Perché la "Effe"?

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blubasso
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Perché la "Effe"?

Messaggio da blubasso »

Ciao,
una domanda che mi ha sempre assillato, guardando la famiglia degli strumenti ad arco: perché, tra tutte le forme possibili, le buche sono a forma di F?
Cioè per quale criterio si è scelta una (due in questo caso) apertura lunga e stretta e non magari quella a forma di O della chitarra, o che ne so una forma a T o altro?
A parte un discorso estetico (la Effe è molto bella davvero) c'è immagino anche un discorso funzionale: niente in uno strumento musicale è lasciato al caso, sono sempre piccoli concentrati di bellezza e funzionalità, almeno le forme riuscite e mantenute per secoli.

Domanda correlata: se costruissi un violino con una forma della buca differente, quali sarebbero i risultati?
La mia è una semplice domanda, purtroppo in casa non ho spazio per allestire un qualsivoglia laboratorio, non ho nemmeno cantina, garage o soffitta. Mi devo accontentare del classico mantenimento del mio strumento elettrico. E anche se volessi ricavare un laboratorio dal mio salotto, mia moglie come minimo mi disereda... :(
Giovanni16
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Messaggio da Giovanni16 »

Domanda trabocchetto? Sono un neofita della liuteria, io ho il posto e l'ho riempito con un bancone da falegname e una serie di attrezzi. Seguo un maestro però. La risposta alla domanda sulle f devo averla letta da qualche parte, forse anche su questo sito. Grosso modo si cerca di evitare il formasi di crepe con i cerchi e le forme arrotondate. Estendo la domanda a chi potrà rispondere: Quale è la differenza fondamentale, dal punto di vista della fisica acustica. tra gli strumenti ad arco e a pizzico? Gli uni hanno bisogno delle f ai bordi e delle bombature per funzionare, gli altri hanno la rosetta o buco vicino al ponticello al centro della tavola e nessuna bombatura. Perché? Noto che sul violino il pizzicato è molto sonoro ma è immediatamente smorzato. Se fosse costruito in modo da avere un suono prolungato non sarebbe meglio?
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claudio
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Messaggio da claudio »

In realtà strumenti ad arco con le caratteristiche del violino, ma con forme completamente diverse sia nella cassa che nei fori armonici, ne sono stati costruiti parecchi nel tempo, ma non hanno avuto il successo sperato. Ma qui al momento importa sapere se quei violini, come ad esempio quelli costruiti da Savart, suonassero in modo "consono", ossia rispettando il gusto a cui il violino classico ci ha abituato. La risposta è "no", poichè se fossero stati così buoni, allora avrebbero avuto un destino migliore, anzichè quello di essere conservati nei musei.

Oltretutto il violino di Savart riprende molto le forme di uno strumento etnico di origine mongola, sul quale si è costruito in quelle regioni asiatiche un intero e rispettabilissimo repertorio musicale tradizionale.
https://www.youtube.com/watch?v=JL5bN3bcdfA

Torniamo all'argomento delle effe, quelle che conosciamo oggi sono il risultato di un'evoluzione che in liuteria sono rappresentati sempre da un insieme stilistico e funzionale, niente avrebbe impedito, e in realtà non lo ha mai fatto, di usare forme diverse, infatti notiamo che nel mondo delle viole da gamba e delle viole d'amore, i fori armonici assumono forme diverse e sicuramente meno codificate rispetto a quelle usate nel quartetto d'archi classico.

In questo forum si è discusso spesso anche di questo ed è interessante notare come la effe classica del violino non sia altro che una "C" a cui è stata rovesciata la parte inferiore, fino a raggiungere la forma attuale che conosciamo bene. Niente vieta di cambiare forma, ma lo si fa al prezzo di una variazione timbrico/funzionale che porterebbe lo strumento ad essere usato forse in ambienti diversi da quelli della musica classica.
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blubasso
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Messaggio da blubasso »

Grazie claudio della spiegazione. Mi scuso se non ho trovato discussioni inerenti alla mia domanda, qui sul forum. Probabilmente ho cercato male. Mea maxima culpa.
In effetti, a logica, nulla mi impedirebbe di cambiare forma alla buca se non il fatto di cambiare suono allo strumento.
E hai ragione tu: siamo troppo abituati al suono "classico" che qualunque altro suono porterebbe a dire che non va bene.

Grazie ancora :)

P.S. Che poi, guardando bene la forma, non è una F ma una S scritta alla maniera antica. Se guardate dei testi stampati di qualche centinaio di anni fa, le F erano simili a delle S sottili e lunghe... Ora non ho sotto,ano testi del genere (non sono in casa) ma se ricercate ne trovate molti, di questi libri.
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claudio
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Messaggio da claudio »

Non è che siamo abituati al suono classico, è che il nostro gusto musicale lo abbiamo evoluto in tal senso, può anche darsi che questa sia un'abitudine, ma dal punto di vista storico musicale mi sembra che le cose per gli strumenti siano cambiate quando era il momento giusto per farlo (nuovi stili musicali, nuove composizioni/compositori, ecc ecc). Prova ne è il fatto che il violino barocco suona molto diversamente da quello moderno.

In ambito musicale leggero contemporaneo il violino ha invece conosciuto una grande evoluzione, nel senso che l'elettronica anche qui ha fatto le sue conquiste.

Nei testi stampati e manoscritti fino a tutto il 1700, la "F" era molto sovente scritta come la "S", e viceversa, tranne che per le maiuscole. Come dire "effere fopraffatti da eventi incommenfurabili", e questo accadeva spesso anche per la "V", che veniva scritta come la "U", infatti in alcune etichette stradivariane il cognome del liutaio è scritto "Stradiuarius", e non si trattava affatto di un errore!
andante con fuoco
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