lasciando in disparte considerazioni sul risultato acustico di difficile comprensione e verificabilità, per me la risposta è più semplice :
la sguscia meno profonda nelle CC serve per raccordarsi meglio al maggiore spessore della parte centrale delle tavole, quale che sia l'effetto acustico causato.
Davide
La Sguscia
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davidesora
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A volte la risposta è molto più semplice di ciò che si possa pensare 
È che spesso in questo mestiere (fatto purtroppo di misteri e cose dette e non dette) risulta difficile, per chi si sta formando, farsi un'idea completa delle reali motivazioni di alcuni passaggi.
Io sostengo che sia la manualità e non il "segreto" a fare l'Artigiano....vabbè, non continuo perchè rischio di andare off-topic.
Dunque, ancora una volta, merci
È che spesso in questo mestiere (fatto purtroppo di misteri e cose dette e non dette) risulta difficile, per chi si sta formando, farsi un'idea completa delle reali motivazioni di alcuni passaggi.
Io sostengo che sia la manualità e non il "segreto" a fare l'Artigiano....vabbè, non continuo perchè rischio di andare off-topic.
Dunque, ancora una volta, merci
A volte la risposta è anche più complicata di quel che si possa pensare, non credere. A volte in liuteria, per non dire spesso, le risposte arrivano dopo decenni (se arrivano), quindi per l'unico comportamento sensato da seguire è quello di insistere nella ricerca.
Ma venendo sull'argomento sguscia, non è detto che quella più stretta delle CC sia meno o più profonda del resto della tavola, l'importante è che sia coerente con l'insieme, poichè oltre ad una funzione sonora, la sguscia ha anche un indubbio ruolo estetico.
Per questo motivi è bene osservare approfonditamente gli strumenti antichi, poichè si apprenderanno cose molto importanti, che sulle prime saranno solo "imitazioni", ma di cui ci si renderà conto meglio strada facendo.
Nel mio caso, il bordo delle CC dei miei strumenti non è quasi mai più spesso del resto, ma so che è importante che nella zona centrale il fondo sia libero di vibrare, e questo può farlo solo che è adeguatamente alleggerito dalle parti. La sguscia ha proprio questa funzione, e quando si "alleggerisce" la tavola o il fondo, bisogna sempre controllare man mano il guadagno che se ne trae.
Anche per questo la sguscia a cassa chiusa può aiutare, anche se procedendo a cassa aperto, niente toglie che si possano fare ritocchi alla cassa una volta chiusa.
Quanto alleggerire è dato dall'esperienza e dagli esempi degli strumenti originali, di solito una sguscia profonda mediamente 0.8mm rappresenta il modo ottinale per far vibrare fondo e tavola. Direi che se si è alle prime armi si può "esagerare" in estensione, piuttosto che in profondità, in quanto così si potrà già imparare a dare alle tavole un buon rilievo.
Ma venendo sull'argomento sguscia, non è detto che quella più stretta delle CC sia meno o più profonda del resto della tavola, l'importante è che sia coerente con l'insieme, poichè oltre ad una funzione sonora, la sguscia ha anche un indubbio ruolo estetico.
Per questo motivi è bene osservare approfonditamente gli strumenti antichi, poichè si apprenderanno cose molto importanti, che sulle prime saranno solo "imitazioni", ma di cui ci si renderà conto meglio strada facendo.
Nel mio caso, il bordo delle CC dei miei strumenti non è quasi mai più spesso del resto, ma so che è importante che nella zona centrale il fondo sia libero di vibrare, e questo può farlo solo che è adeguatamente alleggerito dalle parti. La sguscia ha proprio questa funzione, e quando si "alleggerisce" la tavola o il fondo, bisogna sempre controllare man mano il guadagno che se ne trae.
Anche per questo la sguscia a cassa chiusa può aiutare, anche se procedendo a cassa aperto, niente toglie che si possano fare ritocchi alla cassa una volta chiusa.
Quanto alleggerire è dato dall'esperienza e dagli esempi degli strumenti originali, di solito una sguscia profonda mediamente 0.8mm rappresenta il modo ottinale per far vibrare fondo e tavola. Direi che se si è alle prime armi si può "esagerare" in estensione, piuttosto che in profondità, in quanto così si potrà già imparare a dare alle tavole un buon rilievo.
andante con fuoco
Una foto che di per sè non è che sia una gran perfezione dal punto di vista tecnico, inoltre è stata scattata con una pellicola diapositiva successivamente digitalizzata. Si tratta del Cremonese 1715, in uno dei rari momenti in cui mi fu consentito di fotografarlo. Si noti la linea della sguscia e confrontata alle nostre come essa sia straordinariamente plastica. Noi con le sgusce siamo sicuramente più tirchi e con meno senso della scultura. Salvatela sul vostro pc e nei momenti di sconforto osservatela e meditate 
andante con fuoco