Violini in California.

Strumenti, pensieri e confidenze a lume di candela.
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claudio
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Violini in California.

Messaggio da claudio »

Sono tornato la settimana scorsa da un viaggio di circa due settimane in California, non si è notato molto, ma avevo possibilità anche lì di collegarmi quotidianamente al Portale del Violino. E' stato un viaggio interessante e denso di stimoli per il futuro, però chi si aspetta imprese mirabolanti e successi planetari rimarrà un pochino deluso, perchè quelli che sto per raccontare sono momenti di vita ordinaria vita quotidiana di un liutaio.
Per la maggior parte del tempo ho dimorato a San Jose, a circa un'ora d'auto da San Francisco, più precisamente la zona è la cosiddetta Silicon Valley, patria di ingegneri informatici e compagnie come Google, Intel, Ebay, che lì hanno le sedi dei loro imperi economici. Da San Francisco a San Jose è una distesa pressochè ininterrotta di abitazioni private ad un piano con giardinetto, supermercati e autostrade, per vedere un pezzo di campagna autentica bisogna spingersi più a sud, dove iniziano le coltivazioni dell'aglio (l'aria è satura del caratteristico odore), carciofi e vite. La California una volta era una terra di indiani, cow boys, missionari e contadini; furono gli spagnoli i primi a mettervi dimora, ma dopo che vi fu scoperto l'oro nella metà del 1800, la regione si riempì rapidamente di gente di tutte le nazioni. Oggi delle antiche tradizioni rimane ben poco, ma il paesaggio lontano dai centri abitati è incontaminato e di suggestiva bellezza. Il clima è dolce e l'umidità è ottimale in tutto il periodo dell'anno, un posto ideale per coltivarvi la vite e costruirvi violini. Famosi sono i vini rossi californiani, che normalmente viaggiano aldisopra dei 14 gradi, hanno un sapore molto dolce e liquoroso, ma da quelle parti quando non bevono birra, usano questo vino per pasteggiare. Insomma, la California è una terra forte, senza compromessi e molto dinamica, come testimoniato dai numerosi terremoti (famoso quello di San Francisco del 1906) e vulcani varii. Per certi versi io l'ho trovata abbastanza simile al meridione d'Italia e il background spagnolo che si scorge spesso sul volto delle persone e nei toponimi, ci fa sentire a casa nostra in un tempo abbastanza breve.
Il lavoro che mi aspettava quest'anno era di incontrare i miei clienti e i violino che avevo loro venduto gli anni scorsi, avevo anche portato con me l'ultimo strumento, il Santa Clara ( http://claudiorampini.com/cpg/thumbnails.php?album=159 ), che da lì a poco sarebbe stato confrontato con altri due miei strumenti costruiti rispettivamente nel 2003 ( http://claudiorampini.com/cpg/thumbnails.php?album=96 ), e nel 2005 ( https://www.claudiorampini.com/php/modul ... opic&t=132 ), lo stesso di cui ho illustrato la costruzione nel thread "Il violino nuovo".
Innanzitutto c'è stato il primo incontro un con il maestro di Chinh Le, un violinista di origine vietnamita alla Symphony Silicon Valley ( http://www.symphonysiliconvalley.org/mu ... 6&MusID=28 ), nei nostri incontri in un piccolo teatro degli anni '20, il Petit Trianon di San Jose, abbiamo provato lungamente gli strumenti per valutarne appieno le differenze sonore. E' intervenuta anche Clare Chu, un ingegnere informatico che lavora da Cisco Systems grandissima appassionata di strumenti e ottima violinista dilettante. Nelle fotografie che troverete qui: http://claudiorampini.com/cpg/thumbnails.php?album=206
ce ne sono un paio che mostrano Raushan, una gentile e molto carina violinista di origine Kazakhstan, membro della San Francisco Symphony Orchestra:
http://www.sfsymphony.org/templates/art ... 5&roleid=2
Nella foto che illustra la SFSymphony, durante l'esecuzione della 5 Sinfonia di Shostakovic, il primo violino mostra il suo stupendo Guarneri del Gesù del 1740 appartenuto ad Heifetz. Abbiamo poi saputo che quel violino è suonato in orchestra la maggior parte dell'anno, solo in estate fa ritorno presso il Legion of Honor Museum.
La seduta di prove presso il Petit Trianon è stata registrata con mezzi di fortuna, ma pur nella scarsa qualità dell'ascolto, si potranno apprezzare le voci dei miei vari violini che sono stati suonati dal maestro Chinh Le. https://www.claudiorampini.com/Varie/rampinichin.mp3
Chi capisce un pò d'inglese capirà che lo strumento del 2003 è quello da suono più penetrante e chiaro, quello del 2005 ha il suono più "teso" (tight), quello del 2007 il Santa Clara ha il suono più potente, ricco di armonici e molto facile da suonare (easier to play).
Con questo si conclude il racconto del mio viaggio californiano, se avete domande io sono qua. Buon Natale e buon ascolto.


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claudio
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Messaggio da claudio »

avete ascoltato l'mp3 che vi ho proposto? che vi sembra?
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hsj
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Messaggio da hsj »

Scusa la domanda un po stupida, ma di liuteria non ne capisco niente :-( ,
da cosa dipende la differenza del suono dei violini che hai costruito? E da cosa dipende che un violino sia piu facile da suonare (easier to play) rispetto agli altri?

P.S. I violini mi sembrano proprio bellissimi!!!
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Alfredo
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Messaggio da Alfredo »

Ho messo le cuffie e si sente molto chiaramente.
Il 2003 ha potenza ma mi sembra che il 2005 abbia più qualità di suono, anche se il violinista apprezza molto la prima corda, la quarta corda mi sembra anche ottima e profonda.
Il 2005 ha un colore completamente diverso, più scuro e profondo, più caldo... mi piace molto perchè ha il registro basso profondo e si apre negli acuti, bravo!

ps. il clac che si sente ogni tanto è la Nikon D70??? :lol:
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Giva
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Messaggio da Giva »

a che distanza sono stati registrati?
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claudio
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Messaggio da claudio »

Giva ha scritto:a che distanza sono stati registrati?

credo che la distanza variasse da 5 a 10 metri
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Peo
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Messaggio da Peo »

Domanda: quello del 2005 è quello che se suonato nelle corde di sol e di re potrebbe ricordare un violoncello per la scurezza (si dice così?) del suono?
Se ho capito bene, è quello che mi piace di più.
Altra domanda un poco stupida: ma i tre violini avevano montate le stesse corde?
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Porthos
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Messaggio da Porthos »

Mi piace di più il Santa Clara, se ho capito bene, cioè quello - per dirla con Peo - coi bassi da violoncello (piacevano anche a chi lo suonava, si capisce chiaramente e si diverte con un pizzico di vibrato sapientemente spruzzato qui e là anche nelle note di passaggio).

Però mi pare che spari un pò negli acuti (mi pare la seconda corda, posizioni altissime). Se il Sig. Chinh lo faceva apposta, tutto bene, se no azzardo l'ipotesi di ripensare il ponticello.

Ma sono questioni di secondo piano (almeno per me) rispetto alla qualità intrinseca degli strumenti.

Della serie 'curiosità morbose': che archetto? lo stesso per tutti e tre?
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claudio
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Messaggio da claudio »

I tre violini avevano montate lo stesso tipo di corde, ossia Infeld Blu. Mi complimento per il fatto che siete riusciti a cogliere le differenze tra un violino e l'altro, non è cosa facile. In effetti il violino più scuro di voce è il Santa Clara del 2007, in cui penso di essere riuscito a creare un buon compromesso tra corde alte e basse e una ottima gamma dinamica. Riguardo allo "sparare " delle posizioni alte, bisogna sempre tenere conto che la registrazione è stata effettuata con mezzi non professionali, quindi qualcosa la si perde, ma in effetti il Santa Clara "spara" abbastanza sugli acuti e quando si va in posizione reagisce in modo energico. Io uso ponticelli (Despiaux) che danno un suono molto ben definito e che secondo me danno la possibilità di potere cogliere tutte le potenzialità e le debolezze di uno strumento.
In particolare il Santa Clara, le voci nella registrazione parlavano di questo strumento, rappresentava uno stacco netto rispetto ai violini costruiti negli anni precedenti, e questo è dovuto essenzialmente a un tipo di catena diversa e a un tipo di bombatura centrale leggermente più ampio.
L'arco era lo stesso usato per tutti e tre i violini, era di grande qualità, ma purtroppo non ne ricordo più l'autore.
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andrea69
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Messaggio da andrea69 »

dopo un attento ascolto, trovo una mia personale preferenza per il suono e la qualità del violino 2005, ne troppo scuro ne troppo brillante. Noto anche una certa maturità nel suono sicuramente data dall'uso in questi 2 anni.
Sento invece che il Santa Clara avrebbe bisogno di un certo "rodaggio" che mitigherebbe la tendenza a "sparare" delle due corde acute. A questo proposito chiedo se il Santa Clara è stato già suonato parecchio o è "nuovonuovo". E in aggiunta: la forma dei 3 violini è sempre la stessa (Stradivari?)?
Invece riguardo il 2003, cambierei corde (Infeld rosse) in modo da fargli guadagnare un pò di profondità che manca. Credo che con questo espediente lo strumento andrebbe ancora meglio.
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Messaggio da claudio »

Andrea, ti ringrazio per aver ascoltato attentamente e nelle tue parole ci vedo abbastanza il tuo modo di intendere il suono. In effetti il violino del 2005 (modello Guarneri Alard), ha un suono piuttosto "teso" e si presta facilmente ad essere suonato anche in maniera rude.
E' uno strumento che ha incontrato il favore di un tuo collega russo che vive in California e che si chiama Arthur Mikhailov, di cui farò ascoltare qualche brano nella giornata di domani o dopodomani.

Il Santa Clara è l'ultimo strumento costruito e non è mai stato praticamente suonato, quindi è più che giusta la tua impressione in fatto di "rodaggio". Riassumendo: i violini del 2003 e del 2007 (Santa Clara), sono stati costruiti sulla forma del Toscano (mod Stradivari 1690), quello del 2005 su modello del Guarneri-Alard.
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sullacorda
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Messaggio da sullacorda »

Ciao claudio,
mi unisco anch'io al coro dei complimenti. Ho aspettato qualche giorno per ascoltare bene la registrazione tagliando gli interventi di voce per poter confrontare meglio gli strumenti. Il riverbero è un po' eccessivo per i miei gusti e avrei preferito un confronto fatto magari anche su note più lunghe, poi su passaggi veloci e un po' più bilanciato sulle 4 corde.
A mio parere l'ultimo violino risulta il più interessante per le potenzialità che ha! il suono sembra già molto maturo sui bassi e pronto a crescere sugli alti, inoltre trovo molto importante il commento dei musicisti sulla facilità di suonarlo: un violino con una bella voce e facile da suonare rende più facile la vita al musicista e gli permette di tirarne fuori il meglio.
E' interessante poi il fatto che pur essendo di anni diversi e di forme diverse gli strumenti si assomiglino così tanto nel suono: questo penso si possa identificare nella tua "mano"! bello comunque sentirne le differenze! non c'è una forma perfetta ma un suono perfetto ma più forme della stessa perfezione .. almeno così la penso.
Bello il colore poi, il rosso!
Trovo infine interessante il fatto che tu sia riuscito, pur partendo dallo stesso modello per il 2003 e il 2007, a fare uno strumento più facile da suonare a parità di bellezza di suono .. segno che sei un liutaio "migliore", BRAVO!
.. sono graditi altri audio e foto! :)
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sullacorda
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Messaggio da sullacorda »

P.S.: molto belle quelle zone. Io ho vissuto un anno da quelle parti ma più a nord, a Berkeley, proprio a est di San Francisco. Come sono nati i tuoi contatti da quelle parti? Mi ricordo ancora un "Barbiere di Siviglia" visto a San Francisco con tanto di protonista che entra in vespa! :)
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andrea69
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Messaggio da andrea69 »

Cara Claudio, se il 2007 è il violino più potente dei tre, un futuro violino costruito su modello Guarneri-Alard ma con le bombature del Santa Clara come potrebbe rispondere? altrettanto teso del violino 2005 o più vicino alle caratteristiche del violino 2007?


PS non c'entra nulla ma volevo dire a tutti che HO FINITO OGGI IL MIO VIOLINO ELETTRICO!! :D :D presto posterò le foto.
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claudio
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Messaggio da claudio »

@Andrea: Il fatto è che è stato proprio il Santa Clara ad avere le bombature che hanno preso qualcosa del Guarneri-Alard 2005, quindi si può proporre senz'altro un quest'ultimo con le bombature leggermente più alte. La forma guarneriana aiuta molto nella direzione della "tensione del suono".

Complimenti per il tuo primo violino! (anche se elettrico... :lol: )


@Sullacorda: Ti ringrazio per le belle parole. L'avventura californiana iniziò abbastanza casualmente con un violino di forma stradivariana che a causa del suo colore rosso smise di piacere al legittimo proprietario italiano. Vendetti lo strumento attraverso Ebay, ad un signore californiano abitante in San Jose. Poi si dette il caso che un'amica di questo signore, in vacanza in Italia parecchi anni fa, era diventata a suo tempo anche mia amica. E così di conoscenza in conoscenza, sono venuti anche altri clienti.
Il tutto si è svolto senza l'ausilio di campagne pubblicitarie, mostre o altre costose forme di pubblicità, ma solo sul passaparola. Ed è questo l'aspetto che mi piace di più, perchè anche agli americani, in genere, amano andare al sodo e non esitano a prendere in considerazione anche liutai che sono fuori dal grande giro. Perchè io sono fuori da ogni giro, è bene dirlo.
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