Il valore aggiunto dei violini di liuteria

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edo
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Il valore aggiunto dei violini di liuteria

Messaggio da edo »

Premetto che questo non è un tentativo di scatenare polemiche, anche perchè dentro di me la risposta ce l'ho, ma siccome non è sempre facile tradurre in parole le proprie sensazioni cerco il vostro aiuto.
Probabilmente se ne è gia parlato ma visto che ci sono seri liutai professionisti, arrivati da poco, che partecipano attivamente al forum mi piacerebbe conoscere anche la loro opinione. Naturalmente mi interessano anche le opinioni dei musicisti.

Ormai anche ebay è piena di venditori, perlopiù cinesi, che offrono strumenti in bianco pronti da verniciare e montare, a prezzi enormemente vantaggiosi rispetto ad uno strumento costruito interamente a mano, in Italia, da un bravo liutaio.
Sarebbe molto semplice per un liutaio acquistare questi strumenti in bianco, finirli, etichettarli e venderli come suoi, o anche dichiarando la loro reale provenienza, sicuramente ad un prezzo concorrenziale rispetto ad uno originale fatto interamente a mano in Italia.

Quali sono le motivazioni che dovrebbero spingere un musicista ad acquistare o a desiderare uno strumento di liuteria italiana che potrebbe costare almeno 4 volte o più di uno cinese di qualità paragonabile?

ciao

edo
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claudio
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Messaggio da claudio »

Questa che dici tu sembra essere una delle motivazioni del recente "tracollo" del Consorzio dei Liutai di Cremona. L'apparato dirigente non avendo la sicurezza che nella costruzione degli strumenti si usassero i mezzi della tradizione ha preferito dare forfait.
Il musicista è spinto a comprare un violino d'autore italiano perchè alla prova dei fatti trova che la qualità della voce sia migliore e quindi anche un investimento. I musicisti in genere non si fanno prendere per il naso, e a meno di vendite forzate da parte di persone interessate, la qualità sonora e liutaria di uno strumento non passa mai inosservata. Per quello che ne so io almeno qui in Italia non ho mai visto in mano a musicisti violino di fabbrica comprati come se fossero d'autore. Mentre per il mercato estero le cose mi sembra che siano andate diversamente, ma anche lì le cose sono cambiate in tempi abbastanza rapidi, ad esempio in Giappone si è capito abbastanza presto che era inutile spendere migliaia e migliaia di dollari su strumenti italiani contemporanei, quando ad una frazione di quella cifra si poteva avere un violino cinese della stessa qualità.
E' comunque bene precisare che il problema degli strumenti non originali non è una esclusiva di Cremona, bensì riguarda un pò tutto il mondo liutario italiano.
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Messaggio da PAULPETROF »

La Signorina NANCY ZHOU - SIBELIUS VIOLIN CONCERTO

FABTASTICA SUBLIME

Suona con un Violino Cinese.

http://www.youtube.com/watch?v=Y2TsEkILe7g
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claudio
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Messaggio da claudio »

PAULPETROF ha scritto:
Suona con un Violino Cinese.
e si sente! evidentemente nè tu, nè la signorina Nancy e a quanto pare nemmeno il liutaio cinese, ha capito come dovrebbe suonare un violino. Forse non l'ho capito nemmeno io, ma sono sicuro che non debba suonare in quel modo, per così dire "elettrico".
andante con fuoco
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Messaggio da PAULPETROF »

Di questo Violino com' è il suono (più vicino ai tuoi gusti ?) ossia più canonico?

http://www.youtube.com/watch?v=NzIqvKX8NyY

http://www.youtube.com/watch?v=8L1ZeL7t ... re=related
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Messaggio da PAULPETROF »

La Signorina ESTHER YOO - SIBELIUS VIOLIN CONCERTO

suona uno STRADIVARI
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Messaggio da PAULPETROF »

PAULPETROF ha scritto:La Signorina ESTHER YOO - SIBELIUS VIOLIN CONCERTO

suona uno STRADIVARI
http://www.youtube.com/watch?v=xAA0AC7L ... re=related
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Messaggio da PAULPETROF »

la Signorina EMMA STEELE -SIBELIUS VIOLIN CONCERTO

Suona un Violino di: Jean-Baptiste Vuillaume

http://www.youtube.com/watch?v=XEmVDsSv ... re=related
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claudio
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Messaggio da claudio »

Non si tratta solo di miei gusti, ma di un tentativo di valutazione oggettiva del suono di un violino. Ovviamente dopo averne ascoltati un certo numero uno finisce per avere preferenze personali, ma al tempo stesso possiede molti termini di confronto. Il motivo per cui i violini antichi resteranno sempre un punto di riferimento per questo repertorio e per questo violinismo risiede nel fatto che gran parte della letteratura musicale che prevede l'uso degli strumenti ad arco nacque su "quegli" strumenti.

Venendo nello specifico, io non conoscevo Szabadi e potrei continuamente vivere tranquillo senza approfondirne la conoscenza perchè a fronte di una ottima tecnica ed interpretazione, al mio orecchio e su quelle registrazioni da te proposte esprime un suono piuttosto chiuso e privo di emozione. Credo che il violino in questo caso abbia una sua influenza, in specie la seconda corda la percepisco un pò come artificiale. Tra la cinese Nancy e Szabadi non saprei davvero cosa scegliere. Ma anche Esther Yoo, che pure sembra possedere un violino e un suono migliore (se però quello sia uno Stradivari ho parecchi dubbi), non esce dall'ormai classico schema "violinista cinese, funambolo del violino, interpretazione pari a quella di una seppia surgelata".

Però nella home del portale del violino sono mesi e mesi che propongo una registrazione della "Tzigane" eseguita da Szering. A fronte di una registrazione piuttosto vecchia e quindi con gli inevitabili problemi di fedeltà del suono, non può tuttavia sfuggire come il suono di Szering e quello del suo violino siano vadano aldilà dell'effetto speciale di Nancy Zhou e Esther Yoo, che pure suonano bene e mostrano di essere padrone di una tecnica prodigiosa, ma suonare il violino non è una esibizione di ginnastica artistica.
Quello di Szering appare essere un suono intimamente legato alla interpretazione di quella musica scritta da quel compositore, l'apertura della Tzigane sulla quarta corda non è una semplice e meccanica esibizione di perizia tecnica, e la mano del violinista può salire agevolmente alle posizioni più alte senza che il violino emetta ululati strozzati.

Il tutto avviene in modo naturale e senza apparenti sforzi, nè da parte del violinista, nè da parte del violino, che non avendo bisogno di grandi volumi di suono per esprimersi, può contare esclusivamente su una grande ed unica nel suo genere, ricchezza di armonici. Non so a chi possa giovare questa grande quantità di giovani prodigi cinesi, mi sembra che ci sia un intento invasivo ed ossessivo di dominare la scena con inutili artifici, contando anche sul fatto che il nostro pubblico, e purtroppo anche molti musicisti occidentali, abbia abbassato in modo allarmante la propria qualità d'ascolto e il proprio senso critico.
Naturalmente questa è la mia idea, condivisibile o meno.

ps
La signorina Emma Steele non fa eccezione non la conosco ma mi sembra che non faccia eccezione sul deprecato "violinismo di maniera". Il suo strumento suona bene, ma preferisco interpretazioni meno superficiali, un pochino più intonate e meno "squittìo".
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Messaggio da nigel »

a parte il video con sincro indecente... il suono non mi sembra malaccio...

ho ascoltato diversi strumenti cinesi, e nessuno si avvicinava nemmeno ad un suono così (che può anche non piacere, ma non si può dire che sia fastidioso a mio avviso)

lei cmq, non mi piace
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Messaggio da davidesora »

PAULPETROF ha scritto:La Signorina NANCY ZHOU - SIBELIUS VIOLIN CONCERTO

FABTASTICA SUBLIME

Suona con un Violino Cinese.

http://www.youtube.com/watch?v=Y2TsEkILe7g

Si, però nella didascalia di presentazione del video si parla di "new instrument made by a chinese violinmaker", quindi di un liutaio cinese, non di un violino dozzinale di basso costo cinese, c'è una bella differenza.
Non si sa chi sia questo liutaio nè dove lavori e nemmeno il prezzo pagato per lo strumento.

Non penso che la qualità degli strumenti sia legata alla nazionalità del costruttore ma semplicemente alla serietà con cui affronta il suo lavoro.

Questo vale anche per i violini "italiani" o "cremonesi", non basta potersi fregiare di questi appellativi per garantire qualità e valore degli strumenti,
come non basta il nome di Stradivari, Guarneri o Montagnana (etc.) per garantire la qualità sonora degli strumenti.

Qui a Cremona i traffici di strumenti cinesi (o anche bulgari, tedeschi etc.)
acquistati in bianco e poi etichettati con il nome di maestri o presunti tali e venduti a prezzi stracciati sono all'ordine del giorno, ma ciò non impedisce ad altri liutai di lavorare seriamente, anche se il danno d'immagine causato da queste cose è veramente pesante, soprattutto quando chi sostiene questo modo di (non)lavorare percepisce finanziamenti pubblici (questo è molto grave).

Anche io penso, come Claudio, che un musicista sappia bene cosa aspettarsi quando spende 2 o 3 mila euro per un violino (o anche 6 o 7 mila euro per un violoncello) oppure quando ne spende 15 o 20 mila.

Un violino costruito veramente in modo artigianale richiede molto tempo, esperienza e dedizione, tutte cose non compatibili con prezzi di vendita irrealmente bassi che nascondono sempre metodi di lavoro e commercializzazione poco corretti, almeno quando non sono dichiarati in modo trasparente.

Per me non è un delitto vendere violini a basso prezzo, ci vogliono anche questi, ma quando si occulta il perchè questo prezzo è così basso e si vogliono far passare come strumenti d'autore questa è una truffa bella e buona e come tale andrebbe perseguita.


Davide
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Messaggio da PAULPETROF »

Questo VIOLINO a me piace tantissimo,
la grana del suono, il timbro...

http://www.youtube.com/watch?v=1ciBcmwB ... re=related

che ne pensi Claudio? (è un piacere leggerti, per me sono lezioni grazie)
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PAULPETROF
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Messaggio da PAULPETROF »

PAULPETROF ha scritto:La Signorina NANCY ZHOU - SIBELIUS VIOLIN CONCERTO

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Messaggio da Fabio_Chiari_liutaio »

Leggendo questi interventi mi pare di capire che gira e rigira si tende a tornare sempre sul medesimo punto di partenza. Senza alcuna polemica e sottolineo senza alcuna polemica vorrei che si distinguesse fra liuteria cremonese moderna e liuteria italiana e fra liuteria cinese e fabbrica cinese. Ovvio che se un cinese è venuto alla scuola di Cremona e ha imparato a fianco di un italiano la tecniva che si insegna oggi a Cremona, ritornato in Cina produrrà strumenti che niente hanno di diverso da quelli cremonesi moderni. Gli uomini presi singolarmente sono tutti uguali sono le differenze culturali che li diversificano. Se si fosse portato avanti un discorso di liuteria italiana con tutta la sua ricchezza immensa senza preferirne una a discapito di tutte le altre oggi il discorso sarebbe ben diverso e i cinesi non ci farebbero neanche vento. in ogni caso penso che ogni violinista ha il violino che si merita evidentemente i violinisti dei filmati si meritano quei violini.
<div>......chi va dietro altrui mai non gli passa innanzi.....(Michelagnolo Bonarroto fiorentino)</div><br>
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davidesora
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Re: Il valore aggiunto dei violini di liuteria

Messaggio da davidesora »

edo ha scritto:
Quali sono le motivazioni che dovrebbero spingere un musicista ad acquistare o a desiderare uno strumento di liuteria italiana che potrebbe costare almeno 4 volte o più di uno cinese di qualità paragonabile?

ciao

edo

Parlare di "strumenti di liuteria italiana" mi sembra un po' troppo generico, anche solo "strumenti di liuteria" non è sufficiente a garantirne la qualità.

La dicitura "strumenti di liuteria di qualità" mi sembra più specifico e appropriato, visto che di liutai che badano solo al soldo e al commercio ormai il mondo (e l'italia) è pieno.

Credo che per un musicista acquistare uno strumento fatto da un liutaio che rispetta un'etica professionale rigorosa sia una garanzia di buon investimento, sia dal punto di vista monetario che dal punto di vista della resa acustica dello stesso, compreso il comportamento negli anni a venire.

Il fatto di conoscere il liutaio e poter rimanere in contatto con lui per tutte le necessità legate alla corretta manutenzione dello strumento o a qualsiasi necessità di personalizzazione della messa a punto sia un notevole valore aggiunto (oltre che un risparmio per gli anni futuri).

Il liutaio sarà sempre lì a rispondere personalmente di qualsiasi problema potesse verificarsi e questo, al giorno d'oggi, non è poco.

Il fatto che poi lo strumento sia "italiano" (o ancor meglio "cremonese", tanto per tirar acqua al mio mulino.... :wink: ) è sicuramente un altro fattore che ne farà aumentare il valore nel tempo (a parità di qualità gli strumenti italiani costano sempre di più) fermo restando che la qualità è la base fondamentale perchè questo avvenga.
Questa è una "legge" di mercato abbastanza imponderabile ma ormai storicamente consolidata, purtroppo sfruttata anche in modo improprio da liutai e commercianti con etica professionale di infimo livello.

Certo non sto parlando di speculazioni finanziarie a breve termine, ma quando lo strumento comincerà ad avere 40 o 50 anni la differenza si farà sentire sicuramente.


Poi penso anche (e mi piace pensare) che ogni musicista debba cercare qualcosa che gli comunichi buone sensazioni, senza badare troppo al costo o all'età dello strumento o all'entità dell'investimento, non tutti gli strumenti buoni saranno tali in mano a diversi musicisti ed ognuno deve trovare quello che più si adatta al suo stile personale.

Io preferisco vendere i miei strumenti solo a quei musicisti che dimostrano di apprezzarli per le loro qualità, non per l'entità dell'investimento, altrimenti l'investimento cattivo lo farei io!!!


Davide
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