Sono un autodidatta (e non me ne vergogno).

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claudio
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Messaggio da claudio »

gutty ha scritto:scusa Lino ma vorresti dire che Boldini ed il liberty non hanno relazione?
Non solo Claudio vuole parlare di liuteria ed il discorso si è discostato dal titolo del topic, però l'argomento è così vasto che è normale accennare a eventi un pò lontani dalla liuteria. Io comunque devo ancora capire com'è fatto un violino stile liberty, vorrei impararlo.
Aprirò una discussione apposita
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violino7
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Messaggio da violino7 »

gutty ha scritto:scusa Lino ma vorresti dire che Boldini ed il liberty non hanno relazione?
Sì, hanno relazione tra di loro.......ma la liuteria non c'entra niente con loro due!
gutty ha scritto:Non solo Claudio vuole parlare di liuteria ed il discorso si è discostato dal titolo del topic, però l'argomento è così vasto che è normale accennare a eventi un pò lontani dalla liuteria.
E' questo che non c'entra niente!:)
Claudio ha solo detto una parola, la travisiamo e sfogliamo tutta l'Enciclopedia Treccani?
gutty ha scritto:Io comunque devo ancora capire com'è fatto un violino stile liberty, vorrei impararlo.


:lol: :lol: D'istinto, la mia prima risposta è stata: "Non esiste!"
Esiste! Ma è solo una "concezione estetica" del fare i violini, non è un violino materiale fatto in una certa maniera.

E' un violino fatto in piena "libertà" individuale richiamandosi a una supposta bellezza barocca secondo una visione moderna, ma il cui canone estetico viene poi generalizzato, ed a quel punto è diventato stereotipo di massa!

Invece che semplificarti, ti ho complicato la visione? :roll:
.
Ricercare sopra tutto due cose: la verità e la bellezza.

- Lino Santoro -
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claudio
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Messaggio da claudio »

Continuo qui la discussione che ha toccato il "liberty", stiamo parlando di autodidatti e quindi continuo su questo argomento con una mia viola costruita nel 1997. Questo strumento, che ha un suono veramente pregevole, forse una delle mie viole migliori, richiama anch'essa a suo modo il liberty di cui parlavo precedentemente. Questo strumento è stato disegnato interamente da me ispirandomi alle misure di Andrea Guarneri, dello stile cremonese moderno ha poco, non fossero per le punte che oggi mi appaiono eccessivamente lunghe e squadrate. Ma allora a Cremona ci si esprimeva spesso in questo modo ed io mi sono ispirato agli strumenti che ho visto e che stimavo di più. La vernice secondo la forma di Lapo Casini (a base di linossina), è piuttosto tirata e le pennellate sono difficili da scorgere. Il tutto a mio parere offre l'immagine di uno strumento tipicamente novecentesco, e riesco anche ad apprezzarne la pulizia delle linee, la morbidezza delle sgusce e la buona modellatura delle bombature. Non è uno strumento che si può definire stereotipato e nemmeno cremonese, tuttavia il richiamo ad una certa linea liberty mi sembra più che evidente. Non c'è la ricchezza delle vernici antiche, lo strumento fu costruito tenendo sempre in primo piano i canoni di precisione più che dello stile. Infine, almeno per me che l'ho fatto, rimane piacevole da guardare, ma è evidente che oggi costruendo una viola sulla stessa forma, seguirei uno stile completamente diverso, e che allora non potevo seguire perchè dovevo ancora arrivarci. Se invece si vuole vedere uno strumento in cui lo stile liberty appare in tutta la sua stereotipica negatività, si prenda uno dei tanti strumenti di produzione cinese moderna di buona qualità, nella maggior parte sono stati costruiti seguendo uno stile cremonese moderno, già stereotipizzato di suo, che però i cinesi sono riusciti ad omologare all'ennesima potenza mostrando indirettamente i lati di inconsistenza di una certa liuteria contemporanea.
Oggi mi sforzo di seguire di più il mio istinto, ma sempre tenendo bene d'occhio gli esempi antichi esaminati dal vivo. Questo contribuisce ad eliminare ogni possibile "contaminazione" contemporanea cercando di ristabilire un contatto con "l'opera vera". Un conto è dipingere un quadro dal vero, tutta un'altra cosa è dipingere ispirandosi ad una cartolina.

Questa viola purtroppo è stata messa in vendita dalla sua proprietaria perchè ha da tempo scelto una strada diversa dalla musica, sarebbe bello se riuscisse a trovare un nuovo proprietario che la valorizzasse.

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gutty
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Messaggio da gutty »

violino7 ha scritto: ....:lol: :lol: D'istinto, la mia prima risposta è stata: "Non esiste!"
Esiste! Ma è solo una "concezione estetica" del fare i violini, non è un violino materiale fatto in una certa maniera.

E' un violino fatto in piena "libertà" individuale richiamandosi a una supposta bellezza barocca secondo una visione moderna, ma il cui canone estetico viene poi generalizzato, ed a quel punto è diventato stereotipo di massa!

Invece che semplificarti, ti ho complicato la visione? :roll:
Tuttaltro Lino! Ora ho afferrato il concetto anche avendo letto e visto le foto di Claudio :pray: :chrs:
...bene...a cosa serve un forum se non a questo? :wink:
in definitiva allora concordo con voi sperando che questo topic rimanga vivace sul tema iniziale che mi sembra interessi tutti, liutai e non.
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edo
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Messaggio da edo »

gutty ha scritto: sperando che questo topic rimanga vivace sul tema iniziale che mi sembra interessi tutti, liutai e non.
Quoto, e mi permetto di ricordare una domanda che aveva posto Emidio qualche pagina fa:
Emidio_Pignotti ha scritto:a me interessava sapere se per te un autodidatta non potrà mai diventare un liutaio,autodidatta inteso come colui che non ha frequentato una scuola e non ha avuto un maestro liutaio fisso facendo l'apprendista in una bottega
e a cui mi sembra finora nessuno abbia risposto.
Sarebbe inoltre interessante sentire su questo tema anche il parere di qualche musicista.

Ciao

edo
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Messaggio da gutty »

io dico di SI! :D
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violino7
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Messaggio da violino7 »

edo ha scritto: ..........................
Emidio_Pignotti ha scritto:a me interessava sapere se per te un autodidatta non potrà mai diventare un liutaio,autodidatta inteso come colui che non ha frequentato una scuola e non ha avuto un maestro liutaio fisso facendo l'apprendista in una bottega
e a cui mi sembra finora nessuno abbia risposto.
..........................
Edo, a me sembrava che a questa domanda avessi risposto io:
violino7 ha scritto:
Piergiuseppe ha scritto: .................
Il mestiere del liutaio è come un qualsiasi altro mestiere, bisogna impararlo in una scuola.
.................

Scusa Piergiuseppe, io mi sono fatto la convinzione che per un ragazzo motivato e di talento l'ideale tutt'oggi, oggettivamente parlando, non sia proprio la scuola, ma rimanga sempre una buona bottega (ove sia possibile frequentarla) di un liutaio di un certo livello, un po' come è sempre stato nel corso dei secoli.

------------------------------

..........................
Occorre sbirciare nelle botteghe, porsi domande a più non posso, rompere le scatole a liutai di propria conoscenza, leggere ed applicarsi nel pratico, intervenire a manifestazioni di settore, ecc.......farsi cioè una "cultura di settore".
Non è la stessa cosa che insegnano a scuola? Ma vissuta dal vivo ha anche un certo fascino per chi ha la passione che lo spinge.

Per quel che può valere la mia opinione, questa è una decisa presa di posizione! Io sono fermamente convinto che la spinta iniziale dovuta alla passione sia fondamentale e può portare un ragazzo di buone vedute ad arrivare molto in alto.
Piergiuseppe ha aggiunto che per lui l'insegnamento di un metodo da parte di un buon maestro sia fondamentale, io sono sicuro che serve indiscutibilmente, ma sono anche convinto che quel ragazzo di buona volontà, a forza di curiosare e sbirciare, riuscirà comunque a penetrare il metodo! E' solo questione di tempo.


Come faccio ad affermare queste cose?
Lo so, è difficile parlare di sè stessi, ma vi garantisco che nessun'altro conosce meglio di me stesso la passione che ho per la liuteria, dunque senza falsa modestia io credo di essere un buon giudice di me stesso e vi posso dire che per me quella "spinta iniziale" di cui parlavo è sempre stata costante nel tempo e tutt'ora ha la stessa forza propulsiva di com'era al suo nascere.

Non vorrei dilungarmi di più sul mio "mondo liuteria", che evidentemente nasce dalla musica e può interessare ad un certo punto anche l'interiorità di un individuo,..........ve l'ho solo accennato per arrivare ad una certezza che credo reale: è una passione duratura che può toccare chiunque di noi" :? .
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- Lino Santoro -
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Messaggio da Emidio_Pignotti »

Ciao violino 7,sono curioso di vedere un tuo strumento...se hai già messo le foto come faccio a ritrovarle?
buon pomeriggio e buona liuteria... :o
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violino7
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Messaggio da violino7 »

Emidio_Pignotti ha scritto:Ciao violino 7,sono curioso di vedere un tuo strumento...se hai già messo le foto come faccio a ritrovarle?
buon pomeriggio e buona liuteria... :o

Se vuoi vedere i miei primi tre violini, con tanto di auto-analisi critica, devi guardare qua:

https://www.claudiorampini.com/modules.p ... 07&start=0

A dir la verità sul mio violino n. 1 questa estate ho apportato una modifica migliorativa alla nocetta, che se vuoi poi ti illustro.

In questo momento sto verniciando il n. 4.

Poi, se ti interessano, nel Portale c'è un chilometrico report sul restauro di un violoncello ottocentesco, di un mandolino, ed uno sulla costruzione di una chitarra ed in un altro sito il restauro di una chitarra fine ottocento.
Chiedi e ti riporto alle pagine relative.
Bada bene, il termine "restauro" è sinonimo di "riparazione", a seconda come lo si voglia intendere.

Tieni presente che non sono certo soddisfatto al cento per cento di quello che ho prodotto finora, quindi non ti aspettare di vedere delle cose eccelse, assolute! Orgoglioso di quello che ho fatto finora, sì! Ma soddisfatto, non ancora!:(
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- Lino Santoro -
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Messaggio da Manfio »

Sono un autodidatta, ho cominciato a fare strumenti quando avevo 13 anni (48enne oggi) e soltanto nel 2005 ho cominciato a vendere i miei strumenti.

Ci sono tantissimi liutai autodiatte, ieri e oggi. Nei libri di Eric Blot la parola "autodidatta" viene in generale con queste spressione "prese qualche consiglio dai Bisiach"...

Alessandro D'Espine era dentista del Rè, un autodidatta. Pressenda era un contadino, senza scuola anche, l'stesso per Rocca. Gaetano Chicchi era violinista, dottorre, anche questi qua:

Otello Bignami
Romolo Parmeggiani
Gaetano Pareschi
Alberto Guerra
Giuseppe Pedrazzini
Celeste Faroti
Andrea Cortese
Valentino de Zorzi
Anibal Fagnola (suo mestre era un .... avvocato).

Anche Capicchioni, Sergio Peresson, etc.
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Messaggio da 1972pianoman »

Sono un autodidatta, ho cominciato a fare strumenti quando avevo 13 anni (48enne oggi) e soltanto nel 2005 ho cominciato a vendere i miei strumenti.
Ciao Manfio, queste tue parole sono fonte di ispirazione per noi poveri autodidatti. E' un piacere leggere queste parole da un ottimo liutaio come te.
PS. Vedo che conosci i vecchi maestri della liuteria piemontese. Attualmente sto lavorando con le forme originali di Pressenda e di Anselmo Curletto, stiamo cercando di portare avanti la tradizione liutaria piemontese.
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claudio
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Messaggio da claudio »

1972pianoman ha scritto: Ciao Manfio, queste tue parole sono fonte di ispirazione per noi poveri autodidatti..
Scusa, "povero" a chi?
Io non mi sento povero, e non penso che ci sia nessun povero per quello che riguarda le persone che voglio imparare cose nuove. Povero è chi si accontenta, e tra questi ci sono molti che hanno avuto anche maestri famosi.
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Messaggio da 1972pianoman »

Scusa, "povero" a chi?
Ovviamente era una provocazione, io non mi sento affatto povero,tutt'altro, ho una gran voglia di imparare, forse sono solo un po' impaziente :wink:
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claudio
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Messaggio da claudio »

Infamati e pure provocati, poveri autodidatti :lol:
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gustu
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Messaggio da gustu »

Grazie Manfio che hai ripreso il discorso citando alcuni autodidatti, non dimenticando L’Italo-Americano Sergio Peresson che ad un certo punto lavorava in un piccolo spazio annesso al pollaio, ma che ad una certa età avendo superato abbondantemente le cento ordinazioni dovette rifiutare altre richieste.

Sono rimasto si stucco leggere che il sommo Stradivari sarebbe anche lui un autodidatta!

In somma l'autodidatta sembra avere una marcia in più la passione.
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