L' e' quasi finit...
- Fabio_Chiari_liutaio
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- Fabio_Chiari_liutaio
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Peccato, speriamo che non ti crei problemi in seguito per il lavoro.
Stai attento alla riabilitazione, che ad aver furia spesso ci si portano dietro dei dolori per tutta la vita, io sbagliai col piede e sto ancora bestemmiando tutte le volte che cambia il tempo.
Stai attento alla riabilitazione, che ad aver furia spesso ci si portano dietro dei dolori per tutta la vita, io sbagliai col piede e sto ancora bestemmiando tutte le volte che cambia il tempo.
<div>......chi va dietro altrui mai non gli passa innanzi.....(Michelagnolo Bonarroto fiorentino)</div><br>
Bel lavoro, Piergiuseppe! Non dubitavo che un liutaio della tua esperienza abbia raggiunto una tale perfezione, mi sarei meravigliato del contrario! Ma questa considerazione non toglie nulla, anzi conferma la tua alta professionalità.
Dal mio punto di vista quello che ci fai vedere serve come stimolo per imparare e migliorare. Ti ringrazio della tua disponibilità a farci vedere qualcosa di tuo, per questo motivo.
Vedo che tu filetti a cassa chiusa, sono sicuro che a lungo andare questo rappresenti un vantaggio.
Vorrei farti una domanda specifica:
vedo che anche tu (terza foto), come la stragrande maggioranza dei liutai moderni, almeno quelli che ho potuto osservare a Mondomusica, lasciano molto spessa la zona alla fine della cassetta, esattamente dove finiscono le ganasce ed incomincia il primo giro del riccio. C'è un motivo specifico?
Te lo chiedo perchè a me nei pochi lavori che ho fatto viene da ridurla per armonizzare il restringimento finale della cassetta in linea con il laterale della voluta del riccio. Anzi mi viene molto bene, nel senso che mi sembra debba essere automaticamente in quel senso; se dovessi lasciare spessore per me sarebbe quasi un problema. D'altro canto non si può assolutamente dire, credo, che in quel punto il legno debba essere più spesso per una questione di rapporto di forza, là ci troviamo al di sopra dei piroli quindi non c'è nessuna trazione!
Grazie.
Dal mio punto di vista quello che ci fai vedere serve come stimolo per imparare e migliorare. Ti ringrazio della tua disponibilità a farci vedere qualcosa di tuo, per questo motivo.
Vedo che tu filetti a cassa chiusa, sono sicuro che a lungo andare questo rappresenti un vantaggio.
Vorrei farti una domanda specifica:
vedo che anche tu (terza foto), come la stragrande maggioranza dei liutai moderni, almeno quelli che ho potuto osservare a Mondomusica, lasciano molto spessa la zona alla fine della cassetta, esattamente dove finiscono le ganasce ed incomincia il primo giro del riccio. C'è un motivo specifico?
Te lo chiedo perchè a me nei pochi lavori che ho fatto viene da ridurla per armonizzare il restringimento finale della cassetta in linea con il laterale della voluta del riccio. Anzi mi viene molto bene, nel senso che mi sembra debba essere automaticamente in quel senso; se dovessi lasciare spessore per me sarebbe quasi un problema. D'altro canto non si può assolutamente dire, credo, che in quel punto il legno debba essere più spesso per una questione di rapporto di forza, là ci troviamo al di sopra dei piroli quindi non c'è nessuna trazione!
Grazie.
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Ricercare sopra tutto due cose: la verità e la bellezza.
- Lino Santoro -
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Questa è bella!Fabio_Chiari_liutaio ha scritto:C'è nè un'altro in Italia che parla di perfezione e di onnipotenza e quello già ci basta e ci avanza...la perfezione è divina non umana parlare di cose perfette è già di per sè impossibile figuriamoci farle...........
Non sapevo che era anche liutaio
Allora c'è pure la possibilità che intervenga nel forum!!
Preparatevi a mettervi tutti sull'attenti, ed a non contraddirlo!!
E te, Fabio, stai attento a come parli quando parlerai con LUI!
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- Lino Santoro -
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- Piergiuseppe
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Hai visto bene! In quel modello ho tenuto la cassetta abbastanza larga 22,5 mm. la cassetta dei piroli di solito la faccio abbastanza larga e lunga, comodamente al di la del LA per agevolare l' innesto della corda come questa:violino7 ha scritto:lasciano molto spessa la zona alla fine della cassetta, esattamente dove finiscono le ganasce ed incomincia il primo giro del riccio
di questo mio penultimo violino:
- Piergiuseppe
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- Fabio_Chiari_liutaio
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- delyrium
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cavoli proprio non la sopporti allora la scuola cremonese se dici cosìFabio_Chiari_liutaio ha scritto:Come violino7 non lo sapevi che abbiamo un presidente liutaio?
Si ma tranquillo è di scuola cremonese, quella moderna............
usa le tastiere di ebano.
<em>"<strong>QVO VNICO PROPVGNACVLO STAT STABIT(QUE) RELIGIO</strong>"</em><br>Andrea Amati (1560)
- Fabio_Chiari_liutaio
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No, non sopporto la scuola cremonese moderna che si è inventata una storia classica diversa dalla verità storica...leggi il mio articolo Tradizione si ma quale? qui sul portale. La presunzione poi di essere la depositaria della verità e della perfezione gli toglie ogni dignità di scuola. Esistono in Italia altre scuole che sono equipollenti rispetto a quella di Cremona attuale bisogna ammetterlo o non si va avanti di un passo, anzi si rischia lo scontro sterile.
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- edo
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Mi quoto perchè ci terrei ad avere una risposta dagli amici del forum.
edo ha scritto:
Una domanda anche sui bordi: anch'io ho la tendenza a farli con lo spigolo pronunciato però mi sono stati criticati in quanto poco aderenti alla tradizione cremonese che li vorrebbe più morbidi. Dove sta la verità ?
- Fabio_Chiari_liutaio
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Avrà anche un suo carattere, a me mi pare che le ganasce della testa siano poco armoniose. Non capisco come mai nei miei lavori le licenze sono considerati errori e nei lavori degli altri sono dimostrazione del carattere....
A Edo posso dire che il tanto decantato bordo cremonese non esiste perchè i cremonesi classici (non i moderni) hanno fatto bordi in tutte le maniere, tondi, con la scanalatura.....basta guardare con i propri occhi.
A Edo posso dire che il tanto decantato bordo cremonese non esiste perchè i cremonesi classici (non i moderni) hanno fatto bordi in tutte le maniere, tondi, con la scanalatura.....basta guardare con i propri occhi.
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- Atomino
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Ciao Edo, se me lo concedi ti risponderei con una domanda: "come mai li fai con lo spigolo pronunciato"?edo ha scritto: Una domanda anche sui bordi: anch'io ho la tendenza a farli con lo spigolo pronunciato però mi sono stati criticati in quanto poco aderenti alla tradizione cremonese che li vorrebbe più morbidi. Dove sta la verità ?
Mi chiedevo qualche tempo addietro quanto ci sia e se ci sia una responsabilità commerciale nella stasi o nella vitrificazionedi una scuola. Io a dire il vero non vedo tutta quella "rigidità" che si imputa dit tout court alla scuola Cremonese e tanto meno nel lavoro di Piergiuseppe che, per quel poco che possa valere la mia opinione, reputo bellissimo seppure di una precisione quasi "terrificante".Fabio_Chiari_liutaio ha scritto:No, non sopporto la scuola cremonese moderna che si è inventata una storia classica diversa dalla verità storica...leggi il mio articolo Tradizione si ma quale? qui sul portale. La presunzione poi di essere la depositaria della verità e della perfezione gli toglie ogni dignità di scuola. Esistono in Italia altre scuole che sono equipollenti rispetto a quella di Cremona attuale bisogna ammetterlo o non si va avanti di un passo, anzi si rischia lo scontro sterile.
Son forse l'ultimo a poter esprimere un parere, ma apprezzare uno strumento tra cento simili credo sia questione di capirne le sfumature che lo rendono unico. L'unicità del lavoro di Fabio salta agli occhi immediata e le sue scelte nei legni ne sono l'impronta digitale. Grazie al cielo non l'unica.....
Chi lavora esclusivamente per il commercio si mette al banco ed esegue, chi ci mette passione, amore, ricerca, cultura specifica, intelligenza,voglia continua di mettersi in gioco e in discussione, si siede, respira a fondo, sorride e crea.
- Alberto Soccini -