L'Archetto - La costruzione
- Barbamarco
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Ciao Luciano,
nelle tre immagini qui sotto puoi vedere l'arco che ho realizzato alcuni mesi fa per la ribeca costruita da Neuma (un'altra partecipante al forum)
Per quanto riguarda l'arco più adatto alla ribeca, teniamo presente che questo strumento è stato in uso tra il XII ed il XVI sec. circa (medievo e rinascimento) e di conseguenza esso è abbinabile sia ad un arco di modello prettamente medioevale che ad un arco rinascimentale. Inoltre, c'è da tener presente che all'epoca non esisteva un determinato modello di arco per un determinato strumento: gli archi per viella, per ribeca ecc. erano utilizzabili indistintamente su ogni strumento ad arco, a fare la differenza erano peso, curvatura e lunghezza a discrezione dell'esecutore.
L'arco che ho costruito per la ribeca fatta da Neuma è già di modello rinascimentale, in quanto è già presente il nasetto. Quest'ultimo non è ancora mobile, bensì fisso come il crine che, come puoi vedere, è ancorato alla bacchetta da una zeppetta o chiodino di legno. Il nasetto è fissato alla bacchetta, andando ad incastrarsi in una mortasa profonda 4 mm praticata a 4 cm circa dalla fine della bacchetta.
Questo modello rinascimentale è stato preferito da Neuma a quello medievale perchè esso, senza ancora il nasetto e costituito semplicemente da un crine fissato ad una bacchetta che prende la forma di un vero e proprio arco da tiro, risulta essere di conduzione alquanto difficile. Poi, se vuoi sapere qualcosa di più sulla tecnica di uso di questo tipo di archi chiedi a Neuma, saprà darti maggiori informazioni.
Generalmente gli archi medioevali e rinascimentali venivano - per ovvi motivi - costruiti con legni nostrani. Il tasso è però un legno non facile da reperire qui da noi, è più diffuso in Gran Bretagna. Validi legni sono anche il faggio, il frassino, l'acero ed il cipresso.
Comunque, uno dei prossimi approfondimenti riguarderà proprio gli archi antichi e le varie differenze tra di loro.
nelle tre immagini qui sotto puoi vedere l'arco che ho realizzato alcuni mesi fa per la ribeca costruita da Neuma (un'altra partecipante al forum)
Per quanto riguarda l'arco più adatto alla ribeca, teniamo presente che questo strumento è stato in uso tra il XII ed il XVI sec. circa (medievo e rinascimento) e di conseguenza esso è abbinabile sia ad un arco di modello prettamente medioevale che ad un arco rinascimentale. Inoltre, c'è da tener presente che all'epoca non esisteva un determinato modello di arco per un determinato strumento: gli archi per viella, per ribeca ecc. erano utilizzabili indistintamente su ogni strumento ad arco, a fare la differenza erano peso, curvatura e lunghezza a discrezione dell'esecutore.
L'arco che ho costruito per la ribeca fatta da Neuma è già di modello rinascimentale, in quanto è già presente il nasetto. Quest'ultimo non è ancora mobile, bensì fisso come il crine che, come puoi vedere, è ancorato alla bacchetta da una zeppetta o chiodino di legno. Il nasetto è fissato alla bacchetta, andando ad incastrarsi in una mortasa profonda 4 mm praticata a 4 cm circa dalla fine della bacchetta.
Questo modello rinascimentale è stato preferito da Neuma a quello medievale perchè esso, senza ancora il nasetto e costituito semplicemente da un crine fissato ad una bacchetta che prende la forma di un vero e proprio arco da tiro, risulta essere di conduzione alquanto difficile. Poi, se vuoi sapere qualcosa di più sulla tecnica di uso di questo tipo di archi chiedi a Neuma, saprà darti maggiori informazioni.
Generalmente gli archi medioevali e rinascimentali venivano - per ovvi motivi - costruiti con legni nostrani. Il tasso è però un legno non facile da reperire qui da noi, è più diffuso in Gran Bretagna. Validi legni sono anche il faggio, il frassino, l'acero ed il cipresso.
Comunque, uno dei prossimi approfondimenti riguarderà proprio gli archi antichi e le varie differenze tra di loro.
caro Barbamarco,
ti ringrazio per le bellissime foto e per le tue spiegazioni, cmplete e molto chiare, .... e praticamente in tempo reale!
in effetti, combinandole con le istruzioni che hai messo in precedenza, mi pare che forse posso affrontare la costruzione di questo arrchetto con idee molto piu chiare.
tra l'altro, l'uso dei chiodini di legno dovrebbe consentire di aggiustare, di tanto in tanto, la tensione dei crini.
beh, per quanto riguarda il tasso, per combinazione ne ho un bel po' a disposizione, , anche se dovrò aspettare un bel po' di tempo prima di poterlo usare
ancora grazie
Luciano
ti ringrazio per le bellissime foto e per le tue spiegazioni, cmplete e molto chiare, .... e praticamente in tempo reale!
in effetti, combinandole con le istruzioni che hai messo in precedenza, mi pare che forse posso affrontare la costruzione di questo arrchetto con idee molto piu chiare.
tra l'altro, l'uso dei chiodini di legno dovrebbe consentire di aggiustare, di tanto in tanto, la tensione dei crini.
beh, per quanto riguarda il tasso, per combinazione ne ho un bel po' a disposizione, , anche se dovrò aspettare un bel po' di tempo prima di poterlo usare
ancora grazie
Luciano
- neuma
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A me interesserebbe! Anche perchè prossimamente mi riprometterei di fare una copia di detta violetta, o per lo meno tentare.... se hai disegni, e se potessi postarli, mi faresti un grande favore!Luciano ha scritto: ho anche visto anni fa l'archetto della violeta di S. Caterina de' Vigri a Bologna (fine '400), ma solo dietro il vetro (ne ho comunque un disegno tratto da un articolo di Marco Tiella sul Galpin Journal di circa 30 anni fa, se puo essere utile). però non saprei se è originale (?)
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come mai invece per gli archi moderni non si usano più questi legni?Barbamarco ha scritto:Generalmente gli archi medioevali e rinascimentali venivano - per ovvi motivi - costruiti con legni nostrani. Il tasso è però un legno non facile da reperire qui da noi, è più diffuso in Gran Bretagna. Validi legni sono anche il faggio, il frassino, l'acero ed il cipresso.
Comunque, uno dei prossimi approfondimenti riguarderà proprio gli archi antichi e le varie differenze tra di loro.
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- Barbamarco
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L'uso di questi legni è stato abbandonato per il semplice fatto che, con la scoperta del continente americano (che nel medioevo era sconosciuto) si cominciò a sperimentrare l'uso dei legni che vi crescevano, (quindi pernambuco, legno serpente ecc...) anche nel campo della liuteria e a capire che essi, più duri e più elastici, erano di gran lunga migliori per la costruzione degli archi rispetto ai legni nostrani.
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caro marco
innanzitutto complimentoni! è un topic veramente usauriente
da un po' di tempo m'è venuta la balzana idea di costruire un archetto barocco (o simile visti i miei limiti) per il violoncello... è possibile farselo in casa (ovviamente senza risultati strepitosi) e se sì mi puoi dare qualche dritta? lunghezza materiale negozi dove reperirli
grazie infinite
gino
innanzitutto complimentoni! è un topic veramente usauriente
da un po' di tempo m'è venuta la balzana idea di costruire un archetto barocco (o simile visti i miei limiti) per il violoncello... è possibile farselo in casa (ovviamente senza risultati strepitosi) e se sì mi puoi dare qualche dritta? lunghezza materiale negozi dove reperirli
grazie infinite
gino
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Una domanda per la cortesia di Marco. Non disponendo di un tornio, quale altro accorgimento si può adottare per praticare il foro della vite che sia in asse con la bacchetta e per il capezzolo? Per la centratura del foro penso che si possa partire dalla bacchetta messa in quadro e tracciare due diagonali; ma non so come fare per il resto del foro in asse. Grazie
- Barbamarco
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Da premio Nobel. Ci sono persone che ne hanno lucrato sul fatto di pubblicare 4 consigli e poche foto... Sei da apprezzare come uomo innanzitutto ma "subito dopo" (non per sminuirne la professionalità ma per accrescerne le doti umane) come professionista. Giù il cappello di fronte a persone così. Purtroppo i miei incontri "fisici" non sono stati altrettanto fortunati... Ci sono speculatori, truffatori, ciucci, ecc. Ti avessi "incontrato" prima senz'altro almeno avresti reso la mia esistenza ( in questo campo) più serena. Mi spiace se in altro topic magari sono stato un po' aggressivo ma purtroppo (se navighi questi mari mi darai ragione) sai che la maggior parte (o almeno quelli che ho incontrato io) sono venali e non si saziano manco di terra di camposanto (come si dice dalle mie parti). Bravo.
- Barbamarco
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Ti ringrazio per il tuo apprezzamento.... ma dovresti ringraziare Claudio che mi ha dato la possibilità di realizzare questo topic.....e tengo a precisare che su questo forum, con tutti i suoi musicisti, liutai ecc nessuno si è mai tirato indietro nel dare consigli, suggerimenti, spiegazioni ecc....poi,