La Sguscia

Strumenti, pensieri e confidenze a lume di candela.
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aldeo
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Messaggio da aldeo »

Io penso che oltre a tutte le difficoltà nel "cogliere" le sfumature, per una discussione sull'argomento sarebbe auspicabile (anche se mi rendo conto delle difficoltà enormi) che si trovasse una terminologia comune ad evitare che si dica la stessa cosa con parole tanto diverse da sembrare che se ne dicano dieci.
Io ad esempio per gli acuti uso (forse impropriamente) il termine "aperto" per indicare una riccchezza di armonici che tende un po' a sbracare il suono, a renderlo cioè un po' sguaiato. quindi per me è un termine non troppo positivo, mentre per altri potrebbe far pensare ad una dote.
si potrà arrivare ad una terminologia comune???
:roll: :roll: :roll:
dice che l'età porta saggezza; la mia deve averla dimenticata da qualche parte!
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claudio
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Messaggio da claudio »

L'unica terminologia comune che io capisco è quando ognuno di noi spiega nel miglior modo possibile le proprie impressioni di ascolto. Qui non si può fare un discorso da sommelier, anche se qualche volta è possibile, ma il problema è che non tutti hanno un gusto ed una sensibilità esercitata in modo tale da poter esprimere un giudizio sereno.
Quindi non rimane che la via del racconto personale e del viaggio all'interno della propria sensibilità.
Quello che voglio evitare è che si finisca a parlare della voce del violino in modo asettico e pseudoscientifico, perchè anche la vita del liutaio è fatta di piccole scoperte quotidiane raggiunte in modo semplice e a volte anche banale.
andante con fuoco
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edomarch
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Messaggio da edomarch »

Ma questo non era il forum su come si realizza la sguscia? :hum: mi sono un po' perso
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gewa89
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Messaggio da gewa89 »

...ma io non avevo nessuna intenzione di fare un discorso matematico o scientifico sul suono del violino. Non ci ho pensato nemmeno lontanamente e nemmanco mi interessa! Va bene che studio per diventare ricercatrice, ma non sono matematicamente solo questo. La mia domanda era spinta dalla necessità di coltivare e crescere la mia sensibilità artistica, così come faccio a lezione con il mio maestro sul mio suono.
Oltre tutto, visto che un violino non è semplicemente un soprammobile in legno, ma uno strumento che deve creare suono, mi sarebbe interessato il racconto del liutaio. Sentire di quale idea di suono hanno spinto le sue mani ad operare in una certa maniera (ad esempio nella realizzazione della sguscia) e quale idea di suono ha egli. Tutto qui, volevo solo provare ad imparare qualcosa.
Chiedo scusa se con il mio intervento ho fomentato l'O.T. non era nelle mie intenzioni.
Grazie.

Gewa.
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edomarch
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Messaggio da edomarch »

Ciao gewa89,

se il tuo post era riferito al mio intervento, mi spiace di essere sembrato bacchettone. Non era mia intenzione irritare nessuno o polemizzare. Io sono un'ospite su questo portale e non sta di certo a me dire cosa scrivere e/o dove: era una semplice considerazione.

Credimi neanch'io, pur non essendo né liutaio né musicista, considero il violino un semplice soprammobile e la ricerca appassiona molto anche me, sia a livello teorico che pratico. :wink:
Era un mondo adulto, si sbagliava da professionisti. [Paolo Conte]
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claudio
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Messaggio da claudio »

Rileggendo la discussione si scorge un filo logico abbastanza coerente, tutto è partito dalla sguscia del violino, ossia da quell'espediente costruttivo che permette ad un violino di "respirare".

Rispondendo alla domanda di Gewa, riguardo alle proprietà del violino Rampini dal vivo, già nelle registrazioni si possono scorgere le sue caratteristiche di presenza e prontezza. Naturalmente questo strumento non ha la pretesa di soddisfare tutti i palati, sarebbe folle solo pensarlo, è già molto arrivare a far pensare ad esso come ad uno strumento che ha un suo carattere e una sua identità, e che alla fine colui e colei che lo suona abbia modo di esprimere il proprio pensiero musicale con il minimo delle difficoltà.

In questo caso si è parlato di un violino Rampini costruito su modello del Guarneri/Alard, con bombature basse e sguscia "tesa", ciò produce un suono direttivo, pronto ed immediato. E' uno strumento che non ama le leziosità e che non fa della potenza un culto, sebbene al bisogno possa sempre offrire un buona riserva di volume e qualità. In questo caso è stato contrapposto al violino del cremonese Borchardt, che ha rivelato un ottimo carattere anch'esso, ma che nella mia opinione credo concepito e costruito su criteri molto diversi, per non dire opposti, a quelli del Rampini.

Per ritornare in Topic, dopo questa ampia parentesi, qui di seguito illustro la lavorazione della sguscia dalla parte della tavola. Il legno di abete, seppure più morbido dell'acero, presenta difficoltà molto particolari e si deve stare attenti al "controvena", per cui in ogni momento, a causa della bombatura, bisogna cercare il verso più favorevole con cui il legno vuole essere lavorato.

Immagine
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Atomino
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Messaggio da Atomino »

Ciao Claudio, temevo avessi abbandonato il tutorialino....
Se possibile sarebbe interessante vedere un'immagine della zona di transizione tra il piano della tavola non ancora scolpito e la sguscia che si sta creando. Spero di essermi spiegato in maniera comprensibile.

Grazie

Albert
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claudio
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Messaggio da claudio »

zona di transizione? puoi provare a spiegarti meglio?
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Messaggio da Atomino »

claudio ha scritto:zona di transizione? puoi provare a spiegarti meglio?
Lo sapevo, oggi sono più nebuloso del solito.
Intendevo la zona dove finisce la parte di sguscia che hai già fatto e inizia quella che ancora devi fare.

Albert
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dolores
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Messaggio da dolores »

Volevo informare Zappa e gli altri che ho trattato l'argomento della registrazione nel mio nuovo topic sull'audio...
non smettere mai di sognare...
turi52
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sguscia

Messaggio da turi52 »

Dopo tutti i discorsi fatti che non centrano con la sguscia,torniamo al discorso originale.Claudio abbiamo detto che la sguscia serve a favorire le vibrazioni del legno,quindi si fa appresso il perfilo,perchè la è il punto dove iniziano,o finiscono le vibrazioni.La sguscia quindi favorisce il vibrare del legno.Fatta questa premessa,la domanda è questa:Negli zocchetti di testa e di piede,la sguscia si deve allargare fin quando scappano gli zocchetti o no?Saluti Turi
  L'UOMO PUO'ESSERE UCCISO MA NO SCONFITTO
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Messaggio da duma71 »

Grazie Claudio per questo topic sulla sguscia. Adesso mi sembra tutto più chiaro. Sono arrivato a filettare il fondo e la tavola. La vera difficoltà e ricavare un canalino perfetto e pulito :wink: . Ciao Duma71.
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claudio
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Messaggio da claudio »

Atomino ha scritto:
claudio ha scritto:zona di transizione? puoi provare a spiegarti meglio?
Lo sapevo, oggi sono più nebuloso del solito.
Intendevo la zona dove finisce la parte di sguscia che hai già fatto e inizia quella che ancora devi fare.

Albert
purtroppo mi è impossibile fotografare ogni momento della lavorazione, devo pur lavorare! :lol:
Cmq mi sembra che ci sia di tutto e di più per fare una sguscia corretta.
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Atomino
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Messaggio da Atomino »

claudio ha scritto:....purtroppo mi è impossibile fotografare ogni momento della lavorazione, devo pur lavorare! :lol:
Accidenti Claudio, a volte mi scordo che lavori anche tu.....:lol: :lol: :lol: :lol:.(naturalmente scherzo). Pensa che nella mia professione ho lo stesso problema. Lavoro dove gli altri si divertono (questo è un invito alla volée per Aldeo).
claudio ha scritto:....Cmq mi sembra che ci sia di tutto e di più per fare una sguscia corretta.

La completezza del tutorial è fuori questione. Mi resta solo da applicare il tutto al prossimo strumento. Mi rendo conto ora che sono tutti e due fermi alla sguscia. :?

Albert
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Messaggio da claudio »

La sguscia è una cosa che si impara facendo più strumenti, di solito con il passare del tempo si "osa" di più e le sgusce hanno più senso funzionale che estetico.
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