Sono un autodidatta (e non me ne vergogno).

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claudio
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Sono un autodidatta (e non me ne vergogno).

Messaggio da claudio »

Discussione dedicata agli autodidatti, ai maestri e a tutti coloro che pensano che non si possa diventare un buon liutaio senza l'ausilio di un buon maestro.
La discussione è nata qui:
https://www.claudiorampini.com/modules.p ... c&start=45
ma per necessità di tenere separati i vari argomenti, la proseguiamo in questo topic.
andante con fuoco
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giovim
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Messaggio da giovim »

è complicato cancellare i post dall'altro topic copiandole qui?
il bello non è arrivare in cima, ma come ci si arriva
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claudio
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Messaggio da claudio »

Non sarebbe complicato, ma penso che molte delle osservazioni che sono state fatte stiano bene nella discussione dedicata alla viola di Piergiuseppe. Ci sono i link rispettivi alle discussioni e credo che ci sia lo stesso la possibilità di farsi un'idea per chi è interessato a documentarsi.
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_ale
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Messaggio da _ale »

Bè...allora ci sono anch'io! (sono autodidatta ma ringrazio Claudio e gli altri utenti del Portale perchè è come essere in una bottega virtuale)

Che dire, sono fermamente convinto che la passione può portare lontano ma fare il liutaio significa ben di più che costruire strumenti musicali. Liutaio è colui che di fatto "ingegna" lo strumento secondo determinate specifiche, una sorta di predisposizione che potrebbe non arrivare mai. Quello che voglio dire è che si può anche avere ottimi Maestri ed essere autodidatti ma Guarneri del Gesù, anche se lavorava con una certa irregolarità, è diventato GdG perchè aveva compreso questo punto secondo me essenziale.
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_ale
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Messaggio da _ale »

e dico Guarneri perchè ha rinnovato talmente tanto il panorama liutario dell'epoca, giunto già a perfezione con Stradivari, che sembrava ormai immutabile
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giovim
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Messaggio da giovim »

dopo aver comprato e letto il libro di Bagatella mi son cimentato a ricostruire la forma da lui descritta, un mio amico mi ha detto: "ma a che ti serve, tanto hai delle forme già fatte e se ne vuoi altre le puoi prendere dai poster di strumenti famosi" la mia risposta è stata: "sicuramente la forma descritta dal Bagatella è superata, ma ricostruirla m'insegna a capirne le forme, la differenza tra un costruttore di strumenti ed un liutaio stà nel fatto che il primo "copia" ciò che è stato già fatto cercando di fare un buon strumento, il secondo cerca di capire i perchè e i percome di ogni singolo pezzo cercando di migliorare ciò che è perfetto, magari non ci riesce, ma sicuramente non si limiterà a fare strumenti, ma opere d'arte chiamate strumenti..."
poi se si vuole ridurre la dicitura "liutaio" al solo fatto che si è fatta la scuola di liuteria allora io posso dichiararmi "perito elettrotecnico" visto che ne ho conseguito il diploma anche se sono dieci anni che mi son diplomato e altrettanti anni che lavoro in regola come falegname...
personalmente mi sento più falegname (per ora) anche se non ho fatto una scuola di falegnameria
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_ale
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Messaggio da _ale »

e poi fai le fotocopie ridotte????

:mrgreen:
debussy
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Messaggio da debussy »

Per giovim:

con i tempi che corrono è difficile che un liutaio ti prenda a bottega e ti assuma di tasca sua, guarda che i liutai di Roma non vendono tanto come quelli di Cremona... chiedi a claudio.
Posso sapere da chi sei andato?
ti faccio un esempio: il mio barbiere si avvale di un apprendista di 21 anni, ma ha fatto domanda alla provincia e a lui non gli costa nulla ( frequenta la scuola professionale tre giorni a settimana e il resto del tempo sta in bottega) mentre l'apprendista guadagna con la provincia qualche centinaio d'euro, non ricordo ma comunque non più di 400. Per te a tempo pieno sono pochi... ma magari non puoi vedere se c'è qualche fondo anche per i liutai, e tieni chiuso il negozio un paio di pomeriggio la settimana?
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giovim
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Messaggio da giovim »

si ho un grosso difetto che stò cercando di correggere: sono un frettoloso.
avevo il disegno per una viola da 42, ho finito di fare il secondo violino e volevo iniziare la viola per mia sorella, ed ho pensato che visto con la regola descritta dal Bagatella basta impostare la lunghezza della forma e poi si seguono sempre le stesse proporzioni, quindi riducendo la lunghezza a 41 le proporzioni sarebbero rimaste comunque quelle. ma in caso cosa cambierebbe? in fondo ho solo la sagoma, l'altezza del fondo, della tavola e tutte le altre misure li prendo da un libro che ho dove ci sono tutte le misure in base alla lunghezza delle principali viole fino alla 48.
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giovim
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Messaggio da giovim »

debussy ha scritto:Per giovim:

con i tempi che corrono è difficile che un liutaio ti prenda a bottega e ti assuma di tasca sua, guarda che i liutai di Roma non vendono tanto come quelli di Cremona... chiedi a claudio.
Posso sapere da chi sei andato?
ti faccio un esempio: il mio barbiere si avvale di un apprendista di 21 anni, ma ha fatto domanda alla provincia e a lui non gli costa nulla ( frequenta la scuola professionale tre giorni a settimana e il resto del tempo sta in bottega) mentre l'apprendista guadagna con la provincia qualche centinaio d'euro, non ricordo ma comunque non più di 400. Per te a tempo pieno sono pochi... ma magari non puoi vedere se c'è qualche fondo anche per i liutai, e tieni chiuso il negozio un paio di pomeriggio la settimana?
ho 29 anni e l'apprendistato per gli artigiani prevede un'età fino ai 29 anni ma un massimo di 5 anni, ed io li ho già fatti in falegnameria.
ho provato pure la selezione per fare un corso di liuteria della reggione, ma bisognava avere 12 mesi di disoccupazione ed io ne avevo solo 6: respinta la domanda.
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Messaggio da Emidio_Pignotti »

Io credo che il sign. Piergiuseppe abbia ragione,sicuramente un ragazzo che frequenta una scuola di liuteria parte con il piede giusto,non ci sono dubbi.
Ma da qui,dire che chiunque frequenta una scuola di liuteria diventerà un bravo liutaio e chi invece è un autodidatta non potrà mai fare strumenti belli e sopratutto funzionali mi sembra un pò troppo riduttivo.
Probabilmente usciranno piu bravi liutai da una scuola che da un gruppo di autodidatti,ma attenzione ci sono degli autodidatti (e questo in tutti i campi)che riescono in quello che credono perchè hanno dentro una spinta mossa da una grande passione che li porta a raggiungere lo stesso traguardi importanti.
si è vero ho fatto il primo violino senza la catena,era il 1999,non l'avevo notata sul violino trovato su una bancarella che avevo comprato per avere un oggetto dal quale partire,l'ho fatto senza forma interna ne esterna,ma piegando le fasce sul fondo,senza filettatura,tutto storto,fuori misura....ma alla fine ha suonato,male ma ha suonato.
bè certo un allievo della scuola di liuteria Cremonese mi riderebbe in faccia se dovessi mostrargli il mio primo violino,sono sicuro che lo farebbe...
Sono auto didatta,ho fatto tutto da solo,sono al primo gradino,la scala è lunga,ma non preoccuparti Piergiuseppe,un giorno ti raggiungo e magari ti supero.
Fisica del legno,elementi di acustica,cosa vi fa pensare che un autodidatta non si metta a studiare queste cose?cosa vi fa pensare che un autodidatta possa costruire solo un comodino e non uno strumento musicale.
mi piacerebbe fare due chiacchiere con un diplomato o magario anche con te Piergiuseppe riguardo il suono,l'acustica,la fisica che si cela dietro al suono del violino,avrai sicuramente adoperato preamplificatorui attacati a microfoni per mandare i segnali ad un analizzatore di spettro,scomporre il segnale riconoscere le armoniche pari da quelle dispari,se sei stato fortunato forse hai anche adoperato senzori piezolettrici che ad una sollecitazione meccanica corrisponde una tensione (segnale elettrico che a sua volta ci rporta ad un segnale acustico),avrai usato oscillatori sinusoidali con sweep marker per analizzare un punto preciso di emissione,dei battimenti...bè vedi io tutti questi strumenti li ho costruiti e riparati per anni e non cìè analisi tecnica che io non abbia fatto sul violino,altro che mettere un semplice altoparlante sotto il piano o il fondo comandato da un semplice oscillatore modulato per vedere come si orienta il the!!!!!!
Vogliamo parlare di suono,ne parliamo di persona,senza che nessuno abbia la possibilità di andare su wikipedia e scopiazzare qualche notizia per poi postarla nelle discussioni.
Quello che è srtrano è che i grandi del passato non hanno mai messo un altoparlante sotto il fondo,non sapevano che un suono è accompagnato da un'altra miriade di portanti di frequenza doppia,quadrupla e cosi via ma di ampiezze sempre minori e degradanti...EPPURE hanno fatto i liutai,ognuno con una propria precisa personalità,quella che manaca a tutti i liutai addomesticati di oggi....prego leggere l'etichetta o pinko pallino è uguale a Tizio che è uguale a Caio.
verissimo ho perso tanto tempo,ne perderò dell'altro,ma io Piergiuseppe ti vedo,non sei lontanissimo come tu pensi..
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giovim
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Messaggio da giovim »

esatto: autodidatta non vuol dire che un giorno mi son svegliato pensando di fare un mobile a forma di violino. non ho passato 5 anni in una scuola, ma mi sono documentato, sono andato a sbirciare nelle botteghe, ho partecipato pure a delle manifestazioni/mostre di liuteria dove non c'era nessuna intenzione di fare soldi (come succede a Mondomusica) ma di confrontarsi con altri liutai, di "rubare" con occhi e orecchie tecniche o altro, un liutaio di Piacenza per esempio mi ha dato una dritta per affilare meglio il filettatore, a Pioraco Quagliano mi ha insegnato come riparare una nocetta a regola d'arte. io non ho un maestro in una scuola, ma tanti insegnanti nel mondo che mi danno la possibilità di partecipare ad un corso chiamato Vita dove si affianca la teoria alla pratica, e i voti non li danno i professori, ma i risultati ai quali si arriva.
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claudio
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Messaggio da claudio »

A me sembra che qui si trascuri o si ignori questo fatto: a Cremona legioni di liutai diplomati hanno dato origine a quel fenomeno oggi noto come Consorzio dei Liutai di Cremona che sembra avere avuto qualche difficoltà di ordine etico negli ultimi tempi. Inoltre, a giudicare da questo paio di articoli, se ne potrebbero citare molti di più ma mi limito per amor di brevità:
http://www.vascellocr.it/reportage3.html
in cui si afferma che Cremona non è più la capitale della liuteria mondiale. Bella scoperta, lo è stata finchè non si sono messi in gioco americani e cinesi, che in poco tempo hanno fatto scoprire come sia stato facile non solo riuscire a costruire violini discreti, ma a farlo con una spesa accessibile e con una qualità alcune volte superiore. Per me non poteva esistere altro epilogo che questo. Ma al tempo stesso è sbagliato piangere e fustigarsi come se il mondo fosse finito oggi, anche le lamentele di Piergiuseppe seppur giustificate, non riescono comunque ad uscire da una certa ottica "cremono-centrica". Il che è tutto dire. Ma fortunatamente ci sono persone che lavorano bene e con entusiasmo e a tutti i livelli, conscie soprattutto del fatto che l'Italia è un paese di santi, navigatori e liutai, e che nessuno di questi ha il bisogno di esibire un pedigree all'ingresso, c'è posto per tutti coloro che hanno saputo creare qualcosa di valido.

In quanto all'essere maestri, bisogna guardare alla nostra storia e bisogna farlo senza indugio perchè altrimenti saremo sempre vittime di qualche buontempone che ogni tanto viene a ricordarci che per essere un bravo liutaio devi avere per forza avuto un maestro e un diploma. Come quando una ragazza, giovane e brava violinista, un giorno le sentii dire con grande convinzione che i buoni violini erano solo quelli costruiti a Cremona.
Come dire che Giuseppe Fiorini e tutto quel che è venuto dopo, lo possiamo tranquillamente gettare nel cesso.

A proposito di Fiorini, di cui parleremo diffusamente a breve per il 150° anniversario, egli imparò dal padre Raffaele, che a sua volta non si sa bene dove abbia imparato (Tadolini?). Raffaele costruiva strumenti con la forma esterna, il figlio Giuseppe mostrò da subito una certa predisposizione alla liuteria, ma sembra che Raffaele lo abbia avversato contro questa scelta per una buona parte della sua vita, Raffaele non voleva che il figlio Giuseppe facesse il liutaio. Pensate che Raffaele non ha mai definitivamente accettato che Giuseppe avesse abbracciato la liuteria nemmeno dopo i suoi primi indiscutibili successi internazionali. Fu solo dopo che Giuseppe acquisì la collezione degli strumenti di lavoro stradivariani (conservati a cremona e visibili al pubblico), guadagnò in sicurezza e stile, costruendo strumenti eccellenti in linea con la tradizione cremonese. Dopo Fiorini sono venuti Sacconi, Poggi, Bignami. E qui parliamo di liuteria Bolognese che purtroppo ha influenzato in modo solo parziale quella che successivamente si sviluppò a Cremona.

Dato che l'autodidatta parte in un certo senso svantaggiato, senza un maestro che possa indicargli una strada da seguire, egli ha però a disposizione scelte infinite. Per questo motivo la prima cosa da fare è documentarsi il meglio possibile. Successivamente si potrà frequentare qualche liutaio di cui si ha fiducia e con questo ci si potrà perfezionare. La strada in questo modo è più lunga, ma sarà in ogni caso garantita contro ogni stereotipo e darà luogo a liutai e strumenti così come se ne sono sempre fatti in Italia, seguendo la migliore tradizione.
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Messaggio da claudio »

Qui di seguito l'albero genealogico della liuteria bolognese moderna:

http://upload.wikimedia.org/wikipedia/c ... oderna.jpg

Si raccomanda di studiarla accuratamente e di ricordare i nomi.
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Dav67
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Messaggio da Dav67 »

Leggendo l'articolo indicato da Claudio sulla "fine" della liuteria italiana e cremonese mi viene in mente la fine dell'impero romano; esso non è stato sconfitto in un unica battaglia, ma si è esaurito gradualmente permettendo influenze da culture diverse e ponendo la sua egemonia ben oltre i confini, rendendo, di fatto, impossibile gestire e difendere l'impero stesso...
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