Incontri su Sacconi a Cremona e Bologna 2-9 Aprile 2011

I liutai: i loro strumenti e le loro biografie.
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claudio
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Messaggio da claudio »

GioSon ha scritto:Visto come sono inc.... i liutai cremonesi nell'attuale congiuntura economica, spieghi un po lei come vendere i loro strumenti. Lo sa che sono stati tagliati i fondi alla liuteria in quella citta'? La citta' e' in crisi. C'era bisogno di un ennesimo incontro su Sacconi?
Cominciamo bene! :mrgreen:
In tempi di crisi c'è bisogno più che mai di tenersi stretti lavoro e tradizioni. Sacconi è parte della storia di Cremona e mi consta che siano passati più di 15 anni dall'ultimo evento che lo ha riguardato, quindi non so cosa lei voglia dire con quel "ennesimo incontro su Sacconi". Non so niente di fondi dedicati alla liuteria, io conosco solo artigiani che vivono del loro lavoro.
Preciso inoltre che per lo svolgimento di questo incontro non ho mai chiesto, nè ora nè mai, alcun tipo di sovvenzione o rimborso spese-
andante con fuoco
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claudio
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Messaggio da claudio »

Per coloro che sono interessati a partecipare all'incontro, faccio presente che accanto alla Sala dei Quadri dove si svolgerà il seminario, sarà possibile visitare il salone dove sono conservati molti strumenti antichi di pregio:

Violino: "II Carlo IX di Francia" costruito da Andrea Amati nel 1566

Viola: "La Stauffer", costruita da Antonio e Gerolamo Amati nel 1615

Violino:"L'Hammerle", costruito da Nicolò Amati nel 1658

Violino: "Il Clisbee", costruito da Antonio Stradivari nel 1669

Violino: costruito da Francesco Ruggeri nel 1675

Violino: "Il Quarestani", costruito da Giuseppe Guarneri figlio di Andrea nel 1689

Violoncello: "ex Cristiani", costruito da Antonio Stradivari nel 1700

Violino:"Il Cremonese 1715", costruito da Antonio Stradivari nel 1715

Violino:"Il Vesuvius", costruito da Antonio Stradivari nel 1727

Violino: "Lo Stauffer", costruito da Giuseppe Guarneri, detto del Gesù, nel 1734

Violino:"Lo Stauffer", costruito da Enrico Ceruti nel 1868

Violino: costruito da Simone Fernando Sacconi nel 1941
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aspirante_violinista
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Messaggio da aspirante_violinista »

scusa Claudio se non ho risp prima ma non ma avevo perso di vista il topic. Comunque mi farebbe piacere venire ovviamente, ma da lunedi saro confinato in ambulatorio a fare i turni! ( non come paziente, ma come infermiere ;)
attendo quindi che chi sara presente, possa raccontare a chi non viene le proprie impressioni!
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talus
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Messaggio da talus »

Io ci saro'.

Per quando rigurda la crisi di vendite dei liutai cremonesi, Io ho una mia idea
la Cina salvera molti liutai ( il mio oramai lavora a tempo pieno con liste d'attesa lunghissime per gli studenti dei conservatori cinesi della nuova borghesia industriale).
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Atomino
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Messaggio da Atomino »

Purtroppo lavoro anche questo fine settimana! Mi sa che dovrò ottenere un' udienza privata infrasettimanale a Castel Madama.
Dopo la conferenza torni subito a Roma?
- Alberto Soccini -
GioSon
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Messaggio da GioSon »

claudio ha scritto:
In tempi di crisi c'è bisogno più che mai di tenersi stretti lavoro e tradizioni.
Certo. E questo si realizzera' solo se si chiudera' il cancro della scuola di liuteria, attivando la naturale vita dei laboratori liutari in Cremona. Quella scuola che ha esportato la conoscenza liutaria prima in america poi in giappone ed ora in cina, ovvero si sono fregati con le proprie mani.... Sacconi era legato alla citta' solo perche' in passato vivevano e lavoravano, in quella citta', i piu' grandi liutai italiani, infatti se ne guardo' bene nel 37 ad accettare la direzione di una scuola di liuteria, sapeva benissimo che a Cremona la liuteria era belle che scomparsa e defunta! Ora c'e' bisogno di una autocritica, questo serve alla liuteria.
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claudio
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Messaggio da claudio »

GioSon ha scritto:
claudio ha scritto:
In tempi di crisi c'è bisogno più che mai di tenersi stretti lavoro e tradizioni.
Certo. E questo si realizzera' solo se si chiudera' il cancro della scuola di liuteria, attivando la naturale vita dei laboratori liutari in Cremona. Quella scuola che ha esportato la conoscenza liutaria prima in america poi in giappone ed ora in cina, ovvero si sono fregati con le proprie mani.... Sacconi era legato alla citta' solo perche' in passato vivevano e lavoravano, in quella citta', i piu' grandi liutai italiani, infatti se ne guardo' bene nel 37 ad accettare la direzione di una scuola di liuteria, sapeva benissimo che a Cremona la liuteria era belle che scomparsa e defunta! Ora c'e' bisogno di una autocritica, questo serve alla liuteria.
Allora bisognerebbe chiudere anche le altre scuole di liuteria nel nostro paese? Non so se tu sei un liutaio, ma da come parli mi sembra di no, perchè non sono state di certo le scuole di liuteria a "sputtanare" la nostra tradizione in giro per il mondo. Quello che ha contribuito ad una decrescita della qualità e quindi del lavoro, è stata una certa massificazione del tipo di offerta, favorita anzitutto dai lucrosi commerci con il Giappone e l'oriente tutto. Leggiti ciò che ho scritto in proposito "Le seduzioni di Mr. Kurosawa":
https://www.claudiorampini.com/modules.p ... le&sid=136

Ciò ha favorito l'instaurarsi di un feticcio del modello di violino cremonese moderno che i cinesi, anche senza venire a scuola a Cremona, non hanno avuto nessuna difficoltà a copiare e a rivendere a prezzi competitivi. Per questa ragione io sostengo che in tempi di crisi c'è sempre modo di rivedere gli errori e di riprendersi la parte sana della tradizione.
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GioSon
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Messaggio da GioSon »

>Allora bisognerebbe chiudere anche le altre scuole di liuteria nel nostro >paese? Non so se tu sei un liutaio, ma da come parli mi sembra di no, >perchè non sono state di certo le scuole di liuteria a "sputtanare" la >nostra tradizione in giro per il mondo.

Non parlo di sputtanamento. Ogni liutaio pensera' al suo. Parlo di CONOSCENZA. Questa CONOSCENZA e' stata esportata male!. Nessuno vieta ad un laboratorio cremonese di avere un liutaio cinese. Ma la scuola di liuteria di Cremona ha affrontato questo argomento nel modo piu' becero e a tutela del proprio personale. Ad esempio un posto di lavoro dei maestri liutai.

>Quello che ha contribuito ad una decrescita della qualità e quindi del >lavoro, è stata una certa massificazione del tipo di offerta, favorita >anzitutto dai lucrosi commerci con il Giappone e l'oriente tutto. Leggiti >ciò che ho scritto in proposito "Le seduzioni di Mr. Kurosawa":
>https://www.claudiorampini.com/modules.p ... le&sid=136

Ma cosa vuole? e' un commerciante, trafficava anche in compra-vendita di terreni e case...

>Ciò ha favorito l'instaurarsi di un feticcio del modello di violino >cremonese moderno che i cinesi, anche senza venire a scuola a >Cremona, non hanno avuto nessuna difficoltà a copiare e a rivendere a >prezzi competitivi.

Uno dei fondatori cinesi di una scuola di liuteria in cina e di uno stabilimento per la costruzione seriale di strumenti ad arco e' un diplomato della scula di liuteria di Cremona!


>Per questa ragione io sostengo che in tempi di crisi c'è sempre modo di >rivedere gli errori e di riprendersi la parte sana della tradizione.

Daccovrdo! Autocritica, specialmente per i cremonesi!
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edi
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Messaggio da edi »

In bocca al lupo per l'incontro di oggi Claudio! :)
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claudio
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Messaggio da claudio »

Caro Edi, l'incontro sembra essere andato per il meglio. Il tutto è durato ben 2 ore e 40 minuti, e ciò non sembra avere impressionato i presenti, tra cui il M° Francesco Bissolotti che il giorno 2 Aprile ha compiuto 82 anni e il Prof. Mosconi, attuale conservatore dei violini esposti nel palazzo comunale. Ti confesso che espormi in una sede così prestigiosa, la stessa in cui è stata conferita a Sacconi la cittadinanza onoraria nel 1972, alla presenza di coloro che Sacconi lo hanno conosciuto e lo hanno aiutato alla stesura de "I segreti di Stradivari" mi ha dato una grande emozione. Rispetto ai seminari precedenti che ho tenuto a Roma e Pisogne, ho avuto modo di parlare anche degli intagliatori della Val Camonica, tra i quali Pietro Ramus e del disegno della forma del violino con Geogebra secondo le elaborazioni dell'amico fiorentino Duccio Maggiora. E' stato tutto molto bello ed intenso, anche la presidentessa dell'ALI, Dott.ssa Lucia Maramotti, non si è solo espressa in complimenti per l'iniziativa ma ha partecipato attivamente confermando e condividendo quanto andavo esponendo. Un sentito ringraziamento a Gualtiero Nicolini, senza la sua collaborazione questo evento non avrebbe potuto avere luogo.

Qui di seguito alcuni momenti dell'incontro:

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Claudio Rampini con il Prof. Andrea Mosconi, che da più di trent'anni si reca 6 giorni su 7 a mantenere in forma i violini esposti nel palazzo comunale (accanto alla Sala dei Quadri dove si è svolto l'evento).





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Complimenti Claudio! Mi dispiace proprio di non essere potuto venire...
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Messaggio da violino7 »

Non ho potuto essere presente!

Sono sicuro sia stato un evento di grande interesse per l'argomento trattato, il luogo in cui si è svolto e per i personaggi di elevata cultura liutaria che sono intervenuti.

Già da queste prime foto, Claudio, si vive il pathos dell'avvenimento.
Complimenti primaditutto per la tua bella iniziativa......realizzata dove meglio non poteva essere.
.
Ricercare sopra tutto due cose: la verità e la bellezza.

- Lino Santoro -
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GREGSAR
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Messaggio da GREGSAR »

Un grande evento!..la prima volta a cremona per me,bellissima la zona storica.
Ho visto tutti gli strumenti della collezione.. :stord: un misto tra stupore e tachicardia..per ogni vetrina..non riesco neanche a commentare.
Complimenti claudio..veramente interessante tutta la conferenza,saresti andato avanti un'altro paio d'ore soprattutto sulle vernici..si percepiva...
Il tempo,per me,comunque e' volato,sono contento di aver ascoltato principi giusti,che salvaguardano e trasmettono il giusto modo di vedere la liuteria..
Chissa'..magari un giorno potremo tornare a quell'epoca che e' stata d'oro,della quale ci nutriamo e sognamo ogni giorno con l'interminabile ricerca di cio' che e' dato per perso..
E se cosi' sara',il merito verra' dato anche a te,e alle persone che hanno dedicato la vita alla ricerca e alla divulgazione..
Ho condiviso,soprattutto il discorso dell'intercomunicazione "oramai interrotta"che c'era tra le varie arti..
Spero che vengano organizzati piu' di frequente eventi cosi' importanti..
Grazie!
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claudio
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Cari amici, con l'incontro di ieri a Bologna si è concluso il mio breve ciclo di seminari su Sacconi e l'attualità de "I segreti di Stradivari". In questa ultima occasione non c'è stata grande partecipazione del pubblico, ma lo stesso si è avuto modo di vedere ed esaminare molti strumenti della liuteria bolognese ed emiliano-romagnola del passato e del presente. Il M° Roberto Regazzi è stato un perfetto padrone di casa, ci ha accolto con grande simpatia, disponibilità e competenza, che ha provveduto anche a farci provare uno dei suoi pregevoli strumenti e ci ha accompagnato per le strade di Bologna mostrandoci i luoghi della liuteria storica. Un sentito ringraziamento è dovuto al Prof. Gualtiero Nicolini che ha fatto sì che tutto si svolgesse nel migliore dei modi, al M° Carlo Vettori e al suo libro "Stradivari a Madrid" e alla Dott.ssa Lucia Maramotti, presidentessa dell'ALI (Associazione Liutaria Italiana), che con competenza e partecipazione ha contribuito con interventi su Sacconi e sul patrimonio liutario nazionale con "Il Museo del Violino" che verrà istituito a Cremona.

Qui di seguito alcune fotografie che illustrano i momenti salienti dell'evento di ieri.

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Palazzo Pepoli, luogo in cui Raffaele Fiorini ha avuto la sua bottega per un certo periodo



Nelle due foto seguenti, i luoghi storici della liuteria bolognese

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