Nella foto potete vedere che il crine di questo arco si è allungato di molto, e parecchi crini si sono strappati; insomma, va decisamente rimosso e sostituito.
La prima estremità dell'arco da cui il crine va sganciato è la punta. Servendoci dello scalpellin,o cominciamo ad estrarre il tassello facendo leva dalla parte del lato più stretto della mortasa. In questa fase potremmo subito dover affrontare eventuali complicazioni; la più frequente è il tassello che potrebbe essere stato incollato in precedenza con l'Attack.
In questo caso, senza spazientirci, continuiamo a far leva da tutti i lati della mortasa con lo scalpellino. In casi estremi useremo il trapano a mano e bucheremo ripetutamente il tassello, riducendolo in frammenti che verranno poi estratti poco alla volta.
Ora dobbiamo rimuovere il crine dalla parte opposta, cioè dal nasetto. Qui abbiamo più operazioni da svolgere: la prima è estrarre l'anello fermacrine dalla sua sede. Mettiamo il nasetto in una morsa, facendo in modo che le ganasce, rivestite con legno di tiglio per non rovinare il metallo, tengano saldamente ancorato l'anello. A questo punto, con le dita, cominciamo a sollecitare il nasetto un pò alla sua destra e un pò alla sua sinistra fino a quando......
........ non sarà estratto totalmente come si può vedere dalla foto.
Attenzione, perchè anche in questa fase ci possono essere ostacoli; per esempio, l’anello che è stato eccessivamente forzato e che di conseguenza non si riesce a estrarre. Dato che questo è uno dei problemi che personalmente a me da più fastidio, la prima cosa da fare è mantenere la calma... dopodichè una soluzione è quella di scaldare leggermente l'anello in modo che il metallo si dilati quel tanto che basta perchè possa essere rimosso senza sforzi e senza ulteriori difficoltà. Le fonti di calore possono essere la pistola termica, il fornellino ad alcool oppure semplicemente la fiamma di un accendino a gas, naturalmente avendo cura che le fonti di calore non siano mai a diretto contatto con il metallo.
La seconda operazione è quella di togliere la linguetta fermacrine già presente. Per questo, ci serviremo del coltellino da balsa. Generalmente questa fase, anche quando la linguetta è stata eccessivamente incollata, non dovrebbe creare particolari complicazioni....
Terza operazione: estrarre la slitta di madreperla. Normalmente è sufficiente la leggera spinta del pollice. Quando questo non dovesse essere sufficiente, ci si può aiutare dando la spinta con una striscia di gomma. In questo modo possiamo esercitare maggior attrito tra il nostro dito e la slitta stessa.
Estraiamo la slitta. Osserviamo la foto; ritengo importante precisare che, quando non riusciamo a togliere la slitta, non bisogna mai fare leva con lo scalpellino tra il metallo posto sul retro del nasetto e l'adiacente bordo della slitta, in quanto tutto quello che riusciremmo a fare sarebbe lo scheggiare la madreperla o, peggio ancora, rovinare i bordi di ebano in cui essa scorre, danneggiando irreparabilmente il nasetto. Se questo dovesse accadere, sarà bene cominciare a pensare a qualche buona scusa da riferrire al proprietario dell'arco
Siamo all'ultima fase: estrarre il tassello che tiene il crine ancorato al nasetto. Come per il tassello alla punta, ci aiuteremo con lo scalpellino, dopodichè il crine sarà estratto.
