Acquisto di un archetto...

Forum dedicato all'archetto e alle sue problematiche.
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karmananke
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Acquisto di un archetto...

Messaggio da karmananke »

Ciao a tutti..
questo sito si sta rivelando per me una fonte di informazioni davvero utile grazie a persone cordiali e disposte a condividere la loro esperienza.
Grazie di esistere, ragazzi :D

Ho aperto questo topic perchè sembra, a quanto leggo in questo forum e in altri siti internet, che la scelta di un archetto sia quasi più difficile della scelta di un violino 8O

Ho scoperto dell'esistenza di archetti in carbonio e di vetroresina e di diverse correnti di pensiero a riguardo (soprattutto per il carbonio) e appurato di quanto può incidere economicamente un archetto SERIO in legno e lavorazione di qualità..

Mi sembra di aver capito che l'archetto in carbonio (tipo CARBONDIX) sia una buona scelta per lo studio, soprattutto agli inizi, anche per l'ottimo rapporto qualità prezzo. Quindi farebbe proprio al caso mio, visto che sto iniziano a studiare violino proprio ora..

Prima di effettuarne eventualmente l'acquisto, gradirei però un vostro parere.
Su questo sito internet..

http://www.musafiaitalia.it/archi.html

..ho trovato degli archetti in legno di poco più costosi degli archetti in carbonio.. un legno che viene definito 'brasile'.
Ora.. non intendendomi di legni e di archetti, mi sapete dire se questi archetti in legno brasile hanno qualcosa in più di quelli più comuni?
E' meglio un archetto in carbonio o un archetto di legno della stessa fascia di prezzo?
Perchè l'archetto incide così tanto sulla qualità dell'emissione sonora? Tecnicamente (domanda da perito tecnico.. deformazione professionale) quali caratteristiche costruttive deve avere un buon archetto (in legno).

Scusate se i miei interventi tendono sempre ad essere così linghi.. ma sento un grande bisogno di comprendere e capire questo splendido strumento e la meccanica del suo suono.

Grazie per l'attenzione..
Lorenzo
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neuma
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Messaggio da neuma »

Abbiamo parlato varie volte di quello che è il "legno brasile": si tratta di una definizione generica data a legni duri, di provenienza esotica, con caratteristiche meccaniche lontanamente simili al pernambuco ma notevolmente inferiori a questo. Generalmente, data la loro scarsa qualità, vengono lavorati a macchina con procedimento in serie.
Risultato? Nove volte su dieci (non voglio generalizzare, ogni tanto anche se di rado qualcosa di decoroso c'è) sono archi che hanno un peso non adeguato, poco nervo (quindi non attaccano alla corda e tendono a scivolare in giù senza elasticità), la curva appena accennata, che dura poco (perchè data in modo approssimativo) o peggio ancora sono tagliati curvi (per cui si spezzano con una gran facilità). Non di rado fanno anche "pancia" di lato, compromettendo quindi la cavata.
Per lo meno il carbonio è più affidabile sotto questi punti di vista: è vero, rispetto al pernambuco è in genere un po' "freddino" come timbrica, poco adattabile nel corso del tempo al'input del musicista e produce meno armonici. Ma quanto meno ha un comportamento corretto, il che in fase di studio è sicuramente un bel rislutato.

Per l'arco d'autore c'è tempo, anche perchè l'arco può essere ottimo, ma inadatto al modo di suonare di chi lo acquista.
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Peo
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Messaggio da Peo »

neuma ha scritto:Abbiamo parlato varie volte di quello che è il "legno brasile":
E' vero, l'archetto le sue problematiche e tipologia di materialli con cui può essere costruito sono state sviscerate in più forum ... ma ogni volta che persone del tuo calibro rispondono io non posso fare a meno di leggere con avidità.
Grazie
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Barbamarco
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Messaggio da Barbamarco »

Condivido la scelta del carbonio quando si comincia perchè spesso gli archi in legno brasile sono inutilizzabili e mancano delle cose fondamentali come il nervo e la curvatura. Gli archi in carbonio sono un pò rigidi e si adattano meno all'impulso della mano ma per cominciare vanno bene e comunque saranno sempre meglio che i sopradetti archi in legno brasile che, purtroppo, vengono chiamati "da studio"....mi chiedo: se quelli di fabbrica in legno scadente sono " da studio" quelli per studenti che vengono fatti a mano da noi, in che fascia dovrebbero essere inclusi?
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karmananke
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Messaggio da karmananke »

Mi appassiona sempre di più questo posto.
Mi affascina questo mescolarsi di arte e scienza.. forse perchè sono sempre stato spaccato in due tra queste.
Essere pittore non è solo saper dipingere.. come essere musicisti non è solo saper suonare.
I pittori di un tempo conoscevano la composizione dei loro colori perche erano loro stessi a produrseli, spesso procurandosi di persona le materie prime. Loro si che conoscevano la loro arte!
Allo stesso modo avverto l'importanza di conoscere la fisica e la chimica del proprio strumento.
Sono contento di essere entrato in questo mondo.. :)
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waltcamp71
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Messaggio da waltcamp71 »

Salve a tutti, riprendo questo topic per introdurre una domanda riguardo la forma da scegliere per un eventuale nuovo acquisto...ottagonale o tubolare?. Bisogna considerare essenzialmente le sensazioni nel momento in cui si prova? e comunque se fosse possibile desidererei sapere in base a cosa l'archettaio decide di dare una delle due forme e se ci sono differenze oggettive legate a queste due forme che vanno oltre le sensazioni che si provano nel momento in cui si emette un suono su una corda.
Grazie
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waltcamp71
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Messaggio da waltcamp71 »

Salve a tutti, spero che qualcuno mi risponda ...mi accontenterei anche di Barbamarco :lol: ,davvero ne avrei bisogno per l 'acquisto di un nuovo archetto e penso che farebbe piacere a molti leggere una delucidazione sulle forme degli archetti!
Grazie ancora
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Barbamarco
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Messaggio da Barbamarco »

Eccomi...chiedo scusa per il ritardo... Diciamo che la bacchetta ottagonale è una bacchetta più rigida rispetto a quella rotonda ( non tubolare :)) ) e di conseguenza, in genere, ha un suono più freddo ma si presta meglio per colpi d'arco di agilità... Al contrario quella rotonda è una baccheta più morbida quindi ha un suono più dolce... Ricordiamoci che l'arco è molto soggettivo ed è importante che venga provato sul nostro strumento.

Come detto nei precedenti post, l'arco nasce ottagonale, la bacchetta rotonda è ottenuta piallando tutti gli spigoli dell'ottagono. L'archettaio decide se lasciarlo ottagonale o meno in base alle esigenze del cliente ( ci sono musicisti che preferiscono la bacchetta ottagonale a quella tonda, e viceversa ) oppure anche in base al legno che si ha sottomano; se si ha un legno molto nervoso la bacchetta ottagonale risulterà essere troppo rigida...viceversa; con un legno già mordido di suo, in genere è meglio lasciare la bacchetta ottagonale in quanto quella tonda darebbe un arco poso nervoso..
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waltcamp71
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Messaggio da waltcamp71 »

Grazie molte, se fosse possibile mi piacerebbe un ulteriore chiarimento; ho notato che moltissimi professionisti preferiscono forma rotonda e arco leggero, come mai?
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Barbamarco
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Messaggio da Barbamarco »

Mah...io non penso che ci sia una regola fissa...forse, per puro caso, hai parlato,sentito di professionisto che usano quel tipo di arco... il maestro con cui ho studiato tre anni dopo il conseguimento del diploma preferiva l'arco pesante con la bacchetta ottagonale... Paul Bazelaire preferiva l'arco pesante perchè sosteneva di balzare meglio...
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waltcamp71
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Messaggio da waltcamp71 »

Grazie per la tua chiarezza e disponibilità!
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