Pensa cosa sarebbe saltato fuori se l'avesse dipinto Hieronimus Bosch......... (ne cui dipinti per altro non ricordo se vi siano rappresentati degli strumenti ad arco....)Piergiuseppe ha scritto:. Quel dipinto sembra una raffigurazione di mutanti.
Seminario di Liuteria a Roma.
Credo che il violino non sia stato semplicemente "inventato", esso è il frutto di una evoluzione da strumenti più antichi. Non ho difficoltà ad accettare che il violino discenda dalla lira da braccio e la ribeca, anzi, il violino è sicuramente originato da questi due strumenti, ma tutto deve essere preso con cautela, a partire dal fatto che molto spesso strumenti uguali avevano nomi diversi e viceversa, come nel caso del lirone-viola da gamba.Piergiuseppe ha scritto:Semplicemente che il violino inventato in Italia hanno sofferto d’influenze non solo italiane. Lo strumento sullo sgabello è un violino, anche se la forma richiama la lira da braccio, ma la larga CC è inconfondibile. Quindi il violino deriva sostanzialmente dalla lira da braccio e la ribeca, gli unici due strumenti dei quali può di più assomigliare in quel dipinto. Quel dipinto sembra una raffigurazione di mutanti.edo ha scritto: Però io sono ignorante, nel senso che ignoro moltissime cose, e non ho capito cosa volevi dirci mostrandoci questo dipinto.
Ad esempio si è affermato che la ribeca è accordata per quinte, ma proprio ieri sera un esecutore vicino al gambista-polistrumentista Luigi Polsini mi ha confermato che quel tipo di accordatura è solo una delle possibilità. Io non conosco molto gli strumenti antichi, per cui la notizia mi è sembrata interessante.
Inoltre la questione stilistica è a prescindere dalla tipologia degli strumenti, un violino prende a prestito forme e canoni estetici anche da strumenti diversissimi, questo perchè a monte, perlomeno in epoca barocca e anche rinascimentale, vi sono gli stessi richiami alla classicità. Ribadisco: non ho mai avuto la pretesa di scoprire le origini del violino, a tutt'oggi il campo è minato e si può dire tutto e il contrario di tutto.
Così non si può dire invece del riccio, delle punte e delle filettature, che senza dubbio si rifanno agli stilemi classici degli ornamenti vegetali usati in ebanisteria e nell'intaglio.
Inoltre un quadro del 1600, per di più di area nord europea, può essere preso a riferimento fino ad un certo punto. Anzi, direi che sposta il baricentro dell'italianità degli strumenti ad arco un pochino più in alto, così come la tradizione dell'intaglio e dell'ebanisteria fu caratteristica dell'area meridionale germanica. Quindi non direi che il violino ha "sofferto" influenze non italiane, ma che ha subito e si è giovato di influssi culturali provenienti da altre discipline e altre aree geografiche.
Qui sotto un paio di immagini del quadro proposto da Piergiuseppe, l'autore è Jan Brueghel il Vecchio, di cui potete trovare informazioni qua:
http://en.wikipedia.org/wiki/Jan_Brueghel_the_Elder
Direi che è un pittore "europeo", considerato tra i fiamminghi.
andante con fuoco
Di incredibile bellezza. Tra l'altro!
Osservate la ricchezza di particolari che c'è dentro questo quadro. Nell'ingrandimento che ci propone Claudio si vedono cose che altrimenti non sarebbe stato possibile apprezzare dovutamente:
addiritura un quadro dentro un quadro (la decorazione del coperchio alzato della spinetta, o clavicembalo a doppia tastiera!)
Magari, se si teneva un po' più largo, forse si sarebbe potuto leggere con esattezza lo spartito poggiato per terra.
Osservate la ricchezza di particolari che c'è dentro questo quadro. Nell'ingrandimento che ci propone Claudio si vedono cose che altrimenti non sarebbe stato possibile apprezzare dovutamente:
addiritura un quadro dentro un quadro (la decorazione del coperchio alzato della spinetta, o clavicembalo a doppia tastiera!)
Magari, se si teneva un po' più largo, forse si sarebbe potuto leggere con esattezza lo spartito poggiato per terra.
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Ricercare sopra tutto due cose: la verità e la bellezza.
- Lino Santoro -
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- delyrium
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I dettagli e le decorazioni oltre che i tasti delle tastiere fanno pensare ad un clavicembalo fiammingo (e direte "ma va?! il pittore è fiammingo )
inoltre notare la lontananza dei ponticelli dalle rispettive tacche di FF e CC: ignoranza del pittore o realtà storica?
inoltre notare la lontananza dei ponticelli dalle rispettive tacche di FF e CC: ignoranza del pittore o realtà storica?
<em>"<strong>QVO VNICO PROPVGNACVLO STAT STABIT(QUE) RELIGIO</strong>"</em><br>Andrea Amati (1560)
- Piergiuseppe
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Quel quadro richiede tempo per decifrarlo. Ogni suo "settore" ha un significato profondo. Hai visto sulla destra il quadro con sotto gli orologi? Sembra dipinto un Orfeo, senz' altro gli orologi hanno un loro significato messi in quel luogo. C'e' un misto di sacro e profano impressionante. Puo' essere considerato quel dipinto come la rappresentazione della fine del rinascimento?
- delyrium
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mmm non saprei... di certo ci sono elementi rinascimentali, come la prospettiva ancora abbastanza serrata, eredità indubbiamente di Bosch, e l'uso della prospettiva aerea nel paesaggio nello sfondo...Piergiuseppe ha scritto:Puo' essere considerato quel dipinto come la rappresentazione della fine del rinascimento?
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e avete visto l'impugnatura dell'arco che utilizza l'uomo sul fondo a sinistra??
è come quella moderna, e non a metà arco oppure come quella che si usa per l'arco tedesco da contrabbasso.
di fianco alla spinetta c'è un trombone, ma esisteva già la coulisse??
credevo fosse un'invenzione moderna...
e infine: avete visto come è fatta la fine delle tastiere dei due strumenti appoggiati agli sgabelli??? non finisce dritta, bensì è tagliata a ''V''
è come quella moderna, e non a metà arco oppure come quella che si usa per l'arco tedesco da contrabbasso.
di fianco alla spinetta c'è un trombone, ma esisteva già la coulisse??
credevo fosse un'invenzione moderna...
e infine: avete visto come è fatta la fine delle tastiere dei due strumenti appoggiati agli sgabelli??? non finisce dritta, bensì è tagliata a ''V''
Vivi la vita come un viaggio ma non dire mai:'' Sono arrivato!''
Questo quadro rappresenta l'allegoria del senso dell'udito. Non conoscevo questo quadro, a differenza di altri dello stesso periodo, mi sembra di avvertire una forte fisicità: il battito delle ali degli uccelli nell'aria, il loro canto, il tic tac degli orologi, la musica degli strumenti, il canto di un bambino, il corno da caccia e persino gli echi del fucile e della pistola deposte ai piedi della sedia. Il tutto affacciato su un paesaggio aperto, molto arioso, senza l'aria non ci sarebbe udito.
andante con fuoco