Liuteria cremonese contemporanea: voci fuori dal coro.

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claudio
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Liuteria cremonese contemporanea: voci fuori dal coro.

Messaggio da claudio »


andante con fuoco
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Fabio_Chiari_liutaio
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Messaggio da Fabio_Chiari_liutaio »

Che dire......meglio tardi che mai.
<div>......chi va dietro altrui mai non gli passa innanzi.....(Michelagnolo Bonarroto fiorentino)</div><br>
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davidesora
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Messaggio da davidesora »

Per chi fosse interessato c'è anche questo, non siamo i soli a manifestare dissenso.

http://www.vascellocr.it/reportage2.html

Sempre troppo pochi comunque, l'atteggiamento che va per la maggiore tra i liutai cremonesi è di far finta di niente e stare rinchiusi nel loro laboratorio, purtroppo.

Davide
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claudio
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Messaggio da claudio »

Un concetto di liuteria legato alla sua origine artigianale ed originale di qualità non potrà mai essere un fatto di "molti". Forse faccio affermazioni impopolari, ma credo che la prima cosa da fare è togliere il finanziamento pubblico ad ogni consorzio o associazione, la liuteria è un fatto privato ed artigianale, se vale può benissimo contare sulle proprie forze. Ma ciò non toglie, come del resto è sempre stato anche nel passato, che anche in presenza di una atmosfera avvelenata dal business ci siano valenti liutai che lavorino sulla qualità invece che sui numeri. E parlo naturalmente di aspetti di qualità legati al suono, perchè a me personalmente non è mai stato sufficiente che un liutaio premiato ad un concorso abbia requisiti sufficienti per essere riconosciuto competente ed affidabile.

Così come non è mai stato vero che un buon violino italiana sia ormai uguagliato dalle produzioni estere, può essere vero che il livello si sia globalmente alzato, ma quei valori fondanti la liuteria italiana non sono mai stati trasferibili. Ovviamente ci sono tra i liutai italiani alcuni elementi che dovrebbero cambiare mestiere, ma non credo nemmeno che debba esserci la presenza di una specie di comitato di controllo di qualità perchè questo rappresenterebbe il grave rischio di una omologazione nella produzione degli strumenti. Il problema enorme è che se a Cremona, ma anche nel resto d'Italia, si crea qualche punto di eccellenza, tutti sono pronti a salire sul carro del vincitore. Ma nel momento in cui sopravvengono le difficoltà ecco che la fiducia viene meno ed invece di far valere una certa forza di carattere, si crea un generale senso di depressione e disfattismo.
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violino7
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Messaggio da violino7 »

Per quel poco che vale il mio contributo, da esterno ed appassionato posso solo dire di parteggiare apertamente per la liuteria concreta, cioè quella che da sempre si concretizza nella "bottega" e di rifiutare a priori qualsiasi artefatta deformazione di facciata.

Vorrei anche dire che a Cremona è palpabile la sensazione di quello che è autentico e di quello che è sopra le righe, almeno secondo il mio punto di osservazione ed in relazione alla mia sensibilità. Questo sì, ci tengo che si sappia, anche affinchè il mio contributo sia fattivo il più possibile, perchè certamente le sensazioni rimangono come riferimento di fondo e credo che in fin dei conti siano le prime a fare testo (vorrei in un certo senso dare la certezza che comunque non tutto passa!).

Domanda che rivolgo a Davide Sora, per cercare di capirne di più: che cosa è che tuttora, nonostante tutto, dà delle remore ad un liutaio iscritto al consorzio ad andarsene? :?
In buona sostanza: ci sono ancora dei vantaggi concreti nel restare nel consorsio?
.
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davidesora
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Messaggio da davidesora »

violino7 ha scritto:
Domanda che rivolgo a Davide Sora, per cercare di capirne di più: che cosa è che tuttora, nonostante tutto, dà delle remore ad un liutaio iscritto al consorzio ad andarsene? :?
In buona sostanza: ci sono ancora dei vantaggi concreti nel restare nel consorsio?
Premettendo che non ho mai fatto parte del consorzio, penso che la convenienza sia per molti legata alla possibilità di partecipare a fiere internazionali a basso costo, visto i cospicui finanziamenti pubblici intercettati dallo stesso anche se sull'utilizzo degli stessi molto ci sarebbe da ridire (vedi ad esempio il bollino SIAE che accompagna il marchio Cremona liuteria, tanto dispendioso quanto inutile).

Potrei anche capire questo atteggiamento in un giovane liutaio all'inizio dell'attività, ma non capisco chi non avrebbe certo bisogno di un sostegno finanziario o di farsi conoscere e utilizza questa struttura meramente per scopi commerciali personali, senza porsi il ben che minimo problema etico, guardando solamente al "business" senza preoccuparsi di un inevitabile degrado dell'immagine liutaria cremonese a lungo termine.

C'è da dire che alcuni si sono dimessi (li conosco tutti e so che più o meno condividono il contenuto della lettera mia e di Anna) ma il fatto è stato liquidato come "fisiologico" dal presidente del consorzio, che non si è nemmeno degnato di dare una risposta alle lettere apparse sui giornali.

A proposito, oggi è comparsa anche questa :

http://www.cremonaoggi.it/2012/03/30/la ... bia%C2%BB/

Davide
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violino7
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Messaggio da violino7 »

davidesora ha scritto: .......................................................
A proposito, oggi è comparsa anche questa :

http://www.cremonaoggi.it/2012/03/30/la ... bia%C2%BB/

Davide

L'articolo è davvero esaustivo di tutta la situazione.

Oltretutto, in aggiunta a tutto quello che è stato detto, c'è un elemento che oggettivamente parlando dovrebbe indignare tutti, e che a me indigna come semplice cittadino: a sostegno del consorzio ci sono dei finanziamenti pubblici. :(
Inconcepibile! Visto che soldi di tutti alla fine in concreto vanno poi evidentemente ad esclusivo interesse di parte.
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- Lino Santoro -
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Messaggio da davidesora »

violino7 ha scritto:
Oltretutto, in aggiunta a tutto quello che è stato detto, c'è un elemento che oggettivamente parlando dovrebbe indignare tutti, e che a me indigna come semplice cittadino: a sostegno del consorzio ci sono dei finanziamenti pubblici. :(
Inconcepibile! Visto che soldi di tutti alla fine in concreto vanno poi evidentemente ad esclusivo interesse di parte.
Questo direi che è il punto cruciale.

E' perfettamente legittimo che più ditte riunite in consorzio adottino strategie di marketing finalizzate a promuovere i loro prodotti, ma quando questi si atteggiano a paladini dell'eccellenza a scapito di altri e utilizzano pure dei fondi pubblici questo non va!!!

Basterebbe che questi signori portassero avanti i loro piani senza pesare sulle tasche di tutti i cittadini (liutai e non) e nessuno avrebbe niente da dire ( o quasi ) anche perchè senza il sostegno di questi fondi pubblici non sarebbero riusciti a combinare granchè visto che pare che il bilancio spese/benefici non sia molto positivo (anche se non lo ammetterebbero pubblicamente nemmeno sotto tortura!!!)



Davide
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violino7
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Messaggio da violino7 »

davidesora ha scritto: ................................
Basterebbe che questi signori portassero avanti i loro piani senza pesare sulle tasche di tutti i cittadini (liutai e non) e nessuno avrebbe niente da dire ( o quasi )......................

Davide
Il nocciolo allora è che, a proposito di ECCELLENZA, si fanno forza a livello internazionale di una eccellenza che non hanno, in concreto mandando in discredito l'intera eccellenza cremonese, quella vera! :(

Un danno davvero notevole, perchè incide a livello strutturale. :?
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Messaggio da edomarch »

Io provengo da un settore completamente diverso e di liuteria me ne occupo (ed in questo caso dico fortunatamente) solo a livello amatoriale ma le problematiche sono assolutamente identiche!
Fa spavento identificare tali similitudini.
Basterebbe sostituire i termini di liuteria e le problematiche sollevate calzerebbero a pennello per molte altre realtà.

Questo fa ulteriormente riflettere.
Era un mondo adulto, si sbagliava da professionisti. [Paolo Conte]
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violino7
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Messaggio da violino7 »

edomarch ha scritto: .......................................
Basterebbe sostituire i termini di liuteria e le problematiche sollevate calzerebbero a pennello per molte altre realtà.

Questo fa ulteriormente riflettere.

A pensarci bene questo succede sempre ove vige la "giungla", dove non esistono leggi e regolamenti ed ognuno dunque può fare come gli pare!
Una volta (almeno questo era contenuto nel manuale di diritto privato, ai tempi in cui io studiavo all'università) venivano tenuti in considerazione anche gli "usi e costumi" che avevano in alcuni casi quasi valore di legge, ma immaginate oggigiorno che fine essi abbiano fatto in tempi in cui la conflittualità commerciale ha carattere selvaggio e planetario.
Quindi sono saltate anche le buone usanze in ambito locale che un tempo erano di riferimento per rigore morale nell'ambito delle corporazioni. Ma all'epoca la liuteria era artigianato puro, oggi sembra sia diventato un grande business commerciale e questo passaggio non è stato ancora regolamentato.

A pensarci bene, anzi, tutto sommato non c'è nessun motivo perchè il direttore del Consorzio si debba dimettere. Lui non ha infranto alcunchè...
sono le regole che mancano, nonostante che a Cremona la liuteria sia molto considerata, a parole! :?

le Istituzioni cosa dicono? Tacciono, ovviamente...e si capisce perchè!
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claudio
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Messaggio da claudio »

Il discorso però non può finire qua. Quello che non dicono nelle scuole di liuteria è che una volta che sei diventato liutaio devi combattere e soffrire molto non dico per affermarti, ma solamente perchè i tuoi violini vengano apprezzati. Ma questo non basta ancora, i violini devono anche essere acquistati se vuoi sopravvivere.

Il problema odierno di Cremona ruota tutto attorno a questa problematica, sfruttando la fama e la storia di questa città vi è chi ha pensato di creare un "marchio" a garanzia del nulla, trasformando un'arte soggettiva in una specie di macchina infernale che crea stereotipi. Questo processo perverso non è iniziato certamente con il Consorzio, perchè già molti anni prima la tendenza a massificare e ad omologare la produzione liutaria era già piuttosto pesante, complici i soliti e dannati mercanti orientali alle cui tentazioni i nostri liutai (non solo di Cremona), si sono ben guardati di resistere.

Ma l'arte non conosce scorciatoie e un buon violino non è mai cosa scontata. Il problema enorme è che la massificazione e l'omologazione in liuteria producono effetti tossici per cui si vendono strumenti mediocri a prezzi sempre più bassi, quindi si punta sempre di più alla produzione piuttosto che alla qualità. Non vivo a Cremona, ma da quel che ogni tanto si legge davvero ne succedono di tutti i colori, e purtroppo non succedono cose buone.

Gli anni scorsi ho puntato il dito anche nei confronti di MondoMusica e delle istituzioni museali: una manifestazione che si svolge in un capannone industriale dove si mette in primo piano il commercio piuttosto che il confronto tra musicisti, è destinata a fallire miseramente. Tempo fa mi arrivò un mail dal comitato organizzativo di MondoMusica in cui si decantavano gli obiettivi raggiunti e il gran numero di visitatori.

A me sembra che se si arriva a pubblicizzare i pianoforti in una città votata al violino come Cremona mi sembra che ci sia qualcosa che non vada. E quei tanto vantati 13.000 visitatori in due giorni a mio parere sono una cosa ben misera, tenendo conto degli investimenti effettuati. Un buon teatro un concerto può arrivare da solo a contenere dalle 1500 alle 2000 persone in un paio d'ore. Quindi di cosa stiamo parlando? Un liutaio è di per sè una figura di artigiano piuttosto delicata e fragile, basta niente per alterare l'equilibrio dell'ambiente in cui opera. Ecco, basterebbe che una certa politica si limitasse a NON DISTURBARE.
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Messaggio da bob75 »

vorrei gentilmente far notare le similitudini tra la questione della liuteria Cr. ( consorzio incluso) e i conservatori del sud italia. pardon, conservifici. :!:
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claudio
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Messaggio da claudio »

molti non hanno idea delle condizioni in cui versano i conservatori del sud, se ogni tanto qualcuno informato ne parlasse penso farebbe cosa giusta e gradita.
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Messaggio da davidesora »

claudio ha scritto:
Gli anni scorsi ho puntato il dito anche nei confronti di MondoMusica e delle istituzioni museali: una manifestazione che si svolge in un capannone industriale dove si mette in primo piano il commercio piuttosto che il confronto tra musicisti, è destinata a fallire miseramente. Tempo fa mi arrivò un mail dal comitato organizzativo di MondoMusica in cui si decantavano gli obiettivi raggiunti e il gran numero di visitatori.

A me sembra che se si arriva a pubblicizzare i pianoforti in una città votata al violino come Cremona mi sembra che ci sia qualcosa che non vada. E quei tanto vantati 13.000 visitatori in due giorni a mio parere sono una cosa ben misera, tenendo conto degli investimenti effettuati. Un buon teatro un concerto può arrivare da solo a contenere dalle 1500 alle 2000 persone in un paio d'ore. Quindi di cosa stiamo parlando? Un liutaio è di per sè una figura di artigiano piuttosto delicata e fragile, basta niente per alterare l'equilibrio dell'ambiente in cui opera. Ecco, basterebbe che una certa politica si limitasse a NON DISTURBARE.

Parole Sante!!!

Sono anni che, ahimè in molto pochi, tentiamo di farlo capire a politici e organizzatori di mondomusica ma tutti fanno "orecchie da mercante".
Il problema è che tanto qui a Cremona trovano sempre chi li segue in ubbidiente silenzio e quindi fanno quello che vogliono.

Comunque quest'anno Mondomusica non mi vedrà come espositore e se tutti i liutai facessero altrettanto sarebbe un segnale forte alla cecità e all'incompetenza dell'organizzazione.

Ma, conoscendo i liutai cremonesi e non (mondomusica sarebbe importante per tutti i liutai se fosse ben ambientato e ben fatto), non ci faccio molto conto.....


Davide
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