Liuteria cremonese contemporanea: voci fuori dal coro.

Strumenti, pensieri e confidenze a lume di candela.
bob75
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Messaggio da bob75 »

claudio ha scritto:molti non hanno idea delle condizioni in cui versano i conservatori del sud, se ogni tanto qualcuno informato ne parlasse penso farebbe cosa giusta e gradita.
stasera ci apro un thread, se va bene per voi... 8O
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claudio
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Messaggio da claudio »

Posso parlare solo per me: va benissimo!
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bob75
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Messaggio da bob75 »

ok , lo faccio su off topic. se lo finisco stasera....pare faccenda lunga..... e dovro' cercare di essere pure obiettivo... :wink:
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violino7
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Messaggio da violino7 »

claudio ha scritto: ........................................ Tempo fa mi arrivò un mail dal comitato organizzativo di MondoMusica in cui si decantavano gli obiettivi raggiunti e il gran numero di visitatori.

A me sembra che se si arriva a pubblicizzare i pianoforti in una città votata al violino come Cremona mi sembra che ci sia qualcosa che non vada. ...............................
Quella mail l'avevo ricevuta anch'io e credo l'abbiano ricevuta in molti!

Ce n'è un'altra di oggi dello stesso tenore e confermano che anche quest'anno ci rifanno, con i pianoforti! :(

Ecco alcune righe estratte dal depliant pubblicitario, perchè tale è:



..............................L'IMPORTANTE RUOLO DEGLI ESPOSITORI

Gli espositori di Mondomusica e Cremona Pianoforte, stanno sostenendo con forza entrambe i Saloni. Un contributo fondamentale, il loro, che si concretizza anche con l’organizzazione di eventi di grande richiamo, soprattutto grazie alla loro conoscenza diretta con artisti di livello internazionale.....................................................




Mi sembra che sia la prima volta che calzano l'accento sull'importante ruolo degli espositori, .....che non abbiano raggiunto il budget previsto?? :roll:

E poi, rilevo che ci sono contemporaneamente due manifestazioni, Mondomusica e Cremona Pianoforte (evidentemente è stata istituzionalizzata!), di violini non se ne parla proprio! :(

In cuor mio, invece, Cremona rimane solo e soltanto "La fiera della liuteria" come era una volta, e nient'altro! ...nonostante tutto! :?
.
Ricercare sopra tutto due cose: la verità e la bellezza.

- Lino Santoro -
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violino7
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Messaggio da violino7 »

claudio ha scritto:Il discorso però non può finire qua.
...............................................................................

Certamente non può finire qui!

Ed a questo proposito vorrei correggere il tiro in una cosa che ho detto:

violino7 ha scritto: ............................................
A pensarci bene questo succede sempre ove vige la "giungla", dove non esistono leggi e regolamenti ed ognuno dunque può fare come gli pare!
............................................
A pensarci bene, anzi, tutto sommato non c'è nessun motivo perchè il direttore del Consorzio si debba dimettere. Lui non ha infranto alcunchè...
sono le regole che mancano, nonostante che a Cremona la liuteria sia molto considerata, a parole! :?

le Istituzioni cosa dicono? Tacciono, ovviamente...e si capisce perchè!


La mia era un'affermazione vagamente ironica e provocatoria ed anche un tantinello libertaria, in quanto è anche vero che ognuno deve fare il proprio lavoro e svolgere il proprio ruolo istituzionale, ci mancherebbe altro!
In un Paese civile la giugla non può esistere.
Allora è essenziale e necessario che, a proposito di eccellenza nella qualità, il direttore di un Consorzio controlli se la produzione risponde ai canoni previsti. Non è possibile che il suo ruolo sia semplicemente quello di distribuire bollini di qualità agli iscritti, solo per effetto della loro iscrizione annuale.
Un direttore di un Consorzio che non faccia questo non fa bene il suo lavoro e dovrebbe essere destituito.

Non solo bisogna che il direttore controlli, ma è necessario anche che qualcuno controlli l'operato dei Consorzi, ovviamente!
Questo compito dovrebbe competere alla Istituzioni che operano nel settore della liuteria.

A Cremona quali sono le Istituzioni che dovrebbero intervenire? :(
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- Lino Santoro -
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Messaggio da davidesora »

violino7 ha scritto:
Non solo bisogna che il direttore controlli, ma è necessario anche che qualcuno controlli l'operato dei Consorzi, ovviamente!
Questo compito dovrebbe competere alla Istituzioni che operano nel settore della liuteria.

A Cremona quali sono le Istituzioni che dovrebbero intervenire? :(

Il problema dei controlli è un'altro dei punti chiave della faccenda : è inutile istituire regole e regolamenti se poi nessuno controlla il rispetto delle stesse.

Nel regolamento del consorzio si millanta l'istituzione di fantomatiche commissioni di controllo che dovrebbero girare per i laboratori a controllare, ma poi nessuna commissione esiste e nulla viene fatto.

Probabilmente l'Istituzione che dovrebbe controllare l'operato dei consorzi potrebbe essere la camera di commercio, peccato che il presidente della camera di commercio di Cremona sia anche il presidente del consorzio stesso!!!

Inoltre non credo possa esistere una commissione Istituzionale di controllo nè a Cremona nè altrove, visto che per la liuteria nessuno può arrogarsi la competenza di decidere cosa è buono e cosa è cattivo.

Secondo me non servono nè controlli nè marchi nè regolamenti, la liuteria è una cosa libera che ognuno deve poter interpretare secondo la sua personalità : l'unica cosa che serve è l'onestà professionale e un certo senso di responsabilità dei liutai verso la liuteria stessa, per garantire la bontà artigianale dei prodotti senza degenerare nel business che nulla ha a che vedere con la qualità dei prodotti stessi.

Ognuno deve poter fare le sue scelte, basterebbe avere l'onestà di dichiarare chiaramente quello che si fa e come lo si fa senza nascondere nulla : non è un delitto fare strumenti da studio, il delitto (e il danno per tutti) è spacciarli per strumenti di alta qualità nonostante i prezzi di vendita incompatibili con un serio lavoro artigianale (fatto a mano).


Davide
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claudio
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Messaggio da claudio »

La liuteria si controlla da sè, come è sempre stato. Alla lunga i risultati e gli strumenti si commentano da soli, può succedere che per le leggi di mercato un autore non venga valutato in modo appropriato, o addirittura che se ne esageri il valore, ma un buon strumento procede comunque per la sua strada ed è questo che bisogna guardare. Quello che comunque per i liutai italiani costituisce un merito indiscutibile è il non aver ceduto ad operazione discutibili di marketing, questo è merito del loro provincialismo e della loro cronica mancanza di soldi, ma ne va preso atto. Di questa qualità e dell'enorme potenziale creativo che abbiamo a disposizione, i liutai italiani non se ne rendano conto, si pensa automaticamente che la qualità se c'è debba necessariamente produrre un ritorno economico. Questa è una illusione prodotta da un certo tipo di commercio drogato, alimentato dai commercianti dell'est asiatico, che offrendo contratti per un numero di strumenti di solito impensabile per un artigiano abituato alla scarsità di ordini, garantivano stabilità e un certo benessere economico. Questo ha letteralmente ucciso la creatività in liuteria, la quale si sa, non ama omologazioni e scorciatoie.
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edomarch
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Messaggio da edomarch »

claudio ha scritto:La liuteria si controlla da sè, come è sempre stato. Alla lunga i risultati e gli strumenti si commentano da soli...
La "mano invisibile" di Adamo Smith:

http://it.wikipedia.org/wiki/Mano_invisibile
Era un mondo adulto, si sbagliava da professionisti. [Paolo Conte]
bob75
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Messaggio da bob75 »

fino a quando il musicista professionista non sara' educato a discernere sia esteticamente che acusticamente strumenti moderni che siano opere d'arte e altri che sono spacciati per tali, i problemi continueranno.
E qui ritorno sui problemi dei conservifici......
Aneddoto: recentemente, ho visto il primo violoncello di un'orch ....levantina, comprare per 18k E, un violoncello spacciato per cremonese moderno ( quello che lo porto' li era un russo senza pudore) che era chiaramente un prefabbricato cinese +o- verniciato in Italia.
Con due papocchie sull'anima dello strumento fatto con tanto amore, una mazzetta alla spalla per fargli dire che lo strumento e' bellissimo e suona benissimo ( il suono non faceva 2 metri) e voila' il gioco fu fatto e il nome di Cremona ancora una volta usato per scopi turpi.
Inutili i miei consigli e quelli del primo dei secondi ( che 'e un collezionista anche) sull'assurdita' della vendita.
Per concludere, quando il musicista non e' abbastanza educato per riconoscere una truffa cosi' grossolana, francamente non so a chi dare la colpa.
Il sistema di Adamo Smith, e' sorpassato, ancora di piu' in un mondo digitalizzato come questo.
La sapienza e' l'unica arma di difesa del XXI secolo ( ...be' lo era anche prima!!)
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claudio
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Messaggio da claudio »

Quella "mano invisibile" assomiglia tanto alla deregulation che Bush ha voluto negli anni passati, avendo fiducia nella capacità dei mercati di autoregolarsi. Invece no, l'uomo non si regola perchè è avido (vedi Gordon Gekko). Così come non si è regolato il mercato cremonese e una gran parte dei suoi liutai, che hanno giocato esclusivamente sulla produzione e sull'abbassamento dei costi.
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Messaggio da violino7 »

edomarch ha scritto:
claudio ha scritto:La liuteria si controlla da sè, come è sempre stato. Alla lunga i risultati e gli strumenti si commentano da soli...
La "mano invisibile" di Adamo Smith:

http://it.wikipedia.org/wiki/Mano_invisibile

Ragazzi, ma qui parliamo di macroeconomia! :P



claudio ha scritto:Quella "mano invisibile" assomiglia tanto alla deregulation che Bush ha voluto negli anni passati, avendo fiducia nella capacità dei mercati di autoregolarsi. Invece no, l'uomo non si regola perchè è avido (vedi Gordon Gekko)..................
Il discorso è semplice: oggi l'economia è regolata da chi ha i capitali e valgono le regole imposte da chi mette i soldi, punto!. E' una regola dell'economia sviluppatasi in maniera plateale dal secondo dopoguerra fino ad oggi.
Con la storia del "libero mercato" ci hanno giocato alcuni politici per fare i loro interessi, sia negli USA che in Italia, negli ultimi 20 anni! Immaginate cosa può fare chi detiene enormi capitali e contemporaneamente ha la possibilità di influire direttamente sulle scelte politiche. Come dice la spiegazione di Wikipedia, nelle economie moderne i presupposti che stanno alla base della "mano invisibile" non sono realizzabili.

Sappiate che le teorie economiche variano con il variare dei tempi, questo me lo hanno insegnato all'univerità, facoltà di Economia e Commercio, già 40 anni fa.
Le regole di Adamo Smith potevano valere più di due secoli fa, oggi invece abbiamo a che fare con un mercato molto diverso.
Non per niente nel secolo passato c'è stato un certo Keynes che ha sovvertito molte teorie che sembravano intoccabili, ed oggi sembra che anche lui sia superato in un mercato che è diventato globale!
Questo per dire che non c'è materia più mutevole dell'economia, altro che Adamo Smith.

Morale della favola: in questo momento anche i violini sono travolti da questo vortice di condizionamenti economici a livello totale, inarrestabili e per noi incontrollabili, che non si sa ancora dove ci porterà tutti quanti! :(
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Messaggio da violino7 »

davidesora ha scritto:.
.....................................

Probabilmente l'Istituzione che dovrebbe controllare l'operato dei consorzi potrebbe essere la camera di commercio, peccato che il presidente della camera di commercio di Cremona sia anche il presidente del consorzio stesso!!!
....................................
Ne avevo un vago sospetto! E' una cattiva abitudine italiana abbastanza diffusa, quella delle cariche multiple ed incrociate.......quindi è logico che tutto taccia!

davidesora ha scritto: ....................................
Inoltre non credo possa esistere una commissione Istituzionale di controllo nè a Cremona nè altrove, visto che per la liuteria nessuno può arrogarsi la competenza di decidere cosa è buono e cosa è cattivo.
.....................................
Questo che ho voluto evidenzare è davvero un punto essenziale! ...anche alla luce dei ragionamenti fatti da Claudio.
Se ragioniamo su questo concetto, non dovrebbero esistere Consorzi od Istituzioni di sorta, e ritorneremmo all'origine della liuteria, cioè alle "botteghe" come erano una volta.

Dunque, se giustamente la buona liuteria non ha bisogno di essere certificata da alcuno, Consorzi ed Istituzioni nell'ambito liutario non avrebbero ragione di esistere e sarebbero solo organismi fittizzi di facciata.

Il punto è cruciale! :
viene da pensare che esista un grande bluff reale mentre noi stiamo discutendo dell'importanza di risaltare i veri valori della liuteria. .......è qui il problema che stride!:roll:
E' la vaga sensazione di stare a remare controcorrente!
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