosi da olimpiade" ma di musicisti che facciano respirare la musica anche nei passaggi tecnicamente più difficili, l'impeto deve sempre non oltrepassare la austerità nordica che richiede il pezzo, nei circa 23 minuti del primo movimento (gli altri movimenti assieme non raggiungono questa durata) si devono presentare i personaggi (temi) dialogando con l'orchestra (non entrando in competizione con essa), per poi sviluppare il materiale senza nessuna velleità di "bravura" , questo concerto è musica allo stato puro.
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