Ancora sul test Fritz/Curtin

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claudio
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Ancora sul test Fritz/Curtin

Messaggio da claudio »

Ho letto questo articolo e mi è venuto di fare le seguenti riflessioni:
http://www.violinist.com/blog/laurie/201410/16309/

Avrete tutti più o meno sentito parlare di quel famoso esperimento definito "blind test" (test ad occhi bendati per non farsi influenzare dal tipo di strumento), organizzato da Claudia Fritz e Joseph Curtin. Il test fu ripetuto perchè il primo fu giudicato non attendibile, in buona sostanza si è dimostrato che i violini antichi, dal punto di vista sonoro, abbiano proprietà inferiori a quelli moderni. Da allora si sono susseguiti una quantità impressionante di articoli che vogliono sostenere questa "nuova verità". Aldilà del fatto che questo genere di test non hanno mai avuto alcuna validità, e questo ce lo dicono anche generazioni di liutai, musicisti e scienziati che hanno condotto simili prove anche nel passato, il continuo riproporre l'ormai famoso test di Fritz e Curtin, mi appare come una massiccia campagna di disinformazione in cui poco si capisce di violini antichi, e poco o niente si fa per rendere giustizia al lavoro dei liutai contemporanei. Mi si potrebbe obiettare che i test di Fritz e Curtin hanno proprio dimostrato il contrario, ossia che i violini moderni siano spesso superiori ai sopravvalutati antichi, e quindi di cosa stiamo parlando? Credo fermamente che il musicista e il liutaio non tragga nessun vantaggio nel fare contrapposizioni del genere, poichè ogni liutai degno di questo nome sa bene che il proprio lavoro si evolve sul lavoro degli antichi, e non in contrapposizione ad esso, cioè a dire che la lezione degli antichi è ancora oggi freschissima e portatrice di grandi insegnamenti per il liutaio contemporaneo. D'altronde se generazioni di musicisti hanno suonato sugli strumenti di Stradivari, Guarneri, Amati, erano davvero così sprovveduti da preferire uno strumento inferiore ad uno superiore (quello moderno), e per di più anche di costo di gran lunga inferiore? E qui veniamo al punto: è che si vuole fare credere, e si cerchi di ripeterlo a spron battuto finchè questo non diventi verità, che esista oggi una elite di liutai contemporanei che siano riusciti a raggiungere il Sacro Graal, tra questi guarda caso troviamo proprio il liutaio americano Joseph Curtin, promotore del test. E guarda caso ho avuto occasione di provare gli strumenti di Curtin nel passato e li ho trovati di gran lunga più poveri di suono non solo di fronte agli Stradivari, ma anche a strumenti contemporanei di liutai di media esperienza. Tuttavia gli strumenti di Curtin hanno un indubbio appeal perchè riproducono fedelmente gli strumenti antichi. Da qui la paradossale interpretazione del Comma 22, per cui un violino contemporaneo suona meglio di uno antico, ma non potrebbe mai suonare così bene se non riproducesse fedelmente quello antico. Ignoro se nei vari test Fritz/Curtin fossero presenti uno o più strumenti di Curtin, ma questo non vuol dire nulla, e per di più oggi vediamo le belle facce di rinomati violinisti presta alla bisogna per dimostrare discutibili verità e per prendere ambigue distanze dall'intramontabile esempio degli antichi violini italiani. Il buffo è che Giora Schmidt in questo articolo/intervista parla e suona da una stanza d'albergo, come ormai d'abitudine con Fritz/Curtin. Che stiano chiudendo i teatri anche nel resto del mondo, oltre che in Italia?
andante con fuoco
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violino7
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Messaggio da violino7 »

Mi viene solo da pensare, semplicemte e nuovamente, che la speculazione commerciale con criteri dubbi si sia impossessata della liuteria, già lo sapevamo! Questo esempio è l'ennesimo su quella strada, gli americani sono bravi in questo, quindi insistono! :(

Io sono sicuro che il tentativo di defraudare la qualità è destinato al fallimento, alla lunga, è nella realtà delle cose! Ma certo il problema è che questa è configurabile come pubblicità ingannevole e qualche danno lo può provocare! :roll:
Ultima modifica di violino7 il venerdì 24 ottobre 2014, 9:53, modificato 1 volta in totale.
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Ricercare sopra tutto due cose: la verità e la bellezza.

- Lino Santoro -
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davidesora
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Messaggio da davidesora »

Anche io credo che queste "gare" tra antichi e moderni per vedere chi arriva primo siano più che altro operazioni di marketing che lasciano il tempo che trovano e mi trovo d'accordo con Claudio quando afferma che il lavoro del liutaio moderno non debba essere in contrapposizione con il lavoro dei liutai antichi ma un'evoluzione continua e naturale a partire dalle solide basi che i migliori strumenti antichi rappresentano.
Però credo anche che test di questo genere (Fritz/Curtin) aiutino a scardinare l'idea che solo i violini vecchi sono quelli buoni e che i moderni non potranno mai essere alla loro altezza.
Secondo me solo una piccola percentuale di quelli antichi è effettivamente di qualità superiore ed eccelsa mentre solitamente si tende troppo a generalizzare (da parte dei musicisti) che antico sia sinonimo di qualità e moderno invece di scarsa qualità.
Credo fermamente che ci siano strumenti nuovi superiori a quelli vecchi ma anche il contrario, è evidente che il giudizio di ognuno sarà sempre limitato dai pochi violini che riuscirà a provare e nessuno potrà mai avere una visione veramente completa e attendibile in senso lato.
Quindi tutto sommato ben vengano questi blind test anche se l'unico lato positivo che ci vedo è quello di indurre i musicisti ad affrontare la scelta dello stumento con mente più aperta, l'ottusità e la visione ristretta è una cosa dura a morire e che spessissimo penalizza chi oggi lavora con serietà e impegno costante.
Ritengo che il liutaio moderno che veramente voglia imparare a fare violini di alta qualità (e credo anche che non siano molti, purtroppo, spesso si bada troppo al soldo e meno al risultato) abbia possibilità di accesso a conoscenze e informazioni che solo un secolo fa erano impensabili e la possibilità che queste diano frutti inaspettatati (all'orecchio dei musicisti esigenti) è secondo me concreta.
Qui mi fermo perchè la sto facendo un po' troppo lunga.... :D

Davide
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robinwood
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Messaggio da robinwood »

http://www.youtube.com/watch?feature=pl ... oeLM#t=193
Violins made by Antonio Stradivari (1848 - 1737) are still among the most sought-after classical music instruments in the world, even though they are anything but easy to play.

p.s.
scorrendo per caso i commenti liberi a questo breve filmato non credo sia un caso che proprio il primo sia di un utente che cita subito questi famosi blind test.










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claudio
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Messaggio da claudio »

Non che c'entri molto con il blind test di cui sta parlando, ma l'altra sera hanno trasmesso un bellissimo concerto per viola e orchestra di Berio, purtroppo non ricordo chi fosse il solista in questione (bravissimo!), ma lo strumento era la famosa viola del 1672 con il fondo in salice: un suono e una qualità che anche ad essere distratti colpiva per la sua grande bellezza, nonostante le inevitabili perdite di qualità dovute alla trasmissione, mai sentito finora una viola con un suono così bello. Forse sarà stata suggestione, ma che fosse una viola di Stradivari l'ho capito solo quando è stato annunciato alla fine del concerto.
andante con fuoco
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