Claudio, trovo il Philipp veramente uno strumento magnifico eseguito in modo impeccabile e con una vernice "ruvida" di sicuro effetto, ma i filetti per i tuoi violini li prepari con le impiallacciature vero?
Si e' uno AS. Ma ora viene la parte piu' difficile. Come si sa lo stile nella costruzione degli strumenti viene classificato in tre periodi. Questo violino in quale periodo puo' essere classificato? Due indizi modello. Pero' bisogna prendere come riferimento le anche le ff.
@Ale: i filetti in questo caso li ho presi già pronti. In futuro voglio farne di miei perchè secondo Sacconi gli antichi non hanno mai usato l'acero per il bianco.
@Piergiuseppe: credo di conoscere la risposta, ma mi sono esposto già abbastanza!
Piergiuseppe ha scritto:Si e' uno AS. Ma ora viene la parte piu' difficile. Come si sa lo stile nella costruzione degli strumenti viene classificato in tre periodi. Questo violino in quale periodo puo' essere classificato? Due indizi modello. Pero' bisogna prendere come riferimento le anche le ff.
Piergiuseppe, io sono riuscito a trovare impiallacciature di teak e mogano con molta molta fatica! Ma non credo che sia l'ideale.....comunque ho usato quelle per far esperienza.
Alessandro
_ale ha scritto:Piergiuseppe, io sono riuscito a trovare impiallacciature di teak e mogano con molta molta fatica! Ma non credo che sia l'ideale.....
Alessandro
Fare i filetti con quel materiale e' quasi impossibile, io non ne sarei capace. Bisogna (bisognerebbe?)usare il pioppo per il bianco e il pero tinto per il nero. NON usare impiallacciatura di pioppo (e nessun altra impiallacciatura) e' completamente snervata.
La prima moglie di stradivari è morta nel 1698 e con lei sembra che sia sparito anche il modello allungato...
quindi?
nel 1702 c'è già il conte de fontana che mi sembra sia più largo di questo e con le C più corte.
A me sembra un modello allungato tipo Bennet, che tra l'altro intorno alla nocetta fa come una punta.
_ale ha scritto:ho capito...scusa cosa intendi per snervata?
L' impiallacciatura di pioppo viene ricavata "srotolandola" dal tronco. Il tronco gira come su un grosso tornio e delle lame tagliano sempre in senso longitudinale, il legno perde consistenza. Si sfibra.